<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Supponento che Alfa passa a VW....... | Page 15 | Il Forum di Quattroruote

Supponento che Alfa passa a VW.......

valvonauta_distratto ha scritto:
Maxetto ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Appunto dove hai letto che i prossimi modelli Alfa saranno un flop?

Non è un dubbio che ho espresso io, anche se lo condivido. Lo hanno espresso degli azionisti chiave durante un Consiglio. Andrebbe chiesto a loro.
Però anche gli azionisti ci si mettono a complicare la comprensibilità della situazione.
Se si lamentano della mancanza di un piano industriale certo come fanno ad essere sicuri che quello che si realizzerà sarà così scarso?

Evidentemente lo conoscono.

Maxetto, tu non lo vuoi sentir dire, ed io non so come dirtelo senza urtarti....ma il Marchionne nel suo ambiente, a livello globale, non gode di un'alta considerazione. I suoi omologhi concorrenti di tutto il mondo lo considerano un po' un parvenue dell'auto, un commercialista azzeccagarbugli che è stato chiamato da Fiat quando c'erano da sistemare i conti, americano perchè conoscesse le leggi americane ( all'epoca c'era da gestire anche il divorzio da GM ). In questo senso il suo lavoro l'ha pure fatto, ma quando parla di auto i suoi colleghi in giro per il mondo si spaccano dalle risate.

E questo lo sa anche la famiglia. La famiglia sa che quest'uomo ha sistemato i conti a discapito del prodotto, che in questi anni, nella migliore delle ipotesi è stato scadente, nella peggiore delle ipotesi è stato tagliato senza rimpiazzo. E quindi se Marchionne passa gli ultimi 6 anni a tagliare 4 o 5 prodotti Alfa senza rimpiazzarli, ne fa uscire due per ricarrozzamento, e non presenta piani per uno sviluppo futuro, beh.....2+2 fa quattro anche per gli azionisti, che hanno occhi per osservare.

Uno che ha le idee chiare, ha tutto l'interesse a presentare un piano industriale certo. Se non lo fa, lo sa lui perchè.

Io credo che la fase "abbiamo bisogno di un commercialista che ci metta le pezze ai buchi di bilancio", si stia pian piano esaurendo.
Se il problema è Marchionne allora va via lui, non capisco perchè Fiat pur volendo diventare un grande produttore deve vendere Alfa.
Se poi non è vero che vuole diventare un costruttore da 6 milioni di auto, allora perchè non vendono tutto il settore?
Perche M & C ci si gonfiano le tasche e i conti in banca...
Beh, se ci si gonfiano le tasche gli affari vanno bene. :D
 
Maxetto ha scritto:
Se il problema è Marchionne allora va via lui, non capisco perchè Fiat pur volendo diventare un grande produttore deve vendere Alfa.
Se poi non è vero che vuole diventare un costruttore da 6 milioni di auto, allora perchè non vendono tutto il settore?

Marchionne per la famiglia e per gli azionisti adesso non si tocca. Ha assolto al compito per cui era stato interpellato, quello di sanare e sistemare i conti, e sta raccogliendo il consenso e la fiducia che glie ne deriva ( anche se niente dura, e a fronte dell'attuale crisi di prodotto e vendite, c'è qualcuno che già prospetta peggioramenti sul fronte dell'indebitamento ).

In effetti, in una condizione normale, credo che il mandato del risanatore Marchionne, sistemati i crateri del bilancio, andrebbe ora già ad esaurirsi, con tutti gli onori della sua impresa, ed anche un'azienda come Fiat comincerebbe a guardarsi intorno alla ricerca di un uomo di prodotto, capace di riportare il Gruppo a fare un prodotto competitivo e profittevole.

L'imprevisto che preclude a Fiat questo avvicendamento è l'affare americano, che è stato intrapreso da lui, e che dovrà essere seguito da lui fino alla fine, e si parla di altri anni.

Il gruppo a questo punto in sostanza si trova impiccato ad un AD che doveva avere un compito limitato nel tempo e negli scopi ( risanare i conti a costo di tagliare il prodotto ), che invece ha imbarcato il gruppo in un'impresa titanica che gli si sta gonfiando sotto i piedi: lui li sta fisicamente traghettando verso gli Usa, e loro, fiduciosi o meno, non possono certo dargli il benservito a metà traversata. E la traversata è lunga, ed il Gruppo è già oltre la boa di non ritorno.

