<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> zona invenzioni The Frog | Page 46 | Il Forum di Quattroruote

zona invenzioni The Frog

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Thefrog ha scritto:
Title: F1, sospensioni ed alettone anteriore

Secondo me l'anno venturo dovremmo vedere un proliferare di sospensioni push down pure sull'anteriore. Per poter effettuare un corretto push down pure sull'anteriore sara' necessario reintrodurre la gondola centrale anteriore, gondola che alla sua estremita' inferiore portera' un bulbo in cui sono poste le sospensioni anteriori. L'aerodinamica peggiora un po' ma in piste la cui velocita' media si aggira in 200Km/h- 250Km/h le sospensioni prevarranno rispetto all'aerodinamica.

L'alternativa ad una configurazione simile sull'anteriore sarebbe quella di collegare l'alettone anteriore non piu' al telaio ma direttamente alle estremita' dei bracci delle ruote anteriori. Intendiamoci l'alettone rimane cosi' com'e', anteriore alla vettura, e ci sarabbe bisogno di una complessa struttura che collega l'alettone alle estremita' superiori degli attacchi delle ruote anteriori. Io penso che la deportanza collegata direttamente sulle ruote anteriori possa favorire non poco la vettura che le montera'. Certo l'unico problema di questa deportanza sta negli scuotimenti che l'alettone anteriore deve reggere quando la vettura, ad esempio passa su un cordolo. Tuttavia io penso propcio che i vantaggi di una simile configurazione sarebbero di gran lunga superiori ai vantaggi gia' enormi che una sospensione push down possa offrire.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog

E a questo punto ci domandiamo, se le cose funzionano, perche' non applicare la tecnologia citata anche sulle ruote postriori, con un alettone posteriore che viene collegato direttamente alle esremita' dei bracci della ruote posteriori, senza la necessita' di passare per il telaio e per le sospensioni posteriori?

Opinioni in merito rimangono gradite.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Title: vano bagagli: cinghie retrattili per fermare il carico

Sono delle cinghie il cui principio e' equivalente a quello delle cinture di sicurezza. Queste si srotolano tirando le estremita' e si agganciano a un perno di aggancio. Sono due verticali e due orizzontali, naturalmente parallele al piano del bagagliaio. Cosi' quando si intende fermare il carico un po' ballerino all'interno del bagagliaio si tirano le stesse che si srotolano (in posizione di riposo compaiono solo i ganci delle stesse) e fermano il bagaglio all'interno del bagagliaio. Naturalmente la tensionedi srotolamento e' ben piu' forte della tensione delle cinture di sicurezza, questo per far si' che il bagagliaio sia effettivamente fermato per bene.
Puntualizziamo ancora che il meccanismo di srotolamento, assieme agli spessori della cinghia stessa in condizioni di "non fissaggio", cioe' in condizioni di non utilizzo delle stesse sono poste sotto il piano del bagagliario, Dal vano, in questo caso, spuntano soli i ganci.
:rolleyes:

meglio di così

0900c8af84663a9a.jpg
 
rivendicatore2 ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: vano bagagli: cinghie retrattili per fermare il carico

Sono delle cinghie il cui principio e' equivalente a quello delle cinture di sicurezza. Queste si srotolano tirando le estremita' e si agganciano a un perno di aggancio. Sono due verticali e due orizzontali, naturalmente parallele al piano del bagagliaio. Cosi' quando si intende fermare il carico un po' ballerino all'interno del bagagliaio si tirano le stesse che si srotolano (in posizione di riposo compaiono solo i ganci delle stesse) e fermano il bagaglio all'interno del bagagliaio. Naturalmente la tensionedi srotolamento e' ben piu' forte della tensione delle cinture di sicurezza, questo per far si' che il bagagliaio sia effettivamente fermato per bene.
Puntualizziamo ancora che il meccanismo di srotolamento, assieme agli spessori della cinghia stessa in condizioni di "non fissaggio", cioe' in condizioni di non utilizzo delle stesse sono poste sotto il piano del bagagliario, Dal vano, in questo caso, spuntano soli i ganci.
:rolleyes:

meglio di così

0900c8af84663a9a.jpg

Eh ma ti devi portare dietro nel portabagagli delle "strutture" aggiuntive, strutture a lor vlta alquanto ingombranti che poi quando ti serve tutto lo spazio non sai piu' dove mettere. Invece con le cinghie che si arrotolano sotto il piano bagagli hai sempre tutto lo spazio del vano disponibile.

