<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> zona invenzioni The Frog | Page 111 | Il Forum di Quattroruote

zona invenzioni The Frog

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Chiusa ad ulteriori risposte.
SteelSaviour ha scritto:
T'ho detto di ragionare, fallo.
E' vero che son tutte batterie, ma è come dire che il motore della Ford T, di uno spitfire, di un automodello e della veyron sono uguali perchè svolgono tutti la stessa funzione. :D

La differenza tra NiMh e litio è enorme, non solo a livello di chimica, ma anche di metodo di carica: le NiMh si basano sul delta-peak e la corrente di carica solitamente cala solo nei ultimi momenti ( e su otto ore si può parlare di carica pressochè costante fino agli ultimi minuti); nel caso delle litio invece si usa la carica CC/CV (costant current, costant voltage) ovvero il caricabatterie parte erogando la corrente massima impostata variando la tensione fino al raggiungimento di un valore limite (esempio 4,2v/cella per le LiPo), raggiunto tale valore di differenza di potenziale il caricabatterie lo mantiene adeguando di conseguenza la corrente erogata (che calerà abbastanza linearmente fino alla conclusione della carica).
Nel caso delle litio si può quindi affermare che sì, a metà del periodo di carica la batteria sarà sopra al 50%, ma per arrivare ai valori che tu affermi dovresti sovracaricare le batterie ad almeno 5C (nel caso di quelle da auto), mentre otto ore significano 0,125C, un valore molto basso, che approssima la carica ad un valore costante (direi che solo nell'ultima mezz'ora si passa alla modalità CV).
L'unica cosa che può rallentare, e di molto, la carica è il bilanciamento delle celle: durante questa fase il caricabatterie non eroga corrente, ma è in funzione un altro circuito che misura la tensione delle singole celle andando a scaricare quelle con tensione troppo alta per riportarle tutte entro un certo range (di solito dai 0.5 ai 2 centesimi di volt di differenza, a seconda della qualità delle componenti), ma anche qui un buon caricabatterie e delle buone celle selezionate (ovvero molto simili tra loro) riducono al minimo questo "tempo morto".

Ti ringrazio per la cortese e dotta esposizione. Pero'.....

bilanciamento delle celle ed "equlizzazione della carica". Appunto in linea di massima una carica che si oppone all'introduzione di nuova carica per il fatto che cariche uguali si respingono. La carica tende dunque ad ostacolare l'ingresso di nuova carica nelle batterie. Ed il bilanciamento tra le celle serve proprio a questo, ad evitare che ci sia una cella troppo carica rispetto alle altre e dunque e' necessario ridistribuire il piu' omogeneamente possibile la carica accumulata allo scopo di minimizzare gli effetti di ostacolamento che la carica pone al'ingresso di nuova carica nella batteria.

Per quello che riguarda la tipologia di batterie, oramai stanno progettando tutte le vetture elettriche con batterie al litio.

Ah non capisco perche' per i valori che io ho citato dovrei arrivare a 5C mentre la carica lenta e' di 0,125C. Semplicemente dovrei arrivare a valori di 8/3 di 0,125C.

Comunque ripeto io l'articolo l'ho letto.

Best regards a te (e complimenti)
The frog
 
SteelSaviour ha scritto:
T'ho detto di ragionare, fallo.
E' vero che son tutte batterie, ma è come dire che il motore della Ford T, di uno spitfire, di un automodello e della veyron sono uguali perchè svolgono tutti la stessa funzione. :D

