<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tutor: la panacea di tutti i mali? | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Tutor: la panacea di tutti i mali?

benassistefano ha scritto:
Cosa stai dicendo? Chi si sarebbe contraddetto?
La norma sbagliata fai in modo di farla cambiare, ma non la violi fintanto che esiste. Chiaro? E se non sei in grado di farla cambiare, la rispetti. Poi ti lamenti quanto vuoi, ma la rispetti.

Ai sostenitori della razionalità personale in luogo delle regole.
Chi mi dice, cari razionali, che la vostra dose di razionalità sia adeguata alle condizioni delle vostre vetture, del traffico, del clima?
Parlare di propria razionalità non equivale a farsi le norme a propria sensazione?

Il sunto di quanto ho affermato è tutto, ad esempio, nel rispetto per i pedoni che manifesta la seguente affermazione: sarebbe "incosciente, maleducato o arrogante" (...) chi (...) "fiondandosi sulle strisce pedonali imponendo inchiodate quando aspettando 5 o 10 secondi potrebbe attraversare senza fermare alcun veicolo e così via". Dove ci sono strisce pedonali devi arrivare con cautela e se il pedone "si fionda" devi essere in grado di non spiattellarlo per terra. E che cosa intendi per "si fionda"? Lo decidi tu quando arriva sulle strisce per tempo, quanto deve aspettare per farti passare con calma e ignorarlo? Quanti pedoni hai fatto attraversare sulle strisce nell'ultimo anno? Quando tu arrivi ad un incrocio e hai la precedenza aspetti 5 o 10 secondi prima di prendertela?

Io non contesto quanto dite in merito di limiti a volte insensati. Ma quelli sono e se capita l'incidente mentre li stai violando sono dolori, soprattutto se ci scappa il ferito o peggio. La soluzione non è farsi i limiti in base alle proprie presunte capacità o razionalità. La soluzione, l'unica, è rispettarli. Punto.

Sulla patente B2, visto il livello di molte scuole guida, auspico che non venga mai in mente a nessuno di farla. Secondo me, sarebbe una specie di licenza di uccidere.

Infine mi permetto di consigliare una buona lettura. Il titolo è "Strage continua" edito nella collana Chiarelettere e racconta di situazioni dove il mancato rispetto delle regole (non necessariamente la velocità) ha provocato gravi disastri in giro per lo stivale. Se avete voglia leggetelo, poi ci riscriviamo sul forum.

Non so se il tuo post era in risposta al mio. :shock:
Per quanto riguarda i pedoni, intendevo quelli che attraversano fuori dalle strisce pedonali, io sono uno che mi fermo a lasciare attraversare chi lo fa sulle strisce. Mentre per quanto riguarda le rotonde è ovvio che rallento anche se devo andare dritto, ma se quello che viene in senso contrario al tuo e deve girare a sinistra mettesse la freccia non sarebbe male, parlo ovviamente di rotonde piccole, quelle classiche di città. Se ci fosse il rispetto delle regole non saremmo qui a scrivere. Se ci fosse buon senso le regole quasi non servirebbero. La maggior parte degli incidenti capita (secondo me) per distrazione, quelli che guidano con il cellulare, leggono il giornale, hanno la testa fra le nuvole, ecc. o per presunta capacità di guida, guido bene solo io, chi mi sta davanti è un'imbranato e via di seguito.
Poi sono daccordo con te per quanto riguarda la patente B2, il rispetto delle regole, se ci sono vanno rispettate.
Ciao
Ivan
 
benassistefano ha scritto:
...Dove ci sono strisce pedonali devi arrivare con cautela e se il pedone "si fionda" devi essere in grado di non spiattellarlo per terra. E che cosa intendi per "si fionda"?...
Se si leggessero le cose che scrivo senza aver deciso a priori che io sono uno stupido imbecille ecc. ecc. allora il loro significato apparirebbe lampante. La frase sul pedone si potrebbe considerare in questo senso un esperimento, a quanto pare riuscito.

