<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Provinciali noi o rinko loro? | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Provinciali noi o rinko loro?

key-one ha scritto:
Jambana ha scritto:
key-one ha scritto:
Non c'è storia ....
Nel senso letterale e non metaforico che le auto giap non hanno un passato così glorioso come le premium tedesche .:

Ognuno ha le storie che preferisce.

Un po' facile , non credi ?

Bisogna essere corretti quando parli di storia: proprio il progetto del Maggiolino, inizialmente chiamato KdF, insieme allo stabilimento di Wolfsburg, fu fortemente voluto proprio da Hitler in persona, come progetto per la motorizzazione di massa tedesca, e contribuì a dare un punto di svolta all'ascesa professionale di Ferdinand Porsche (che pagò subendo un processo per collaborazionismo a guerra finita, soprattutto per la progettazione di mezzi militari). Non fu certo Adenauer a "creare" il maggiolino.
Fortunatamente la storia ha anche degli ottimi anticorpi, e il maggiolino (e derivati, come il Bulli) ha saputo trasformarsi, da oggetto concepito dal regime nazista addirittura ad auto simbolo degli hippy e dei pacifisti. E la Kubelwagen è diventata Pescaccia, i mitra hanno lasciato il posto alle doppiette ed alle canne da pesca.

E' uno dei casi di "nemesi" più interessanti e positivi nella storia del design secondo me, forse è anche uno dei simboli della ricostruzione di una nazione.

Cosa ci azzecchi invece Pearl Harbour con la storia dell'automobile devo capirlo, sinceramente.
 
bumper morgan ha scritto:
arizona77 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
-Logan- ha scritto:
Ormai il senso del topic inizia a sfuggirmi.

Si concluderà quando tutti converremo con Jambana che le giapponesi sono chiaramente al livello delle tedesche e oltre e che qui non hanno il successo che meriterebbero perché siamo brutti, stupidi e provinciali e non apprezziamo la vera qualità?

Se si arriva a tirare in ballo i nazisti per provare la propria posizione mi sa che l'argomento è stato sviscerato a sufficienza.

a me invece vien da ridere ( per non piangere)

tranquilli....estintosi questo....
so gia' chi ne aprira' l' erede
ahahahahahahahahahah :D

tutti dobbiamo morire :cry:

purtroppo noi, contrariamente a certi3D.....non rinasciamo
 
-Logan- ha scritto:
Ormai il senso del topic inizia a sfuggirmi.

Si concluderà quando tutti converremo con Jambana che le giapponesi sono chiaramente al livello delle tedesche e oltre e che qui non hanno il successo che meriterebbero perché siamo brutti, stupidi e provinciali e non apprezziamo la vera qualità?

Se si arriva a tirare in ballo i nazisti per provare la propria posizione mi sa che l'argomento è stato sviscerato a sufficienza.

Un momento: la storia è solo super-figo-premium e depliant patinati, oppure è storia?

Si parla di storia dell'automobile ma è tabù parlare del contesto sociale culturale e, appunto, storico in cui certi progetti sono nati e hanno trovato ragione di essere?

E poi frena: ma chi ti ha detto qual'è veramente la mia posizione? Le mie risposte sono state finora ad una serie di luoghi comuni e di generalizzazioni....a me non mi frega niente di "livelli", di stabilire cos'è inferiore, superiore, meglio, peggio...possiedo e mi godo auto tedesche da una vita, di alcune sono un grande appassionato...non mi interessa stabilire "la" verità, o classifiche di vario tipo. Mi piace semplicemente osservare il mondo senza i paraocchi.

Mi piacerebbe parlare di macchine. Ma vedo che non è possibile. Unico intervento: rigidità delle sospensioni delle Infiniti. E quello di Fancar sugli accessori a pagamento .Magari ce ne fossero di interventi così. Concreti, sulle auto. Il mio plauso a questi interventi.

Mentre, nella maggior parte dei casi, luoghi comuni triti e ritriti su auto mai neanche provate.

