XV:
La protagonista del Diario di Bordo di questa settimana è la
Subaru XV nella nuova versione ibrida e-Boxer. La Suv giapponese ha appena accolto in gamma un nuovo propulsore di 2.0 litri elettrificato da 150 CV e 194 Nm, supportato da un'unità elettrica da 16 CV integrata nella trasmissione automatica Lineartronic. Con questa configurazione, la XV ibrida a trazione integrale può scattare da 0 a 100 km/h in 10,7 secondi e toccare una velocità massima di 193 km/h, a fronte di un consumo medio di 7,9 l/100 km nel ciclo Wltp con emissioni pari a 149 g/km. Lunga quattro metri e 47 cm, la giapponese è alta 160 cm e larga 180: il passo è di 267 cm e a bordo possono trovare spazio fino a cinque persone. Il vano bagagli ha un volume minimo di 370 litri, ma abbattendo i sedili posteriori si possono raggiungere i 1.310 litri. I listini della XV partono da 24.500 euro, ma per l'ibrida si spendono almeno 32.500 euro. Per l'allestimento top di gamma Premium protagonista del Diario, invece, il prezzo parte da 36.500 euro, ai quali vanno aggiunti 650 euro per la vernice metallizzata. A listino non sono presenti optional: di serie, sulla versione più accessoriata, sono presenti il tetto apribile elettronicamente, i sedili a regolazione elettrica rivestiti di pelle con cuciture arancioni, l'infotainment da 8" (compatibile con Android Auto e Apple CarPlay) con navigatore e retrocamera, il climatizzatore bizona con riconoscimento vocale, il sistema keyless, i cerchi di lega da 18" e il sistema EyeSight con cruise control adattivo, mantenimento della corsia di marcia e frenata automatica d'emergenza.
Lo chiamano mild, ma è una full [Day 1]. Do il via a questo Diario di bordo cercando di fare subito chiarezza sul motore di questa vettura. Il 2.0 e-Boxer viene categorizzato dalla Subaru come mild hybrid per via del suo livello di emissioni (149 g/km), ma in realtà il sistema è un full hybrid a tutti gli effetti in quanto il motore elettrico può fornire direttamente trazione alle ruote (a libretto, comunque, la vettura è omologata semplicemente come ibrida, con tutti i vantaggi annessi). In alcuni tratti, infatti, si può marciare con il quattro cilindri spento: la Casa dichiara una percorrenza massima di 1,6 km a una velocità non superiore ai 40 km/h a emissioni zero, dopodiché il due litri riprende vita e inizia a spingere la vettura ricaricando al contempo la batteria agli ioni di litio da 0,57 kWh posizionata sull'asse posteriore. Oltre a recuperare l'energia nelle decelerazioni, il generatore può essere azionato anche dalla rotazione dell'albero motore, pure quando l'auto è ferma: all'interno del cambio è infatti presente una frizione che può disaccoppiare la trasmissione dai due propulsori. Ciò consente al sistema di non far scaricare mai del tutto gli accumulatori (che, idealmente, non raggiungono mai nemmeno il massimo della carica): la strategia di funzionamento è infatti pensata per garantire la massima efficienza di marcia. I 16 CV e i 66 Nm dell'aiuto elettrico supportano il 2.0 aspirato nelle fasi di guida a bassa velocità e nello spunto da fermo, e il guidatore non si accorge praticamente di nulla: il funzionamento del sistema è particolarmente fluido e solo quando si alza il ritmo emergono i limiti del cambio a variazione continua, che mantiene elevato il regime di rotazione dell'unità termica senza tuttavia prodursi in risposte grintose. Peccato, perché il telaio e l'assetto - rigido ma comunque confortevole sulle sconnessioni - non sono niente male, così come lo sterzo, capace di regalare un buon feedback e caratterizzato da una precisione e una rapidità non comuni in questo segmento.
Elogio dell’originalità [Day 2]. Lo ammetto, le Subaru mi hanno sempre affascinato. Per una ragione, soprattutto: non sono mai banali. Certo, possono dividere. Ma hanno l’innegabile pregio (io, almeno, lo ritengo tale) di uscire dal coro. Anche a costo di puntare su soluzioni non proprio consuete. E la XV del nostro Diario ne è un perfetto esempio, mossa da un sistema ibrido piuttosto complesso, modellato intorno al motore a cilindri contrapposti e alla trazione integrale Symmetrical Awd. La dipartita del boxer a gasolio - il primo e unico al mondo, altra "perla" delle Pleiadi - ha sicuramente creato un certo scontento fra i subaristi macinatori di chilometri, e mentirei se vi dicessi che l’ibrido può tranquillamente prendere il posto del diesel nei loro cuori (e portafogli). Però, quello che mi piace di questa XV è che la vettura, pur essendosi votata alle batterie, non ha perso la sua anima. Il caratteristico e squillante timbro vocale del boxer che rimbomba nel garage al primo avviamento, per dire. I movimenti della scocca sempre controllati, anche se si aumenta l’andatura. La sensazione di sicurezza meccanica, come se ogni singolo tassello dei pneumatici fosse strettamente connesso alla strada, anche quando il fondo non è proprio perfetto. Parliamo di elementi che, messi assieme, fanno la differenza fra i verbi “andare” e “guidare”. Ricordatevi, però, di non esagerare con il gas: altrimenti, a causa del cambio Cvt, dovrete fare i conti con regimi piuttosto alti e non sempre coerenti con la velocità.
Sempre valida in off-road [Day 3]. A luglio del 2017 sono stato inviato a Pachfurth, in Austria, per un primo assaggio in anteprima dell’attuale generazione della Subaru XV, il primo modello basato sulla nuova piattaforma Sgp (Subaru Global Platform). Mi aspettavo il solito giro di prova sulle strade vicino a Vienn: invece, mi sono ritrovato in pista, sul misto e sullo slalom, e poi a scalare pendenze importanti sullo sterrato, a scendere discese ripidissime e ad affrontare passaggi twist con solo le due ruote diagonalmente opposte in presa. Insomma, una sorta di esame di fuoristrada, superato a pieni voti, per dimostrare che la XV non è la solita crossover a trazione anteriore dal look pseudoavventuroso, ma una 4x4 vera, in grado di muoversi ovunque, nella migliore tradizione della Casa delle Pleiadi. Questa esperienza mi è tornata in mente guidando la nuova versione ibrida, che non sposta granché il comportamento della vettura su strada: come già accennato da Mirco nel Day 1, l’apporto dell’elettrico non è molto avvertibile, ma può tornare utile quando si mettono le ruote fuori dall’asfalto. Inserendo la funzione X-Mode, infatti, l’assistenza del motogeneratore da 16 CV e 66 Nm si palesa in anticipo rispetto al normale e nello stesso tempo è facile da controllare tramite il pedale dell’acceleratore, così da trarsi d’impaccio più agevolmente negli spunti sui fondi difficili. Resta da capire quanti possessori della XV sfrutteranno appieno tali potenzialità.
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