Ecco qui la traduzione fatta un po' meglio
Nel presente lavoro, dopo aver analizzato le cause che possono portare alla presenza di cloro nel carburante, sono stati analizzati i danni che l'uso di carburanti adulterati con cloro può provocare su alcuni componenti dei veicoli. Il fenomeno è risultato interessare quasi tutte le marche e i modelli, alimentati sia a diesel che a benzina. Questo studio si è concentrato in particolare su due componenti. Il primo è il sistema EGR, che sembra essere sempre interessato dalla corrosione da cloro a causa delle condizioni di pressione e temperatura che i gas di scarico raggiungono quando passano attraverso questo sistema. Il secondo è il turbocompressore, che non è sempre direttamente interessato dal fenomeno della corrosione, ma può cedere a causa degli effetti della contaminazione dell'olio motore con il cloro. Queste condizioni portano alla formazione di acido cloridrico, che attacca le superfici dei componenti attraversati dai gas di scarico fino all'ingresso nei cilindri. Nella camera di combustione, il cloro raggiunge anche l'olio lubrificante che, introdotto nel circuito di lubrificazione, può causare ulteriori danni. Il presente documento analizza in particolare i danni che l'olio contenente cloro può causare ai cuscinetti di attrito dell'albero del gruppo turbocompressore.
Nel caso del sistema EGR, il guasto di questo componente non è sempre associato al cloro per l'assenza di evidenti tracce di corrosione. Pertanto, può accadere che su veicoli riparati a causa dell'uso di carburante adulterato, l'olio non venga sostituito o, anche se viene sostituito, sia iniziato il processo degenerativo delle boccole dell'albero della girante del turbocompressore.
Purtroppo, i danni che il cloro provoca ai componenti del veicolo e al motore possono variare in modo significativo, a seconda della concentrazione di acido cloridrico che colpisce questi componenti e della durata dell'esposizione. Infatti, può accadere che l'utilizzo di un solo pieno di carburante contaminato non causi danni evidenti, a seconda anche della concentrazione di cloro nel carburante in ingresso. Tuttavia, l'uso prolungato provoca il cedimento irreparabile di vari componenti. Il ripristino del veicolo, con la sostituzione, ad esempio, del radiatore EGR e della valvola EGR e la pulizia del serbatoio e dell'impianto di alimentazione, riporta il veicolo all'efficienza, ma non necessariamente risolve il problema. Infatti, l'utilizzo di ulteriore carburante adulterato non solo corrode i componenti appena installati, ma la corrosione continua anche su quelli precedentemente parzialmente coinvolti, portandoli alla rottura. Pertanto, con il passare del tempo e con l'uso prolungato di cloro nel carburante, il danno è sempre più esteso fino a coinvolgere le fasce elastiche, con conseguenti rotture importanti dell'ingranaggio del motore.