E allora qualche risposta provocatoria aspettatevela, non ci si può sempre riempire la bocca con parole quali "storia", "design", parole complesse, rimanendo su un livello di valutazione così superficiale.

A me una frase come "le giapponesi sono chiaramente al livello delle tedesche" fa cascare le braccia: che vuol dire? da quale punto di vista? si può dire che un'auto sia "al livello" o meno di un'altra senza decidere sotto quale aspetto?

Comunque, penso sia inutile, lasciamo perdere.
 
desmo1987 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
-Logan- ha scritto:
Ormai il senso del topic inizia a sfuggirmi.

Si concluderà quando tutti converremo con Jambana che le giapponesi sono chiaramente al livello delle tedesche e oltre e che qui non hanno il successo che meriterebbero perché siamo brutti, stupidi e provinciali e non apprezziamo la vera qualità?

Se si arriva a tirare in ballo i nazisti per provare la propria posizione mi sa che l'argomento è stato sviscerato a sufficienza.

a me invece vien da ridere ( per non piangere)

tranquilli....estintosi questo....
so gia' chi ne aprira' l' erede
ahahahahahahahahahah :D

Nah, il prossimo sarà sulla superiorità del boxerdiesel :D

o sulla imparegggiabile tenuta 4x :D :?:
 
Jambana ha scritto:
key-one ha scritto:
Jambana ha scritto:
key-one ha scritto:
Non c'è storia ....
Nel senso letterale e non metaforico che le auto giap non hanno un passato così glorioso come le premium tedesche .:

Ognuno ha le storie che preferisce.

Un po' facile , non credi ?

Bisogna essere corretti quando parli di storia: proprio il progetto del Maggiolino, inizialmente chiamato KdF, insieme allo stabilimento di Wolfsburg, fu fortemente voluto proprio da Hitler in persona, come progetto per la motorizzazione di massa tedesca, e contribuì a dare un punto di svolta all'ascesa professionale di Ferdinand Porsche (che pagò subendo un processo per collaborazionismo a guerra finita, soprattutto per la progettazione di mezzi militari). Non fu certo Adenauer a "creare" il maggiolino.
Fortunatamente la storia ha anche degli ottimi anticorpi, e il maggiolino (e derivati, come il Bulli) ha saputo trasformarsi, da oggetto concepito dal regime nazista addirittura ad auto simbolo degli hippy e dei pacifisti. E la Kubelwagen è diventata Pescaccia, i mitra hanno lasciato il posto alle doppiette ed alle canne da pesca.

E' uno dei casi di "nemesi" più interessanti e positivi nella storia del design secondo me, forse è anche uno dei simboli della ricostruzione di una nazione.

Cosa ci azzecchi invece Pearl Harbour con la storia dell'automobile devo capirlo, sinceramente.

Intanto occorre distinguere fra storia dell'auto , a cui io mi riferivo nel primo intervento e storia dei popoli e delle nazioni , sulla quale è invece virato inevitabilmente il discorso quando è apparsa l'immagine perturbante di Hitler .
In questo senso se i tedeschi devono fare i conti con la loro dittatura e i loro orrori , altrettanto debbono fare i giapponesi ed è per questo che ho postato l'immagine di Pearl Harbour . Non ci sono i buoni e i cattivi , la guerra è sporca e vigliacca per tutti .
Il destino del Maggiolino , che tu giustamente citi , sta invece proprio all'incrocio fra le due storie , quella dell'auto e quella dei popoli e delle nazioni . Nacque infatti dall'idea degli ingegneri tedeschi e slovacchi , fra qui Ferdinand Porsche , di creare un'auto utilitaria di qualità che potesse avviare la motorizzazione di massa anche in Germania e in Europa , su modello del fordismo Usa . Hitler ne raccolse i frutti (parzialmente ) e usò l'idea di mettere il popolo su 4 ruote a scopi propagandistici per il suo regime . la guerra e la sconfitta fermarono il progetto che invece fu raccolto , con il successo che conosciamo , dalla Germania post-bellica e democratica , nella quale si crearono le vere basi della contemporanea industria teutonica dell'auto . Saluti
 
key-one ha scritto:
Jambana ha scritto:
key-one ha scritto:
Jambana ha scritto:
key-one ha scritto:
Non c'è storia ....
Nel senso letterale e non metaforico che le auto giap non hanno un passato così glorioso come le premium tedesche .:

Ognuno ha le storie che preferisce.

