<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ultimissime su accordo Fiat-Chrysler | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Ultimissime su accordo Fiat-Chrysler

sitorno ha scritto:
.....le hanno ricapitalizzate ,non perchè al governo ci sono i samaritani, ma perchè, come diceva Gilberto Govi, hanno avuto la loro convenienSa....
esatto...e non solo convenienza economica , vedere un banchiere che si presenta con il cappello in mano per i politici è un bel vantaggio ;)
 
Fiat sta per acquisire Chrysler e opel.
Daimler rinuncia a tutto ma siamo sicuri che sia veramente cosi?
Cosa avrà promesso Fiat a Daimler che tra l'altro sta per sposarsi con Bmw?
Spero niente di quello che penso io!
:?
 
Lorenz-A4 ha scritto:
lellom ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Caro lellom, avendo studiato certi argomenti, dovresti sapere che aumentare la propria massa critica può aprirti delle porte e permetterti nuovi sbocchi, ma non cancella i tuoi problemi storici, ed anzi, se non hai la capacità di fare determinate scelte, può diventare una lama a doppio taglio.

Fiat ha fatto un' operazione a costo zero, che come tale, potevano fare anche altri, ma se ne sono ben guardati. Tutti fessi? Boh. Certamente ognuno si sarà fatto i propri conti, quello che secondo me va annotato è che Fiat si è conquistata l'occasione di aprirsi alcune porte, prendendosi anche dei rischi. Ma un'occasione va saputa sfruttare, e la si può anche perdere. La "grossezza" in sè, se non la sai mettere a frutto, non è un vantaggio, anzi: le sorelle di Chrysler stanno morendo proprio di obesità. Vediamo cosa sanno fare i ragazzi di UBS, oltre ai trucchetti finanziari, chè le auto si fanno col ferro, non con i giroconto ed i bond dai paesi della black list. ;-)
...naturalmente Fiat non ha ancora superato quei problemi pregressi di cui parli,ma sta gettando le basi per farlo... bisogna guardare la sua posizione oggi rispetto agli altri,che non stanno meglio(l'unica a suonarsela è VW Group)...e considerando dove era Fiat 5 anni fa(abbiamo tutti ascoltato quello che OBAMA ha detto,e lui le carte Fiat se le sarà studiate per bene con la sua task force...ne sanno più di tutti di certo)capirai che il passo con il quale si muove in avanti è più spedito rispetto ai suoi diretti competitor...che una tecnologia come il multi air,valutata a peso d'oro se la scordano ancora.capisci cosa intendo?ciao BC.

Ciao lello...se non sbaglio tu ti stai laurendo in economia quindi un minimo dovresti masticare di bilancio e dati. Io sono totalmente a favore dell'obiezione sollevata dal ministro Europeo (subito messo alla gogna per avere posto alcuni dubbi..), non perchè sia anti-fiattaro a prescindere, ma perchè un conto è far andar bene un azienda, un conto è far credere che l'azienda vada bene.

Marchionne è un grande uomo; ma personalmente ritengo che il suo più grande vantaggio rispetto agli altri, non stia in una capacità manageriale al di fuori dalla media, ma dal suo network che si è costruito nel corso degli anni nel settore finanziario.

Non so se tu hai visto un bilancio FIAT...io si e sono stato pure alla presentazione dell'ANNUAl report a Torino. Bene...sai cosa mi ha stupito in quell'incontro? Che non si è parlato di auto, di modelli, di prospettive future, di produzione,etc....è stato tutto un parlare di newco, di interessi, di relazioni privilegiate con il sistema bancario (per cui alcune parti del board volevano iscrivere un intangible..che cazzo di intagible iscrivi???? preferred relationship with the banking system????ma dai...)

Ma guardiamo questi dati fiat e vediamo se quell'occhialuto signore di Brussels è un folle cazz.aro come ci vogliono far credere Giuglio e la Marcegaglia....

Fiat...rapporto total debt su equity= 250!!! (media di settore 80)

Long term debt su equity=238!!!!!!! (media settore 39)

Sai negli anni in cui Fiat andava male (inizio anni 2000) il Lt/E quanto era??? era 95....il buon sergione sta indebitando a + non posso la società a lungo termine, nel breve di debito ne ripaga poco o nulla, e tutti dicono va com'è bravo!! Produce redditio...

