<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Povero piccolo.... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Povero piccolo....

HomerJ-2 ha scritto:
Un ceffone dopo mille riproveri ci sta bene, e non ha mai ucciso nessuno, ma quel ceffone lo deve dare il padre o la madre a casa, non accetto che qualcuno metta le mani addosso a mia figlia, non lo deve fare, deve punirla, educarla, spiegarle cosa è giusto e cosa sbagliato, ma non può picchiarla. Non sono contro l'ora in piedi nell'angolo della classe, ma alzare le mani (pesantemente o meno) non lo ammetto, così come non ammetto l'offesa nei confronti del bambino (far scivere sono deficiente è fondamentalmente sbagliato, piuttosto "non devo fare scemenze" se proprio).

E come il cetriolo, sempre lì andiamo a finire: se i genitori invece di essere educatori sono complici dei figli, devono per forza rimetterci TUTTI gli altri alunni o possiamo accettare che alla vacante autorità genitoriale si aggiunga un'autorità del docente? Anche con misure abbastanza "pesanti"?
 
Comunque io mi ricordo che alla mia epoca, e non è tanto tempo fa, i genitori e gli insegnanti erano alleati nell'educazione del figlio, nel senso che uno. avevono gli stessi comportamenti punitivi, ciò che era sbagliato per le maestre lo era anche per i genitori
e due se una maestra puniva un alunno i geniotori o rincaravano la dose o comunque erano daccordo
perchè ora non è così? e perchè ora i giovini pensano di poter fare tutto rimanendo impuniti? insomma, le solite riflessioni.....
 
claudioval.carb ha scritto:
perchè ora non è così? e perchè ora i giovini pensano di poter fare tutto rimanendo impuniti? insomma, le solite riflessioni.....

In realtà nella maggior parte dei casi è così anche adesso, sia pure in misura minore. La prova è che in una classe di 25 ragazzi i casi "difficili" sono uno o due, e visto che i ragazzi sono tutti uguali mi vien da pensare che in generale la sponda tra scuola e famiglia funziona. La differenza è che oggi, anche grazie a Internet, ogni grattata di palle finisce in rete e fa venire il prurito a qualcun altro....
 
a_gricolo ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
Un ceffone dopo mille riproveri ci sta bene, e non ha mai ucciso nessuno, ma quel ceffone lo deve dare il padre o la madre a casa, non accetto che qualcuno metta le mani addosso a mia figlia, non lo deve fare, deve punirla, educarla, spiegarle cosa è giusto e cosa sbagliato, ma non può picchiarla. Non sono contro l'ora in piedi nell'angolo della classe, ma alzare le mani (pesantemente o meno) non lo ammetto, così come non ammetto l'offesa nei confronti del bambino (far scivere sono deficiente è fondamentalmente sbagliato, piuttosto "non devo fare scemenze" se proprio).

E come il cetriolo, sempre lì andiamo a finire: se i genitori invece di essere educatori sono complici dei figli, devono per forza rimetterci TUTTI gli altri alunni o possiamo accettare che alla vacante autorità genitoriale si aggiunga un'autorità del docente? Anche con misure abbastanza "pesanti"?

Capisco il tuo punto di vista e lo condivido, almeno in parte, ma è necessario analizzare il singolo caso, come regola generale non credo che il ceffone (o la lavata di bocca..insomma, qualsiasi punizione che comporti una fisicità) sia la soluzione che debbano prendere maestre e professori.
Piuttosto trovo incredibile, per fare un esempio, che i ragazzi (oggi anche bimbi) vadano a scuola con il cellulare e lo tengano acceso durante le lezioni, con i genitori che li spalleggiano dicendo che così sono reperibili...sono reperibili cmq: devono stare a scuola, quindi se ho bisogno chiamo la scuola!
 
Epme ha scritto:
Asilo di Pistoia ?
No, TS

Loro pari che vuol dire ? Dieci maestre naziste o dieci pimpi puoni?
No, tutti i loro compagnetti e compagnette, con le due maestre a guidare la cosa. Un paio di anni fa c'era un "problemino" con un paio di "cocchi di mamma" che tiravano pietre ai più piccoli. Le peripatetiche loro genitrici, quando questi sono tornati a casa piangenti, hanno pure osato protestare, seguendo il filo logico "pago e c...o". Gli si è mandato a dire (nemmeno tanti indirettamente) che alla prossima li cacciavano in zerovirgolauno secondi (senza manco restituire la parte di retta non usufruita). Sono diventati non dico angioletti ma accettabilmente a modo
Quest'anno in classe nostra c'era un bimbo nuovo che veniva da una struttura con evidenti problemi di disciplina (la struttura, intendo, e conseguentemente il piccolino, che era stato tolto da lì proprio dai genitori, disperati)
All'inizio era abbonato alle punizioni base (la più leggera stare in un angolo da solo, la più importante finire nella classe inferiore, una cosa che non tollerano). Già dopo un paio di mesi i genitori mi raccontavano (sono anche rappresentante d'istituto ...) di enormi miglioramenti anche a casa
Educare è dura: se fai sbagli, se non fai sbagli comunque
 