Un po' facile , non credi ?

Bisogna essere corretti quando parli di storia: proprio il progetto del Maggiolino, inizialmente chiamato KdF, insieme allo stabilimento di Wolfsburg, fu fortemente voluto proprio da Hitler in persona, come progetto per la motorizzazione di massa tedesca, e contribuì a dare un punto di svolta all'ascesa professionale di Ferdinand Porsche (che pagò subendo un processo per collaborazionismo a guerra finita, soprattutto per la progettazione di mezzi militari). Non fu certo Adenauer a "creare" il maggiolino.
Fortunatamente la storia ha anche degli ottimi anticorpi, e il maggiolino (e derivati, come il Bulli) ha saputo trasformarsi, da oggetto concepito dal regime nazista addirittura ad auto simbolo degli hippy e dei pacifisti. E la Kubelwagen è diventata Pescaccia, i mitra hanno lasciato il posto alle doppiette ed alle canne da pesca.

E' uno dei casi di "nemesi" più interessanti e positivi nella storia del design secondo me, forse è anche uno dei simboli della ricostruzione di una nazione.

Cosa ci azzecchi invece Pearl Harbour con la storia dell'automobile devo capirlo, sinceramente.

Intanto occorre distinguere fra storia dell'auto , a cui io mi riferivo nel primo intervento e storia dei popoli e delle nazioni , sulla quale è invece virato inevitabilmente il discorso quando è apparsa l'immagine perturbante di Hitler .
In questo senso se i tedeschi devono fare i conti con la loro dittatura e i loro orrori , altrettanto debbono fare i giapponesi ed è per questo che ho postato l'immagine di Pearl Harbour . Non ci sono i buoni e i cattivi , la guerra è sporca e vigliacca per tutti .
La storia del Maggiolino , che tu giustamente citi , sta invece proprio all'incrocio fra le due storie , quella dell'auto e quella dei popoli e delle nazioni . Nacque infatti dall'idea degli ingegneri tedeschi e slovacchi , fra qui Ferdinand Porsche , di creare un'auto utilitaria di qualità che potesse avviare la motorizzazione di massa anche in Germania e in Europa , su modello del fordismo Usa . Hitler ne raccolse i frutti (parzialmente ) e usò l'idea di mettere il popolo su 4 ruote a scopi propagandistici per il suo regime . la guerra e la sconfitta fermarono il progetto che invece fu raccolto , con il successo che conosciamo , dalla Germania post-bellica e democratica , nella quale si crearono le vere basi della contemporanea industria teutonica dell'auto . Saluti

Non è come dici. L'idea di base (ottima) fu proprio di Hitler, che chiamò, in competizione, due progettisti, Porsche e Werlin.

http://it.wikipedia.org/wiki/Volkswagen_Maggiolino

La sua storia ha inizio per scelta di Adolf Hitler, che in un discorso del 1934 annunciò la sua scelta di mettere in produzione un'auto per tutti, convinto che l'automobile non dovesse essere un privilegio. In quegli anni le automobili, almeno in Europa, non avevano prezzi accessibili al cittadino medio. D'altro canto lo sviluppo della motorizzazione di massa avrebbe permesso alla Germania una maggiore flessibilità per il posizionamento delle fabbriche nei confronti dei quartieri residenziali.
I progettisti interpellati furono Ferdinand Porsche e Jakob Werlin della Mercedes-Benz. Vinse il progetto del primo, che ebbe il compito di realizzare un'auto con le seguenti caratteristiche, fornite da Adolf Hitler stesso: capacità di trasportare 5 persone o tre soldati e un mitragliatore, viaggiare oltre i 100 km/h consumando in media 7 litri per 100 km e non avere un prezzo superiore ai 1000 Reichsmark. Per fare un esempio, un operaio guadagnava in media 130 Reichsmark al mese (ma i meno abbienti erano stipendiati con circa 110 Reichsmark al mese, con ben poche possibilità di risparmio). In realtà, Ferdinand Porsche aveva in mente un progetto simile già dal 1929, quando aveva proposto la sua idea alla Mercedes-Benz prima, e alla Zündapp (che produceva motociclette) in seguito. Entrambe le aziende avevano rifiutato il suo progetto.


