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Title: ventola del radiatore a velocita' multiple di funzionamento.

Quante volte parcheggiando l'auto, dopo aver spento il motore sentiamo che la ventola della nostra auto funziona "a tutta birra" per raffreddare il radiatore. E funziona a quella velocita' anche per diverso tempo, chiaramente scaricando UN PO' la batteria.

Allora io dico: non arebbe il caso di fare l'attuatore della ventola del radiatore a piu' velocita'? In questo modo quando si spegne il motore la ventola procede ma a velocita' ridotta rispetto a quando il propulsore e' acceso, con minor richiesta di corrente alla batteria. AD ESEMPIO.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Title: ventola del radiatore a velocita' multiple di funzionamento.

Quante volte parcheggiando l'auto, dopo aver spento il motore sentiamo che la ventola della nostra auto funziona "a tutta birra" per raffreddare il radiatore. E funziona a quella velocita' anche per diverso tempo, chiaramente scaricando UN PO' la batteria.

Allora io dico: non arebbe il caso di fare l'attuatore della ventola del radiatore a piu' velocita'? In questo modo quando si spegne il motore la ventola procede ma a velocita' ridotta rispetto a quando il propulsore e' acceso, con minor richiesta di corrente alla batteria. AD ESEMPIO.

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Regards,
The frog

Non serve. Per abbassare la temperatura del liquido bisogna movimentare un certo volume d'aria fresca, per cui se fai andare la ventola più lenta deve girare più tempo. Il consumo non diminuisce.
 
a_gricolo ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: ventola del radiatore a velocita' multiple di funzionamento.

Quante volte parcheggiando l'auto, dopo aver spento il motore sentiamo che la ventola della nostra auto funziona "a tutta birra" per raffreddare il radiatore. E funziona a quella velocita' anche per diverso tempo, chiaramente scaricando UN PO' la batteria.

Allora io dico: non arebbe il caso di fare l'attuatore della ventola del radiatore a piu' velocita'? In questo modo quando si spegne il motore la ventola procede ma a velocita' ridotta rispetto a quando il propulsore e' acceso, con minor richiesta di corrente alla batteria. AD ESEMPIO.

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Non serve. Per abbassare la temperatura del liquido bisogna movimentare un certo volume d'aria fresca, per cui se fai andare la ventola più lenta deve girare più tempo. Il consumo non diminuisce.

Ma la macchina e' ferma. In pratica non avrebbe neanche bisogno della ventola per raffreddarsi.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: ventola del radiatore a velocita' multiple di funzionamento.

Quante volte parcheggiando l'auto, dopo aver spento il motore sentiamo che la ventola della nostra auto funziona "a tutta birra" per raffreddare il radiatore. E funziona a quella velocita' anche per diverso tempo, chiaramente scaricando UN PO' la batteria.

Allora io dico: non arebbe il caso di fare l'attuatore della ventola del radiatore a piu' velocita'? In questo modo quando si spegne il motore la ventola procede ma a velocita' ridotta rispetto a quando il propulsore e' acceso, con minor richiesta di corrente alla batteria. AD ESEMPIO.

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Non serve. Per abbassare la temperatura del liquido bisogna movimentare un certo volume d'aria fresca, per cui se fai andare la ventola più lenta deve girare più tempo. Il consumo non diminuisce.

Ma la macchina e' ferma. In pratica non avrebbe neanche bisogno della ventola per raffreddarsi.

Regards,
The frog

Sì che ha bisogno di raffreddarsi, proprio perchè appena ferma manca la ventilazione dinamica del radiatore. Basta poco, ma prima lo raffreddi e meglio è. E comunque, non cambia il fatto che facendo girare il ventilatore più lentamente ti serve un tempo di funzionamento più lungo, per il motivo che ti ho detto.
 
A parte che a motore spento l'acqua si fredda naturalmente, anche se lentamente mi pare che anche questa invenzione sia già realizzata, con due velocità della ventola.
 
Paolo_ ha scritto:
A parte che a motore spento l'acqua si fredda naturalmente, anche se lentamente mi pare che anche questa invenzione sia già realizzata, con due velocità della ventola.

Non so. Comunque, è un non-problema
 
fabioklr ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: valutare lo stato di carica di una batteria.

Come leggerete sul forum di cui vi crivo l'indirizzo: http://www.electroportal.net/phpBB2/viewtopic.php?t=10427

valutare lo stato di carica di una batteria e' alquanto complicato, sopratutto perche la tecnologia delle batterie non e' per nulla standard. Allora io propongo di standardizzare le batterie e inserire sul cruscotto lo stato di carica di una batteria.

