<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quale futuro per Alfa Romeo? | Page 463 | Il Forum di Quattroruote

Quale futuro per Alfa Romeo?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Bisogna anche vedere oggi i "ritorni" delle gare sulla "serie" secondo me questi braccini qui han già fatto due conti vedendo che....
 
Roba elettrica - batterie e inverter - perchè no, già oggi viene molto da là.

Piuttosto è la dichiarazione sugli ingegneri che mi preoccupa. È un invito ad andarsene rivolto senza tanti mezzi termini ai team attuali e i migliori lo hanno già fatto - Alpine, dove andranno pure sempre a lavorare ai ricarrozzi a te tanto cari ma ne tireranno fuori il meglio.
Posso capire il risparmio sulle soluzioni tecniche, posso capire le sinergie, posso capire tutto ma non posso capire il risparmio sulle persone, implicitamente dicendo a tutti, anche ai più bravi, che sono perfettamente intercambiabili e che gli preferisci gente che magari ne sa un terzo, basta che costi poco.
Così ti tagli il futuro. E siccome Stellantis non è Ryanair che paga un primo ufficiale 1200 euro al mese, un assistente di cabina 700 obbligandoli persino a comprarsi le divise ma poi ti fa volare a 19,99, questa per me è linea rossa. Io questa cultura non l'accetto per come tratta le persone che, fra l'altro, ricambieranno l'azienda scappando appena possibile per 20 euro in più, senza mai dare quell'extra che poi il cliente finale trova sotto forma di prodotto con certe peculiarità.
Posso capire le ragioni economiche di un'Alfa su CMP ma non compro prodotti di un'azienda che tratta i dipendenti come un male necessario da contenere. Che poi è una ragione, forse la principale, per la quale le aziende italiane si sono spesso ritrovate a fare una battaglia di prezzi, perdendo, invece che di qualità.
Se sposassi questa cultura aziendale comprerei direttamente cinese, almeno risparmierei. Per me è: Stellantis? No grazie. Ma non per le piattaforme.

Ultima cosa: proporrei al CdA anche di esaminare CEO indiani, marocchini o brasiliani. Un bel risparmio
 
Roba elettrica - batterie e inverter - perchè no, già oggi viene molto da là.

Piuttosto è la dichiarazione sugli ingegneri che mi preoccupa. È un invito ad andarsene rivolto senza tanti mezzi termini ai team attuali e i migliori lo hanno già fatto - Alpine, dove andranno pure sempre a lavorare ai ricarrozzi a te tanto cari ma ne tireranno fuori il meglio.
Posso capire il risparmio sulle soluzioni tecniche, posso capire le sinergie, posso capire tutto ma non posso capire il risparmio sulle persone, implicitamente dicendo a tutti, anche ai più bravi, che sono perfettamente intercambiabili e che gli preferisci gente che magari ne sa un terzo, basta che costi poco.
Così ti tagli il futuro. E siccome Stellantis non è Ryanair che paga un primo ufficiale 1200 euro al mese, un assistente di cabina 700 obbligandoli persino a comprarsi le divise ma poi ti fa volare a 19,99, questa per me è linea rossa. Io questa cultura non l'accetto per come tratta le persone che, fra l'altro, ricambieranno l'azienda scappando appena possibile per 20 euro in più, senza mai dare quell'extra che poi il cliente finale trova sotto forma di prodotto con certe peculiarità.
Posso capire le ragioni economiche di un'Alfa su CMP ma non compro prodotti di un'azienda che tratta i dipendenti come un male necessario da contenere. Che poi è una ragione, forse la principale, per la quale le aziende italiane si sono spesso ritrovate a fare una battaglia di prezzi, perdendo, invece che di qualità.
Se sposassi questa cultura aziendale comprerei direttamente cinese, almeno risparmierei. Per me è: Stellantis? No grazie. Ma non per le piattaforme.

Ultima cosa: proporrei al CdA anche di esaminare CEO indiani, marocchini o brasiliani. Un bel risparmio
Stavolta AntonioS sottoscrivo al 100%.
 
Roba elettrica - batterie e inverter - perchè no, già oggi viene molto da là.

Piuttosto è la dichiarazione sugli ingegneri che mi preoccupa. È un invito ad andarsene rivolto senza tanti mezzi termini ai team attuali e i migliori lo hanno già fatto - Alpine, dove andranno pure sempre a lavorare ai ricarrozzi a te tanto cari ma ne tireranno fuori il meglio.
Posso capire il risparmio sulle soluzioni tecniche, posso capire le sinergie, posso capire tutto ma non posso capire il risparmio sulle persone, implicitamente dicendo a tutti, anche ai più bravi, che sono perfettamente intercambiabili e che gli preferisci gente che magari ne sa un terzo, basta che costi poco.
Così ti tagli il futuro. E siccome Stellantis non è Ryanair che paga un primo ufficiale 1200 euro al mese, un assistente di cabina 700 obbligandoli persino a comprarsi le divise ma poi ti fa volare a 19,99, questa per me è linea rossa. Io questa cultura non l'accetto per come tratta le persone che, fra l'altro, ricambieranno l'azienda scappando appena possibile per 20 euro in più, senza mai dare quell'extra che poi il cliente finale trova sotto forma di prodotto con certe peculiarità.
Posso capire le ragioni economiche di un'Alfa su CMP ma non compro prodotti di un'azienda che tratta i dipendenti come un male necessario da contenere. Che poi è una ragione, forse la principale, per la quale le aziende italiane si sono spesso ritrovate a fare una battaglia di prezzi, perdendo, invece che di qualità.
Se sposassi questa cultura aziendale comprerei direttamente cinese, almeno risparmierei. Per me è: Stellantis? No grazie. Ma non per le piattaforme.