La differenza tra NiMh e litio è enorme, non solo a livello di chimica, ma anche di metodo di carica: le NiMh si basano sul delta-peak e la corrente di carica solitamente cala solo nei ultimi momenti ( e su otto ore si può parlare di carica pressochè costante fino agli ultimi minuti); nel caso delle litio invece si usa la carica CC/CV (costant current, costant voltage) ovvero il caricabatterie parte erogando la corrente massima impostata variando la tensione fino al raggiungimento di un valore limite (esempio 4,2v/cella per le LiPo), raggiunto tale valore di differenza di potenziale il caricabatterie lo mantiene adeguando di conseguenza la corrente erogata (che calerà abbastanza linearmente fino alla conclusione della carica).
Nel caso delle litio si può quindi affermare che sì, a metà del periodo di carica la batteria sarà sopra al 50%, ma per arrivare ai valori che tu affermi dovresti sovracaricare le batterie ad almeno 5C (nel caso di quelle da auto), mentre otto ore significano 0,125C, un valore molto basso, che approssima la carica ad un valore costante (direi che solo nell'ultima mezz'ora si passa alla modalità CV).
L'unica cosa che può rallentare, e di molto, la carica è il bilanciamento delle celle: durante questa fase il caricabatterie non eroga corrente, ma è in funzione un altro circuito che misura la tensione delle singole celle andando a scaricare quelle con tensione troppo alta per riportarle tutte entro un certo range (di solito dai 0.5 ai 2 centesimi di volt di differenza, a seconda della qualità delle componenti), ma anche qui un buon caricabatterie e delle buone celle selezionate (ovvero molto simili tra loro) riducono al minimo questo "tempo morto".

Hai scritto, spiegandolo con dovizia di particolari, esattamente quel che ho cercato di fargli capire io (senza la stessa dovizia di tecnicismi).
Non so se tu sia riuscito a convincerlo della totale idiozia della sua idea, certamente non sarai riuscito a farlo ragionare, cosa che per lui è del tutto impossibile.

Saluti
 
Thefrog ha scritto:
SteelSaviour ha scritto:
T'ho detto di ragionare, fallo.
E' vero che son tutte batterie, ma è come dire che il motore della Ford T, di uno spitfire, di un automodello e della veyron sono uguali perchè svolgono tutti la stessa funzione. :D

La differenza tra NiMh e litio è enorme, non solo a livello di chimica, ma anche di metodo di carica: le NiMh si basano sul delta-peak e la corrente di carica solitamente cala solo nei ultimi momenti ( e su otto ore si può parlare di carica pressochè costante fino agli ultimi minuti); nel caso delle litio invece si usa la carica CC/CV (costant current, costant voltage) ovvero il caricabatterie parte erogando la corrente massima impostata variando la tensione fino al raggiungimento di un valore limite (esempio 4,2v/cella per le LiPo), raggiunto tale valore di differenza di potenziale il caricabatterie lo mantiene adeguando di conseguenza la corrente erogata (che calerà abbastanza linearmente fino alla conclusione della carica).
Nel caso delle litio si può quindi affermare che sì, a metà del periodo di carica la batteria sarà sopra al 50%, ma per arrivare ai valori che tu affermi dovresti sovracaricare le batterie ad almeno 5C (nel caso di quelle da auto), mentre otto ore significano 0,125C, un valore molto basso, che approssima la carica ad un valore costante (direi che solo nell'ultima mezz'ora si passa alla modalità CV).
L'unica cosa che può rallentare, e di molto, la carica è il bilanciamento delle celle: durante questa fase il caricabatterie non eroga corrente, ma è in funzione un altro circuito che misura la tensione delle singole celle andando a scaricare quelle con tensione troppo alta per riportarle tutte entro un certo range (di solito dai 0.5 ai 2 centesimi di volt di differenza, a seconda della qualità delle componenti), ma anche qui un buon caricabatterie e delle buone celle selezionate (ovvero molto simili tra loro) riducono al minimo questo "tempo morto".

Ti ringrazio per la cortese e dotta esposizione. Pero'.....

bilanciamento delle celle ed "equlizzazione della carica". Appunto in linea di massima una carica che si oppone all'introduzione di nuova carica per il fatto che cariche uguali si respingono. La carica tende dunque ad ostacolare l'ingresso di nuova carica nelle batterie. Ed il bilanciamento tra le celle serve proprio a questo, ad evitare che ci sia una cella troppo carica rispetto alle altre e dunque e' necessario ridistribuire il piu' omogeneamente possibile la carica accumulata allo scopo di minimizzare gli effetti di ostacolamento che la carica pone al'ingresso di nuova carica nella batteria.

Per quello che riguarda la tipologia di batterie, oramai stanno progettando tutte le vetture elettriche con batterie al litio.

Ah non capisco perche' per i valori che io ho citato dovrei arrivare a 5C mentre la carica lenta e' di 0,125C. Semplicemente dovrei arrivare a valori di 8/3 di 0,125C.