Adesso devono giocoforza aspettare e vedere come va a finire il film, sono in mano a lui. Ma chi nutre dei dubbi, pur dovendo fare buon viso a cattivo gioco, continuerà a coltivarseli.

Del resto i rapporti di forza stanno cambiando anche fra gli azionisti: la famiglia ( Exor ) sta al 30% ma vuole diminuire la quota ( qualcuno dice che vorrebbe uscire ), Marchionne invece pare abbia fame di quote...la situazione non è chiara, fra qualche mese potrebbe non essere più tanto chiaro chi comanda e quali interessi onora.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Se il problema è Marchionne allora va via lui, non capisco perchè Fiat pur volendo diventare un grande produttore deve vendere Alfa.
Se poi non è vero che vuole diventare un costruttore da 6 milioni di auto, allora perchè non vendono tutto il settore?

Marchionne per la famiglia e per gli azionisti adesso non si tocca. Ha assolto al compito per cui era stato interpellato, quello di sanare e sistemare i conti, e sta raccogliendo il consenso e la fiducia che glie ne deriva ( anche se niente dura, e a fronte dell'attuale crisi di prodotto e vendite, c'è qualcuno che già prospetta peggioramenti sul fronte dell'indebitamento ).

In effetti, in una condizione normale, credo che il mandato del risanatore Marchionne, sistemati i crateri del bilancio, andrebbe ora già ad esaurirsi, con tutti gli onori della sua impresa, ed anche un'azienda come Fiat comincerebbe a guardarsi intorno alla ricerca di un uomo di prodotto, capace di riportare il Gruppo a fare un prodotto competitivo e profittevole.

L'imprevisto che preclude a Fiat questo avvicendamento è l'affare americano, che è stato intrapreso da lui, e che dovrà essere seguito da lui fino alla fine, e si parla di altri anni.

Il gruppo a questo punto in sostanza si trova impiccato ad un AD che doveva avere un compito limitato nel tempo e negli scopi ( risanare i conti a costo di tagliare il prodotto ), che invece ha imbarcato il gruppo in un'impresa titanica che gli si sta gonfiando sotto i piedi: lui li sta fisicamente traghettando verso gli Usa, e loro, fiduciosi o meno, non possono certo dargli il benservito a metà traversata. E la traversata è lunga, ed il Gruppo è già oltre la boa di non ritorno.

Adesso devono giocoforza aspettare e vedere come va a finire il film, sono in mano a lui. Ma chi nutre dei dubbi, pur dovendo fare buon viso a cattivo gioco, continuerà a coltivarseli.

Del resto i rapporti di forza stanno cambiando anche fra gli azionisti: la famiglia ( Exor ) sta al 30% ma vuole diminuire la quota ( qualcuno dice che vorrebbe uscire ), Marchionne invece pare abbia fame di quote...la situazione non è chiara, fra qualche mese potrebbe non essere più tanto chiaro chi comanda e quali interessi onora.
OK, tutto chiaro.
Allora bisogna aspettare per forza cosa accade nel 2011, se ci sarà la scalata a Chrysler.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
[...ma il Marchionne nel suo ambiente, a livello globale, non gode di un'alta considerazione. I suoi omologhi concorrenti di tutto il mondo lo considerano un po' un parvenue dell'auto, un commercialista azzeccagarbugli che è stato chiamato da Fiat quando c'erano da sistemare i conti, americano perchè conoscesse le leggi americane ( all'epoca c'era da gestire anche il divorzio da GM ). In questo senso il suo lavoro l'ha pure fatto, ma quando parla di auto i suoi colleghi in giro per il mondo si spaccano dalle risate.

E questo lo sa anche la famiglia. La famiglia sa che quest'uomo ha sistemato i conti a discapito del prodotto, che in questi anni, nella migliore delle ipotesi è stato scadente, nella peggiore delle ipotesi è stato tagliato senza rimpiazzo. E quindi se Marchionne passa gli ultimi 6 anni a tagliare 4 o 5 prodotti Alfa senza rimpiazzarli, ne fa uscire due per ricarrozzamento, e non presenta piani per uno sviluppo futuro, beh.....2+2 fa quattro anche per gli azionisti, che hanno occhi per osservare.

Uno che ha le idee chiare, ha tutto l'interesse a presentare un piano industriale certo. Se non lo fa, lo sa lui perchè.