Ma sul debito la faccenda è ancor + inquitante..in precedenza quasi tutta l'esposizione di debito della IFil era verso San Paolo...ora è quasi tutta UBS (chissà come mai...); peccato che il rapporto tra garanzie/collaterals e debiti con garanzie è estremamente alto e quasi prossimo a uno. Ma a chi voglioono darla a bere??? Loro giustificano dicendo in nota che il rapporto è elevato a causa delle difficoltà del sistema bancario e dai requisiti di capitale Tier1 delle banche che sn aumentati....io invece (e non sono il solo visto che il 27 febbraio il rating di fiat è stato ulteriormente abbassato...sempre nella categoria spazzatura si trova) penso che vi sia ALTRO debito in paesi a fiscalità agevolata..tale debito richiede comunque una garanzia che viene interposta con UBS Swiss. Nulla di + semplice no??

Ti do altre 2 piccole perle della gestione "a maglioncino"....tutte le spese di R&D dal 2008 sono caricate su di una newco svizzera con sede a Martigny detenuta al 49% da Fiat e al 51% da un trust delle Turks&Caycos. Tale società ha un rapporto D/E ancora + folle di Fiat....il che significa che Fiat non ha solo il debito a bilancio, quello nascosto, ma anche quello indiretto delle sue controllanti...perchè chi vuoi che ci sia a capo del Trust nelle Turks?? Non certo un simpatico 60enne in bermuda che si piglierà delle fee da paura, ma c'è la Fiat stessa.
[e qui sarebbe interessante capire come avviene la vendita di azioni tra le varie società, e come gestiscono le plus/mius da alienazione azioni proprie x rivendita....un po' di off-balance sheet transactions non dirmi che non le fanno....]

Senza dimenticare il fund-lease sempre tramite UBS...o vogliamo parlare della sfacciata politica di Bill&Hold messa in atto il 29 e il 30 Dicembre 2008 con cui sono state vendute verso società extra-ue un fracco di vetture e camion "iveco" quando tutti sappiamo che in quel periodo le linee produttive erano mezze chiuse??? E poi che paese extra-ue vuoi che acquisti 6000 camion Iveco o 28.000 grandi punto???? In realtà avranno creato una SPV sul cui bilancio hanno parcheggiato un bel po' di auto e camion, alcuni per me nemmeno esistenti, per pompare le vendite ed andare in giro a dire "nonostante la crisi noi abbiamo retto". Il caro Agnelli che riempiva i piazzali di kmo in confronto era un ingenuotto...

Dulcis in Fundo...sai che con la gestione marchionne solo il settore trattori ha un OCF positivo??? L'auto è sempre in rosso, i camion pure....tutto arriva dalla gestione finanziaria...mamma mia! (io di bilancio audi, vw, psa ne vedo...ma nessuno arriva a certi estremi).

Con questo non voglio dire che le altre società non facciano di queste cose....come dico sempre io il nostro è un lavoro da putt.ana e se pensi di non esser capace di esserlo, è meglio non farlo. Il problema si pone però quando anzichè pensare a far fruttare il tuo core business, pensi a far fruttare i giochi di prestigio...i giochi di prestigio ci sono, vanno bene(io la penso così-....l'avere uno che sa fare dei buoni giochi di prestigio in totale souplesse può essere un vantaggio competitivo)..ma non devono diventare il fulcro su cui si basa la società.

Saluti

Lorenzo

....riporto in alto persmorzare gli entusiasmi....
 
ezio12 ha scritto:
scusa franco58 ma in questi casi ford c'entra e come visto che i giochi si spostano nel suo habitat, e con l'introduzione in america della fiesta si capisce che cerca di darsi da fare maggiormente in casa sua per contrastare lo straniero.....
.. dov é il problema si vede che l'idea fiat
di andare in america non é sbagliata.
 
ezio12 ha scritto:
Fiat: Ugl; bene intesa Chrysler, serve chiarezza su futuro

ROMA (MF-DJ)--"Seguiamo con attenzione l'evolversi dell'alleanza Fiat-Chrysler ed e' apprezzabile l'intesa raggiunta con i sindacati americani". Lo ha dichiarato il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini, a margine di un incontro sull'industria chimica organizzato dal sindacato a Priolo, in provincia di Siracusa. "Un accordo quello cui si sta lavorando - ha aggiunto - che indubbiamente porta lustro alla Fiat e al Paese ma riteniamo prioritario che l'azienda dia risposte chiare sul futuro degli stabilimenti italiani. Su questo il governo convochi sindacati e azienda". "L'Ugl - ha concluso - e' impegnata al fianco dei lavoratori del Gruppo Fiat, a partire da quelli del Mezzogiorno come a Pomigliano d'Arco e a Termini Imerese, per i quali ci aspettiamo un impegno concreto dell'azienda e del governo per il mantenimento della produzione e dei livelli occupazionali". com/pev (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. April 27, 2009 08:30 ET (12:30 GMT)
Che la signora Renata Polverini sia poco preparata si vede subito come tutta la sua Ugl ma questo é un problema italiano quello di fare sempre bla bla bla, non capisco di cosa dovreste avere paura in Italia
la cooperazione con la chrysler sempre se funziona, potrá essere solo un bene per gli stabilimenti italiani basti pensare che la produzione americana
é piu cara di quella italiana dove un operaio guadagna dagli 800-1200 euro
mensili dungue mi farei piu problemi della produzione in Polonia per Panda e 500 e se potrebbero portare la produzione della GP in Turchia.
Che diano tempo di concludere l'affare e poi gli possono rompere i maroni
 
