Ma scusate, cosa vorreste vedere pubblicato su un giornale, la prova iperdettagliata di venti pagine sulla Dacia Sandero? Nulla da ridire sull'ottima vettura ( a parte le cinesi credo che oggi lo siano tutte) sia chiaro, ma sia altrettanto chiaro che non credo di dire idiozie sostenendo che non sia certo quella l'automobile che esprime al meglio i traguardi tecnologici a cui è giunta l'industria. Una rivista e uno sguardo sul mondo, che permette all'appassionato di vedere cosa succede fuori. Questo mese sono le tedesche, altri mesi erano le italiane. Anche quelle giustificate dal fatto che a mio avviso altro compito di una rivista è quello di provare esaustivamente modelli che per forza di cose avranno un ruolo di primo piano nel mercato interno, non solo per vendite (come può essere per la Panda) ma anche per la chance che tenta di dare all'industria nostrana di riguadagnare punti su certe "zone" del mercato (come può essere la Thema).
Sulla questione che qualcuno poi possa farsi influenzare da una rivista o da chiacchiere al bar sull'acquisto di un bene oneroso e simbolico come l'auto permettetemi di essere quantomeno molto molto scettico. L'auto la sceglie ognuno di noi nel proprio intimo, le chiacchiere o le riviste possono solo ulteriormente convincerci di aver fatto una scelta buona quando ne parlino bene, o convincerci di essere totalmente inutili le prime quanto poco professionali le seconde quando ne parlino male

, tutto qui.
Un'Audi, una Porsche o qualunque auto da "ricchi", la compri innanzitutto perchè ti piace, poi perchè vuoi far vedere al mondo che te la puoi permettere (e il fatto che questo sia vero o no è totalmente ininfluente nella scelta, il sistema oggi permette a chiunque di rovinarsi per comprarsi qualunque cosa, sta alla psiche del singolo rendersi conto di quando sia il momento di fermarsi, credere che le chiacchiere degli amici o addirittura una rivista possano avere un ruolo in tutto ciò mi sembra quantomeno ingenuo). Quattroruote, "lukka ricca" a parte, va benissimo così e pazienza se nei trent'anni in cui non ho perso un numero abbia provato solo quattro auto (parlando sia di modello che di motore, perchè altrimenti il numero aumenta di brutto) della quindicina che ho posseduto, quelle tra l'altro le conoscevo già benissimo da solo. L'unica cosa su cui posso convenire è il fatto che le prove degli anni ottanta e novanta, con tutti gli esplosi, le bellissime illustrazioni in trasparenza e le finestre esplicative, fossero più accattivanti (non più complete però, oggi misurano cose che nemmeno si sapeva esistessero). A quanto pare si sta cercando di fare uno sforzo in tal senso, speriamo si ritorni a cose del genere.