Io credo che la fase "abbiamo bisogno di un commercialista che ci metta le pezze ai buchi di bilancio", si stia pian piano esaurendo.

non sono nelle teste degli agnelli, di Marchionne e non conosco il mondo dei suoi omologhi concorrenti, ma fammi osservare che
- il salvataggio fatto in GM non mi pare sia stato fatto sul prodotto ma tagliando costi, posti di lavoro ecc....
- il salvataggio pre-crisi fatto in Ford, che ha permesso alla Ford di non usufruire dei prestiti governativi americani è stato fatto proprio sulla razionalizzazione dei modelli, non ricordo se dimezzati o ridotti ad un terzo.

non vedo cosa ci sia di strano in come ha operato marchionne, non sostituendo modelli che non vendevano o che vendevano poco, o meglio scusami,
"non vedo cosa ci sia di strano, tra il divorzio con GM, la ricerca di un partner con cui produrre e l'affare Chrysler, nel dirottare le risorse verso altro che non verso la produzione di auto che non gli facevano guadagnare un soldo"

il discorso secondo me è che parliamo sempre del periodo marchionne non considerando che GM non ha voluto continuare con Fiat, preferendo perdere oggi per non perdere molto di più domani; subito dopo l'incasso con GM tutti davano Fiat per spacciata, per fallita

invece di chiedervi perchè non sostituiscono la GT la Brera la Croma dovreste chiedervi come mai questi non sono falliti

Questi attaulmente non hanno neanche i soldi per ristilizzare la bravo o per rimpiazzare la punto, altro che piano industriale Alfa, ma non perchè sono in fallimento ora ma perchè servono per altro
 
Alfa romeo 149, Lancia Y, Alfa Romeo 159 restyling, lancia flavia.......

non sto dando i numeri, sto leggendo le anticipazioni dei modelli che sarebbero duvuti uscire nel 2009 secondo una diffusa rivista di auto nel numero di gennaio 2009, nel numero di fiat-chrysler non se ne parlava ancora

sappiamo tutti come è finita

p.s.

quasi tutti i modelli che secondo la rivista dovevano uscire nel 2009 delle altre case sono usciti puntualmente
 
giuseppetomasino ha scritto:
non sono nelle teste degli agnelli, di Marchionne e non conosco il mondo dei suoi omologhi concorrenti, ma fammi osservare che
- il salvataggio fatto in GM non mi pare sia stato fatto sul prodotto ma tagliando costi, posti di lavoro ecc....
- il salvataggio pre-crisi fatto in Ford, che ha permesso alla Ford di non usufruire dei prestiti governativi americani è stato fatto proprio sulla razionalizzazione dei modelli, non ricordo se dimezzati o ridotti ad un terzo.

non vedo cosa ci sia di strano in come ha operato marchionne, non sostituendo modelli che non vendevano o che vendevano poco, o meglio scusami,
"non vedo cosa ci sia di strano, tra il divorzio con GM, la ricerca di un partner con cui produrre e l'affare Chrysler, nel dirottare le risorse verso altro che non verso la produzione di auto che non gli facevano guadagnare un soldo"

il discorso secondo me è che parliamo sempre del periodo marchionne non considerando che GM non ha voluto continuare con Fiat, preferendo perdere oggi per non perdere molto di più domani; subito dopo l'incasso con GM tutti davano Fiat per spacciata, per fallita

invece di chiedervi perchè non sostituiscono la GT la Brera la Croma dovreste chiedervi come mai questi non sono falliti

Questi attaulmente non hanno neanche i soldi per ristilizzare la bravo o per rimpiazzare la punto, altro che piano industriale Alfa, ma non perchè sono in fallimento ora ma perchè servono per altro

Giuseppe, intendiamoci meglio: io non vedo nulla di strano nel modo che ha avuto Marchionne di risanare. Uno come Marchionne, come Carlos Ghosn - o in un altro settore - Bondi, viene chiamato per fare una manovra d'emergenza: arriva, chiude i rubinetti delle uscite, razionalizza il catalogo e il processo produttivo, fa un po'di trucco e parrucco al bilancio ( specie in Italia ) taglia teste e rami secchi, e poi aspetta che torni a fluire un poco di oro in cassa. Ma poi raccoglie tutti gli onori della sua opera eroica e lascia spazio ad uno che sia capace di investire soldi in nuovi prodotti.

La "manovra d'emergenza" non può durare 7 anni o più. Quando un risanatore va a chiudere i rubinetti, li chiude tutti: compresi quelli della ricerca, dei nuovi progetti, del prodotto. Se lo fai per 3 anni è un conto, ma se la manovra continua troppo a lungo senza prodotto, l'azienda va in sofferenza. Anche Fiat, che è finanziariamente piuttosto strutturata, tuttavia non è una banca, non può sussistere per dieci anni senza vendere prodotto.