a questo punto c'è il rischio che le prossime Alfa di pregio saranno fatte in Usa...
mi dispiace per Pomigliano... ma se tutto va come sembra le prossime "premium" Alfa (che sia 169, Suv o la stessa Giulia), rischiano di essere prodotte li... almeno in gran parte...

sembra che i costi di produzione siano molto più bassi... ed è possibile che l'accuratezza negli assemblaggi sia migliore...
 
autofede2009 ha scritto:
a questo punto c'è il rischio che le prossime Alfa di pregio saranno fatte in Usa...
mi dispiace per Pomigliano... ma se tutto va come sembra le prossime "premium" Alfa (che sia 169, Suv o la stessa Giulia), rischiano di essere prodotte li... almeno in gran parte...

sembra che i costi di produzione siano molto più bassi... ed è possibile che l'accuratezza negli assemblaggi sia migliore...
non credo che in america un oprario guadagni meno di 800 euro
forse in Messico.
Se cosi fosse la BMW non avrebbe fatto una perdita di 925 Mi di euro
nel 2008 visto che vende bene??
 
sasà65 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
a questo punto c'è il rischio che le prossime Alfa di pregio saranno fatte in Usa...
mi dispiace per Pomigliano... ma se tutto va come sembra le prossime "premium" Alfa (che sia 169, Suv o la stessa Giulia), rischiano di essere prodotte li... almeno in gran parte...

sembra che i costi di produzione siano molto più bassi... ed è possibile che l'accuratezza negli assemblaggi sia migliore...
Bhe, speriamo che avendo pure chiuso il centro stile di arese le prossime Alfa Romeo, a differenza della MiTo e della Milano siano anche carine e non facciano cag.are come quelle disegnate dal centro stile di Arese.
Sarà per questo che dopo la MiTo e dopo aver visto la Milano a Torino abbiano deciso di chiudere il centro stile. spostare tutto a Torino e mandare tutti a fanc.ulo? :D

avviso n°2 :evil:
 
autofede2009 ha scritto:
sembra che i costi di produzione siano molto più bassi...
soprattutto è + facile licenziare , la per cacciarti su una strada ci mettono 3 secondi 3 e la gente lo accetta come una delle sfighe della vita
 
ecco un aggiornamento (fonte: Il Corriere della Sera)

Ultimo sì alle nozze Fiat-Chrysler
Via libera delle banche. Il 55% andrebbe ai dipendenti.


MILANO ? L'alleanza tra Fiat e Chrysler è ormai a un passo dalla firma. Dopo il sì del sindacato americano al taglio del costo del lavoro, ieri è arrivata una prima intesa con le quattro principali banche creditrici. JP Morgan, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley avrebbero accettato di svalutare i propri crediti, con un taglio drastico da 6,9 miliardi di dollari (a tanto ammontano complessivamente) a circa 2 miliardi, in cambio di una partecipazione azionaria. Nulla di ufficiale: da qui l'uso del condizionale.

Ma per i media americani è tutto fatto. «Il Tesoro Usa e i creditori di Chrysler hanno raggiunto l'accordo», ha annunciato ieri per primo il sito del Washington Post. Identica la posizione del New York Times, mentre sia il Wall Street Journal sia l'emittente televisiva Cnbc mostrano maggiore cautela. Potrebbe essere lo stesso Barack Obama, che oggi celebrerà i primi cento giorni della sua presidenza, a dare l'annuncio. Certo, come ha ricordato l'amministratore delegato di Chrysler, Bob Nardelli, l'uscita definitiva di Daimler (che ha rinunciato alla propria partecipazione, pari al 19,9%) ha favorito la svolta. Non è ancora chiaro, tuttavia, il meccanismo dell'operazione. Se cioè sarà evitata la bancarotta (soluzione preferita anche da Sergio Marchionne, l'amministratore delegato di Fiat che in queste ore si trova negli Usa per seguire da vicino l'evolversi degli eventi) oppure se si ricorrerà a una strada intermedia, con la nascita di una nuova Chrysler priva di debiti accanto alla vecchia destinata alla liquidazione. Un po' come è stato fatto con Alitalia. Nel primo caso il fondo Cerberus, che detiene la maggioranza azionaria, dovrebbe azzerare la propria quota, così come ha fatto Daimler. In ogni caso per Fiat non dovrebbe cambiare nulla.