Una domanda: è "perturbante" parlare di storia?
 
Jambana ha scritto:
key-one ha scritto:
Jambana ha scritto:
key-one ha scritto:
Jambana ha scritto:
key-one ha scritto:
Non c'è storia ....
Nel senso letterale e non metaforico che le auto giap non hanno un passato così glorioso come le premium tedesche .:

Ognuno ha le storie che preferisce.

Un po' facile , non credi ?

Bisogna essere corretti quando parli di storia: proprio il progetto del Maggiolino, inizialmente chiamato KdF, insieme allo stabilimento di Wolfsburg, fu fortemente voluto proprio da Hitler in persona, come progetto per la motorizzazione di massa tedesca, e contribuì a dare un punto di svolta all'ascesa professionale di Ferdinand Porsche (che pagò subendo un processo per collaborazionismo a guerra finita, soprattutto per la progettazione di mezzi militari). Non fu certo Adenauer a "creare" il maggiolino.
Fortunatamente la storia ha anche degli ottimi anticorpi, e il maggiolino (e derivati, come il Bulli) ha saputo trasformarsi, da oggetto concepito dal regime nazista addirittura ad auto simbolo degli hippy e dei pacifisti. E la Kubelwagen è diventata Pescaccia, i mitra hanno lasciato il posto alle doppiette ed alle canne da pesca.

E' uno dei casi di "nemesi" più interessanti e positivi nella storia del design secondo me, forse è anche uno dei simboli della ricostruzione di una nazione.

Cosa ci azzecchi invece Pearl Harbour con la storia dell'automobile devo capirlo, sinceramente.

Intanto occorre distinguere fra storia dell'auto , a cui io mi riferivo nel primo intervento e storia dei popoli e delle nazioni , sulla quale è invece virato inevitabilmente il discorso quando è apparsa l'immagine perturbante di Hitler .
In questo senso se i tedeschi devono fare i conti con la loro dittatura e i loro orrori , altrettanto debbono fare i giapponesi ed è per questo che ho postato l'immagine di Pearl Harbour . Non ci sono i buoni e i cattivi , la guerra è sporca e vigliacca per tutti .
La storia del Maggiolino , che tu giustamente citi , sta invece proprio all'incrocio fra le due storie , quella dell'auto e quella dei popoli e delle nazioni . Nacque infatti dall'idea degli ingegneri tedeschi e slovacchi , fra qui Ferdinand Porsche , di creare un'auto utilitaria di qualità che potesse avviare la motorizzazione di massa anche in Germania e in Europa , su modello del fordismo Usa . Hitler ne raccolse i frutti (parzialmente ) e usò l'idea di mettere il popolo su 4 ruote a scopi propagandistici per il suo regime . la guerra e la sconfitta fermarono il progetto che invece fu raccolto , con il successo che conosciamo , dalla Germania post-bellica e democratica , nella quale si crearono le vere basi della contemporanea industria teutonica dell'auto . Saluti

Non è come dici. L'idea di base (ottima) fu proprio di Hitler, che chiamò, in competizione, due progettisti, Porsche e Werlin.