Mi capita molto spesso di essere un pedone e di dover, come tale, attraversare la strada, ovviamente e giustamente non essendo disposto ad aspettare a lungo e tanto meno a correre il rischio di essere investito. Eppure da sempre cerco di farlo, nei limiti del possibile e del ragionevole, senza costringere alcun veicolo a fermarsi. Il che, tradotto in pratica, significa che se sono in arrivo due o tre veicoli dopo dei quali nessun altro arriva (situazione che nella stragrande maggioranza degli attraversamenti pedonali fuori delle aree metropolitane si verifica nella stragrande maggioranza dei casi), allora aspetto quei pochi secondi e poi attraverso, pur sapendo che le strisce pedonali mi darebbero il potere di imporre a quei veicoli di fermarsi. Osservo invece che molti pedoni sembrano avere un atteggiamento opposto, quasi come traessero un certo piacere nel fermare i veicoli anche quando la cosa non sarebbe affatto necessaria. Ecco allora che "si fiondano" sulle strisce, magari con tanto di plateale gesto o espressione sprezzante, quando solo 5 secondi dopo avrebbero potuto benissimo attraversare senza fermare alcuno e, fino a prova contraria, in condizioni di mooolto maggiore sicurezza; sono infatti innumerevoli le ragioni per cui un veicolo potrebbe non fermarsi alle strisce (non solo pirata della strada ma anche guasto meccanico, malore improvviso, ubriachezza, droga...). Ovviamente attraversare esercitando "apposta" il proprio diritto di precedenza è azione del tutto legale e quindi formalmente legittima e ineccepibile; ciò non toglie però che essa abbia un sapore per certi versi assai simile a quello di altri comportamenti non particolarmente esemplari in termini di atteggiamento verso il prossimo.

Circa le "sensazioni", io parto dal presupposto che per regolare la temperatura in una stanza si debba usare un termostato, ovvero uno strumento di misura, grazie al cielo refrattario ad ideologie e propagande. Se "ho freddo" e il termostato segna 20° allora mi metto una maglia, non alzo il termostato. Se il termostato segna 18° allora lo alzo a 20°, non a 28°, altrimenti il mio comportamento non sarebbe razionale. Ancor meno razionale ed equo esso sarebbe se nel locale ci fossero altre persone da me costrette a soffrire il caldo.

Se in un tratto di strada statale (limite 90) si sfracellano nottetempo alcuni ragazzini più o meno "euforici" che sfrecciano a 140 o 180 con l'auto di papà e io, per... prevenire altri tragici episodi, abbasso il limite a 70, rendendo così passibili di pesante contravvenzione tutti coloro che percorreranno quella strada senza nemmeno lontanamente comportarsi come quei ragazzini, faccio una cosa che assolutamente nulla ha a che vedere con la razionalità. Eppure, solo nella provincia in cui io abito, potrei fare più di qualche esempio del genere.

Anche recentemente, un giornale locale diceva che nel tale tratto di statale il limite era stato abbassato a 70 perché era stato rilevato che "molti automobilisti transitavano in quel tratto a velocità molto alta". Insomma, c'è il limite 90, alcuni se ne fregano e vanno a 120 e più e allora si rimedia non intercettandoli e multandoli ma abbassando il limite a 70 e trasformando automaticamente in criminali tutti quelli che quel limite rispettavano.
Alla faccia della civiltà e della disciplina che si vorrebbero insegnare.
 
benassistefano ha scritto:
Cosa stai dicendo? Chi si sarebbe contraddetto?

Ho semplicemente riportato due affermazioni da parte tua, che si contraddinono l?una con l?altra. Se non ti è ancora chiaro, le riporto di nuovo:
1) "Sappiate, in ogni caso, che laddove c'è un minimo di civiltà, le norme sbagliate si cambiano con altre norme, democraticamente modificate. Ci sono mille strumenti: dalle petizioni in su."
2) "tra le persone civili, la regola è una sola: rispettare il codice della strada. Tutto il resto sono discorsi da bar di periferia".