Credo che sarebbe una cosa molto ma molto utile.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
(P.S. Ma perche' se invece di misurare i volt non introducono un bel circuito alternativo di switch con tanto di resistore da 1000 Ohm e 5000 Watt e valutano l'intensita' della corente che vi scorre in amprere, rispetto alla corrente che vi scorre quando la batteria e' al massimo stato di carica? Cosa c'e' di sbagliato in questo mio ragionamento?)

Dopo tutto W(Watt)=V(Volt)* I(Ampere). Se la batteria rimane sempre piu' o meno a 12 Volt allora e' l'amperaggio che fa la differenza. Urge dunque secondo me un bel circuito per la misura della intensita' di corrente, un bel circuito con tanto di resistore da 5Kwatt.

Opinioni in merito rimangono gradite.

Regards,
The frog

Come pensi funzioni un voltmetro? Fa scorrere una corrente tra i suoi terminali e, conoscendo il valore di resistenza (elevato per non assorbirne tanta) calcola la tensione a partire dalla misura di corrente.

Non capisco poi perche' 5 kilowatt. La potenza max dissipata da un resistore da 1000 ohm (se, per qualche oscuro motivo uno volesse usare questo valore) a 12 volt e' appunto 144 MILLESIMI di watt.

Piu' che altro, prima dello stato di carica di una batteria sarebbe importante conoscere lo stato generale della batteria, che dipende da altri fattoia riposo ma da altri fattori, come la massima corrente di spunto etc.

L'impianto di accensione di un'automobile e' di circa 5 Kw piu' o meno, me lo hanno da poco precisato sul forum. Per testare la batteria dunque serve un'impianto di pari potenza (cioe di circa 5Kw). Se l'impianto e' solo una resistenza come ipotizzato allora serve una resistenza da circa 5Kw.

Regards,
The frog
 
Accensione a molla

Invece di utilizzare il motorino di avviamento, si potrebbe utilizzare una molla, caricabile con l'energia del motore.

In caso di mancata accensione al primo colpo, per ricaricare la molla, sarà sufficiente premere l'apposito pulsante che azionerà un motorino, molto più piccolo di quello di avviamento, per ricaricare il supporto elastico.
 
Paolo_ ha scritto:
Accensione a molla

Invece di utilizzare il motorino di avviamento, si potrebbe utilizzare una molla, caricabile con l'energia del motore.

In caso di mancata accensione al primo colpo, per ricaricare la molla, sarà sufficiente premere l'apposito pulsante che azionerà un motorino, molto più piccolo di quello di avviamento, per ricaricare il supporto elastico.
:lol:
 
Paolo_ ha scritto:
Accensione a molla

Invece di utilizzare il motorino di avviamento, si potrebbe utilizzare una molla, caricabile con l'energia del motore.

In caso di mancata accensione al primo colpo, per ricaricare la molla, sarà sufficiente premere l'apposito pulsante che azionerà un motorino, molto più piccolo di quello di avviamento, per ricaricare il supporto elastico.

L'idea non e' male, pero' aumenta di parecchio la complessita' del motore. Secondo me' e' molto piu' semplice installare un circuito di test della batteria e se questa non va allora, come ho gia' scritto in passato e come e' stato riportato da qualcun'altro, si potrebbe far ricorso d una piccola batteria ausiliaria posta sotto la base del vano posteriore.

Regards,
The frog
 
fabioklr ha scritto:
Thefrog ha scritto:
fabioklr ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: valutare lo stato di carica di una batteria.

Come leggerete sul forum di cui vi crivo l'indirizzo: http://www.electroportal.net/phpBB2/viewtopic.php?t=10427

valutare lo stato di carica di una batteria e' alquanto complicato, sopratutto perche la tecnologia delle batterie non e' per nulla standard. Allora io propongo di standardizzare le batterie e inserire sul cruscotto lo stato di carica di una batteria.

Credo che sarebbe una cosa molto ma molto utile.

Opinioni in merito sono gradite.

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(P.S. Ma perche' se invece di misurare i volt non introducono un bel circuito alternativo di switch con tanto di resistore da 1000 Ohm e 5000 Watt e valutano l'intensita' della corente che vi scorre in amprere, rispetto alla corrente che vi scorre quando la batteria e' al massimo stato di carica? Cosa c'e' di sbagliato in questo mio ragionamento?)

Dopo tutto W(Watt)=V(Volt)* I(Ampere). Se la batteria rimane sempre piu' o meno a 12 Volt allora e' l'amperaggio che fa la differenza. Urge dunque secondo me un bel circuito per la misura della intensita' di corrente, un bel circuito con tanto di resistore da 5Kwatt.

Opinioni in merito rimangono gradite.

Regards,
The frog

Come pensi funzioni un voltmetro? Fa scorrere una corrente tra i suoi terminali e, conoscendo il valore di resistenza (elevato per non assorbirne tanta) calcola la tensione a partire dalla misura di corrente.

Non capisco poi perche' 5 kilowatt. La potenza max dissipata da un resistore da 1000 ohm (se, per qualche oscuro motivo uno volesse usare questo valore) a 12 volt e' appunto 144 MILLESIMI di watt.

Piu' che altro, prima dello stato di carica di una batteria sarebbe importante conoscere lo stato generale della batteria, che dipende da altri fattoia riposo ma da altri fattori, come la massima corrente di spunto etc.

L'impianto di accensione di un'automobile e' di circa 5 Kw piu' o meno, me lo hanno da poco precisato sul forum. Per testare la batteria dunque serve un'impianto di pari potenza (cioe di circa 5Kw). Se l'impianto e' solo una resistenza come ipotizzato allora serve una resistenza da circa 5Kw.

Regards,
The frog
A parte che non e' proprio immediato ne' molto attendibile simulare l'impianto di accensione con una resistenza fissa di valore in questo caso moolto basso (meno di 30 millesimi di ohm). Ma ammesso che ci si riesca, quando lo vorresti fare questo test?
E' chiaro che lo puoi fare di tanto in tanto in quanto ogni stress del genere e' poco utile alla vita della batteria.
Scordati di tenere costantemente attaccato questo accrocchio o di farlo a intervalli regolari.

A questo punto piu' che il test tanto vale fare direttamente l'accensione e si risparmia uno stress inutile alla batteria stessa. I voltmetri classici si utilizzano proprio per avere un'indicazione con un test non invasivo.

...come sfregare un fiammifero sulla carta vetrata per vedere se si accende....
 
Beh io rimango convinto della mia idea. Invece di misurare la tensione si misura l'intensita' della corrente. Tutto qui.
E' ALTRESI' CHIARO CHE L'IMPIANTO PER IL TEST NON RIMANE "ON LINE" DURANTE UNA QUALUNQUE FASE CHE NON SIANO QUEI 5-10 SECONDI PER LA RICHIESTA DI TEST DA PARTE DEL CONDUCENTE.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Beh io rimango convinto della mia idea. Invece di misurare la tensione si misura l'intensita' della corrente. Tutto qui.
E' ALTRESI' CHIARO CHE L'IMPIANTO PER IL TEST NON RIMANE "ON LINE" DURANTE UNA QUALUNQUE FASE CHE NON SIANO QUEI 5-10 SECONDI PER LA RICHIESTA DI TEST DA PARTE DEL CONDUCENTE.

Regards,
The frog

lo sai che la batteria alimenta(anche a motore spento) anche molti altri meccanismi all'interno dell'auto(tipo le centraline per dirne una..) oltre al motorino di avviamento vero?
 
Thefrog ha scritto:
Title: ventola del radiatore a velocita' multiple di funzionamento.

Quante volte parcheggiando l'auto, dopo aver spento il motore sentiamo che la ventola della nostra auto funziona "a tutta birra" per raffreddare il radiatore. E funziona a quella velocita' anche per diverso tempo, chiaramente scaricando UN PO' la batteria.

Allora io dico: non arebbe il caso di fare l'attuatore della ventola del radiatore a piu' velocita'? In questo modo quando si spegne il motore la ventola procede ma a velocita' ridotta rispetto a quando il propulsore e' acceso, con minor richiesta di corrente alla batteria. AD ESEMPIO.

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Regards,
The frog

nel momento in cui si spegne il motore le temperature tendono a salire (a volte anche di molto), è quindi indispensabile(specie se la sosta è breve) raffreddare il più possibile in maniera da diminuire gli stress termici dovuti ad una riaccensione..
 
roby4r.i.p. ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: ventola del radiatore a velocita' multiple di funzionamento.

Quante volte parcheggiando l'auto, dopo aver spento il motore sentiamo che la ventola della nostra auto funziona "a tutta birra" per raffreddare il radiatore. E funziona a quella velocita' anche per diverso tempo, chiaramente scaricando UN PO' la batteria.

Allora io dico: non arebbe il caso di fare l'attuatore della ventola del radiatore a piu' velocita'? In questo modo quando si spegne il motore la ventola procede ma a velocita' ridotta rispetto a quando il propulsore e' acceso, con minor richiesta di corrente alla batteria. AD ESEMPIO.

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Regards,
The frog

nel momento in cui si spegne il motore le temperature tendono a salire (a volte anche di molto), è quindi indispensabile(specie se la sosta è breve) raffreddare il più possibile in maniera da diminuire gli stress termici dovuti ad una riaccensione..

Come fanno a salire le temperature in un motore che e' spento per me e' un mistero.

Comunque prendo atto che l'idea non vi e' piaciuta.

Regards,
The frog
 
Stato
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