<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> zona invenzioni The Frog | Page 79 | Il Forum di Quattroruote

zona invenzioni The Frog

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
The.Tramp ha scritto:
Se i normali carboceramici costano 14.000 ?, quanto costerebbero quelli speciali sufficientemente efficiente alle basse temperature di esercizio?

Te lo dico subito. Ipotizzando tre pistoncini con una superficie carboceramica di 2cm^2 ciascuno per un totale di 6cm^2 rapportata al costo del disco (area= pi* r^2) di circa 350cm^2 -dal costo di 14000 euro- vedi subito che il costo e' assolutamente ragionevole, anche su una vettura di segmento C.

Regards,
The frog
(P.S. almeno la divisione fattela da solo)
 
Thefrog ha scritto:
The.Tramp ha scritto:
Se i normali carboceramici costano 14.000 ?, quanto costerebbero quelli speciali sufficientemente efficiente alle basse temperature di esercizio?

Te lo dico subito. Ipotizzando tre pistoncini con una superficie carboceramica di 2cm^2 ciascuno per un totale di 6cm^2 rapportata al costo del disco (area= pi* r^2) di circa 350cm^2 -dal costo di 14000 euro- vedi subito che il costo e' assolutamente ragionevole, anche su una vettura di segmento C.

Non se devo cambiare i dischi ad ogni frenata.... :lol:
 
The.Tramp ha scritto:
Thefrog ha scritto:
The.Tramp ha scritto:
Se i normali carboceramici costano 14.000 ?, quanto costerebbero quelli speciali sufficientemente efficiente alle basse temperature di esercizio?

Te lo dico subito. Ipotizzando tre pistoncini con una superficie carboceramica di 2cm^2 ciascuno per un totale di 6cm^2 rapportata al costo del disco (area= pi* r^2) di circa 350cm^2 -dal costo di 14000 euro- vedi subito che il costo e' assolutamente ragionevole, anche su una vettura di segmento C.

Non se devo cambiare i dischi ad ogni frenata.... :lol:

Ah adesso dovresti cambiare i dischi ad ogni frenata...... mi sa che ti stai arrampicando sugli specchi. La pressione sulla superficie del disco e' assolutamente identica a quella esercitata dalle pinze tradizionali. Quello che cambia e' solo che le pastiglie dei freni non soffrono piu' di una temperatura eccessiva.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Ah adesso dovresti cambiare i dischi ad ogni frenata...... mi sa che ti stai arrampicando sugli specchi. La pressione sulla superficie del disco e' assolutamente identica a quella esercitata dalle pinze tradizionali. Quello che cambia e' solo che le pastiglie dei freni non soffrono piu' di una temperatura eccessiva.

È dal 6 febbraio che te lo diciamo. Ma tu leggi solo quel che ti garba.

Se rendi le pasticche durissime e abrasive (come hai detti tu stesso), il materiale di consumo è il disco. Considerata la pressione delle pinze e il regime di rotazione della ruota, a 130 km/h, per frenare l'auto, distruggi il disco e va cambiato.

Ad ogni frenata.

E non sono il solo a dirtelo.

E ci sarà un motivo perché in F1 e sulle auto ipersportive è il disco ad essere in ceramica e non le pasticche.
 
The.Tramp ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Ah adesso dovresti cambiare i dischi ad ogni frenata...... mi sa che ti stai arrampicando sugli specchi. La pressione sulla superficie del disco e' assolutamente identica a quella esercitata dalle pinze tradizionali. Quello che cambia e' solo che le pastiglie dei freni non soffrono piu' di una temperatura eccessiva.

.....
E ci sarà un motivo perché in F1 e sulle auto ipersportive è il disco ad essere in ceramica e non le pasticche.

In F1 accade cio' semplicemente perche' i dischi in acciaio pesano troppo rispetto a quelli al carbonio; e trattaiamo di masse non sospese.

Inoltre io sto parlando di una pressione equivalente

Inoltre io sto parlando di carboceramica e non di carbonio e non solo, ho anche avanzato l'ipotesi di una lega carbonio-ferro-silicio che non e' neanche carboceramica.

Inoltre, tu asserisci che in F1 la superficie dei pistoni non e' in carbonio (tu lo dici), dunque si tratta, er le auto comuni di invertire i termini degli elementi e fabbricare le pastiglie in carboceramica (e non l'abbinamento dei materiali pasticche/disco).

Inoltre.....

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
roby4r.i.p. ha scritto:
Thefrog ha scritto:
CinghialeMannaro ha scritto:
Thefrog ha scritto:
) fa uso di dischi carboceramici e non credo proprio che freni male o addirittura non freni quando c'e' la piogga o quando i dischi non sono ben caldi.

credi male.

Se fosse come dici aziende come la Ferrari e la Porsche finiremmebro immediatamente sotto accusa a causa degli impianti con dischi carboceramici.

Credo bene.

Regards,
The frog
Spetta che te lo rispieghiamo:
I carboceramici sono freni ad altissime prestazioni ma che funzionano solo se in temperatura, cosa che penso capirai anche te senza grosse difficoltà è fattibilissima in pista, praticvamente irrealizzabile in strada!
Per l'ultima CA. .Z.Z A.. T. .A.. di mettere le pastiglie in materiale carboceramico con i dischi normali equivarrebbe
1) ad avere i freni che fuori temperatura di esercizio(cioè il 95 % delle volte) che fischiano peeggio di un treno a vapore
2) a dover sostituire i dischi in materiale tradizionale molto spesso(inquanto il materiale dei dischi sarebbe molto più tenero rispetto alle pastiglie hi-tech), senza peraltro ottenere una frenata apprezzabile(prova così per curiosità sfregare un coltello su un piatto e vedi quanto attrito producono)
3) ad avere dei costi di manutenzione del veicolo esorbitanti(ma tanto manco sembra tu abbia idea di cosa sia lil denaro).
Ultma cosiderazione: mai pensato di leggerti di tanto in tanto un pò di documentazione in internet(wikipedia per esempio) prima di venir a sfornar perle disaggezza qua?(che ti dirò sono divertenti spesso e volentieri, io le leggo solo per quello, ma a volte diciamo che non danno troppo lustro al tuo intelletto....) magari veramente riusciresti a proporre un'idea sensata..

