Thefrog ha scritto:Comunque io non dico di realizzare vetture comuni con dischi carboceramici, dico di realizzare solo le pastiglie dei freni (che hanno una dimensione ridottissima rispetto al disco) con materiali carboceramici. Non dovrebbe assolutamente costare molto di piu' di una pastiglia dei freni tradizionale.
Ma tu leggi quel che la gente di dà da leggere?
Il costo elevatissimo, di circa 14.000 euro, di un sistema frenante completo in materiale composito, è giustificabile solo per applicazioni su vetture esclusive ed è dovuto alla particolare complessità del processo produttivo dei dischi, che dura più di una giornata; per realizzare i tradizionali dischi in ghisa grigia sono invece necessarie poche ore.
I dischi in carbonio adottati sulle vetture stradali sono molto simili a quelli delle Formula 1 e rappresentano una diretta evoluzione di questi, ma sotto certi aspetti sono ancora più particolari ed esclusivi. I dischi freno delle F1 non possono trovare un'applicazione sulle auto di serie perché sono caratterizzati da un'efficienza ridotta alle basse temperature; ciò determina una limitata capacità frenante sino a che non viene raggiunta una temperatura di esercizio di circa 200º. Alle alte temperature, invece, i dischi da corsa garantiscono prestazioni eccezionali, consentendo di raggiungere coefficienti di attrito dell'ordine di 0,68 contro valori di 0,35 delle vetture stradali. La scarsa attitudine dei freni da competizione a garantire frenate sicure a temperature inferiori ai 200º (condizione che spesso si manifesta nelle normali condizioni di traffico fuori dalle piste) ha richiesto un loro perfezionamento per consentirne l'impiego su strada.
Ora t'impegni a leggerlo?