Best regards a te ;),
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: F1, sospensioni ed alettone anteriore

Secondo me l'anno venturo dovremmo vedere un proliferare di sospensioni push down pure sull'anteriore. Per poter effettuare un corretto push down pure sull'anteriore sara' necessario reintrodurre la gondola centrale anteriore, gondola che alla sua estremita' inferiore portera' un bulbo in cui sono poste le sospensioni anteriori. L'aerodinamica peggiora un po' ma in piste la cui velocita' media si aggira in 200Km/h- 250Km/h le sospensioni prevarranno rispetto all'aerodinamica.

L'alternativa ad una configurazione simile sull'anteriore sarebbe quella di collegare l'alettone anteriore non piu' al telaio ma direttamente alle estremita' dei bracci delle ruote anteriori. Intendiamoci l'alettone rimane cosi' com'e', anteriore alla vettura, e ci sarabbe bisogno di una complessa struttura che collega l'alettone alle estremita' superiori degli attacchi delle ruote anteriori. Io penso che la deportanza collegata direttamente sulle ruote anteriori possa favorire non poco la vettura che le montera'. Certo l'unico problema di questa deportanza sta negli scuotimenti che l'alettone anteriore deve reggere quando la vettura, ad esempio passa su un cordolo. Tuttavia io penso propcio che i vantaggi di una simile configurazione sarebbero di gran lunga superiori ai vantaggi gia' enormi che una sospensione push down possa offrire.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog

E a questo punto ci domandiamo, se le cose funzionano, perche' non applicare la tecnologia citata anche sulle ruote postriori, con un alettone posteriore che viene collegato direttamente alle esremita' dei bracci della ruote posteriori, senza la necessita' di passare per il telaio e per le sospensioni posteriori?

Opinioni in merito rimangono gradite.

Regards,
The frog

Ehm, sebbene il collegamento diretto alettoni ruote sia auspicabile forse non e' possibile. Questo perche' il regolameno della FIA prevede delle "sezioni standard" al di la' delle quali non si puo' andare. I bracci di collegamento (in fibra di carbonio) tra gli alettoni e le estremita' dei bracci delle ruote potrebbero essere considerati parte viva della carrozzeria o similari. In tal caso naturalmente sarebbero subito vietati.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: F1, sospensioni ed alettone anteriore

Secondo me l'anno venturo dovremmo vedere un proliferare di sospensioni push down pure sull'anteriore. Per poter effettuare un corretto push down pure sull'anteriore sara' necessario reintrodurre la gondola centrale anteriore, gondola che alla sua estremita' inferiore portera' un bulbo in cui sono poste le sospensioni anteriori. L'aerodinamica peggiora un po' ma in piste la cui velocita' media si aggira in 200Km/h- 250Km/h le sospensioni prevarranno rispetto all'aerodinamica.

L'alternativa ad una configurazione simile sull'anteriore sarebbe quella di collegare l'alettone anteriore non piu' al telaio ma direttamente alle estremita' dei bracci delle ruote anteriori. Intendiamoci l'alettone rimane cosi' com'e', anteriore alla vettura, e ci sarabbe bisogno di una complessa struttura che collega l'alettone alle estremita' superiori degli attacchi delle ruote anteriori. Io penso che la deportanza collegata direttamente sulle ruote anteriori possa favorire non poco la vettura che le montera'. Certo l'unico problema di questa deportanza sta negli scuotimenti che l'alettone anteriore deve reggere quando la vettura, ad esempio passa su un cordolo. Tuttavia io penso propcio che i vantaggi di una simile configurazione sarebbero di gran lunga superiori ai vantaggi gia' enormi che una sospensione push down possa offrire.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog

E a questo punto ci domandiamo, se le cose funzionano, perche' non applicare la tecnologia citata anche sulle ruote postriori, con un alettone posteriore che viene collegato direttamente alle esremita' dei bracci della ruote posteriori, senza la necessita' di passare per il telaio e per le sospensioni posteriori?