Comunque ripeto io l'articolo l'ho letto.

Best regards a te (e complimenti)
The frog

Bel modo per uscire dalla miliardesima figura fecale che hai fatto su questo forum!
 
fabiologgia ha scritto:
SteelSaviour ha scritto:
T'ho detto di ragionare, fallo.
E' vero che son tutte batterie, ma è come dire che il motore della Ford T, di uno spitfire, di un automodello e della veyron sono uguali perchè svolgono tutti la stessa funzione. :D

La differenza tra NiMh e litio è enorme, non solo a livello di chimica, ma anche di metodo di carica: le NiMh si basano sul delta-peak e la corrente di carica solitamente cala solo nei ultimi momenti ( e su otto ore si può parlare di carica pressochè costante fino agli ultimi minuti); nel caso delle litio invece si usa la carica CC/CV (costant current, costant voltage) ovvero il caricabatterie parte erogando la corrente massima impostata variando la tensione fino al raggiungimento di un valore limite (esempio 4,2v/cella per le LiPo), raggiunto tale valore di differenza di potenziale il caricabatterie lo mantiene adeguando di conseguenza la corrente erogata (che calerà abbastanza linearmente fino alla conclusione della carica).
Nel caso delle litio si può quindi affermare che sì, a metà del periodo di carica la batteria sarà sopra al 50%, ma per arrivare ai valori che tu affermi dovresti sovracaricare le batterie ad almeno 5C (nel caso di quelle da auto), mentre otto ore significano 0,125C, un valore molto basso, che approssima la carica ad un valore costante (direi che solo nell'ultima mezz'ora si passa alla modalità CV).
L'unica cosa che può rallentare, e di molto, la carica è il bilanciamento delle celle: durante questa fase il caricabatterie non eroga corrente, ma è in funzione un altro circuito che misura la tensione delle singole celle andando a scaricare quelle con tensione troppo alta per riportarle tutte entro un certo range (di solito dai 0.5 ai 2 centesimi di volt di differenza, a seconda della qualità delle componenti), ma anche qui un buon caricabatterie e delle buone celle selezionate (ovvero molto simili tra loro) riducono al minimo questo "tempo morto".

Hai scritto, spiegandolo con dovizia di particolari, esattamente quel che ho cercato di fargli capire io (senza la stessa dovizia di tecnicismi).
Non so se tu sia riuscito a convincerlo[/b] della totale idiozia della sua idea, certamente non sarai riuscito a farlo ragionare, cosa che per lui è del tutto impossibile.

Saluti


Si' e' riuscito a convincermi. Con modi urbani e con la spiegazione molto dotta e forbita (cose entrambe che non ti appartengono) e' riuscito a convincermi.

Senza regards,
The frog
 
Il carrettino con le ruote a sfere potrebbe risolvere i problemi della carica delle batterie. Che bello scendere in velocità lungo una ripida discesa in compagni a di amici. Che emozione fare gare di velocità con altri. Manovrando lo sterzo con la corda a mo' di briglie, si ha pure l'impressione di andare a cavallo.

C'è il particolare trascurabile di come farlo muovere in pianura ed in salita, ma sono sicuro che il ranocchio potrà fornirci la soluzione con una delle sue mirabilianti idee.

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kaponord ha scritto:
Il carrettino con le ruote a sfere potrebbe risolvere i problemi della carica delle batterie. Che bello scendere in velocità lungo una ripida discesa in compagni a di amici. Che emozione fare gare di velocità con altri. Manovrando lo sterzo con la corda a mo' di briglie, si ha pure l'impressione di andare a cavallo.

