giuseppetomasino ha scritto:
non sono nelle teste degli agnelli, di Marchionne e non conosco il mondo dei suoi omologhi concorrenti, ma fammi osservare che
- il salvataggio fatto in GM non mi pare sia stato fatto sul prodotto ma tagliando costi, posti di lavoro ecc....
- il salvataggio pre-crisi fatto in Ford, che ha permesso alla Ford di non usufruire dei prestiti governativi americani è stato fatto proprio sulla razionalizzazione dei modelli, non ricordo se dimezzati o ridotti ad un terzo.
non vedo cosa ci sia di strano in come ha operato marchionne, non sostituendo modelli che non vendevano o che vendevano poco, o meglio scusami,
"non vedo cosa ci sia di strano, tra il divorzio con GM, la ricerca di un partner con cui produrre e l'affare Chrysler, nel dirottare le risorse verso altro che non verso la produzione di auto che non gli facevano guadagnare un soldo"
il discorso secondo me è che parliamo sempre del periodo marchionne non considerando che GM non ha voluto continuare con Fiat, preferendo perdere oggi per non perdere molto di più domani; subito dopo l'incasso con GM tutti davano Fiat per spacciata, per fallita
invece di chiedervi perchè non sostituiscono la GT la Brera la Croma dovreste chiedervi come mai questi non sono falliti
Questi attaulmente non hanno neanche i soldi per ristilizzare la bravo o per rimpiazzare la punto, altro che piano industriale Alfa, ma non perchè sono in fallimento ora ma perchè servono per altro
Giuseppe, intendiamoci meglio: io non vedo nulla di strano nel modo che ha avuto Marchionne di risanare. Uno come Marchionne, come Carlos Ghosn - o in un altro settore - Bondi, viene chiamato per fare una manovra d'emergenza: arriva, chiude i rubinetti delle uscite, razionalizza il catalogo e il processo produttivo, fa un po'di trucco e parrucco al bilancio ( specie in Italia ) taglia teste e rami secchi, e poi aspetta che torni a fluire un poco di oro in cassa. Ma poi raccoglie tutti gli onori della sua opera eroica e lascia spazio ad uno che sia capace di investire soldi in nuovi prodotti.
La "manovra d'emergenza" non può durare 7 anni o più. Quando un risanatore va a chiudere i rubinetti, li chiude tutti: compresi quelli della ricerca, dei nuovi progetti, del prodotto. Se lo fai per 3 anni è un conto, ma se la manovra continua troppo a lungo senza prodotto, l'azienda va in sofferenza. Anche Fiat, che è finanziariamente piuttosto strutturata, tuttavia non è una banca, non può sussistere per dieci anni senza vendere prodotto.
Senza contare che un risanatore viene chiamato per ovviare - rapidamente - agli errori dei suoi predecessori. Ma Marchionne è in sella da così tanto tempo, che ora l'azienda sta cominciando a soffrire di scelte e limiti che sono tutti suoi, cui lui non è in grado di porre rimedio. Alfa, per dirne una a caso, se non viene rianimata ora, rischia di soccombere. Va bene tagliare la 169, la Brera, la Spider, e fra poco anche la 159, se non vendono. Ma se poi non progetti qualcosa, di che vivi?
Fiat ha rimesso ragionevolmente in ordine i propri conti, adesso sarebbe arrivato il tempo di un uomo di prodotto per tornare operativa. Ed invece non arriverà per lungo tempo ancora: a capo dell'azienda continuerà a rimanere un supercontabile con la penna rossa, che dichiaratamente non capisce nulla di prodotto. Piuttosto rischioso, e se ne sono accorti anche quelli che hanno applaudito la sua recente opera di risanamento.