Se vale l?affermazione 1), non vale la 2, perché le regole possono anche essere messe in discussione, soprattutto se sbagliate. Diciamo che l?affermazione 2) non ha espresso correttamente il tuo pensiero, che hai chiarito nel post successivo.

benassistefano ha scritto:
Il sunto di quanto ho affermato è tutto, ad esempio, nel rispetto per i pedoni che manifesta la seguente affermazione: sarebbe "incosciente, maleducato o arrogante" (...) chi (...) "fiondandosi sulle strisce pedonali imponendo inchiodate quando aspettando 5 o 10 secondi potrebbe attraversare senza fermare alcun veicolo e così via". Dove ci sono strisce pedonali devi arrivare con cautela e se il pedone "si fionda" devi essere in grado di non spiattellarlo per terra. E che cosa intendi per "si fionda"? Lo decidi tu quando arriva sulle strisce per tempo, quanto deve aspettare per farti passare con calma e ignorarlo? Quanti pedoni hai fatto attraversare sulle strisce nell'ultimo anno? Quando tu arrivi ad un incrocio e hai la precedenza aspetti 5 o 10 secondi prima di prendertela?
Il rispetto deve essere da tutte le parti. Come sono incoscienti, maleducati e arroganti gli automobilisti che non danno la precedenza ai pedoni sulle strisce, lo sono i pedoni che, per usare le parole dell?altro forumista, si fiondano sulle strisce pedonali imponendo inchiodate.
Non so cosa intendesse lui, ma ti dico cosa intendo io: ?si fionda? significa che non si ferma sul margine del marciapiede, non aspetta di vedere se ci sono auto troppo vicine e attraversa all?improvviso, costringendo il malcapitato automobilista a frenare all?improvviso, che non è esattamente una situazione di sicurezza (te lo dice uno che, per fare attarversare un pedone, è stato tamponato).

Permettimi di aggiungere una considerazione generale sul modo di comunicare: per avere un dialogo costruttivo, non conviene demonizzare le altrui affermazioni, dando loro un?interpretazione deteriore. Se un forumista scrive una cazzata, per me la cosa migliore da fare (tranne i casi senza speranza, cui è inutile rispondere) è fare notare direttamente a lui che ha scritto una cazzata, e spiegargli perché, senza giudicarlo. Se si fanno discorsi generici ed integralisti, anche se mossi dalle migliori intenzioni, si rischia di generare un rifiuto generale, anche da parte di chi magari condivide la sostanza del proprio pensiero.
 
marimasse ha scritto:
Se in un tratto di strada statale (limite 90) si sfracellano nottetempo alcuni ragazzini più o meno "euforici" che sfrecciano a 140 o 180 con l'auto di papà e io, per... prevenire altri tragici episodi, abbasso il limite a 70, rendendo così passibili di pesante contravvenzione tutti coloro che percorreranno quella strada senza nemmeno lontanamente comportarsi come quei ragazzini, faccio una cosa che assolutamente nulla ha a che vedere con la razionalità. Eppure, solo nella provincia in cui io abito, potrei fare più di qualche esempio del genere.

Anche recentemente, un giornale locale diceva che nel tale tratto di statale il limite era stato abbassato a 70 perché era stato rilevato che "molti automobilisti transitavano in quel tratto a velocità molto alta". Insomma, c'è il limite 90, alcuni se ne fregano e vanno a 120 e più e allora si rimedia non intercettandoli e multandoli ma abbassando il limite a 70 e trasformando automaticamente in criminali tutti quelli che quel limite rispettavano.
Alla faccia della civiltà e della disciplina che si vorrebbero insegnare.

standing ovation
 
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Circa le "sensazioni", io parto dal presupposto che per regolare la temperatura in una stanza si debba usare un termostato, ovvero uno strumento di misura, grazie al cielo refrattario ad ideologie e propagande. Se "ho freddo" e il termostato segna 20° allora mi metto una maglia, non alzo il termostato. Se il termostato segna 18° allora lo alzo a 20°, non a 28°, altrimenti il mio comportamento non sarebbe razionale. Ancor meno razionale ed equo esso sarebbe se nel locale ci fossero altre persone da me costrette a soffrire il caldo.