Entrambe le soluzioni, infatti, prevedono come esito finale una situazione di partenza a grandi linee già definita: il 55% del capitale andrebbe alla Uaw (United Auto Workers), il sindacato dei metalmeccanici Usa, mentre la Fiat avrebbe il 35% in cambio di tecnologie e know-how (un apporto quantificato tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari). Il restante 10% sarebbe suddiviso tra il governo Usa e gli altri creditori. Naturalmente l'assetto azionario è importante, ma non è tutto. Servirà nell'immediato a sbloccare i nuovi finanziamenti pubblici. E poi a rilanciare l'attività industriale. È su questo fronte che Fiat giocherà un ruolo determinante. La scommessa è audace. Gli scettici ricordano la precedente alleanza di Chrysler, quella con Daimler, durata dal 1998 al 2007 e naufragata anche per dissensi sulla governance. Con Fiat, però, sarebbe diverso. La guida strategica sarebbe infatti ben salda nelle mani di Marchionne, che lo stesso Obama ha indicato come l'uomo in grado di rilanciare la casa di Detroit. E poi l'alleanza parte su presupposti industriali e commerciali ben diversi. A cominciare dalla complementarietà produttiva: da una parte Chrysler specializzata in veicoli di maggiori dimensioni (si pensi al marchio Jeep); dall'altra Fiat che propone vetture più piccole, con bassi consumi e basse emissioni, particolarmente richieste in tempi di crisi. Infine, la messa a disposizione delle rispettive reti di vendita: quelle Fiat in Italia e Brasile, quelle Chrysler in USA e Canada.
 
ulteriori notizie dal Sole 24 Ore:

Fiat-Chrysler, per i sindacati niente scioperi fino al 2015

L'intesa raggiunta con i sindacati della Chrysler limita notevolmente la possibilità di pressioni da parte dell'Uaw, che si é impegnato a non indire più scioperi almeno fino al 2015. La votazione sull'accordo, già presentato ai 28mila membri dell'organizzazione, é stata indetta da oggi fino a domani sera, quando scade il termine fissato dall'Amministrazione Obama perché siano conclusi tutti gli accordi di ristrutturazione e possa essere così finalizzata l'alleanza con Fiat. Fonti del sindacato hanno commentato che l'accordo «é molto duro, ma non riteniamo che ci fosse altra scelta».

Marchionne scommette sulla bancarotta di Chrysler
Bancarotta «probabile per Chrysler». Questo è al momento, stando a quanto riferito dall'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne al presidente del sindacato Canadian Auto Workers (Caw), Ken Lewenza, l'epilogo possibile per la più piccola delle case automobilistiche americane. Lewenza riferisce - riporta la stampa americana - che secondo l'ad del Lingotto una bancarotta protetta temporanea negli Usa per Chrysler sarebbe un'ipotesi più che probabile. «Marchionne - afferma Lewenza - è stato prudente e mi ha detto "Ken, molte cose possono accadere in due giorni, ma se fossi uno scommettitore, direi che Chrysler farà ricorso al Chapter 11». Citando Marchionne, Lewenza riferisce: «Potremmo aver bisogno di ricorrervi». L'incontro fra Marchionne, Lewenza e il vice presidente di Chrysler, Tom LaSorda, si è svolto lunedì sera in una bisteccheria di Toronto ed è durato due ore.

L'accordo con i sindacati canadesi
Il Caw ha dato il via libera all'accordo con Chrysler per un più drastico taglio del costo del lavoro: in base all'intesa i circa 8.000 dipendenti della casa automobilistica in Canada ridurranno la propria retribuzione di 19 dollari canadesi l'ora (circa 15,57 dollari americani). Marchionne, riferisce ancora Lewenza, si è detto cosciente dei sacrifici accettati dal sindacato, pur aggiungendo che questi consentiranno agli stabilimenti canadesi di continuare a operare.
 
franco58pv ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
sembra che i costi di produzione siano molto più bassi...
soprattutto è + facile licenziare , la per cacciarti su una strada ci mettono 3 secondi 3 e la gente lo accetta come una delle sfighe della vita

infatti... il mercato del lavoro è molto più snello... più facile essere licenziati e più facile trovare lavoro... (almeno fino ad ora...) e possibilità di salire di "grado" anche se si fa il cameriere...

