Io penso che il problema di fondo consista nel fatto che molti, troppi ciclisti, confondano il diritto a muoversi su strada con il loro mezzo a due ruote con il diritto a fare attività sportiva.
Questo fa si che molti di loro non utilizzino le piste ciclabili anche se presenti (per andare al lavoro faccio circa 2 Km di lungomare, tutti con pista ciclabile ampia e protetta da muretti e ci sono sempre i ciclisti che la evitano, con la scusa che sarebbero costretti ad andare troppo piano) o a girare con mezzi non in regola col codice della strada o a tenere comportamenti sconsiderati e pericolosi, per loro in primis.
Hai la voglia e la possibilità e la volontà di usare la bicicletta? Benissimo, ma da quel momento sei un utente della strada con diritti e doveri, devi utilizzare un mezzo a norma del codice (luci, campanello, protezioni e casco), devi rispettare il codice (quindi non andare in gruppo, aspettare il verde ai semafori, dare la precedenza a chi ce l'ha).
Nel codice della strada ci metto anche il rispetto dei limiti e utilizzare gli attraversamenti pedonali solo scendendo dalla bici.
Per la tua tranquillità, inoltre sarebbe il caso che, nel caso siano presenti, utilizzi anche le piste ciclabili, che tutti, tra l'altro, abbiamo contribuito a pagare profumatamente con le nostre tasse e non vedo perché poi i ciclisti non le utilizzino.
Ribadisco, esiste un diritto ad utilizzare la bicicletta, ma deve essere fatto nel rispetto del codice della strada, non esiste un diritto ad allenarsi su strada con la propria bici, altrimenti, per par condicio, una squadra di Rugby sarebbe autorizzata ad allenarsi in piazza, una di pallanuoto nelle fontane pubbliche o un pilota automobilistico a farlo su strada aperta al traffico.