<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vino, passione in declino? | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Vino, passione in declino?

Ecco la mia domanda, io non riesco a distinguere un vino da 4 euro da uno di 45.
Quello da 150 invece, nonostante non sia un grande bevitore, riconosco che ha una marcia in più, chiedevo appunto, perché li ho bevuti in grandi cene, e magari erano anch'essi vini da 45 rincarati a 150 :D


Quello fai presto
In internet digiti il vino e l' anno di produzione che ti interessa.....
E hai una panoramica di cosa c'e' in giro.....

Raddoppiare ci sta....
Anche triplicare.....
Poi siam sempre li'....
Se uno riesce a spuntare un prezzo alto.....
BRAVO
Fallo anche tu
( tu generico latino ),
se ci riesci
 
Ultima modifica:
A differenza di altri, non pretendo di sapere, etc, etc....ma, ogni tanto, ci vado per motivi di lavoro ed ecco l'idea che mi sono fatto. Per rispondere alla tua domanda, in linea di massima, direi di no. Arrivati ad un certo livello qualitativo, il prezzo viene definito dalla domanda, dalla rarità e dalla "moda". Un esempio? Il Sassicaia. Un vino eccellente, certo, ma che, a mio avviso, non vale centinaia di euro a bottiglia....Ho già gustato dei rossi toscani (e non solo) meravigliosi che costano molto molto meno. IMHO, ovviamente.


Quello lo fa la rarita'* del prodotto....
Non a caso, se cerchi un vino delle annate piu' lontane
( A meno non sia di una annata di schifo ),
costera' sempre di piu' di uno piu' recente.....
Magari ce ne sono 100 bottiglie in tutta italia e di un' altra annata pu' recente 5.000

*Tanto per dire

 
Ultima modifica:
Avevoun amico sommelier ais terzo livello, anzi docente ai corsi, gambero rosso, etc. Aveva i ganci giusti per avere il vino a prezzi seri.
Organizzava pranzi e/o cene, nel 2003... dieci persone, dieci degustazioni di piatti con dieci vini, 50€ a testa, selezionando ristoratori dei suoi circuiti, con diritto di tappo. Eravamo nel marchigiano e dintorni.
30 di carne + 20 di rossi
35 di pesce + 15 di bianchi
All'incirca, con breve introduzione del piatto e del vino successivo tra una portata e l'altra.
Quindi erano 15-20 € a bottiglia, metti che siano raddoppiati? 30÷40 adesso... e roba premiata, stelkata, riportata sulle guide tipo mille vini...
 
No è che semplicemente il Tavernello ti vende un prodotto al giusto prezzo. Le uve (Sangiovese soprattutto) sono le stesse delle varie bottiglie da centinaia di euro. Solo che ha un nome semplice e simpatico (invece di uno altisonante e pseudoarcaico), non fa marketing pieno di favole (legami con "una terra unica al mondo che qui solo è presente" eh grazie al cavolo) e bada al sodo.
Fermentazione in continua...altra cosa rispetto al "sangiovese" pettinato o meno che trovi in bottiglia....
 
sommelier ais terzo livello
:emoji_wink: Presente!

Parlando di prezzi al consumo al ristorante, ci sono delle regole di base nei ricarichi, unitamente al prezzo "psicologico". Ad es. anche se esistesse il vino che ne permette la rivendita con margine (ed esiste), nessun cliente normale ordinerebbe una bottiglia sotto i 10-15 euro. Per i grandi vini, con prezzi intorno ai 400-600 euro a bottiglia retail (tipo gli Chardonnay di Borgogna per fare degli esempi conosciuti), al ristorante stellato il ricarico difficilmente supera il 100%; spesso anche meno. Mentre al panoramico vista Langa ti trovi un "nebbiolino" di facile beva da 30 euro, quando il produttore lo vende tranquillamente a 9-10.
 