Ultima cosa: proporrei al CdA anche di esaminare CEO indiani, marocchini o brasiliani. Un bel risparmio
condivido in toto, chissà un John Elkann o un Tavares cinese quanto costa in meno
 
Stavolta AntonioS sottoscrivo al 100%.
condivido in toto, chissà un John Elkann o un Tavares cinese quanto costa in meno
Contento che, almeno una volta, ci sia accordo. So che le mie posizioni non sono condivise ma si tratta di opinioni su semplici questioni tecnico-commerciali (non ritengo affatto che tanta buona meccanica sia sufficiente a salvare la baracca, anzi). Però qua si parla di persone e del peso che si dà alle loro competenze e alle loro vite. Stellantis ha di fatto ammesso che considera il suo personale "disposable" come direbbero in America; usa e getta, diremmo noi. Conosco chi ha lavorato in FCA e mi ha raccontato cosa è significata per le persone l'introduzione del metodo Marchionne, con una vita fatta di CIG, festività che consumano le ferie eccetera. Qui si va oltre, con un vero e proprio mobbing generalizzato a mezzo stampa, un messaggio molto poco subliminale a tutti, cominciando dai governanti beatamente incapaci.
Per me queste sono le cose veramente importanti, non le sospensioni. E queste parole di Stellantis, se a loro sarà dato seguito, mi bastano per decretare il futuro di Alfa a casa mia
 

Penso, che l'Alfista sia ben rappresentato da questo signore, il cui video è già stato pubblicato in qualche pagina precedente.

Ringrazio l'amico ottovalvole, che ce lo ha messo a a disposizione a pag. 462!

Il futuro per Alfa Romeo è costruire vetture da gentleman driver, non accozzaglie di linee, ma vetture dalle forme, che vengono descritte nel video, che descrive bene l'alfista, che ha avuto l'Alfa 6:

"si magari siamo stati in quattro, ma..."

Non c'è futuro senza ricordare il passato, perché la gloria del marchio da lì viene!

Prova ne sia la vicenda Seat/Cupra.

Il marchio Seat abbandonato in favore di quello Cupra significa che se vuoi rompere col passato lo fai in modo definitivo e netto, anche se poi le Cupra sono delle Seat lo stesso!

Seat sparirà dai radar secondo i piani del management Volkswagen, che vuole riposizionare da sportive le Seat per andare ad occupare uno spazio che prima era anche di Alfa Romeo e che lo era per definizione!

In sintesi, mentre noi ci autodistruggiamo, criticando quello che universalmente era riconosciuto come sportivo, come vetture da gentleman driver, i tedeschi di fabbricazione spagnola tentano di accreditare come sportivo ciò che nasceva come utilitario al punto che negli anni in cui Seat era una Riscrittura in spagnolo di Fiat esistevamo le Seat 124, 127, poi divenuta Fura!
 
Ultima modifica:

Penso, che l'Alfista sia ben rappresentato da questo signore, il cui video è già stato pubblicato in qualche pagina precedente.

Ringrazio l'amico ottovalvole, che ce lo ha messo a a disposizione a pag. 462!

Il futuro per Alfa Romeo è costruire vetture da gentleman driver, non accozzaglie di linee, ma vetture dalle forme, che vengono descritte nel video, che descrive bene l'alfista, che ha avuto l'Alfa 6:

"si magari siamo stati in quattro, ma..."

Non c'è futuro senza ricordare il passato, perché la gloria del marchio da lì viene!

Prova ne sia la vicenda Seat/Cupra.

Il marchio Seat abbandonato in favore di quello Cupra significa che se vuoi rompere col passato lo fai in modo definitivo e netto, anche se poi le Cupra sono delle Seat lo stesso!

Seat sparirà dai radar secondo i piani del management Volkswagen, che vuole riposizionare da sportive le Seat per andare ad occupare uno spazio che prima era anche di Alfa Romeo e che lo era per definizione!

In sintesi, mentre noi ci autodistruggiamo, criticando quello che universalmente era riconosciuto come sportivo, come vetture da gentleman driver, i tedeschi di fabbricazione spagnola tentano di accreditare come sportivo ciò che nasceva come utilitario al punto che negli anni in cui Seat era una Riscrittura in spagnolo di Fiat esistevamo le Seat 124, 127, poi divenuta Fura!
Tornando alle banali questioni di mercato, le auto da gentleman driver, quelle per quattro gatti, te le puoi permettere se fai soldi con le altre o se sei una piccola realtà da tiratura limitata. Fra l'altro Cupra non è da gentleman driver, è un marchio di massa con design sportivo che, oltre a questo, null'altro aggiunge a ciò può fare VW. Il suo vero valore non è la sportività, è VW. Dietro ad Alfa, invece, c'è e c'era un marchio underdog. Una bella differenza: pensa che successo mondiale avrebbero delle Alfa con 3 cilindri e ponte torcente VW, nonostante non sia certo questo il prodotto su cui Alfa dovrebbe concentrarsi, secondo me
 
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