Senza contare che un risanatore viene chiamato per ovviare - rapidamente - agli errori dei suoi predecessori. Ma Marchionne è in sella da così tanto tempo, che ora l'azienda sta cominciando a soffrire di scelte e limiti che sono tutti suoi, cui lui non è in grado di porre rimedio. Alfa, per dirne una a caso, se non viene rianimata ora, rischia di soccombere. Va bene tagliare la 169, la Brera, la Spider, e fra poco anche la 159, se non vendono. Ma se poi non progetti qualcosa, di che vivi?

Fiat ha rimesso ragionevolmente in ordine i propri conti, adesso sarebbe arrivato il tempo di un uomo di prodotto per tornare operativa. Ed invece non arriverà per lungo tempo ancora: a capo dell'azienda continuerà a rimanere un supercontabile con la penna rossa, che dichiaratamente non capisce nulla di prodotto. Piuttosto rischioso, e se ne sono accorti anche quelli che hanno applaudito la sua recente opera di risanamento.
 
giuseppetomasino ha scritto:
per favore, fammi il nome di un uomo di prodotto degno di questo nome in Fiat dopo Ghidella

Beh....dopo Ghidella temo che non se ne ricordino, in Fiat. Ma si tratta di una scelta: non è che in giro non ci siano dirigenti con formazione ingegneristica, o ingegneri con una solida cultura aziendale - dirigenziale, da poter "promuovere" e lanciare.

Senza andare a cercare amministratori rockstar all'estero, non mi stupirei se ci fossero ottimi elementi all'interno della stessa Fiat. Forse basterebbe andare a pescare fra stessi ingegneri che, senza il becco di un quattrino da investire, hanno preso la Giulietta e ne hanno fatto probabilmente la miglior vettura che si potesse fare. Fra gli anziani, fra quelli più strutturati, esperti e maturi, forse c'è un altro Ghidella.

Ma adesso non si può: c'è Marchionne. E' lui che ha i contatti con gli USA, lui che ha preso gli impegni, lui che ci ha messo la faccia. Adesso non ce lo levi nemmeno con l' acqua a bollore ( ammesso e non concesso - ipotesi mia - che qualcuno in Fiat cominci davvero a pensare che Marchionne abbia fatto il suo tempo ). Staremo a vedere come va a finire il film: io terrei pronti i kleenex, perchè la situazione non è stabile nemmeno dal punto di vista finanziario, che pure era l'unica consegna data a Marchionne. Figuriamoci tutto il resto...
 
BelliCapelli3 ha scritto:
giuseppetomasino ha scritto:
per favore, fammi il nome di un uomo di prodotto degno di questo nome in Fiat dopo Ghidella

Beh....dopo Ghidella temo che non se ne ricordino, in Fiat. Ma si tratta di una scelta: non è che in giro non ci siano dirigenti con formazione ingegneristica, o ingegneri con una solida cultura aziendale - dirigenziale, da poter "promuovere" e lanciare.

Senza andare a cercare amministratori rockstar all'estero, non mi stupirei se ci fossero ottimi elementi all'interno della stessa Fiat. Forse basterebbe andare a pescare fra stessi ingegneri che, senza il becco di un quattrino da investire, hanno preso la Giulietta e ne hanno fatto probabilmente la miglior vettura che si potesse fare. Fra gli anziani, fra quelli più strutturati, esperti e maturi, forse c'è un altro Ghidella.

Ma adesso non si può: c'è Marchionne. E' lui che ha i contatti con gli USA, lui che ha preso gli impegni, lui che ci ha messo la faccia. Adesso non ce lo levi nemmeno con l' acqua a bollore ( ammesso e non concesso - ipotesi mia - che qualcuno in Fiat cominci davvero a pensare che Marchionne abbia fatto il suo tempo ). Staremo a vedere come va a finire il film: io terrei pronti i kleenex, perchè la situazione non è stabile nemmeno dal punto di vista finanziario, che pure era l'unica consegna data a Marchionne. Figuriamoci tutto il resto...

ok
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Se il problema è Marchionne allora va via lui, non capisco perchè Fiat pur volendo diventare un grande produttore deve vendere Alfa.
Se poi non è vero che vuole diventare un costruttore da 6 milioni di auto, allora perchè non vendono tutto il settore?