maddeché ha scritto:
Quando andavo io alle elementari, avevo un maestro grande e grosso, con due mani come badili. Quel maestro (Dio lo benedica dove é adesso) non ha mai neanche sfiorato nessuno di noi alunni; ma sapere che i nostri genitori avrebbero approvato qualsiasi punizione corporale e a casa l'avrebbero anche "rincalzata" con altri ceffoni, era condizione sufficiente a mantenere un decoro e un corretto svolgimento delle lezioni scolastiche.

Le punizioni corporali ? Sacrosante, altro che storie.

Il guaio sono propri i genitori, che scattano come crotali se vengono a sapere che il maestro, il docente, l'educatore di turno "si é azzardato a rimproverare il mio figlio davanti agli altri, umiliandolo e mortificandolo..."

Umiliare ? Umiliare un povero bambino ? Ma non sentite la puzza di sterco che esala da questo tipo di affermazioni ? (devo usare un eufemismo per evitare il turpiloquio, voi mi capite)

Casomai sono stati umiliati altri 23 ragazzini con le malefatte di un'emerito cialtrone maleducato e prepotente, dimostrando loro - fino a quel momento - che la cialtroneria, la violenza, la prevaricazione hanno buon gioco su tutto e su tutti.

:evil:

Bene Bravi Bis :thumbup:

5 stelle

Standing Ovation.
 
a_gricolo ha scritto:
jaccos ha scritto:
Se non c'è la sponda della famiglia, bisogna ricorrere ai servizii sociali. E' il loro lavoro. In ogni caso non deve pagare il bambino.

Già, i servizi sociali..... con tutto quello che hanno (o avrebbero) da fare di serio (parlo di disabili, drogati, indigenti, anziani....) li interpelli perchè i genitori di un ragazzino che non ha altri problemi non si curano di firmare le note sul libretto e di andare a parlare coi prof. Se ti va bene ti ridono in faccia, se li trovi con le balle di traverso ti cacciano a calci in culo.
E nel frattempo, il pargolo allegro continua imperterrito a rompere i coglioni ai compagni di classe e a portare le maestre alla crisi isterica......
Se la famiglia è totalmente negligente e rifiuta di educare il figlio, son i servizi sociali che se ne devono occupare. E credimi, spesso lo fanno, almeno da me.
Il più delle volte basta una visita dell'assistente sociale che fa aleggiare la parola "affido" e vedi come cambiano le cose...
 
@a_gri:in effetti ora c'è molta più visibilità, ma forse anche più bambini viziati e capicciosi....
@mauro: a sto punto meglio fare, quantomeno uno non lascia le cose come stanno....
 
jaccos ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
jaccos ha scritto:
Appunto.
Insegnanti di sostegno.
Tagliati dalla Gelmini.
Ora, le colpe del governo non ricadano sui bimbi con punizioni corporali però! :evil:

Ripeto: se non c'è la sponda della famiglia, accetto consigli sul come fare. Poi alla fine in qualche modo ci ricadono lo stesso, se non sul bimbo maltrattato (che è da dimostrare) su tutti gli altri che ricevono una preparazione menomata.
Se non c'è la sponda della famiglia, bisogna ricorrere ai servizii sociali. E' il loro lavoro. In ogni caso non deve pagare il bambino.
Prima che i servizi sociali vengano a mettere il naso sul come e perché educo mio figlio, e a decidere se sia il caso che io continui a farlo o non sia meglio spostarlo in un istituto o presso una nuova famiglia, senza che io possa oppormi in alcun modo, preferisco MILLE volte che la maestra gli lavi la bocca con un bel pezzo di sapone di marsiglia davanti a tutta la classe per dare l'esempio.
 
a_gricolo ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
Un ceffone dopo mille riproveri ci sta bene, e non ha mai ucciso nessuno, ma quel ceffone lo deve dare il padre o la madre a casa, non accetto che qualcuno metta le mani addosso a mia figlia, non lo deve fare, deve punirla, educarla, spiegarle cosa è giusto e cosa sbagliato, ma non può picchiarla. Non sono contro l'ora in piedi nell'angolo della classe, ma alzare le mani (pesantemente o meno) non lo ammetto, così come non ammetto l'offesa nei confronti del bambino (far scivere sono deficiente è fondamentalmente sbagliato, piuttosto "non devo fare scemenze" se proprio).