http://it.wikipedia.org/wiki/Volkswagen_Maggiolino

La sua storia ha inizio per scelta di Adolf Hitler, che in un discorso del 1934 annunciò la sua scelta di mettere in produzione un'auto per tutti, convinto che l'automobile non dovesse essere un privilegio. In quegli anni le automobili, almeno in Europa, non avevano prezzi accessibili al cittadino medio. D'altro canto lo sviluppo della motorizzazione di massa avrebbe permesso alla Germania una maggiore flessibilità per il posizionamento delle fabbriche nei confronti dei quartieri residenziali.
I progettisti interpellati furono Ferdinand Porsche e Jakob Werlin della Mercedes-Benz. Vinse il progetto del primo, che ebbe il compito di realizzare un'auto con le seguenti caratteristiche, fornite da Adolf Hitler stesso: capacità di trasportare 5 persone o tre soldati e un mitragliatore, viaggiare oltre i 100 km/h consumando in media 7 litri per 100 km e non avere un prezzo superiore ai 1000 Reichsmark. Per fare un esempio, un operaio guadagnava in media 130 Reichsmark al mese (ma i meno abbienti erano stipendiati con circa 110 Reichsmark al mese, con ben poche possibilità di risparmio). In realtà, Ferdinand Porsche aveva in mente un progetto simile già dal 1929, quando aveva proposto la sua idea alla Mercedes-Benz prima, e alla Zündapp (che produceva motociclette) in seguito. Entrambe le aziende avevano rifiutato il suo progetto.

Già la casa automobilistica Tatra e gli ingegneri che giravano intorno ad Opel , fra cui Ferdinand Porsche , avevano in mente una vettura economica , ma di qualità che potesse trasformare l'industria automobilistica tedesca , basata su piccole produzioni e modelli costosi , a livello dell'industria Usa , nella quale la grande produzione in catena di montaggio portava grandi utili all'industria e grandi trasformazioni sociali .
Questo prima che Hitler annunciasse la sua idea di auto del popolo e il progetto di Porshe , che attinse a piene mani da Tatra ed altri ingegneri , vincesse sugli altri .

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Jambana ha scritto:
A me una frase come "le giapponesi sono chiaramente al livello delle tedesche" fa cascare le braccia: che vuol dire? da quale punto di vista? si può dire che un'auto sia "al livello" o meno di un'altra senza decidere sotto quale aspetto?

lascia perdere certe frasi jamba,sai bene che a volte sono magari dette male o superficialmente....il punto e' un'altro: in questo topic,si legge chiaramente tra le righe ( senza riferimenti diretti) che alcune auto jap siano migliori di quelle tedesche,come spesso succede...ma sarebbe imho il caso di valutare auto per auto ;)
 
key-one ha scritto:
Già la casa automobilistica Tatra e gli ingegneri che giravano intorno ad Opel , fra cui Ferdinand Porsche , avevano in mente di progettare una vettura economica , ma di qualità che potesse trasformare l'industria automobilistica tedesca , basata su piccole produzioni e modelli costosi , a livello dell'industria Usa , nella quale la grande produzione in catena di montaggio portava grandi utili all'industria e grandi trasformazioni sociali .
Questo prima che Hitler annunciasse il suo progetto di auto del popolo e il progetto di Porshe , che attinse a piene mani da Tatra ed altri progettisti , vincesse sugli altri .

Ma che caspita c'entra?? Si possono avere in mente mille progetti e mille idee (e poi riadattarli), ma in quel caso Hitler in persona è arrivato con un'idea chiarissima ed addirittura con un capitolato preciso!

E' chiaro che ogni progettista ha sempre un bagaglio di esperienze e progetti che poi riadatta all'occorrenza, ma li ci fu una "chiamata" ben precisa da parte di un committente che aveva le idee ben chiare su cosa voleva. Il discorso della realizzazione tecnica è altra cosa. Per realizzare qualsiasi progetto ci vuole prima di tutto la volontà e la capacità economica e industriale (in quel caso c'era addirittura un grande piano industriale in progetto) di un committente. Per Porsche fu l'occasione della vita.

Si possono avere le migliori idee, ma senza committente...rimangono solo belle idee sulla carta o per qualche prototipo.
 
Jambana ha scritto:
key-one ha scritto:
Già la casa automobilistica Tatra e gli ingegneri che giravano intorno ad Opel , fra cui Ferdinand Porsche , avevano in mente di progettare una vettura economica , ma di qualità che potesse trasformare l'industria automobilistica tedesca , basata su piccole produzioni e modelli costosi , a livello dell'industria Usa , nella quale la grande produzione in catena di montaggio portava grandi utili all'industria e grandi trasformazioni sociali .
Questo prima che Hitler annunciasse il suo progetto di auto del popolo e il progetto di Porshe , che attinse a piene mani da Tatra ed altri progettisti , vincesse sugli altri .