Marchionne per la famiglia e per gli azionisti adesso non si tocca. Ha assolto al compito per cui era stato interpellato, quello di sanare e sistemare i conti, e sta raccogliendo il consenso e la fiducia che glie ne deriva ( anche se niente dura, e a fronte dell'attuale crisi di prodotto e vendite, c'è qualcuno che già prospetta peggioramenti sul fronte dell'indebitamento ).

In effetti, in una condizione normale, credo che il mandato del risanatore Marchionne, sistemati i crateri del bilancio, andrebbe ora già ad esaurirsi, con tutti gli onori della sua impresa, ed anche un'azienda come Fiat comincerebbe a guardarsi intorno alla ricerca di un uomo di prodotto, capace di riportare il Gruppo a fare un prodotto competitivo e profittevole.

L'imprevisto che preclude a Fiat questo avvicendamento è l'affare americano, che è stato intrapreso da lui, e che dovrà essere seguito da lui fino alla fine, e si parla di altri anni.

Il gruppo a questo punto in sostanza si trova impiccato ad un AD che doveva avere un compito limitato nel tempo e negli scopi ( risanare i conti a costo di tagliare il prodotto ), che invece ha imbarcato il gruppo in un'impresa titanica che gli si sta gonfiando sotto i piedi: lui li sta fisicamente traghettando verso gli Usa, e loro, fiduciosi o meno, non possono certo dargli il benservito a metà traversata. E la traversata è lunga, ed il Gruppo è già oltre la boa di non ritorno.

Adesso devono giocoforza aspettare e vedere come va a finire il film, sono in mano a lui. Ma chi nutre dei dubbi, pur dovendo fare buon viso a cattivo gioco, continuerà a coltivarseli.

Del resto i rapporti di forza stanno cambiando anche fra gli azionisti: la famiglia ( Exor ) sta al 30% ma vuole diminuire la quota ( qualcuno dice che vorrebbe uscire ), Marchionne invece pare abbia fame di quote...la situazione non è chiara, fra qualche mese potrebbe non essere più tanto chiaro chi comanda e quali interessi onora.
quoto
 
giuseppetomasino ha scritto:
per favore, fammi il nome di un uomo di prodotto degno di questo nome in Fiat dopo Ghidella
Scusa giuseppe mi puoi dire ciosa succedeva in Fiat di buono quando in Fiat comandava Ghidella?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Marchionne per la famiglia e per gli azionisti adesso non si tocca.

... In effetti, in una condizione normale, credo che il mandato del risanatore Marchionne, sistemati i crateri del bilancio, andrebbe ora già ad esaurirsi, con tutti gli onori della sua impresa ...

L'imprevisto che preclude a Fiat questo avvicendamento è l'affare americano, che è stato intrapreso da lui, e che dovrà essere seguito da lui fino alla fine, e si parla di altri anni.

Il gruppo a questo punto in sostanza si trova impiccato ad un AD che doveva avere un compito limitato nel tempo e negli scopi ( risanare i conti a costo di tagliare il prodotto ), che invece ha imbarcato il gruppo in un'impresa titanica che gli si sta gonfiando sotto i piedi: lui li sta fisicamente traghettando verso gli Usa, e loro, fiduciosi o meno, non possono certo dargli il benservito a metà traversata. E la traversata è lunga, ed il Gruppo è già oltre la boa di non ritorno.

... Del resto i rapporti di forza stanno cambiando anche fra gli azionisti: la famiglia ( Exor ) sta al 30% ma vuole diminuire la quota ( qualcuno dice che vorrebbe uscire ), Marchionne invece pare abbia fame di quote...la situazione non è chiara, fra qualche mese potrebbe non essere più tanto chiaro chi comanda e quali interessi onora.

Io continuo a vederla molto ma molto critica: Marchiò è andato oltre, e nel suo andar oltre stà trascinando Fiat in una brutta storia ..
Parla di risanamento, ma poi si espone nella vendita di alcuni segmenti.
Vuole recuperare credibilità (e credito) riportando l'Azienda in una condizione di stabilità, ma al tempo stesso la espone (soprattutto come capitale) ad una manovra talmente "estrema" e finanziariamente molto pericolosa ... :shock:

Tutte cose che fanno parecchio riflettere: quest'uomo sarà anche un genietto della finanza, ma a volte sembra pervaso anche da un filino minimo minimo di "lucida follia".