E come il cetriolo, sempre lì andiamo a finire: se i genitori invece di essere educatori sono complici dei figli, devono per forza rimetterci TUTTI gli altri alunni o possiamo accettare che alla vacante autorità genitoriale si aggiunga un'autorità del docente? Anche con misure abbastanza "pesanti"?
Rispondo a te (non volermene vecchio mio) per rispondere ai favorevoli alla soluzione adottata dalle maestre in questione.
Tu dici che la maestra ha fatto bene. Ok, liberissimo di pensarlo. Però l'ultima parola non è ne tua, ne dei genitori degli altri bambini, ne della maestra... è solo dei genitori del bambino punito. Se sono d'accordo, tutto bene, se non lo sono, tutto male.
Lavare la bocca col sapone non è ne più ne meno che come dare un ceffone, non è mai morto nessuno, ma è una punizione fisica.

Il docente può benissimo essere un educatore anche senza punizioni corporali. Esiste tutta una letteratura scientifica a riguardo e molti metodi di indiscussa efficacia. Un insegnante che nonostante tutto ricorre alle punizioni fisiche non può permettersi di addossare le colpe al bambino con delle punizioni fisiche, il primo INCOMPETENTE è proprio lui, in prima persona.
E dico incompetente non come offesa, ma proprio come mancanza di competenza, mancanza di conoscenza dell'insegnamento infantile.
Questo a prescindere dalla famiglia del bambino.
 
PanDemonio ha scritto:
jaccos ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
jaccos ha scritto:
Appunto.
Insegnanti di sostegno.
Tagliati dalla Gelmini.
Ora, le colpe del governo non ricadano sui bimbi con punizioni corporali però! :evil:

Ripeto: se non c'è la sponda della famiglia, accetto consigli sul come fare. Poi alla fine in qualche modo ci ricadono lo stesso, se non sul bimbo maltrattato (che è da dimostrare) su tutti gli altri che ricevono una preparazione menomata.
Se non c'è la sponda della famiglia, bisogna ricorrere ai servizii sociali. E' il loro lavoro. In ogni caso non deve pagare il bambino.
Prima che i servizi sociali vengano a mettere il naso sul come e perché educo mio figlio, e a decidere se sia il caso che io continui a farlo o non sia meglio spostarlo in un istituto o presso una nuova famiglia, senza che io possa oppormi in alcun modo, preferisco MILLE volte che la maestra gli lavi la bocca con un bel pezzo di sapone di marsiglia davanti a tutta la classe per dare l'esempio.
Hai presente quanto ci vuole prima che ti portino via i figli?
Ho seguito molto attentamente la storia di una conoscente a cui li hanno portati via... credimi, hai tutto il tempo per darti una regolata... e se non lo fai, mi dispiace, ma non sei all'altezza del compito...
 
jaccos ha scritto:
Rispondo a te (non volermene vecchio mio) per rispondere ai favorevoli alla soluzione adottata dalle maestre in questione.
Tu dici che la maestra ha fatto bene. Ok, liberissimo di pensarlo. Però l'ultima parola non è ne tua, ne dei genitori degli altri bambini, ne della maestra... è solo dei genitori del bambino punito. Se sono d'accordo, tutto bene, se non lo sono, tutto male.
Lavare la bocca col sapone non è ne più ne meno che come dare un ceffone, non è mai morto nessuno, ma è una punizione fisica.
Il docente può benissimo essere un educatore anche senza punizioni corporali. Esiste tutta una letteratura scientifica a riguardo e molti metodi di indiscussa efficacia. Un insegnante che nonostante tutto ricorre alle punizioni fisiche non può permettersi di addossare le colpe al bambino con delle punizioni fisiche, il primo INCOMPETENTE è proprio lui, in prima persona.
E dico incompetente non come offesa, ma proprio come mancanza di competenza, mancanza di conoscenza dell'insegnamento infantile.
Questo a prescindere dalla famiglia del bambino.
Premetto che già è difficile giudicare di per sè, figurarsi "a distanza", sulla basa di un articolo che magari, forse, potrebbe anche non aver riportato fedelmente tutta la vicenda.
Detto questo, prima di sostenere, anche si in astratto, l'incompetenza di un insegnante su vicende simili, forse dovresti trovarti in situazioni analoghe (nel senso di essere papà di un/a bimbo/a in una classe con problemi simili)
 
jaccos ha scritto:
Hai presente quanto ci vuole prima che ti portino via i figli?
No, e non ho nessuna voglia di sperimentarlo: entrare in un tritacarne sul quale, una volta messo in moto, non ho NESSUNA possibilità di premere il tasto stop non mi alletta per niente.

