agricolo
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Mia zia diceva: queo no'l porta e scarpe da vecio....L'esperienza insegna che, anche i professionisti del settore, spesso, faticano a diventare vecchi.
Mia zia diceva: queo no'l porta e scarpe da vecio....L'esperienza insegna che, anche i professionisti del settore, spesso, faticano a diventare vecchi.
In certi casi diventano anche sport da vacanzieri,cosa secondo me pericolosa.
Magari non si tratta degli sport più estremi in assoluto però anche solo cimentarsi nelle immersioni o in qualsiasi attività che preveda il paracadute o parapendio se non si è esperti può essere un azzardo.
In generale, sono d'accordo.Proprio perchè chi soccorre spesso è un volontario o anche se lo fa di mestiere è spinto dal desiderio di aiutare gli altri bisognerebbe non abusare della buona volontà dei soccorritori,e considerare che rischiando si fa correre anche a loro un rischio.
Bisognerebbe,per quanto possibile,cercare di ridurre il rischio,che in uno sport estremo sarà comunque alto,al minimo inevitabile.
Esempio lampante se le condizioni meteo non sono ottimali non si parte,non ci si butta,non ci si arrampica etc etc.
Perchè se le cose vanno a finire male oltre a rischiare la mia vita la faccio rischiare anche ai soccorritori,che saranno pure desiderosi di aiutare ma non penso che facciano i salti di gioia quando devono soccorrere qualcuno che ha ignorato ogni raccomandazione ed è andato a cercarsi una brutta fine quasi assicurata.
Purtroppo i casi di cronaca,anche recente tipo la Thailandia o l'escursionista che ha rischiato di perdere mani e piedi,sono pieni di gente che esagera,sottovalutando i rischi,e rischia di morire portando con se anche i soccorritori.
La questione non è "cosa ne viene alla società" : è che ad un certo numero di persone piace, e tanto basta.(...) Qual'è l'utilità sociale degli sport estremi, visto che si reputa doveroso non vietare attività pericolose perché si minerebbe un pilastro della convivenza civile?
Alla società che gliene viene se 1/1000.000 della propria forza lavoro, il fine settimana, sceglie più o meno coscientemente di rischiare ben più di una slogatura....
Questo, in parte, potrebbe anche essere vero.Lo Stato, in quanto entità a cui si delega la gestione macroscopica della popolazione, vieta già molte cose che al singolo per il singolo non parrebbero poi così dannose ( leggasi pure "canne" ed affini )...
Sara' perche' qui andava di moda il colore....
Ma, da sempre, quando ci sono i " cavalloni ", il bagnino tira su la sua brava bandiera rossa.
Bandiera che vieta tassativamente la balneazione
La novità e che il bagnino c'è e inizia a fischiare a tutto spiano per fare uscire oppure, al limite, stare con l'acqua alle ginocchia, al massimo.
Non so se, poi, abbia potere reale nel caso che qualcuno non gli dia retta, ma, sicuramente, è una dissuasione pesante.
Io ho sempre visto gente che faceva il bagno anche con la bandiera rossa.
Il bagnino al massimo può raccomandare alle mamme di non far entrare in acqua i bambini,però mi viene da chiedermi quale sia l'utilità della bandiera.
Quando il mare è mosso tutti dovrebbero pensarci due volte prima di entrare in acqua,specialmente chi non sa nuotare bene.
Io sono del parere che se succede qualcosa a prescindere dalla bandiera il bagnino passa sempre dei guai,e se già belle piscine è un lavoro che comporta una bella responsabilità in spiaggia ancora di più.
Come ho scritto, per quello che sapevo, la bandiera rossa, semplicemente, segnala mancanza di servizio di salvataggio. Fine.
Poi c'è stata 'sta novità dei bagnini che ti fischiano.
(azz... mi sta venendo una voglia di vacanza al mare! Ancora 15 giorni...)
Kentauros - 10 minuti fa
GuidoP - 2 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 3 mesi fa