Ma che caspita c'entra?? Si possono avere in mente mille progetti e mille idee (e poi riadattarli), ma in quel caso Hitler in persona è arrivato con un'idea chiarissima ed addirittura con un capitolato preciso!

E' chiaro che ogni progettista ha sempre un bagaglio di esperienze e progetti che poi riadatta all'occorrenza, ma li ci fu una "chiamata" ben precisa da parte di un committente che aveva le idee ben chiare su cosa voleva. Il discorso della realizzazione tecnica è altra cosa. Per realizzare qualsiasi progetto ci vuole prima di tutto la volontà e la capacità economica e industriale (in quel caso c'era addirittura un grande piano industriale in progetto) di un committente. Per Porsche fu l'occasione della vita.

Si possono avere le migliori idee, ma senza committente...

C'entra il fatto che il maggiolino non è uscito dalla testa di Hitler come Minerva da quella di Giove , ma era frutto di idee , studi , realizzazioni e prototipi dell'industria tedesca e slovacca che coinfluirono nel modello definitivo.
La storia è il frutto di molteplici forze ed energie , prodotte dagli uomini ,che a volte vengono sfruttate da dittatori , come nel caso del Maggiolino.
Si può avere un (discutibile nel caso di Adolf) commitente , un demiurgo , ma senza le idee e gli uomini che le portano avanti....
 
Jambana ha scritto:
Un momento: la storia è solo super-figo-premium e depliant patinati, oppure è storia?

Si parla di storia dell'automobile ma è tabù parlare del contesto sociale culturale e, appunto, storico in cui certi progetti sono nati e hanno trovato ragione di essere?

E poi frena: ma chi ti ha detto qual'è veramente la mia posizione? Le mie risposte sono state finora ad una serie di luoghi comuni e di generalizzazioni....a me non mi frega niente di "livelli", di stabilire cos'è inferiore, superiore, meglio, peggio...possiedo e mi godo auto tedesche da una vita, di alcune sono un grande appassionato...non mi interessa stabilire "la" verità, o classifiche di vario tipo. Mi piace semplicemente osservare il mondo senza i paraocchi.

Mi piacerebbe parlare di macchine. Ma vedo che non è possibile. Unico intervento: rigidità delle sospensioni delle Infiniti. E quello di Fancar sugli accessori a pagamento .Magari ce ne fossero di interventi così. Concreti, sulle auto. Il mio plauso a questi interventi.

Mentre, nella maggior parte dei casi, luoghi comuni triti e ritriti su auto mai neanche provate.

E allora qualche risposta provocatoria aspettatevela, non ci si può sempre riempire la bocca con parole quali "storia", "design", parole complesse, rimanendo su un livello di valutazione così superficiale.

A me una frase come "le giapponesi sono chiaramente al livello delle tedesche" fa cascare le braccia: che vuol dire? da quale punto di vista? si può dire che un'auto sia "al livello" o meno di un'altra senza decidere sotto quale aspetto?

Comunque, penso sia inutile, lasciamo perdere.

Semplicemente da 7 pagine si sta cercando di dirti che il bagaglio storico, emozionale e aggiungici quel che ti pare, che si portano dietro alcuni marchi tedeschi trascende dettagli oggettivi come la rigidità delle sospensioni o l'ampiezza della personalizzazione e va a finire in quel grande calderone che è il blasone di una casa automobilistica, che non si compra e non si inventa da un giorno all'altro (come tenta di fare anche Audi, per esempio).

E che non è affatto un luogo comune, soprattutto come abbiamo cercato di affrontarlo qui, al contrario di certe sparate che sentiamo al bar tipo "perché la XXXX è sempre la XXXX".
Quello è un luogo comune, e mostra superficialità.