C'è il particolare trascurabile di come farlo muovere in pianura ed in salita, ma sono sicuro che il ranocchio potrà fornirci la soluzione con una delle sue mirabilianti idee.
bah, la soluzione è assolutamente ovvia: in pianura sfrutti la velocità accumulata durante la discesa; quanto alla salita, non si tratta di altro che di una discesa al contrario, per cui basta farla a retromarcia ed il problema è risolto!
--- O V A Z I O N E ---
--- P R E M I O N O B E L ----
--- T A N T I S O L D I ----
--- :D :D :D :D :D ----
 
Spiegarmi il bilanciamento mi pare alquanto inutile dal momento che ne ho già parlato, inoltre la funzione principale del bilanciamento sta nell'evitare un'eccessiva carica di una cella rispetto all'altra (si parla di celle in serie, quelle in parallelo vengono solitamente considerate come una batteria unica); se leggessimo solo la tensione totale del pacco avremmo un caricabatterie che si ferma correttamente alla tensione massima, ma potremmo trovare al suo interno celle con diversi voltaggi, col rischio di mandare al macero chili e chili di materiale con pochi cicli sulle spalle.
Le NiMh le ho citate perchè hai affermato che poco importa il tipo di cella; se fosse vero useremmo ancora le zinco-carbone della pubblicità della Duracell.

Farcire il tuo post di calcoli che non stanno né in cielo né in terra non implica in automatico che hai ragione: per entrare velocemente in modalità CV (nella quale la corrente passante scende) devi buttare dentro tanti Amperé (io ho ipotizzato 5C, ovvero che con una batteria da 5000mAh imposto una carica di 25A), ma dal momento che il tempo di caricamento è di otto ore i C saranno approssimativamente 0,125 (un ottavo se non ci arrivi), e con un tale valore la carica CC dura molto a lungo, impedendoti di fatto di ottenere dopo tre ore una batteria all'80%
 
SteelSaviour ha scritto:
Spiegarmi il bilanciamento mi pare alquanto inutile dal momento che ne ho già parlato, inoltre la funzione principale del bilanciamento sta nell'evitare un'eccessiva carica di una cella rispetto all'altra (si parla di celle in serie, quelle in parallelo vengono solitamente considerate come una batteria unica); se leggessimo solo la tensione totale del pacco avremmo un caricabatterie che si ferma correttamente alla tensione massima, ma potremmo trovare al suo interno celle con diversi voltaggi, col rischio di mandare al macero chili e chili di materiale con pochi cicli sulle spalle.
Le NiMh le ho citate perchè hai affermato che poco importa il tipo di cella; se fosse vero useremmo ancora le zinco-carbone della pubblicità della Duracell.

Farcire il tuo post di calcoli che non stanno né in cielo né in terra non implica in automatico che hai ragione: per entrare velocemente in modalità CV (nella quale la corrente passante scende) devi buttare dentro tanti Amperé (io ho ipotizzato 5C, ovvero che con una batteria da 5000mAh imposto una carica di 25A), ma dal momento che il tempo di caricamento è di otto ore i C saranno approssimativamente 0,125 (un ottavo se non ci arrivi), e con un tale valore la carica CC dura molto a lungo, impedendoti di fatto di ottenere dopo tre ore una batteria all'80%

Ok, grazie per la tua preziosa spiegazione. Non ho capito tutto, ma credo che il succo sia a questo punto incontestabile. HO SBAGLIATO. (magari anche l'articolo che ho letto a questo punto era errato).

Thanks and regards,
The frog
(P.S. dovresti seguire e intervnire di piu' sul forum SteelSaviour. Io ritengo che le tue conoscenze siano preziose)
 
Title: luce della retromarcia orientabile

Cosi' come avviene su alcuni modelli di alcune marche d'auto per i fari anteriori, potrebbe essere utile che anche la luce della retromarcia sia orientabile diciamo al massimo di una quindicina di gradi. Questo a seconda della posizione delle ruote anteriori, nel caso in cui la vettura sterza ed ovviamente e' inserita la retromarcia.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
 
Title: ruota di riserva

Ho pensato a una rivoluzionaria invenzione per risolvere il problema delle forature degli pneumatici: si potrebbe prevedere una ruota di riserva (che potremmo chiamare di scorta) da alloggiare nel bagagliaio dell'automobile... al momento del bisogno basterebbe utilizzare l'apposito strumento per sollevare la vettura (che potremmo chiamare "cric") e si potrebbe sostituire la ruota forata con quella di scorta...
Nel caso in cui non ci fosse spazio sufficiente per alloggiare la ruota di scorta, o il costruttore volesse risparmiare sui costi, si potrebbe adottare una ruota di scorta di dimensioni ridotte (che potremmo chiamare, in uno sforzo di originalità, "ruotino")...

