<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Sempre e solo libri | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Sempre e solo libri

a proposito di chimica ed insegnanti che cambiavano continuamente.
Nell'ultimo anno se n'era stabilizzata una.
Le sue spiegazioni dovevano essere di una chiarezza esemplare tanto che mia figlia continuava ad interromperla perché "no, non ho capito".

Un giorno all'ennesima verifica dove aveva preso 8 la prof le disse "com'è che alle mie spiegazioni non capisci mai nulla e poi prendi otto alle verifiche?", quindi con una punta di accusa di barare
Mia figlia serafica le rispose: "a casa mi faccio rispiegare tutto da mio padre".
Però è vero che le sue compagne, prima delle verifiche, si facevano rispiegare da lei le cose.

Quindi se io, che di chimica capisco poco o nulla, semplicemente prendevo il libro, cercavo di capire cosa spiegava e lo traducevo a mia figlia che ne capiva il senso [e che a sua volta riusciva a farlo comprendere alle sue compagne], forse e dico FORSE, un margine di miglioramento sulla didattica direi che c'è ;)
 
chiaro che c'è anche un bel problema di formazione: molti professori, specie se non di ruolo hanno zero esperienza nell'insegnamento.
Un ingegnere che conosco, aveva lasciato il lavoro in una azienda e in attesa di trovare un'altra sistemazione per un anno o due ha insegnato a scuola. Ragazzo sicuramente simpatico ma non mi risultava avesse fatto corsi su come si insegna ai ragazzi.
Oppure l'altro ragazzo che insegna alle medie direttamente uscito dalla laurea.

Magari tre anni di "alta scuola pedagogica" come in Svizzera, da seguire prima di insegnare qualsiasi materia, forse è un po' troppo [adesso hanno il problema di non avere professori] ma un minimo di strumenti gli andrebbe fornito. Prima o almeno durante.
 
vabbé figurati, non vorremo mica dare credibilità a teorie opposte alle nostre.
Non è questione di credere o meno a tutti i racconti riferiti. È questione di capire quali siano i dati statistici e su quali dati oggettivi riscontrabili direttamente ci si possa basare. Specialmente se alcune affermazioni siano difformi dalla organizzazione sperimentata direttamente del liceo in questione.
 
ma un minimo di strumenti gli andrebbe fornito
Quando vinsi il concorso a cattedra come fisico, poi declinato, sapevo che avrei fatto un anno di prova, in parte affiancato da un turor, un collega d'esperienza, e poi sostenere un esame finale producendo un documento (tesina) e relativa presentazione. Poi, ricordo che introdussero come obbligatorio, un corso di didattica da seguire in università, forse era anche abilitante, mi pare lo abbiano soppresso per ritornare ai concorsi nazionali ogni tot anni. Però, ribadisco, se hai voglia di imparare, e voglia di studiare, un modo lo trovi. Sia con lo studio individuale, che con quello collettivo.
 
Sarà la profonda provincia ma anche mia figlia (però lei non ha fatto lo scientifico) diversi prof [fra cui quella già citata] se le è tenute fino alla fine, altre le han cambiate come i calzini
Non c'entra la provincia, da cui peraltro provengo anch'io. È che li scientifico è suddiviso in biennio/triennio, e cambiano tutti i docenti, tranne lingua straniera, scienze naturali e religione.
 
quel che ti volevo dire è che alimentare la cultura e l'arte è a 360°.
Se chiudi la porta ad una forma oggi, verrà chiusa ad un'altra domani.
Ed oggi se non hai mercato, senza un supporto, alla lunga resta solo halloween ed il Mc.

Non so com'è da te ma qui anche a livello di cultura popolare, ormai siamo alla desertificazione.
Anche il carnevale è scomparso.
Le associazioni tipo pro-loco senza ricambio generazionale.
Di una tristezza immane.
cosa vuoi che ti dica...secondo gli sportivi bisognerebbe investire solo li dato che da altre parti sono soldi sprecati, la chiesa vorrebbe altro, arte e cultura idem, ognuno vuole fare per quel che gli è vicino e vede. Qui da me è sicuramente come da altre parti, se mi nomini il carnevale, non mi ha mai appassionato, molti anni fa ero andato con amici a una delle "folli notti" e mi sono beccato una randellata, meno male con un randello di plastica e una spruzzatona di porcheria tipo schiuma, da allora non mi beccano più, poi ormai ho l'età che ti porta a star fuori dai casini, per quanto non ci sono mai entrato neanche da giovane:emoji_blush::emoji_blush:
 
Riporto l'esperienza del liceo scientifico opz. scienze applicate di mia figlia: se facciamo la media della "qualità" dei docenti risulta la statistica di Trilussa, perchè ad alcune punte di bontà se non eccellenza ci sono stati alcuni abissi, sul piano professionale e a volte (purtroppo) umano.
Per fortuna, la vera punta di diamante è stata la professoressa di scienze del triennio, una biologa veramente nata per insegnare e che le ha permesso non dico di vivere di rendita, ma quasi con alcuni esami universitari; ricordo con piacere anche i/le docenti di lettere, matematica/fisica, inglese. Però, oltre al già citato prof di storia e filosofia di terza e quarta, che definirei un vero "criminale didattico" per il modo in cui si rapportava con la materia e gli alunni e non augurerei al peggior nemico, ho un pessimo ricordo dell'insegnamento di informatica, sette insegnanti in cinque anni (uno si è dato alla fuga a metà del secondo quadrimestre), ce ne fosse stato uno che avesse avuto la minima capacità di insegnare. E per una materia qualificante per l'indirizzo, lo trovo grave.
 
perchè ad alcune punte di bontà se non eccellenza ci sono stati alcuni abissi, sul piano professionale e a volte (purtroppo) umano.

stessa mia esperienza personale, professori di spessore e altri meno, certo poi con il tempo e non più da alunno uno capisce anche che la professione del professore se da una parte è una vera missione poi per l'interessato è anche un lavoro , come può essere il mio, quindi si scontra con la realtà della vita quotidiana.
 
bella discussione, anche se non ho avuto modo di leggerla tutta.
Mi sono sempre domandato che senso avesse studiare a scuola che cosa avesse fatto ogni singolo console romano e poi trattare frettolosamente i fatti del Novecento.
Oppure ho sempre trovato strano, da Veneto, che a scuola non mi abbiano mai fatto studiare la storia della Repubblica Serenissima (1100 anni di storia). Ho rimediato per conto mio poi.
Adesso che sono a contatto coi giovani come formatore (di solito come tutor di laureandi in ingegneria che arrivano in azienda per un tirocinio), mi trovo a che fare con persone che scrivono un po' con l'accento, che scrivono "accellerare" invece di accelerare, che non sanno che "buongiorno" si scrive tutto attaccato,... mi rendo conto che nel sistema scolastico qualcosa non fa. Hanno diplomi e lauree, ma fanno errori da matita blu in terza elementare.
 
...la vera punta di diamante è stata la professoressa di scienze del triennio, una biologa veramente nata per insegnare ...

Mosche bianche ...purtroppo!

...la scuola secondo me ti deve dare le basi e la voglia di approfondire, poi successivamente ognuno integra andando a studiarsi quello che più lo incuriosisce

Giustissimo ...libertà di discernere, a posteriori, sulla base delle capacità/inclinazioni di ognuno! :emoji_ok_hand::emoji_point_up_2:
 
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