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Quale futuro per Alfa Romeo?

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Non era una tamarrata, lo disse uno dei responsabili del progetto. Vabbè, ormai è solo un aneddoto e, d'altronde, Giorgio è stata solo una parentesi
NO antonios, non é questione di tamarrate , ma, di cio che sia possibile fare..., poi sono i resultati che ci diranno di cio che viene fuori. Lo sbalzo ha il suo valore non per niente Fiat /FCA per alfa ha usato il Q2 come fanno tanti altri marchi (Sperrdifferential) anche per le sue TA. Giorgio alla fine é stato ed é ancora una parentisi solo perché abbiamo il cambiamento da termico all'elettrico, ma se veramente una parentesi rimarrá lo vedremo quando la prima macchina con il nuovo pianale Large uscirá. Poi ci S-bizzarriamo..
 
lo sbalzo è il tallone d'achille delle trazioni anteriori a maggior ragione se devi infilarci dentro una marea di componenti elettroniche e meccaniche. Però il design e il designer può nascondere o camuffare queste sproporzioni......forse con la carrozzeria suv e crossover viene ancor più semplice, basta qualche quintalata di plastica nera e grigia ad cassum.......cosa che non è stata fatta per esempio nella 159 o nella Delta o nella Bravo ma ricordo pure la Peugeot 407 che aveva un muso che non terminava mai!!! I tedeschi in questo sono sempre stati bravi, difficilmente si vede una VAG con delle linee poco armoniche, possono piacere o meno ma le proporzioni le sanno gestire bene
 
Giorgio alla fine é stato ed é ancora una parentisi solo perché abbiamo il cambiamento da termico all'elettrico
Hai detto niente, un dettaglio proprio insignificante.
Per gli orfani della Giorgio, leggo che Large ha, o può avere, il quadrilatero alto. Il che può far felici chi ha avuto a cuore la morente piattaforma, tanto a cuore che, nella maggior parte dei casi, non la ha comprata. Per il resto, nulla si sa di comunalità fra le due, e mi sorprenderebbe assai se fosse il contrario, tranne per lo sterzo che però oggi fai pure meglio con il drive by wire. Altra notizia è che il termico in questione è il 6 in linea Hurricane destinato solo agli USA.
I miei due cent: il V6 biturbo, probabilmente nella sua incarnazione Nettuno, resterà per le hypercar da vetrina tipo 33 Stradale, i cui proprietari potranno permettersi i chissà quanti euro per un litro di sintetica. Quindi, se uno vuole la Giorgio, o si sbriga quest'anno con una Giulia/Stelvio o dopo dovrà mettere mano a ben altro portafoglio
 
Lo sbalzo ha il suo valore non per niente Fiat /FCA per alfa ha usato il Q2 come fanno tanti altri marchi (Sperrdifferential) anche per le sue TA.
Lo sbalzo col differenziale autobloccante non c'entra niente. Sbalzo o no, io trovo 156/147/159 bellissime. La Giulietta, oltre a trovarla molto bella, proprio non penso abbia uno sbalzo eccessivo, è come tutte le ta.
Comunque questo è il passato: STLA Medium e Large sono un'altra cosa, sono focalizzate sull'elettrico e, visto che possono ospitare pure un termico, penso che possano/debbano ospitare pure differenti pianali che daranno quote diverse. Lo sbalzo non è il problema né la chiave del successo: quello che conta è che siano all'altezza della migliore concorrenza nel complesso delle prestazioni a cominciare da software e gestione della batteria che è quello a cui la gente guarda come prima cosa. Lo so, l'alfista pensa ad altro, ma il mondo non è alfista. Il powetrain tutto integrato della Large non sembra male e questo è il primo vero punto focale
 
La cosa è semplice ma nella sua semplicità terribilmente difficile. Alfa, come qualunque altro marchio, non può perdere la sua anima ma solo con la sua anima crepa, come dimostrano Giulia e Stelvio. Le qualità storiche ci vogliono per heritage ma senza le altre non servono a niente. E quando il vil denaro obbliga a scegliere, bisogna sacrificare le caratteristiche a cui il cliente non bada, ovvero la famosa (per pochi) meccanica delle emozioni e non perdere guida autonoma (bestemmia!!), display da n pollici bello fluido eccetera. E poi le qualità "tradizionali" non sono il nome della soluzione tecnica ma le prestazioni: se va forte grazie alla soluzione A o alla meno nobile B non è che faccia molta differenza, l'importante è che vada forte.
Fra l'altro, solo se fai tante auto che tutti comprano puoi pensare un giorno di farne una anche per i fan hard core: Toyota si può permettere la GR86 solo perché ogni anno vende 10 milioni di Prius, Rav4 e compagnia bella, ovvero l'esatto opposto
 
La cosa è semplice ma nella sua semplicità terribilmente difficile. Alfa, come qualunque altro marchio, non può perdere la sua anima ma solo con la sua anima crepa, come dimostrano Giulia e Stelvio. Le qualità storiche ci vogliono per heritage ma senza le altre non servono a niente. E quando il vil denaro obbliga a scegliere, bisogna sacrificare le caratteristiche a cui il cliente non bada, ovvero la famosa (per pochi) meccanica delle emozioni e non perdere guida autonoma (bestemmia!!), display da n pollici bello fluido eccetera. E poi le qualità "tradizionali" non sono il nome della soluzione tecnica ma le prestazioni: se va forte grazie alla soluzione A o alla meno nobile B non è che faccia molta differenza, l'importante è che vada forte.
Fra l'altro, solo se fai tante auto che tutti comprano puoi pensare un giorno di farne una anche per i fan hard core: Toyota si può permettere la GR86 solo perché ogni anno vende 10 milioni di Prius, Rav4 e compagnia bella, ovvero l'esatto opposto

Ragionamento giusto, ma la conclusione è che Alfa non è più Alfa, ma qualcosa di diverso. Almeno per chi conosce la storia del marchio. Rimangono solo il nome e qualche caratterizzazione prestazionale, estetica e di arredo interno.