Opinioni in merito sono gradite (ma tanto so già che è l'invenzione del secolo)

The Bart
 
bart974 ha scritto:
Title: ruota di riserva

Ho pensato a una rivoluzionaria invenzione per risolvere il problema delle forature degli pneumatici: si potrebbe prevedere una ruota di riserva (che potremmo chiamare di scorta) da alloggiare nel bagagliaio dell'automobile... al momento del bisogno basterebbe utilizzare l'apposito strumento per sollevare la vettura (che potremmo chiamare "cric") e si potrebbe sostituire la ruota forata con quella di scorta...
Nel caso in cui non ci fosse spazio sufficiente per alloggiare la ruota di scorta, o il costruttore volesse risparmiare sui costi, si potrebbe adottare una ruota di scorta di dimensioni ridotte (che potremmo chiamare, in uno sforzo di originalità, "ruotino")...

Opinioni in merito sono gradite (ma tanto so già che è l'invenzione del secolo)

The Bart

geniale, ma allora perché non metterne di più di scorta? che so, un paio di kg
 
kaponord ha scritto:
bart974 ha scritto:
Title: ruota di riserva

Ho pensato a una rivoluzionaria invenzione per risolvere il problema delle forature degli pneumatici: si potrebbe prevedere una ruota di riserva (che potremmo chiamare di scorta) da alloggiare nel bagagliaio dell'automobile... al momento del bisogno basterebbe utilizzare l'apposito strumento per sollevare la vettura (che potremmo chiamare "cric") e si potrebbe sostituire la ruota forata con quella di scorta...
Nel caso in cui non ci fosse spazio sufficiente per alloggiare la ruota di scorta, o il costruttore volesse risparmiare sui costi, si potrebbe adottare una ruota di scorta di dimensioni ridotte (che potremmo chiamare, in uno sforzo di originalità, "ruotino")...

Opinioni in merito sono gradite (ma tanto so già che è l'invenzione del secolo)

The Bart

geniale, ma allora perché non metterne di più di scorta? che so, un paio di kg
certo, si potrebbe variare la quantità con l'APPOSITO PULSANTE!
vuoi diventare mio socio?
 
bart974 ha scritto:
Title: ruota di riserva

Ho pensato a una rivoluzionaria invenzione per risolvere il problema delle forature degli pneumatici: si potrebbe prevedere una ruota di riserva (che potremmo chiamare di scorta) da alloggiare nel bagagliaio dell'automobile... al momento del bisogno basterebbe utilizzare l'apposito strumento per sollevare la vettura (che potremmo chiamare "cric") e si potrebbe sostituire la ruota forata con quella di scorta...
Nel caso in cui non ci fosse spazio sufficiente per alloggiare la ruota di scorta, o il costruttore volesse risparmiare sui costi, si potrebbe adottare una ruota di scorta di dimensioni ridotte (che potremmo chiamare, in uno sforzo di originalità, "ruotino")...

Opinioni in merito sono gradite (ma tanto so già che è l'invenzione del secolo)

The Bart

...hai dimenticato i regards....
 
a_gricolo ha scritto:
bart974 ha scritto:
Title: ruota di riserva

Ho pensato a una rivoluzionaria invenzione per risolvere il problema delle forature degli pneumatici: si potrebbe prevedere una ruota di riserva (che potremmo chiamare di scorta) da alloggiare nel bagagliaio dell'automobile... al momento del bisogno basterebbe utilizzare l'apposito strumento per sollevare la vettura (che potremmo chiamare "cric") e si potrebbe sostituire la ruota forata con quella di scorta...
Nel caso in cui non ci fosse spazio sufficiente per alloggiare la ruota di scorta, o il costruttore volesse risparmiare sui costi, si potrebbe adottare una ruota di scorta di dimensioni ridotte (che potremmo chiamare, in uno sforzo di originalità, "ruotino")...

Opinioni in merito sono gradite (ma tanto so già che è l'invenzione del secolo)

The Bart

...hai dimenticato i regards....
li avevo terminati...
adesso scendo dal salumiere e ne compro un cartoccio...
;)
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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