Se in un tratto di strada statale (limite 90) si sfracellano nottetempo alcuni ragazzini più o meno "euforici" che sfrecciano a 140 o 180 con l'auto di papà e io, per... prevenire altri tragici episodi, abbasso il limite a 70, rendendo così passibili di pesante contravvenzione tutti coloro che percorreranno quella strada senza nemmeno lontanamente comportarsi come quei ragazzini, faccio una cosa che assolutamente nulla ha a che vedere con la razionalità. Eppure, solo nella provincia in cui io abito, potrei fare più di qualche esempio del genere.
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Applausi dal pensiero di chi vive in strada. Alcool e droga in evidenza ogni weekend, compreso questo.
 
Salve a tutti,

Vedo che siete informatissimi sul tutor, allora vi pongo una domanda, su una cosa che mi incuriosisce molto.
Avevo letto tempo fa una sentenza che affermava che usare il tutor sarebbe stato lesivo per la privacy e quindi il tutor può "ricordare" solo le targhe che passano sotto il primo punto controllo al di sopra dei 130 all'ora... non sono uno che corre esageratamente, ma sul tratto autostradale che percorro spesso mantengo medie di 145 - 160 all'ora reali e non ho mai avuto multe dal tutor (rallentando sotto gli stessi).. voi cosa ne pensate? sono stato solo fortunato (ormai sn 3 anni che ci sono i tutor) ?
 
Blackeagle85 ha scritto:
Salve a tutti,

Vedo che siete informatissimi sul tutor, allora vi pongo una domanda, su una cosa che mi incuriosisce molto.
Avevo letto tempo fa una sentenza che affermava che usare il tutor sarebbe stato lesivo per la privacy e quindi il tutor può "ricordare" solo le targhe che passano sotto il primo punto controllo al di sopra dei 130 all'ora... non sono uno che corre esageratamente, ma sul tratto autostradale che percorro spesso mantengo medie di 145 - 160 all'ora reali e non ho mai avuto multe dal tutor (rallentando sotto gli stessi).. voi cosa ne pensate? sono stato solo fortunato (ormai sn 3 anni che ci sono i tutor) ?

Azz.... il giorno che si sveglia l'omino dell'interruttore ON OFF ti arriva il pacco regalo! :D
A parte gli scherzi, questa l'ho sentita anche io, ma sarebbe bello saperne di piu....
 
Blackeagle85 ha scritto:
Salve a tutti,

Vedo che siete informatissimi sul tutor, allora vi pongo una domanda, su una cosa che mi incuriosisce molto.
Avevo letto tempo fa una sentenza che affermava che usare il tutor sarebbe stato lesivo per la privacy e quindi il tutor può "ricordare" solo le targhe che passano sotto il primo punto controllo al di sopra dei 130 all'ora... non sono uno che corre esageratamente, ma sul tratto autostradale che percorro spesso mantengo medie di 145 - 160 all'ora reali e non ho mai avuto multe dal tutor (rallentando sotto gli stessi).. voi cosa ne pensate? sono stato solo fortunato (ormai sn 3 anni che ci sono i tutor) ?

Che io sappia, per la rilevazione della velocità media, rileva tutti i passaggi e memorizza solo quelli che superano la media ammessa.
Su quale tratto viaggi spesso sopra la media, senza essere "colpito" dal tutor?
 
