Lorenz-A4 ha scritto:come dico sempre io il nostro è un lavoro da putt.ana e se pensi di non esser capace di esserlo, è meglio non farlo. Il problema si pone però quando anzichè pensare a far fruttare il tuo core business, pensi a far fruttare i giochi di prestigio...i giochi di prestigio ci sono, vanno bene(io la penso così-....l'avere uno che sa fare dei buoni giochi di prestigio in totale souplesse può essere un vantaggio competitivo)..ma non devono diventare il fulcro su cui si basa la società.
Lorenzo
ti ringrazio per la tua esposizione molto chiara, io prendo però il discorso + alla larga e se permetti lo inserisco in un discorso + etico e politico che automobilistico.
Pure io ho palesato qua dentro dubbi riguardo alla ripresa fiat, non che ci sia stata per carità, ma sappiamo tutti che i debiti non si cancellano e non si pagano in un amen, soprattutto quando vendi in sostanza solo auto di piccole cilindrate ove i margini di guadagno sono bassi.
Quello che a me da azionista non piace, bada bene da azionista NON fiat, è il fatto che questo signore che dovrebbe fare da arbitro non si comporta come arbitro.
Personalmente da azionista non ho alcun rispetto di chi parla a mercati aperti, soprattutto che parli a ruota libera con i giornalisti quando dovrebbe andare con i piedi di piombo visto il ruolo istituzionale
TI ricordo in proposito la famosa frase di cuccia "per un uomo di finanza non è grave il fatto che tradisca la moglie con la segretaria, l'importante è che non abbia la lingua lunga e che impari che il slilenzio è oro".
Già questo signore si era dimostrato abbastanza di parte con la faccenda della co2 , ora questa storia, domandina perfida : se al posto della fiat ci fosse stata una ditta del suo paese avrebbe parlato così a ruota libera ?
Non vuole la fiat dentro l'orto di casa ? allora bacchetti i poteri finanziari del suo paese o le altre case germaniche che non mi pare stiano facendo molto per salvare un asset del loro paese .
A parte questo preferirei avere a che fare con politici veri e quindi dotati di forte senso dello stato, non con lobbisty spacciati per politici pronti a bacchettare sempre e solo in casa altrui senza accorgersi che stanno per esplodere bolle speculative , magari anche in casa loro.
Se poi però entriamo nello specifico di casa opel allora i politici devono parlare chiaro : hanno il coraggio di far fallire chi non riesce + a tenere il ritmo facendo di fatto finire l'insostenibile stato di eccesso di produzione di auto che si ha al mondo ? se si lo dicano apertamente e paghino l'impopolarità di una dura politica liberista !
Se però vogliono salvare capra e cavoli si rassegnino ad una certa politica del debito garantita da qualche paradiso fiscale , soprattutto si rassegnino alle continue elargizioni della mano pubblica nei tanti momenti di crisi del settore auto
Inutile illudersi , i margini di guadagno nel mondo automobilistico sono bassissimi e le spese di ricerche altissime , non dico debba diventare un sistema assistito , ma non lo dico solo perchè lo è già di fatto ! dimmi il nome di una ditta di auto mondiale che nella sua vita non sia stata di fatto salvata almeno una volta dalla mano pubblica
saluti e grazie del bellissimo post di prima