<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Stellantis ha chiesto ai suoi operai italiani di andare a lavorare in Serbia | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Stellantis ha chiesto ai suoi operai italiani di andare a lavorare in Serbia

L'errore è stato di andare ad aprire in Serbia solo per prendere gli incentivi dove non hai sufficiente personale qualificato, quindi produci meno di quanto dovresti, sottraendo produzione agli stabilimenti italiani dove potresti produrre assai di più... per mero guadagno fiscale deprimi produzione e rovini il tessuto lavorativo e sociale... proprio geniale...
 
Sai che lusso, lontano da amici ed affetti, senza manco sapere la lingua...

Ormai ci si capisce con tutti in inglese, quando sono andato in Arabia Saudita con mio figlio, nel 2011, a parte l’accento saudita, lo parlavano tutti, anche meglio di me.

E poi se avessi 20-25 anni proverei anche qualche approccio galante, la sera cercherei qualche locale notturno, farei il turista, cercherei di divertirmi. Amo le novità.
Se fossi stato un giovane operaio Fiat ci sarei andato con entusiasmo.
 
sono andato in Arabia Saudita con mio figlio
Arabia e Serbia non sono simili, neanche tuo figlio giovane laureato con un operaio di mezza età.
Ma questo è fuorviante, chi è in trasferta deve ricevere copertura completa delle spese, anche per i giorni non lavorativi, ed una indennità per risarcire il disagio.
 
Arabia e Serbia non sono simili, neanche tuo figlio giovane laureato con un operaio di mezza età.
Ma questo è fuorviante, chi è in trasferta deve ricevere copertura completa delle spese, anche per i giorni non lavorativi, ed una indennità per risarcire il disagio.

Però non sappiamo se la trasferta venga pagata anche il sabato e la domenica, stiamo facendo ipotesi. Sono 600 euro di differenza.

Comunque la mia opinione l’ho detta. Si un operaio italiano forse non conosce l’inglese, ma qualche base si impara già alle scuole medie, e ci sono tanti autodidatti. Comunque in qualche modo si capiranno con i colleghi serbi e quando lavorano non penso che abbiamo tanto tempo per parlare.

Infine se vai in un locale notturno (se ce ne sono, questo non lo so), non hai tanto bisogno di sapere la lingua.

Indubbiamente è meglio girare per lavoro sul proprio Paese, come ho fatto io, in trasferta per 7 anni, da ottobre 1987 a settembre 1994.
Poi qualcuna sporadica fino al 1995.
 
se avessi 20-25 anni
Ma ci sono padri di famiglia cinquantenni o sessantenni... anche io ho fatto il globetrotter, Bracciano, Udine, Palermo a 24-26 anni, ed ero già legato, ma essere comandante di plotone o sezione o vicecomandante di batteria, lo sai già che ti può richiedere sacrifici. Però il primo mese di servizio a Palermo tra indennità e straordinari, nel 1994 presi 5milioni e ½ di stipendio contro 1milione ed ottocentomila dello stipendio ordinario. Più tutte le spese coperte.
 
Secondo me,al netto dei giudizi sull'operato di stellantis,solo i diretti interessati potranno valutare se si tratta di un'opportunità oppure di una fregatura.
Credo che dipenda anche dal contesto,non ho presente dove siano gli stabilimenti in questione ma potrebbero anche essere in zone gradevoli.
Per quanto riguarda i costi immagino che chi deciderà di andare farà gruppo,magari più persone alloggeranno nella stessa casa o nello stesso palazzo tipo studenti fuori sede.
Si faranno i loro conti e vedranno se gli conviene oppure no.
Un dipendente giovane che non ha ancora figli potrebbe viverla anche come una pausa dal contesto famigliare in cui vive.
Non so se sia un esempio calzante ma io di coppie che,non a causa della cassa integrazione ma per altri motivi,si sono trovate a passare tutto il giorno insieme invece di vedersi solo la sera dopo aver finito di lavorare ne ho conosciute alcune.
Non tutte vivono serenamente.
 
Questa non è una possibilità, questa è l'ennesima presa in giro da parte di Stellantis, che nel corso degli anni ha preso una enorme mole di soldi dallo Stato (ciòe NOI) e ora ci si ritrova con le fabbriche ferme e gli operai in cassa integrazione, mentre hanno decentrato la produzione in Polonia, Serbia ecc.
L'occasione sarebbe mollare la propria vita, la propria famiglia, i propri affetti per andare a lavorare in Serbia? Con la possibilità di poter rincasare dopo ben 45 giorni? Il tutto senza garanzia alcuna e ovviamente senza la possibilità di crescita professionale, che potrebbe giustificare l'assurda trasferta? E questo per quanto tempo? Qualcuno è talmente ingenuo da arrivare a pensare che c'è chi potrebbe trasferirsi definitivamente in Serbia a vivere, con la propria famiglia? A fare un lavoro che nemmeno i Serbia vogliono fare?
Temo che la maggioranza di chi scrive su questo forum abbia raggiunto l'età della pensione, altrimenti credo che questo topic avrebbe preso una piega ben diversa, altro che arrivare a dire "che se ci sono dipendenti che senza validi motivi rifiutano questa possibilità, possono pure uscire dalla CIG, si vede che non hanno bisogno dei soldi per vivere"
Come se la causa dello sfacelo dell'industria automobilistica in Italia sia colpa degli operai e non di chi ha preferito spostare produzione e sedi operative al di fuori dei nostri confini.
Non credo che la visione del
" vado non vado " sia influenzata dall'essere o meno pensionato....
Dipende dall' idea che si ha del mondo in cui piacerebbe vivere
 
Ripeto lasciamolo decidere ai diretti interessati.
Noi qui stiamo facendo i conti in tasca senza sapere né le cifre nette né il costo della vita per quei 45 giorni.
Se non ci saranno pressioni per costringere i dipendenti ad accettare,che magari potrebbero comportare una trattativa per spuntare più soldi,non credo che si possa parlare di ricatto.
 
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