No è che semplicemente il Tavernello ti vende un prodotto al giusto prezzo. Le uve (Sangiovese soprattutto) sono le stesse delle varie bottiglie da centinaia di euro. Solo che ha un nome semplice e simpatico (invece di uno altisonante e pseudoarcaico), non fa marketing pieno di favole (legami con "una terra unica al mondo che qui solo è presente" eh grazie al cavolo) e bada al sodo.
No, non è proprio così.
Al netto delle esagerazioni date dal marketing o dalla moda, le differenze tra la produzione massiva (e soprattutto da uve di pianura raccolte a macchina) ed un Sangovese di collina raccolto a mano, ci sono tutte.
Ti faccio un esempio: Ferrucci ha alcuni poderi vicino a quelli del fratello di mia moglie, nelle colline tra Castelbolognese e Riolo Terme. Quando raccolgono (e lo fanno rigorosamente a mano) tutti i grappoli un po' rovinati li lasciano lì (Claudia dice sempre che avrebbe voglia di andare a spigolare, perchè ci sarebbe ancora tanto vino da produrre, da ciò che lasciano :emoji_relaxed: ). Alla fine, date le quantità e la qualità del prodotto, un 'Chiaro della Serra' o un 'Centurione' non costano neppure troppo, rispetto al Tavernello prodotto dalle uve della pianura faentina e forlivese...
 
Il Sangio e' un vino che da' grandi soddisfazioni, ancora a prezzo amico....
Noi, con una decina di euri ci appoggiamo e bene ai Sangiovesi superiori:
"Ceregio rosso " Fattoria Zerbina ( 13° )
" Prugneto superiore " Poderi dal Nespoli ( 13,5° ).....
Una ventina al Ristorante
 
Ultima modifica:
Il Sangio e' un vino che da' grandi soddisfazioni, ancora a prezzo amico....
Noi, con una decina di euri ci appoggiamo e bene ai Sangiovesi superiori:
"Ceregio rosso " Fattoria Zerbina ( 13° )
" Prugneto superiore " Poderi dal Nespoli ( 13,5° ).....
Una ventina al Ristorante
Ti consiglio di provare anche Celli, a Bertinoro.
Secondo me ha un rapporto qualità/prezzo migliore di Nespoli.
Tra l'altro Celli lavora esclusivamente con uve dei suoi poderi o al massimo poderi confinanti di aziende del posto.

Anche Ferrucci, a Castelbolognese lavora molto bene. Costo un po' di più, rispetto a Celli, ma il Centurione è un gran Sangiovese (il Domus Caia secondo me è perfino troppo).

Prosit! :emoji_thumbsup:
 
Fa male dirlo, ma i produttori di Tavernello & Co. hanno impianti modernissimi che dal punto di vista qualitativo e igienico-sanitario fanno impallidire i "nuovi galli" del biodinamico, i quali immettono spesso (ma non tutti, sia chiaro) sul mercato prodotti al limite della commerciabilità. Ma si sa che "tira di più un cornoletame" che un brik!
Sono quelli di Faenza giusto? Mi pare d'aver visitato la loro sede (a fianco a quella dell'ex Toro Rosso), ed oltre a produrre vino, sono green dentro (producono un sacco di gas dagli scarti della vite).
 
Fa male dirlo, ma i produttori di Tavernello & Co. hanno impianti modernissimi che dal punto di vista qualitativo e igienico-sanitario fanno impallidire i "nuovi galli" del biodinamico, i quali immettono spesso (ma non tutti, sia chiaro) sul mercato prodotti al limite della commerciabilità. Ma si sa che "tira di più un cornoletame" che un brik!
Verità sacrosanta...
 
Ti consiglio di provare anche Celli, a Bertinoro.
Secondo me ha un rapporto qualità/prezzo migliore di Nespoli.
Tra l'altro Celli lavora esclusivamente con uve dei suoi poderi o al massimo poderi confinanti di aziende del posto.

Anche Ferrucci, a Castelbolognese lavora molto bene. Costo un po' di più, rispetto a Celli, ma il Centurione è un gran Sangiovese (il Domus Caia secondo me è perfino troppo).

Prosit! :emoji_thumbsup:


Ti ringrazio,

------------------------------ma non mi faccio piu' 100 + 100 km per comprare vino--------------------------------

I 2 che citavo, li trovo qua al ristorante....
Anzi, Nespoli persino all' Interspar

Ah....
Su quella fascia c'e' pure l' Aulente di San Patrignano.
" From Rubicone river "
( Al ristorante lo trovo sempre ottimo, al super, un po' meno; avrei pensato il cobtrario )
 
Ultima modifica:
Back
Alto