Opinioni in merito rimangono gradite.

Regards,
The frog

Ehm, sebbene il collegamento diretto alettoni ruote sia auspicabile forse non e' possibile. Questo perche' il regolameno della FIA prevede delle "sezioni standard" al di la' delle quali non si puo' andare. I bracci di collegamento (in fibra di carbonio) tra gli alettoni e le estremita' dei bracci delle ruote potrebbero essere considerati parte viva della carrozzeria o similari. In tal caso naturalmente sarebbero subito vietati.

Regards,
The frog

Pero' pero'. Oggi nelle inquadrature delle vetture da vicino sulla Ferrari si sono vist due microscopici alettoncini piazzati esattamente alle estremita' ei bracci delle ruote anteriori. A questo punto o sono irregolari nel qual caso la Ferrari andrebbe squalificata, o, come e' piu' probabile sono regolamentari, e infatti nessun team ha avanzato dei reclami.

A questo punto, fermo tutto l'ambaradan descritto prima e sulle vetture del futuro andrebbero posti due alettoni anteriori di dimensioni piu' piccole e per il resto si lasciano crescere questi profilati in direttamente agganciati alle estremita' dei bracci delle F1 del prosimo anno.
 
Title: F1: cambio gomme

Si e' visto tutti cosa e' accaduto a Massa durante il GP del Brasile. Una gomma mal fissata ha costretto il pilota ad un'ulteriore sosta ai box facendo tramontate definitivamente le speranze di una piccola rimonta del pilota della Ferrari.

Allora io penso che ad una situazione del gnere si potrebbe porre rimedio in questo modo:

Gli agganci mal fissati non producono lo stesso numero di giri di quelli che invece fissano beme la ruota ai box. Ecco che allora la "pistola di aggancio" dei dadi potrebbe essere sviluppata in modo che quando la ruota e' ben fissata (cioe' la pistola ha effettuato un certo numero di giri di avvitamento) questa produca un suono, diciamo un forte DIN (campanello).

Va da se che se la pistola non produce un certo numero di giri minimo il suono non viene dato e dunque il meccanico in questione deve darsi da fare per fissarfe nuovamente il dado alla ruota.

Quattro DIN significano dunque che le quattro ruote sono ben fissate. Viceversa c'e' da lavorare nuovamente sulla ruota la cui pistola non ha segnalato il corretto avvitamento (DIN mancante).

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Title: F1: cambio gomme

Si e' visto tutti cosa e' accaduto a Massa durante il GP del Brasile. Una gomma mal fissata ha costretto il pilota ad un'ulteriore sosta ai box facendo tramontate definitivamente le speranze di una piccola rimonta del pilota della Ferrari.

Allora io penso che ad una situazione del gnere si potrebbe porre rimedio in questo modo:

Gli agganci mal fissati non producono lo stesso numero di giri di quelli che invece fissano beme la ruota ai box. Ecco che allora la "pistola di aggancio" dei dadi potrebbe essere sviluppata in modo che quando la ruota e' ben fissata (cioe' la pistola ha effettuato un certo numero di giri di avvitamento) questa produca un suono, diciamo un forte DIN (campanello).

Va da se che se la pistola non produce un certo numero di giri minimo il suono non viene dato e dunque il meccanico in questione deve darsi da fare per fissarfe nuovamente il dado alla ruota.

Quattro DIN significano dunque che le quattro ruote sono ben fissate. Viceversa c'e' da lavorare nuovamente sulla ruota la cui pistola non ha segnalato il corretto avvitamento (DIN mancante).

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog

Scommetto che hai ben presente il concetto di "avvitatore pneumatico dinamometrico", vero?
 
a_gricolo ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: F1: cambio gomme

Si e' visto tutti cosa e' accaduto a Massa durante il GP del Brasile. Una gomma mal fissata ha costretto il pilota ad un'ulteriore sosta ai box facendo tramontate definitivamente le speranze di una piccola rimonta del pilota della Ferrari.

Allora io penso che ad una situazione del gnere si potrebbe porre rimedio in questo modo:

Gli agganci mal fissati non producono lo stesso numero di giri di quelli che invece fissano beme la ruota ai box. Ecco che allora la "pistola di aggancio" dei dadi potrebbe essere sviluppata in modo che quando la ruota e' ben fissata (cioe' la pistola ha effettuato un certo numero di giri di avvitamento) questa produca un suono, diciamo un forte DIN (campanello).