Blackeagle85 ha scritto:
a1 Roma Napoli.. dovrebbe essere uno dei tratti piu' controllati.. e a quanto pare non sono l'unico ad andare sopra i limiti..
devo dire come la penso al riguardo? secondo me il tutor viene utilizzato quasi esclusivamente come autovelox, dunque colpisce quasi esclusivamente gli eccessi di velocità al momento del passaggio. del resto nonostante si continui a spacciare come impossibile da aggirare perchè messo in tratte brevi senza uscite ne autogrill io vedo le postazioni ovunque, spesso a cavallo di autogrill e pre forza di cose (almeno su alcune tratte) con più di un'uscita. come farebbe ad essere infallibile? molto meglio dunque convincerci che colpisce chi corre per lunghi periodi ed invece castigarti pesantemente se acceleri proprio sotto la telecamera per terminare un sorpasso in sicurezza piuttosto che per toglierti dai piedi uno sfanalatore incallito. tanto la cartoina arriva dopo mesi, non ci si ricorda, l'iter per il ricorso è faticoso e dall'esito incerto.
per questo dico che i verbali li devono fare le forze dell'ordine, senza possibilità di ricorso, e con la quasi certezza di avere realmente guidato creando pericolo. la differenza tra una macchinetta mangiasoldi che colpisce quasi solo quando non dovrebbe (Marimasse ha chiarito bene la questione) ed un poliziotto che capisce bene quando guidi in modo pericoloso pur non superando il limite è fondamentale. e se occasionalmente in buona fede questi punirà troppo severamente pazienza, almeno potremo esprimere immediatamente le nostre rimostranze ben sapend di cosa stiamo parlando. dopo mesi potremmo essere quasi convinti di aver davvero avuto torto. come dire cornuti e mazziati.
 
skamorza ha scritto:
...la differenza tra una macchinetta mangiasoldi che colpisce quasi solo quando non dovrebbe ed un poliziotto che capisce bene quando guidi in modo pericoloso ... è fondamentale...
L'ideale sarebbe poi che si trattasse di un poliziotto (o meglio ancora vigile) di quelli, fortunatamente ancora esistenti seppure in via di estinzione, che non si comportano a loro volta come macchinette.
 
"Se si leggessero le cose che scrivo senza aver deciso a priori che io sono uno stupido imbecille ecc. ecc. allora il loro significato apparirebbe lampante"

Io non ho deciso a priori nulla e non ti ho definito personalmente così. Se poi ti riconosci nei comportamenti che, a mio giudizio, sono da ascrivere agli imbecilli, pazienza.

"Mi capita molto spesso di essere un pedone e di dover, come tale, attraversare la strada, ovviamente e giustamente non essendo disposto ad aspettare a lungo e tanto meno a correre il rischio di essere investito. Eppure da sempre cerco di farlo, nei limiti del possibile e del ragionevole, senza costringere alcun veicolo a fermarsi. Il che, tradotto in pratica, significa che se sono in arrivo due o tre veicoli dopo dei quali nessun altro arriva (situazione che nella stragrande maggioranza degli attraversamenti pedonali fuori delle aree metropolitane si verifica nella stragrande maggioranza dei casi), allora aspetto quei pochi secondi e poi attraverso, pur sapendo che le strisce pedonali mi darebbero il potere di imporre a quei veicoli di fermarsi."

Continuano le sensazioni. E se i veicoli sono trentasette? Quale fai fermare?
Quale è il limite del possibile e del ragionevole? Ognuno di quei trentasette che non ti farà passare pensa che puoi aspettare ancora un po', tanto, prima o poi, dietro non ci sarà nessuno.

"Osservo invece che molti pedoni sembrano avere un atteggiamento opposto, quasi come traessero un certo piacere nel fermare i veicoli anche quando la cosa non sarebbe affatto necessaria. Ecco allora che "si fiondano" sulle strisce, magari con tanto di plateale gesto o espressione sprezzante, quando solo 5 secondi dopo avrebbero potuto benissimo attraversare senza fermare alcuno e, fino a prova contraria, in condizioni di mooolto maggiore sicurezza; sono infatti innumerevoli le ragioni per cui un veicolo potrebbe non fermarsi alle strisce (non solo pirata della strada ma anche guasto meccanico, malore improvviso, ubriachezza, droga...). Ovviamente attraversare esercitando "apposta" il proprio diritto di precedenza è azione del tutto legale e quindi formalmente legittima e ineccepibile; ciò non toglie però che essa abbia un sapore per certi versi assai simile a quello di altri comportamenti non particolarmente esemplari in termini di atteggiamento verso il prossimo."

