<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ponti: la sf..a continua | Page 30 | Il Forum di Quattroruote

Ponti: la sf..a continua

Intanto Ti ringrazio della risposta.
( Ci guardero' domani con calma )
Detto questo, da quel che mi reputo:
persona di buon senso
Se tu Atlantia mi gestisci la rete autostradale, guadagni ma, nel contempo la devi mantenere in ordine.
Totale.
-Hai gestito
-guadagnato
MA
-non hai manutentuto....
Io ti posso annullare il mandato gratis....
Un po' come se io ti assumessi e tu non fai il tuo lavoro
-per false malattie
o
-per cartellini fasulli.

Ecco qui Arizona:

http://www.la7.it/in-onda/rivedila7/in-onda-puntata-del-15082018-16-08-2018-248420

Dal minuto 56:00.
 
In astratto e, soprattutto, in un altro paese, ti darei ragione.

Ma siamo in Italia.

Una ben determinata area politica concesse, con un contratto per anni secretato, ad una ben nota famiglia la rete autostradale costruita con i soldi delle nostre tasse. Il risultato fu l’aumento spaventoso dei pedaggi, la diminuzione delle costose pattuglie della Polizia Stradale (che sono pagate dal concessionario) sostituite con l’economico Tutor accompagnato da una campagna stampa (amica?) che mistificava i dati statistici (basta leggere con attenzione i dati pubblicati dalla società per vedere che la diminuzione dei tassi di incidentalità e mortalità è pochissimo correlata con il tutor in quanto la diminuzione è omogenea sui tratti tutorati e non tutorati.

Ora questi egregi signori, gli stessi che prelevano i pedaggi in Italia e si appoggiano fiscalmente in Lussemburgo, protestano paventando danni economici.

Io sono tutto fuorché giacobino, ma la voglia di forca mi sale tanto.

Non riesco a ritrovarla, stamane avevo letto un’intervista a Gamberale, ex ad di Autostrade. Ha indicato con chiarezza l’esasperata ricerca di redditività della concessionaria quale elemento scatenante la sua decisione di chiudere quell’esperienza.

Ripeto, sono tutto fuorché un forcaiolo, ma qui si presenta l’occasione, grazie purtroppo a queste disgraziate vittime, di passare alla resa dei conti con certe modalità di gestione della cosa pubblica.

vedi il post 408

e della ben nota famiglia ormai si é detto il nome...i benetton
 
architettonicamente parlando


Si e no credo anche come tecnica. La differenza è che sul ponte di Brooklyn ogni giorno controllano e verificano eventuali criticità e manutenzioni ,qui invece...lasciamo perdere. Per me il responsabile maggiore è stato il cattivo mantenimento ,poi....niente è eterno ma va mantenuto. Restando perplesso sul perché altresì penso che se fai poco e niente in cinquant'anni.....
 
Sono però tutti concordi ( ingegneri,associazioni ingegneristiche....) che fosse un opera unica e all'avanguardia per l'epoca.

Credo sia il rischio di costruire qualcosa di unico (e quindi mai provato prima) e all'avanguardia.
Può uscire fuori un gioiello di tecnologia che rivoluzionerà il modo di costruire in futuro,oppure un buco nell'acqua che richiederà interventi continui per poi fare questa fine comunque.
 
Credo sia il rischio di costruire qualcosa di unico (e quindi mai provato prima) e all'avanguardia.
Può uscire fuori un gioiello di tecnologia che rivoluzionerà il modo di costruire in futuro,oppure un buco nell'acqua che richiederà interventi continui per poi fare questa fine comunque.


Stamattina la mancanza di coraggio nel costruire ma di voler conservare è stata oggetto di critiche da vari soloni.
 
Si e no credo anche come tecnica. La differenza è che sul ponte di Brooklyn ogni giorno controllano e verificano eventuali criticità e manutenzioni ,qui invece...lasciamo perdere. Per me il responsabile maggiore è stato il cattivo mantenimento ,poi....niente è eterno ma va mantenuto. Restando perplesso sul perché altresì penso che se fai poco e niente in cinquant'anni.....
certo che niente é eterno ma un manufatto se mantenuto come si deve durare ben altro che 50 anni.

E visto che citi il famoso ponte americano, ti diró che ieri al tg hanno detto che hanno appena stanziato oltre 500 mln di $ per opere varie, manurnzione e consolidamento.

ovvero si fa bene un lavoro e poi per un po’ si é a posto....se invece ogni giorno si fanno lavori per qualche mln, il risultato non é lo stesso.
Credo almeno.
 
In astratto e, soprattutto, in un altro paese, ti darei ragione.