Va da se che se la pistola non produce un certo numero di giri minimo il suono non viene dato e dunque il meccanico in questione deve darsi da fare per fissarfe nuovamente il dado alla ruota.

Quattro DIN significano dunque che le quattro ruote sono ben fissate. Viceversa c'e' da lavorare nuovamente sulla ruota la cui pistola non ha segnalato il corretto avvitamento (DIN mancante).

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog

Scommetto che hai ben presente il concetto di "avvitatore pneumatico dinamometrico", vero?

No non ce l'ho sipegamelo tu. Sta di fatto che ancora una volta e' stata fissata male una ruota. Questo significa che l' "avvitatore pneumatico dinamometrico" da solo non basta.

Per dirla tutta immagino che questo concetto si riferisca a un meccanismo che sente una forza contrastante la forza di avvitamento superiore a quella dell'avvitatore stesso. Se e' cosi' ecco che una forza contraria del genere te la da' pure un dado dopo pochi giri (incompleti) di avvitamento. Dunque in questo caso l'avvitatoe pneumatico di avvitamento non serve a un bel nagot. Serve invece la misura del numero di giri che il dado ha fatto nell'avvitare la ruota. Se il numero di giri non e' sufficiente non scatta il segnale e il meccanico deve ripetere per bene l'operazione. E' sempre molto meglio perdere cinque secondi in piu' ai box che dover rientrare nuovamente ai box il giro seguente (o perdere del tutto la ruota quando si e' in pista, cosa anch'essa successa.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
No non ce l'ho sipegamelo tu. Sta di fatto che ancora una volta e' stata fissata male una ruota. Questo significa che l' "avvitatore pneumatico dinamometrico" da solo non basta.
Significa semplicemente che non hai la minima idea di come si avvita un bullone....

Thefrog ha scritto:
Per dirla tutta immagino che questo concetto si riferisca a un meccanismo che sente una forza contrastante la forza di avvitamento superiore a quella dell'avvitatore stesso. Se e' cosi' ecco che una forza contraria del genere te la da' pure un dado dopo pochi giri (incompleti) di avvitamento. Dunque in questo caso l'avvitatoe pneumatico di avvitamento non serve a un bel nagot. Serve invece la misura del numero di giri che il dado ha fatto nell'avvitare la ruota. Se il numero di giri non e' sufficiente non scatta il segnale e il meccanico deve ripetere per bene l'operazione. E' sempre molto meglio perdere cinque secondi in piu' ai box che dover rientrare nuovamente ai box il giro seguente (o perdere del tutto la ruota quando si e' in pista, cosa anch'essa successa.

Regards,
The frog

...mi sono perso alla seconda riga....
 
a_gricolo ha scritto:
Thefrog ha scritto:
No non ce l'ho sipegamelo tu. Sta di fatto che ancora una volta e' stata fissata male una ruota. Questo significa che l' "avvitatore pneumatico dinamometrico" da solo non basta.
Significa semplicemente che non hai la minima idea di come si avvita un bullone....

Thefrog ha scritto:
Per dirla tutta immagino che questo concetto si riferisca a un meccanismo che sente una forza contrastante la forza di avvitamento superiore a quella dell'avvitatore stesso. Se e' cosi' ecco che una forza contraria del genere te la da' pure un dado dopo pochi giri (incompleti) di avvitamento. Dunque in questo caso l'avvitatoe pneumatico di avvitamento non serve a un bel nagot. Serve invece la misura del numero di giri che il dado ha fatto nell'avvitare la ruota. Se il numero di giri non e' sufficiente non scatta il segnale e il meccanico deve ripetere per bene l'operazione. E' sempre molto meglio perdere cinque secondi in piu' ai box che dover rientrare nuovamente ai box il giro seguente (o perdere del tutto la ruota quando si e' in pista, cosa anch'essa successa.

Regards,
The frog

...mi sono perso alla seconda riga....