Troppo poco per chi ha apprezzato i modelli del glorioso passato. Inoltre oggi, Giulia a parte, Alfa vuol dire Suv, la negazione dell'alfismo. E da tempo non esistono più coupè e spider. Il futuro, sotto questi aspetti, si prospetta molto peggiore del presente, al di là del possibile successo che i futuri modelli potranno avere.
 
Ultima modifica:
Permettimi, non riesco ad immaginare „un“ mercato per delle vetture elettriche marchiate Alfa Romeo.
Se non ti chiami Tesla (hype, un poco come l‘Iphone) diventa dura. Citofonare @Germania.

Come ho detto nel post 6.341 (poco sopra), le vendite Alfa Romeo del futuro potranno anche andare bene, non dico di no, ma le vetture, per quanto Imparato & C. ci mettano impegno, non potranno mai essere veramente nel solco della tradizione del brand. L'ultima Alfa degna di questo nome resterà la Giulia.

Le elettriche saranno magari belle vetture, più veloci della media, con interni pieni di marchi Alfa, acquistate da bella gente, ma non saranno "Alfa", saranno delle Stellantis un po' più prestazionali (e più costose della media del gruppo). Forse le compreranno anche alfisti tradizionali, sapendo cosa compreranno.
 
Come ho detto nel post 6.341 (poco sopra), le vendite Alfa Romeo del futuro potranno anche andare bene, non dico di no, ma le vetture, per quanto Imparato & C. ci mettano impegno, non potranno mai essere veramente nel solco della tradizione del brand. L'ultima Alfa degna di questo nome resterà la Giulia.

Le elettriche saranno magari belle vetture, più veloci della media, con interni pieni di marchi Alfa, acquistate da bella gente, ma non saranno "Alfa", saranno delle Stellantis un po' più prestazionali (e più costose della media del gruppo). Forse le compreranno anche alfisti tradizionali, sapendo cosa compreranno.

Come già detto, non riesco ad immaginare un mercato per delle Alfa PSA elettriche..

Il marchio (purtroppo) è da tempo decotto, chi acquista premium di solito (a parte piccole eccezioni grazie a Giulia e soprattutto a Stelvio) snobba completamente Alfa Romeo. Soprattutto all’estero.
Infine, come volevasi dimostrare, le elettriche (di ciascun marchio, tranne Tesla) non vendono. Il mercato non le vuole, soprattutto quello USA.

Qui stiamo parlando di smartphone su ruote, bisogna inventarsi nuovi marchi come Tesla, Lynk&Co, Lucid ecc ecc..
Il Nokia (anche se tecnologicamente avanti a tutti) non lo vuole più nessuno.
 
Ragionamento giusto, ma la conclusione è che Alfa non è più Alfa, ma qualcosa di diverso. Almeno per chi conosce la storia del marchio. Rimangono solo il nome e qualche caratterizzazione prestazionale, estetica e di arredo interno.

Troppo poco per chi ha apprezzato i modelli del glorioso passato. Inoltre oggi, Giulia a parte, Alfa vuol dire Suv. E da tempo non esistono più coupè e spider. Il futuro, sotto questi aspetti, si prospetta molto peggiore del presente, al di là del possibile successo che i futuri modelli potranno avere.
Pilota, potrei dirti che è la vita. Cosa avranno pensato nel 1955 alla presentazione della Giulietta Sprint gli alfisti doc, quelli che avevano visto auto come la 6C e la 1750? Questa non è una vera Alfa! Suona familiare?
E vogliamo forse dire che le Mercedes di oggi sono quelle macchine lussuose sul serio, con pelle e legni veri, non di plastica, e con parti sovradimensionate, praticamente indistruttibili di ieri? E la leggerezza, il rigore dello stile e la concretezza ingegneristica delle BMW che è divenuto? Avrebbe la BMW che ai petrolhead piace mai prodotto un oggetto come la iX?

Il cambiamento, anche traumatico, è nella natura delle cose e non è rimanendo rigidamente fedeli ad un'idea che si sopravvive, anzi è vero il contrario. La cosa migliore sarebbe cavalcare, provocare il cambiamento, non come l'Italia che spera di sopravvivere facendo la cariatide. Così non è per Alfa (e per cose molto più importanti) e non è detto che a questo giro sopravviva. Ma vivere con la testa all'indietro, guardando all'Alfetta come se niente di meglio sia stato fatto e che i clienti degli anni 20 del 21o secolo altro non vogliano che una nuova Alfetta, è stupido
 
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