Parlare di storia dei motori, di guerre, di motorizzazione di massa, di competizioni storiche come Mille Miglia, Targa Florio, campionato sportprototipi, F1, dove molti marchi europei hanno costruito il proprio nome in decenni, alcune ormai in più di un secolo, non mi pare una banalità.
E se permetti in Europa queste cose hanno ancora un certo fascino, a torto o a ragione non mi interessa.

E così, giusto per puntualizzare, un evento drammaticamente fondamentale come la seconda guerra mondiale, nel bene o nel male, sarà sempre ed infinitamente più importante di qualsiasi risultato ottenuto da qualsiasi pilota.
Il fatto stesso di essere stati lì in quel momento, a supportare l'una o l'altra parte è indifferente, è testimonianza di essere stati un tassello dell'evoluzione di un paese.

EDIT: aggiungo, a me interessa poco il discorso meglio le une o le altre, hanno ragione questi o hanno ragione quegli altri.
Quello che voglio dire è che il "blasone", o come vogliate chiamare il bagaglio di cui parlavo più sopra, non ho termini migliori, c'è, esiste.

Che dopo per qualcuno sia un fattore più o meno determinante per preferire un'auto ad un'altra non mi tange, non è il punto del mio discorso.
 
Fancar_ ha scritto:
Jambana ha scritto:
Giusto. Ma l'altro lato della medaglia è che le giapponesi di lusso sono praticamente full optional (in alcuni casi si può scegliere tra qualche allestimento e pacchetto), mentre di solito per una tedesca "bella", cioè per configurarla davvero bene, bisogna aggiungere spesso al listino, già molto salato, almeno un 15-20% di optional "obbligatori". Che mai si recupererà sulla vendita dell'usato.

Sono d'accordo con te.
Ma io mi riferivo più che altro proprio a personalizzazioni che non costano una cifra, ma hanno comunque il loro costo in catena di montaggio. Un esempio ? Mancorrenti neri o cromati? Modanature dei finestrini cromate o nero lucido o in gomma? Spoiler sportivo o spoiler normale ? MInigonne o non ?
Volante sportivo, normale? Appiattito ?Con bilanceri ?
Inserti in legno o in lacca lucida ? Sedili più o meno fascianti. E di esempi come questi ce ne sono ancora tanti. BMW adesso ha anche i freni maggiorati optional.
Per quanto riguarda invece gli altri accessori importanti come navigatore, pelle, fari xeno, ormai sono stati inclusi negli allestimenti o nei pacchetti, tipo Futura o Advanced Plus, che all'atto della rivendita vengono riconosciuti in quanto facenti parte dell'allestimento.
Certo apertuta elettrica del baule, cruise adattativo, telecamera, sospensioni elettroniche e via dicendo bisogna pagarli, e pure salati.
Perché scegliere, se puoi averli tutti in 3 soli allestimenti?
 
reFORESTERation ha scritto:
Perché scegliere, se puoi averli tutto in 3 soli allestimenti?

Tutti gli 8 colori di un determinato pannello nello stesso allestimento?
Tutti i tipi di pelle sullo stesso sedile?

Hai letto il post che hai quotato?
 
key-one ha scritto:
Jambana ha scritto:
key-one ha scritto:
Già la casa automobilistica Tatra e gli ingegneri che giravano intorno ad Opel , fra cui Ferdinand Porsche , avevano in mente di progettare una vettura economica , ma di qualità che potesse trasformare l'industria automobilistica tedesca , basata su piccole produzioni e modelli costosi , a livello dell'industria Usa , nella quale la grande produzione in catena di montaggio portava grandi utili all'industria e grandi trasformazioni sociali .
Questo prima che Hitler annunciasse il suo progetto di auto del popolo e il progetto di Porshe , che attinse a piene mani da Tatra ed altri progettisti , vincesse sugli altri .

Ma che caspita c'entra?? Si possono avere in mente mille progetti e mille idee (e poi riadattarli), ma in quel caso Hitler in persona è arrivato con un'idea chiarissima ed addirittura con un capitolato preciso!