per quanto riguarda i stipendi certamente saranno sui livelli europei... ma bisogna vedere il costo del dipendente... a livello di tasse e balzelli noi siamo al top... 1000 euro dati al dipendente costano 2000 all'azienda... questa è la proporzione...
 
lellom ha scritto:
lellom ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
lellom ha scritto:
Dice il Direttore Tedeschini nel suo blog:
.
Suvvia, ogni tanto di Fiat bisogna pur parlare. Anche perché siamo alla vigilia della settimana che potrebbe portare sotto controllo italiano l&#8217;americana Chrysler e, a dar retta alla stampa tedesca, persino la Opel. Non credo che sia il caso di suonare la grancassa, come hanno fatto molti giornali parlando di &#8220;Gran Torino&#8221;, dato che entrambe le operazioni sono piene di rischi. Ma è anche vero che, rispetto a tre-quattro annetti fa, la situazione è parecchio migliorata, facendo della Fiat un giocatore credibile nel campionato mondiale dell&#8217;auto. Con alcune certezze già acquisite:

1) la Fiat torna ad essere autocentrica, ventun anni dopo la cacciata di Vittorio Ghidella da parte di Cesare Romiti. Fu quest&#8217;ultimo a mettere alla porta l&#8217;ingegnere di Vercelli, sostenendo che altri settori erano molto più remunerativi dell&#8217;auto. Adesso le quattro ruote tornano protagoniste, rispetto a trattori, camion, giornali eccetera.

2) Nel risiko mondiale dell&#8217;auto, Torino è compratore e non venditore, a differenza di quanto aveva lasciato intendere Sergio Marchionne quando cominciò a parlare di fusioni per arrivare a produrre 6 milioni di auto all&#8217;anno, il triplo del livello attuale.

3) Lo stesso Marchionne, in questo momento, è il manager più reputato del globo nel far funzionare un&#8217;industria di macchine: non sono solo le lodi di Barack Obama a farlo pensare, ma anche gli elogi della stampa di tutto il mondo. L&#8217;uomo &#8220;a cui non si può dire non si può&#8221; ha fatto centro con la sua velocità di pensiero e anche con la sua capacità di rischiare in un mondo che lavora sempre con il freno a mano tirato.

Beh, soprattutto il punto 1, circa la Fiat autocentrica, non mi sembra supportato dal bilancio, e nemmeno dalle future prospettive inerenti al prodotto. Anche perchè, sul forum Alfa, più che una Fiat autocentrica, che mi parrebbe un minimo sindacale per una "Fabbrica Italiana Automobili Torino", ci si aspetterebbe un'Alfa Alfacentrica. E qui siamo già ben più lontani.

Poi, se lo dice il primo fornitore di pubblicità del gruppone, stamo in una botte de fero. Qualche sponsor un po' più disinteressato di Obama e Il sig. Tedeschini? Io leggo anche critiche, ma quelle forse Tedeschini non le può riportare per contratto.
....a parte che Fiat in pubblicità spende meno di tutti ovunque ,i primi fornitori di pubblicità si chiamano VW e BMW per quattroruote.ritenta ;)
....sull'ultimo numero soprattutto bmw ha fatto grossi acquisti...leggi una decina di pagine.mica noccioline.e anche sul sito bè,si vede no? :D

già... hanno copiato lo stesso "fascicolone" che aveva proposto l'Audi un paio di mesi fa... oramai oltre a copiarsi le macchine (ieri sera ho visto il posteriore di un'Audi A5 e di una serie 3 coupé... era imbarazzante...) hanno imparato anche a copiarsi le pubblicità... buon per Quattroruote... un po' meno per noi che siamo costretti a sfogliare quelle "fredde pagine" che immancabilmente sono fatte apposta per aprirsi di fronte a te ogni volta che apri Quattroruote... :D
 
autofede2009 ha scritto:
a livello di tasse e balzelli noi siamo al top... 1000 euro dati al dipendente costano 2000 all'azienda... questa è la proporzione...
certo ma siamo anche al top in altre cose, non necessariamente positive
Ad esempio siamo al top nel lasciare al loro posto gente che viene a pontificare nonostante i disastri passati , per cui se i consumatori si accorgono che il prodotto nazionale non è il top per il value for money o per la tecnologia niente accuse di tradimento della patria oK ? io un alfa made in auburn o made in messico o canada non la considero come un dare lavoro agli italiani ma solo dare soldi ad una famiglia italiana , per cui patti chiari ed amicizia lunga ;) :p
 
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