ottovalvole ha scritto:
la Dallara (non pinco pallino attenzione) costruisce telai in fibbra di carbonio sia per le sue vetture da corsa che per terzi fra cui KTM e Bugatti. Ora il telaio della 4C è stato progettato partendo da quello che produce per KTM ma non è uguale,è un telaio del tutto nuovo che verrà usato da AlfaRomeo per la 4C e forse per produrre pure una spyder a marchio Abarth e la prima vettura stradale marchiata appunto Dallara (è il sogno del sig. Dallara). Che poi alla fine...cosa c'è di riduttivo?
Di riduttivo nulla , anzi , a parte il fatto che il numero di pezzi prodotti vista l'artigianalità del processo ,non potrà essere cospicuo, per il momento almeno.
La mia era solo una precisazione sull'origine della 4c , che nei primi render era affermata a chiare lettere.
http://www.omniauto.it/magazine/15243/alfa-romeo-4c-un-nuovo-concetto-ben-conosciuto
Riporto la parte in argomento :
CON DALLARA E KTM
La nascita di questa nuova sportiva è stata possibile grazie all'intraprendenza di Dallara e dell'austriaca KTM che decisero di dar vita a quell'esclusiva sportiva dall'essenzialità disarmante che risponde al nome di KTM X-Bow. La X-Bow, tecnicamente raffinata col telaio in fibra di carbonio, le sospensioni d'ispirazione agonistica e il raffinato TSI 2.0 del gruppo VAG è poco più di un esperimento. Un'auto dall'usabilità assolutamente limitata, priva com'è di qualsiasi comfort - anche dei più basilari come un parabrezza ed una capote - un esercizio tecnico estremo frutto del coraggio di un manipolo di tecnici genuinamente appassionati e di una casa motociclistica alla ricerca di un prodotto che funga da portabandiera. Di X-Bow per le strade se ne vedono ben poche... (è un eufemismo, di fatto non se ne vedono) e non poteva essere diversamente. Visto il carattere esclusivo del modello, chi l'acquista la tratta come merita: più che un'automobile, un oggetto d'arte. Tuttavia in Fiat qualcuno deve aver notato qualcosa di particolare nella sportiva austro-italiana. Qualcuno al Lingotto deve aver colto lo spirito che la muove. Seppur molto vicina a certe essenzialissime sportive inglesi, in realtà la X-Bow ha nello spirito qualcosa ?di italiano?.
TRIBUTO TRICOLORE
Con la piattaforma X-Bow, opportunamente modificata e imborghesita in molti particolari, si sarebbe potuti tornare in un segmento, quello delle sportive compatte e raffinate, da cui l'Italia è assente dal 1988, da quando l'ultima X1/9 uscì dagli stabilimenti Bertone. Ecco nascere, quindi, l'Alfa Romeo 4C, spinta ovviamente da un quattro cilindri Alfa Romeo, il 1750 TBi della Giulietta Q.V. con tanto di sistema DNA. Nella 4C se ?l'origine? è stata rispettata, con i dovuti adeguamenti, il telaio è stato letteralmente vestito con una leggerissima carrozzeria dalle proporzioni antiche. Il muso è pulito è presenta, rinnovato, il classico trilobo Alfa con una differenza sostanziale: le dimensioni dello scudetto sono finalmente proporzionate con quelle dei due lobi laterali, senza gli eccessi ?egocentrici? evidenti negli ultimi modelli quali MiTo e Giulietta. Ma è l'intera carrozzeria a regalare sensazioni passate: dal rapporto lunghezza ? passo ? larghezza, fino all'inclinazione del parabrezza e all'andamento della coda.......