E' chiaro che ogni progettista ha sempre un bagaglio di esperienze e progetti che poi riadatta all'occorrenza, ma li ci fu una "chiamata" ben precisa da parte di un committente che aveva le idee ben chiare su cosa voleva. Il discorso della realizzazione tecnica è altra cosa. Per realizzare qualsiasi progetto ci vuole prima di tutto la volontà e la capacità economica e industriale (in quel caso c'era addirittura un grande piano industriale in progetto) di un committente. Per Porsche fu l'occasione della vita.

Si possono avere le migliori idee, ma senza committente...

C'entra il fatto che il maggiolino non è uscito dalla testa di Hitler come Venere da quella di Giove , ma era frutto di idee , studi , realizzazioni e prototipi dell'industria tedesca e slovacca che coinfluirono nel modello definitivo.
La storia è il frutto di molteplici forze ed energie , prodotte dagli uomini ,che a volte vengono sfruttate da dittatori , come nel caso del Maggiolino.
Si può avere un (discutibile nel caso di Adolf) commitente , un demiurgo , ma senza le idee e gli uomini che le portano avanti....

Mi dispiace, ma vedo che conosci ben poco delle dinamiche di progettazione di qualsiasi oggetto di produzione, dal cucchiaino al grattacielo.

Il primo fattore, più importante, è la volontà di farlo, da parte di una committenza. Senza quello non si fa nulla e mi sembra ovvio.

Nel caso di un'automobile per la motorizzazione di massa negli anni '30, a maggior ragione, perché si trattava di un progetto ambiziosissimo, anche dal punto di vista sociale e industriale.

Il fatto che avesse una forma più o meno aerodinamica, il telaio fatto in un certo modo, o il motore anteriore e posteriore ha pochissima importanza, nell'aver deciso la sua realizzazione. E te lo dico, a malincuore, da progettista. Puoi avere le idee migliori del mondo, ma se non incontri qualcuno fortemente intenzionato a realizzare qualcosa, quindi con la SUA idea, non fai niente.

"frutto di idee realizzazioni dell'industria tedesca e slovacca" è sbagliato, in quel caso furono i due SINGOLI progettisti ad essere messi in competizione, col loro bagaglio di esperienze OVVIAMENTE permeato di quelli che erano gli studi e ricerche compiuti da loro e dai loro concorrenti al tempo.
 
reFORESTERation ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
Jambana ha scritto:
Giusto. Ma l'altro lato della medaglia è che le giapponesi di lusso sono praticamente full optional (in alcuni casi si può scegliere tra qualche allestimento e pacchetto), mentre di solito per una tedesca "bella", cioè per configurarla davvero bene, bisogna aggiungere spesso al listino, già molto salato, almeno un 15-20% di optional "obbligatori". Che mai si recupererà sulla vendita dell'usato.

Sono d'accordo con te.
Ma io mi riferivo più che altro proprio a personalizzazioni che non costano una cifra, ma hanno comunque il loro costo in catena di montaggio. Un esempio ? Mancorrenti neri o cromati? Modanature dei finestrini cromate o nero lucido o in gomma? Spoiler sportivo o spoiler normale ? MInigonne o non ?
Volante sportivo, normale? Appiattito ?Con bilanceri ?
Inserti in legno o in lacca lucida ? Sedili più o meno fascianti. E di esempi come questi ce ne sono ancora tanti. BMW adesso ha anche i freni maggiorati optional.
Per quanto riguarda invece gli altri accessori importanti come navigatore, pelle, fari xeno, ormai sono stati inclusi negli allestimenti o nei pacchetti, tipo Futura o Advanced Plus, che all'atto della rivendita vengono riconosciuti in quanto facenti parte dell'allestimento.
Certo apertuta elettrica del baule, cruise adattativo, telecamera, sospensioni elettroniche e via dicendo bisogna pagarli, e pure salati.
Perché scegliere, se puoi averli tutto in 3 soli allestimenti?

veramente apertura elettrica del baule piu' quella anche solo del lunotto
nonche' la telecamera, sono gia di serie nell' allestimento Futura
 
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