Ammettiamo che sia vero. Allora la Ferrari Enzo ed altre vetture come la Porsche sarebbero dei pazzi a montarle sulle loro vetture di serie. E si aprirebbero cause a non finire dell'utenza contro le case costruttrici per gli incidenti provocato dall'uso di quei dischi a freddo.

Regards,
The frog

Perche' invece di fare CONGETTURE basate su IPOTESI fondate sull'IGNORANZA non provi a DOCUMENTARTI??? :rolleyes:

La verita' e' la' fuori... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
 
Thefrog ha scritto:
The.Tramp ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Ah adesso dovresti cambiare i dischi ad ogni frenata...... mi sa che ti stai arrampicando sugli specchi. La pressione sulla superficie del disco e' assolutamente identica a quella esercitata dalle pinze tradizionali. Quello che cambia e' solo che le pastiglie dei freni non soffrono piu' di una temperatura eccessiva.

.....
E ci sarà un motivo perché in F1 e sulle auto ipersportive è il disco ad essere in ceramica e non le pasticche.

In F1 accade cio' semplicemente perche' i dischi in acciaio pesano troppo rispetto a quelli al carbonio; e trattaiamo di masse non sospese.

Inoltre io sto parlando di una pressione equivalente

Inoltre io sto parlando di carboceramica e non di carbonio e non solo, ho anche avanzato l'ipotesi di una lega carbonio-ferro-silicio che non e' neanche carboceramica.

Inoltre, tu asserisci che in F1 la superficie dei pistoni non e' in carbonio (tu lo dici), dunque si tratta, er le auto comuni di invertire i termini degli elementi e fabbricare le pastiglie in carboceramica (e non l'abbinamento dei materiali pasticche/disco).

Inoltre.....

Regards,
The frog

oh ma sei proprio de coccio!!!
 
Thefrog ha scritto:
The.Tramp ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Ah adesso dovresti cambiare i dischi ad ogni frenata...... mi sa che ti stai arrampicando sugli specchi. La pressione sulla superficie del disco e' assolutamente identica a quella esercitata dalle pinze tradizionali. Quello che cambia e' solo che le pastiglie dei freni non soffrono piu' di una temperatura eccessiva.

.....
E ci sarà un motivo perché in F1 e sulle auto ipersportive è il disco ad essere in ceramica e non le pasticche.

In F1 accade cio' semplicemente perche' i dischi in acciaio pesano troppo rispetto a quelli al carbonio; e trattaiamo di masse non sospese.

No... non e' ignoranza.
E' ottusita' profonda e incurabile.
 
Thefrog ha scritto:
Vedo insulti e offese ed argomenti=0.

Senza regards,
The frog

Gli argomenti te li han dati in quattro almeno. E mi rifiuto di ripetere per la quinta volta la stessa cosa a qualcuno che ha come unico atteggiamento "IDHT".
Facciamo quattro chiacchiere sugli intercettori?
:lol: :lol: :lol: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
 
99octane ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Vedo insulti e offese ed argomenti=0.

Senza regards,
The frog

Gli argomenti te li han dati in quattro almeno. E mi rifiuto di ripetere per la quinta volta la stessa cosa a qualcuno che ha come unico atteggiamento "IDHT".
Facciamo quattro chiacchiere sugli intercettori?
:lol: :lol: :lol: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Si finisce OT comunque tanto per farla breve l'Italia aveva bisognodal 1975 diun intercettore e non di un'inutile aereo da superiorita' aerea.

Fine dell'ot.

Senza regards,
The frog
 
Non ho parole...
L'hai fatto davvero! :shock:

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Manno', dai.. parliamone.
Si finisce OT, dici?
OT rispetto a cosa?
Alle "invenzioni" di The Frog (e' questo il tema del thread)?
E questa tua dell'intercettore e' davvero una bella "invenzione".
Perche' un intercettore l'Italia l'ha avuto, e anche uno dei migliori al mondo nel ruolo: l'F104.
Il suo problema era proprio che era cosi' specializzato nel ruolo intercettore da non poter fare virtualmente altro, anche se l'italico ingegno l'ha adattato persino nell'improbabile ruolo di cacciabombardiere (cosa che, per chiunque abbia cognizioni di aeronautica militare, ha dell'inverosimile).

E naturalmente non ti sfiora nemmeno il concetto che, dal 1975 a oggi, il mondo (e dunque il contesto geopolitico e il tipo di teatro bellico) siano leggermente cambiati, ragion per cui oggi l'Italia non ha NESSUN bisogno di un intercettore (concetto peraltro superato dalla prima meta' degli anni '70 in poi, e definitivamente obsoleto dalla prima meta' degli anni '80) bensi' proprio di un caccia da superiorita' aerea.

Ma d'altro canto, da qualcuno che ha sostenuto e sostiene che la dote primaria di un intercettore e' la velocita' di punta, perche' se non e' abbastanza veloce non riesce a inseguire l'aereo a cui sta andando incontro... bhe... ci si puo' aspettare questo e altro.

Per la cronaca, le doti primarie richieste a un intercettore sono
- tempo d'approntamento ridotto
- rateo di salita elevato
- tempo di riarmo ridotto
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto