<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vino, passione in declino? | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Vino, passione in declino?

Appunto....

Si dedurrebbe che, il suo costo limitato sia dovuto
-uve che costano relativamente poco ( rispetto quelle da Brunello )
-uve da 180 quintali per ettaro ( conro gli 80 massimi del Brunello )
No è che semplicemente il Tavernello ti vende un prodotto al giusto prezzo. Le uve (Sangiovese soprattutto) sono le stesse delle varie bottiglie da centinaia di euro. Solo che ha un nome semplice e simpatico (invece di uno altisonante e pseudoarcaico), non fa marketing pieno di favole (legami con "una terra unica al mondo che qui solo è presente" eh grazie al cavolo) e bada al sodo.
 
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Certo che c'è anche nel bag.
Ti ringrazio. Evidentemente, c'è chi si crede sempre più furbo e/o spiritoso degli altri. È come se parlassimo di auto e qualcuno mi dicesse "Fiat? Mai sentito parlare". In merito al Tavernello, peccato che sia pubblicizzato ovunque in Italia da circa 40 anni.....!!!
 
Voi che ve ne intendete, nei ristoranti stellati (che ho frequentato pochissimo sia chiaro), i vini valgono davvero i soldi che vi fanno pagare?
 
No è che semplicemente il Tavernello ti vende un prodotto al giusto prezzo. Le uve (Sangiovese soprattutto) sono le stesse delle varie bottiglie da centinaia di euro. Solo che ha un nome semplice e simpatico (invece di uno altisonante e pseudoarcaico), non fa marketing pieno di favole (legami con "una terra unica al mondo che qui solo è presente" eh grazie al cavolo) e bada al sodo.

Mi spiace
Non e' assolutamente vero.....
La genetica di base e' la medesima
ma ci sono diversi cloni e soprattutto diversi terroir di produzione....
Oltre le tecniche di vinificazione
 
Mi spiace
Non e' assolutamente vero.....
La genetica di base e' la medesima
ma ci sono diversi cloni e soprattutto diversi terrior di produzione....
Oltre le tecniche di vinificazione
Il vino cambia in base a quanto è bravo l'enologo e l'agricoltore (uve più belle e magari più selezionate, ma non è detto). Il sangiovese piantato è esattamente quello (anche i vari cloni). Ripeto molto lo fa il marketing. Poi ovvio, le differenze ci saranno anche, ma non così marcate come ci fanno credere. Non prendere il Tavernello come metro di paragone, ma un Sangiovese Rubicone doc da 4 euro contro un Sangiovese rubicone riserva da 45. Sul vino ci si è marciato troppo sopra.
 
Voi che ve ne intendete, nei ristoranti stellati (che ho frequentato pochissimo sia chiaro), i vini valgono davvero i soldi che vi fanno pagare?
A differenza di altri, non pretendo di sapere, etc, etc....ma, ogni tanto, ci vado per motivi di lavoro ed ecco l'idea che mi sono fatto. Per rispondere alla tua domanda, in linea di massima, direi di no. Arrivati ad un certo livello qualitativo, il prezzo viene definito dalla domanda, dalla rarità e dalla "moda". Un esempio? Il Sassicaia. Un vino eccellente, certo, ma che, a mio avviso, non vale centinaia di euro a bottiglia....Ho già gustato dei rossi toscani (e non solo) meravigliosi che costano molto molto meno. IMHO, ovviamente.
 
uve (Sangiovese soprattutto) sono le stesse delle varie bottiglie da centinaia di euro.
Non conosco quel blend, ma conosco altri produttori di blend molto "a la page", stesse uve dei vini ordinari, si salvano non tanto i monovitigni, ma i monovigna, tipo il compianto SitoRey (non più in produzione, quindi niente pubblicità), produzioni davvero particolari. Ma diverse centinaia di euro per bottiglie in normale commercio ad ⅕ presso produttori o distributori è una follia distorsiva, come su certe auto, marchiate low cost, ordinarie, premium e suoerlusso, stessa auto con prezzi triplicati... ce la ricordiamo la Astin Martin Cygnet? Ecco...
 
Il vino cambia in base a quanto è bravo l'enologo e l'agricoltore (uve più belle e magari più selezionate, ma non è detto). Il sangiovese piantato è esattamente quello (anche i vari cloni). Ripeto molto lo fa il marketing. Poi ovvio, le differenze ci saranno anche, ma non così marcate come ci fanno credere. Non prendere il Tavernello come metro di paragone, ma un Sangiovese Rubicone doc da 4 euro contro un Sangiovese rubicone riserva da 45. Sul vino ci si è marciato troppo sopra.
Esattamente!
 
Il vino cambia in base a quanto è bravo l'enologo e l'agricoltore (uve più belle e magari più selezionate, ma non è detto). Il sangiovese piantato è esattamente quello (anche i vari cloni). Ripeto molto lo fa il marketing. Poi ovvio, le differenze ci saranno anche, ma non così marcate come ci fanno credere. Non prendere il Tavernello come metro di paragone, ma un Sangiovese Rubicone doc da 4 euro contro un Sangiovese rubicone riserva da 45. Sul vino ci si è marciato troppo sopra
Del Rubicone a 4 Euro non lo bevo nemmeno io che sono uno che si accontenta.....
Ce ne vogliono almeno 7/8....

Che poi un vino da 40 euri sia il doppio piu' buono di uno da 20?

Concordo.....
IMO,
non e' assolutamete vero

Nel senso che
--------------------------------------------------E' migliore, certo,--------------------------------------------------

ma non quel doppio che farebbe pensare il 40 contro il 20
Ci ho " litgato " con marcoleo piu' volte sull' argomento.

Per discorso Uvaggio, pensala come ti pare:
tant'e' che il Brunello si fa con un clone particolare che si chiama
" Sangiovese grosso ".
Inventato da un " certo " Clemente Santi ( chimico, viticultore )
 
Ultima modifica:
A differenza di altri, non pretendo di sapere, etc, etc....ma, ogni tanto, ci vado per motivi di lavoro ed ecco l'idea che mi sono fatto. Per rispondere alla tua domanda, in linea di massima, direi di no. Arrivati ad un certo livello qualitativo, il prezzo viene definito dalla domanda, dalla rarità e dalla "moda". Un esempio? Il Sassicaia. Un vino eccellente, certo, ma che, a mio avviso, non vale centinaia di euro a bottiglia....Ho già gustato dei rossi toscani (e non solo) meravigliosi che costano molto molto meno. IMHO, ovviamente.
e' proprio questo il punto Leonardo: moda. Se poi ci fai caso, più il nome è altisonante all'orecchio (es. "Aleatico", "Primitivo", "Barolo") più il vino acquista quell'aurea magica. E' marketing, anzi molto spesso in passato questi vitigni nemmeno li vinificavano in purezza ma li mescolavano ad altri rossi (sangiovese soprattutto).
 
Il vino cambia in base a quanto è bravo l'enologo e l'agricoltore (uve più belle e magari più selezionate, ma non è detto). Il sangiovese piantato è esattamente quello (anche i vari cloni). Ripeto molto lo fa il marketing. Poi ovvio, le differenze ci saranno anche, ma non così marcate come ci fanno credere. Non prendere il Tavernello come metro di paragone, ma un Sangiovese Rubicone doc da 4 euro contro un Sangiovese rubicone riserva da 45. Sul vino ci si è marciato troppo sopra.
Ecco la mia domanda, io non riesco a distinguere un vino da 4 euro da uno di 45.
Quello da 150 invece, nonostante non sia un grande bevitore, riconosco che ha una marcia in più, chiedevo appunto, perché li ho bevuti in grandi cene, e magari erano anch'essi vini da 45 rincarati a 150 :D
 
Ecco la mia domanda, io non riesco a distinguere un vino da 4 euro da uno di 45.
Quello da 150 invece, nonostante non sia un grande bevitore, riconosco che ha una marcia in più, chiedevo appunto, perché li ho bevuti in grandi cene, e magari erano anch'essi vini da 45 rincarati a 150 :D
Quasi sicuramente. E' come il caffè a 5€ a Venezia o la bottiglietta d'acqua da 10€. Bisogna avere occhio con i prezzi. Questo non vuol dire che tutti i vini dei ristoranti siano sovrapprezzati..molti si.
 
A volte con due t... prendi un vino da 5€, bleah, lo paghi 50€, yummm!!! Esagero? Certo, ma non troppo. Come per gli orologi che devono avere la coroncina o l'ostrica, chisse del movimento, o l'elica sul volante, chisse del motore e trasmissione.
Ci sono foto in rete che hanno comprato auto "primium" teteske che hanno montato le catene sul'asse sbagliato, ma è trendy comunque, anche se ti tira in un fosso...
 
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