Ma siamo in Italia.

Una ben determinata area politica concesse, con un contratto per anni secretato, ad una ben nota famiglia la rete autostradale costruita con i soldi delle nostre tasse. Il risultato fu l’aumento spaventoso dei pedaggi, la diminuzione delle costose pattuglie della Polizia Stradale (che sono pagate dal concessionario) sostituite con l’economico Tutor accompagnato da una campagna stampa (amica?) che mistificava i dati statistici (basta leggere con attenzione i dati pubblicati dalla società per vedere che la diminuzione dei tassi di incidentalità e mortalità è pochissimo correlata con il tutor in quanto la diminuzione è omogenea sui tratti tutorati e non tutorati.

Ora questi egregi signori, gli stessi che prelevano i pedaggi in Italia e si appoggiano fiscalmente in Lussemburgo, protestano paventando danni economici.

Io sono tutto fuorché giacobino, ma la voglia di forca mi sale tanto.

Non riesco a ritrovarla, stamane avevo letto un’intervista a Gamberale, ex ad di Autostrade. Ha indicato con chiarezza l’esasperata ricerca di redditività della concessionaria quale elemento scatenante la sua decisione di chiudere quell’esperienza.

Ripeto, sono tutto fuorché un forcaiolo, ma qui si presenta l’occasione, grazie purtroppo a queste disgraziate vittime, di passare alla resa dei conti con certe modalità di gestione della cosa pubblica.
Guarda, io non sono entrato nel merito della cosa, anche perché non la conosco e mi astengo di conseguenza.
Posso anche aggiungere che condivido la tua visione, perché vedo come l'esasperata logica del profitto mal si sposi con investimenti in tema di sicurezza.
Però non posso non dire che c'è troppa avventatezza nel giudicare, nello sparare colpevoli e sentenze, senza conoscere né la materia in generale, né il caso specifico in particolare. Vedendo certe cose "da dentro" mi rendo conto di come siano complesse e le responsabilità di errori spesso distribuite su più persone ed enti. Invece è più facile puntare il dito e trovare in 5 minuti un colpevole da dare in pasto a Twitter.
E questo vale per tutto, dalle infrastrutture alla sanità. E la cosa è preoccupante. Forse ci si è dimenticati la fine che i giacobini fecero fare a loro stessi: l'appetito per la forca è pericoloso.
 
certo che niente é eterno ma un manufatto se mantenuto come si deve durare ben altro che 50 anni.

E visto che citi il famoso ponte americano, ti diró che ieri al tg hanno detto che hanno appena stanziato oltre 500 mln di $ per opere varie, manurnzione e consolidamento.

ovvero si fa bene un lavoro e poi per un po’ si é a posto.
...se invece ogni giorno si fanno lavori per qualche mln, il risultato non é lo stesso.
Credo almeno.


E si deve mantenere bene però
 
Stamattina la mancanza di coraggio nel costruire ma di voler conservare è stata oggetto di critiche da vari soloni.

E' più o meno lo stesso discorso,in proporzione,che si fa spesso qui sul forum.
Riparare o rottamare e comprare un'auto nuova?
Si ragione spesso col portafogli e quindi si ripara,però bisogna anche valutare secondo me se un'opera si può riparare e essere ragionevolmente sicuri che le riparazioni basteranno,oppure se si tratta di una causa persa e l'opera finirà per crollare comunque.
Ormai quel che è fatto è fatto,non si può tornare indietro.
Però difendere ancora la bontà del progetto dopo la fine che ha fatto e la vita travagliata che ha avuto,con interventi importanti che sono stati necessari già dopo soli 20 anni di vita,mi sembra un modo molto romantico ma poco realista di difendere il progettista.
Io non sono ne un architetto ne uno studioso di grandi opere ma con la mia testa limitata continuo a pensare che se di ponti fatti così ne sono stati realizzati pochi e sono tutti o crollati o stati chiusi significa che quel modello si può considerare la Duna delle grandi opere.
 
Probabilmente le avranno verificate anche sul Morandi. E dopo averle verificate, se ne sono sbattuti le balle.

Oppure le problematiche erano irrisolvibili.
Perchè spesso si ragiona in base a quanti soldi si spendono per la manutenzione,però potrebbe anche darsi che quel ponte pur con tutti i rinforzi del caso non fosse comunque il più sicuro in circolazione.
Cambia poco perchè se i lavori sono stati fatti male oppure i rischi sono stati sottovalutati il risultato è sempre lo stesso e probabilmente i responsabili anche,vedremo cosa salterà fuori,sperando che i testimoni scampati al disastro possano aiutare a ricostruire la dinamica del crollo.
 
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