Un bullone avvitato male dopo pochi giri offre la stessa resistenza (se non superiore) a quella di un bullone avvitato bene che arriva a fondo corsa. E' per questo che un concetto dinamometrico da solo non basta. E' per questo che ancora oggi si vedono vetture di F1 che perdono una ruota uno o due giri dopo il pit stop o che, come nel caso piu' fortunato di Felipe MNassa, riescono a rientrare ai box per far avvitare nuovamente un bullone.

Serve invece cotare anche un minimo numero di giri del bullone ovvero della pistola sia compiuto per essere certi che il dado sia efettivamente avvitato fino a fondo corsa.

Non c'e' proprio nulla da pardersi, a meno che, in malafede, non ci si voglia espressamente perdere in un ragionamento.

Naturalmente regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Un bullone avvitato male dopo pochi giri offre la stessa resistenza (se non superiore) a quella di un bullone avvitato bene che arriva a fondo corsa. E' per questo che un concetto dinamometrico da solo non basta. E' per questo che ancora oggi si vedono vetture di F1 che perdono una ruota uno o due giri dopo il pit stop o che, come nel caso piu' fortunato di Felipe MNassa, riescono a rientrare ai box per far avvitare nuovamente un bullone.

Serve invece cotare anche un minimo numero di giri del bullone ovvero della pistola sia compiuto per essere certi che il dado sia efettivamente avvitato fino a fondo corsa.

Non c'e' proprio nulla da pardersi, a meno che, in malafede, non ci si voglia espressamente perdere in un ragionamento.

Naturalmente regards,
The frog

Ecco, ADESSO ti sei spiegato. Solo che non è così. Qualsiasi mona si accorge se ha improntato il dado storto, perchè si blocca subito. Se invece va a fine corsa, dal momento in cui l'accopppiamento va in sede il dado fa ancora pochi gradi di rotazione. In pratica se conti i giri ti fermi quando il dado è appena appoggiato. E' un ottimo sistema per ritrovarsi seduti per terra prima di essere fuori dal box....
 
a_gricolo ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Un bullone avvitato male dopo pochi giri offre la stessa resistenza (se non superiore) a quella di un bullone avvitato bene che arriva a fondo corsa. E' per questo che un concetto dinamometrico da solo non basta. E' per questo che ancora oggi si vedono vetture di F1 che perdono una ruota uno o due giri dopo il pit stop o che, come nel caso piu' fortunato di Felipe MNassa, riescono a rientrare ai box per far avvitare nuovamente un bullone.

Serve invece cotare anche un minimo numero di giri del bullone ovvero della pistola sia compiuto per essere certi che il dado sia efettivamente avvitato fino a fondo corsa.

Non c'e' proprio nulla da pardersi, a meno che, in malafede, non ci si voglia espressamente perdere in un ragionamento.

Naturalmente regards,
The frog

Ecco, ADESSO ti sei spiegato. Solo che non è così. Qualsiasi mona si accorge se ha improntato il dado storto, perchè si blocca subito. Se invece va a fine corsa, dal momento in cui l'accopppiamento va in sede il dado fa ancora pochi gradi di rotazione. In pratica se conti i giri ti fermi quando il dado è appena appoggiato. E' un ottimo sistema per ritrovarsi seduti per terra prima di essere fuori dal box....

Non ho detto di escludere i meccanismi gia' in essere. Ho solo detto che ne va aggiunto un altro.

Regards,
The frog
 
a_gricolo ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Non ho detto di escludere i meccanismi gia' in essere. Ho solo detto che ne va aggiunto un altro.

Regards,
The frog

Che non serve. Contare i giri nell'avvitare a serraggio un dado è inutile

Io invece sono del tutto convinto che dadi montati male dalle pistole automatiche non possono compiere un numero di giri paragonabile a quello di un dato avvitato correttamente. Sinceramente a me sembra che tu ti stia arrampicando sugli specchi. Ma per carita' pensa pure come ti pare.....

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Sinceramente a me sembra che tu ti stia arrampicando sugli specchi. Ma per carita' pensa pure come ti pare.....

Non ho bisogno di arrampicarmi su alcunchè. So come si usa un avvitatore pneumatico, ne ho un paio a casa, e se ti dico che contare i giri non serve a un kaiser è perchè lo so. Poi continua pure a inventare le macchine del prof. Pat Pending, contento te...
 
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