Non sò proprio come finirà. Per me - oggi - Fiat è morta tanto quanto lo è già AlfaRomeo (da buoni 30 anni) e sicuramente 'sto tizio quì - per certi versi - sarebbe stato molto meglio avesse fatto un gran bel giro largo attorno alle Alpi :D :D :D :D

:shock:
 
giosab8080[color=red ha scritto:
]Succedeva che si facevano auto per fare auto [/color]e per fare soldi, NON solo per fare SOLO soldi e per "differenziare" le strategie, come il buon ROMITI adorava fare, tanto che ha fatto fuori ghidella con la stessa tecnica con cui poi ENZO BIAGI uscì di scena...

Tornando in tema, VAG è l'unico che può dare uno slancio ad AR e lo ha dimostrato ampiamente... poi ci sarebbe CERTO la proposta di Andrea Bravi (http://forum.quattroruote.it/posts/list/52407.page), ma li ci vuole davvero tanto tempo oltre che i soldi che sono un problema... trovo vergognoso che marchionne se la tiri sul prezzo quando lui se l'è trovata GRATIS in mano e assieme a FGA non ha fatto altro che demolirla, a tratti fisicamente, vedi portello (pre-marchionne) e arese (post marchionne) e qui i links su ARESE si sprecherebbero...
Il problema é con quale qualitá erano fatte le auto,che oggi ne pagano
ancora le conseguenze.

VAG:non puo fare secondo me un alfa che vende 400 mila pezzi se la si fa come si chiede in forum ma solo se la fa tipicamente VAG giocanto sull' immagine VAG,che poi sarebbe la stessa via di Fiat oggi, solo con una immagine che non é quella VAG.
 
automoto3 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Marchionne per la famiglia e per gli azionisti adesso non si tocca.

... In effetti, in una condizione normale, credo che il mandato del risanatore Marchionne, sistemati i crateri del bilancio, andrebbe ora già ad esaurirsi, con tutti gli onori della sua impresa ...

L'imprevisto che preclude a Fiat questo avvicendamento è l'affare americano, che è stato intrapreso da lui, e che dovrà essere seguito da lui fino alla fine, e si parla di altri anni.

Il gruppo a questo punto in sostanza si trova impiccato ad un AD che doveva avere un compito limitato nel tempo e negli scopi ( risanare i conti a costo di tagliare il prodotto ), che invece ha imbarcato il gruppo in un'impresa titanica che gli si sta gonfiando sotto i piedi: lui li sta fisicamente traghettando verso gli Usa, e loro, fiduciosi o meno, non possono certo dargli il benservito a metà traversata. E la traversata è lunga, ed il Gruppo è già oltre la boa di non ritorno.

... Del resto i rapporti di forza stanno cambiando anche fra gli azionisti: la famiglia ( Exor ) sta al 30% ma vuole diminuire la quota ( qualcuno dice che vorrebbe uscire ), Marchionne invece pare abbia fame di quote...la situazione non è chiara, fra qualche mese potrebbe non essere più tanto chiaro chi comanda e quali interessi onora.

Io continuo a vederla molto ma molto critica: Marchiò è andato oltre, e nel suo andar oltre stà trascinando Fiat in una brutta storia ..
Parla di risanamento, ma poi si espone nella vendita di alcuni segmenti.
Vuole recuperare credibilità (e credito) riportando l'Azienda in una condizione di stabilità, ma al tempo stesso la espone (soprattutto come capitale) ad una manovra talmente "estrema" e finanziariamente molto pericolosa ... :shock:

Tutte cose che fanno parecchio riflettere: quest'uomo sarà anche un genietto della finanza, ma a volte sembra pervaso anche da un filino minimo minimo di "lucida follia".

Non sò proprio come finirà. Per me - oggi - Fiat è morta tanto quanto lo è già AlfaRomeo (da buoni 30 anni) e sicuramente 'sto tizio quì - per certi versi - sarebbe stato molto meglio avesse fatto un gran bel giro largo attorno alle Alpi :D :D :D :D

:shock:
..Guarda che cio che scrive BC non é cosa certa,anche lui si fa la sua idea in base a cio che gli viene riportato.............
 
Eccezzziunale .. veramente !!

Ma anch'io ho la mia personale ideuzza: quella che secondo me Maglionato stà lentamente (picchi in sù e picchi in giu) facendo morire anche Fiat.
Siccome a me starebbe piuttosto a cuore la sorte di AlfaRomeo ( manco meno che meno della Fiat !! ) mi rendo perfett. conto che se questo individuo manderà a scatafascio tutta la baracca, trascinerà inevitabilmente pure il Biscione.

E mandare a scataf. tutto significano "tante belle stock-options" in tasca ...

:D :D
 
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