Non è che io abbia santificato tutti i comportamenti di tutti i pedoni. Il punto è lo spirito di "autoconservazione" della tua patente: il pedone ha la precedenza? Dagliela. Tu invece ti arrampichi a dedurre dall'atteggiamento del pedone che voglia farti il dispetto di attraversare. In ogni caso, quello che descrivi come "fiondarsi" è un caso assolutamente limite: penso che quello che descrivi tu sia più vicino ad un kamikaze che ad un pedone. Non diamo giustificazioni alla mancata precedenza concessa ai pedoni.

"Se in un tratto di strada statale (limite 90) si sfracellano nottetempo alcuni ragazzini più o meno "euforici" che sfrecciano a 140 o 180 con l'auto di papà e io, per... prevenire altri tragici episodi, abbasso il limite a 70, rendendo così passibili di pesante contravvenzione tutti coloro che percorreranno quella strada senza nemmeno lontanamente comportarsi come quei ragazzini, faccio una cosa che assolutamente nulla ha a che vedere con la razionalità. Eppure, solo nella provincia in cui io abito, potrei fare più di qualche esempio del genere.

Anche recentemente, un giornale locale diceva che nel tale tratto di statale il limite era stato abbassato a 70 perché era stato rilevato che "molti automobilisti transitavano in quel tratto a velocità molto alta". Insomma, c'è il limite 90, alcuni se ne fregano e vanno a 120 e più e allora si rimedia non intercettandoli e multandoli ma abbassando il limite a 70 e trasformando automaticamente in criminali tutti quelli che quel limite rispettavano.
Alla faccia della civiltà e della disciplina che si vorrebbero insegnare.[/quote]"

Episodi di stupidità amministrativa come quello cha hai citato sono proprio quelli cui mi riferisco quando parlo di regole da cambiare. Ma, per rimanere al tuo esempio, ora che il limite è stato abbassato, non è che puoi andare lo stesso a 90 perché a tua sensazione è meglio così.

Purtroppo non è che io voglia fare l'integralista. Il problema è che se avviene un sinistro e la velocità è inadeguata per qualsiasi motivo, sono dolori veri.

Allora, visto che la qualità dei guidatori è mediamente molto, ma molto bassa (se non conosci l'ABC, difficile che tu possa andare veloce in sicurezza), visto che pure la qualità delle nostre infrastrutture lascia molto a desiderare, ritengo che non si possa decidere in libertà come comportarsi quando sono palesi degli errori come quelli che hai citato. Perché il margine di discrezionalità che chiedi, se lo prende anche l'imbecille.
 
"Se vale l?affermazione 1), non vale la 2, perché le regole possono anche essere messe in discussione, soprattutto se sbagliate. Diciamo che l?affermazione 2) non ha espresso correttamente il tuo pensiero, che hai chiarito nel post successivo. "

Non c'è contraddizione visto che io non ho mai detto che l'Italia sia un paese civile. Allora, laddove c'è civiltà, i cittadini rispettano le regole. E, laddove c'è civiltà, i cittadini hanno strumenti per fare cambiare le regole che il sentimento comune reputa sbagliate.
 
"Permettimi di aggiungere una considerazione generale sul modo di comunicare: per avere un dialogo costruttivo, non conviene demonizzare le altrui affermazioni, dando loro un?interpretazione deteriore. Se un forumista scrive una cazzata, per me la cosa migliore da fare (tranne i casi senza speranza, cui è inutile rispondere) è fare notare direttamente a lui che ha scritto una cazzata, e spiegargli perché, senza giudicarlo. Se si fanno discorsi generici ed integralisti, anche se mossi dalle migliori intenzioni, si rischia di generare un rifiuto generale, anche da parte di chi magari condivide la sostanza del proprio pensiero."

Il dialogo costruttivo? Discorsi integralisti?
Non è che stiamo perdendo di vista che 13 persone al giorno muoiono perché qualcuno ha deciso di prendersi la libertà di bere un bicchiere in più o di ignorare un limite di velocità perché serve solo a fare cassa?
Continuando a dare giustificazioni improprie alla nostra voglia di farci le regole a modo nostro, non facciamo altro che alimentare e crescere una inciviltà di fondo che sulla strada comincia davvero ad essere pesante.
 
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