Sono stato bambino anch'io, e mia madre nel consegnarmi alla maestra spesso e volentieri la esortava, me presente, a darmi uno scapaccione se fossi diventato molesto. A me invece diceva che se me lo avesse dato e lei lo fosse venuto a sapere mi avrebbe dato il resto a casa.

Nessuna delle due occasioni si è mai presentata, ma il sano terrore di entrare in un giro di schiaffi ha funzionato egregiamente per anni.
 
|Mauro65| ha scritto:
jaccos ha scritto:
Rispondo a te (non volermene vecchio mio) per rispondere ai favorevoli alla soluzione adottata dalle maestre in questione.
Tu dici che la maestra ha fatto bene. Ok, liberissimo di pensarlo. Però l'ultima parola non è ne tua, ne dei genitori degli altri bambini, ne della maestra... è solo dei genitori del bambino punito. Se sono d'accordo, tutto bene, se non lo sono, tutto male.
Lavare la bocca col sapone non è ne più ne meno che come dare un ceffone, non è mai morto nessuno, ma è una punizione fisica.
Il docente può benissimo essere un educatore anche senza punizioni corporali. Esiste tutta una letteratura scientifica a riguardo e molti metodi di indiscussa efficacia. Un insegnante che nonostante tutto ricorre alle punizioni fisiche non può permettersi di addossare le colpe al bambino con delle punizioni fisiche, il primo INCOMPETENTE è proprio lui, in prima persona.
E dico incompetente non come offesa, ma proprio come mancanza di competenza, mancanza di conoscenza dell'insegnamento infantile.
Questo a prescindere dalla famiglia del bambino.
Premetto che già è difficile giudicare di per sè, figurarsi "a distanza", sulla basa di un articolo che magari, forse, potrebbe anche non aver riportato fedelmente tutta la vicenda.
Detto questo, prima di sostenere, anche si in astratto, l'incompetenza di un insegnante su vicende simili, forse dovresti trovarti in situazioni analoghe (nel senso di essere papà di un/a bimbo/a in una classe con problemi simili)
C'è gente che dedica la vita allo studio dell'insegnamento e ci sono fior di studi e lavori a riguardo (un'infarinata molto leggera l'ho avuta anch'io all'uni).
Non è necessario usare punizioni corporali.
Certo sul momento sono efficaci, ma sul lungo (anzi lunghissimo) periodo possono essere controproducenti.
Nel dubbio, un buon insegnante non le usa, sopratutto perchè ha altri strumenti e dovrebbe essere adeguatamente formato per conoscerli ed usarli con criterio. Per l'appunto, se lo fa è per sua incompetenza professionale.

PS: in vita mia avrò preso si e no una sberletta (da mia madre, mica da altri). sono una persona normalissima e sono cresciuto bene, pur essendo stato da bambino una vera e propria peste mi hanno sempre raddrizzato senza tanto bisogno di ceffoni o lavate di bocca col sapone.
 
PanDemonio ha scritto:
jaccos ha scritto:
Hai presente quanto ci vuole prima che ti portino via i figli?
No, e non ho nessuna voglia di sperimentarlo: entrare in un tritacarne sul quale, una volta messo in moto, non ho NESSUNA possibilità di premere il tasto stop non mi alletta per niente.

Sono stato bambino anch'io, e mia madre nel consegnarmi alla maestra spesso e volentieri la esortava, me presente, a darmi uno scapaccione se fossi diventato molesto. A me invece diceva che se me lo avesse dato e lei lo fosse venuto a sapere mi avrebbe dato il resto a casa.

Nessuna delle due occasioni si è mai presentata, ma il sano terrore di entrare in un giro di schiaffi ha funzionato egregiamente per anni.
I ceffoni sono indubbiamente efficaci nel reprimere.
Ma appunto, reprimono, che è diverso dall'educare.

Quanto ai servizi sociali, se sei un genitore anche solo nella norma non hai assolutamente nulla da temere.
 
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