pilota54 ha scritto:
C'entra marginalmente ma comunque di riflesso col piano industriale Alfa Romeo, però personalmente penso che nella sostanza fatbastard abbia ragione.
Maserati può intersecare il proprio target con quello Bmw solo per determinati modelli e certi allestimenti standard. Per il resto rimane sempre un marchio piuttosto elitario e il successo di un modello va valutato in relazione alle previsioni di vendita, formulate sulla scorta di indagini di maketing, storia della casa, prezzi di vendita e immagine, nonché ovviamente in base alla capacità produttiva degli stabilimenti..............
Se Maserati riuscirà nel 2015 a vendere 50.000 vetture, che è il quantitativo di produzione ipotizzato dal management, allora sarà un successo.
Teniamo presente che uno dei parametri fondamentali per stabilire l'entità di vetture da vendere è costituito dal break-even point (*).
Evidentemente Maserati stima il break even 2015 presumo a 45.000 vetture, pertanto con 50.000 realizza un buon utile.
L'anno scorso (2013) sono state vendute circa 15.000 vetture.
Fonte ilsole24ore.com:
"Nel 2013 Maserati ha consegnato complessivamente 15.400 veicoli, registrando un incremento del 148% rispetto al 2012, grazie al successo ottenuto dalla Quattroporte e dalla Ghibli, lanciate nel corso dell'anno. La Quattroporte, commercializzata dal mese di marzo, ha raggiunto le 7.800 unità, mentre di Ghibli, sul mercato da ottobre, ne sono state consegnate 2.900 unità. Al 31 dicembre, il portafoglio ordini è di 13.000 unità per ciascuno dei due modelli.
GranTurismo e GranCabrio, con 4.700 unità, hanno mantenuto lo stesso livello del 2012. Il significativo incremento ha interessato tutti i mercati in cui Maserati opera. Anche nel 2013 il mercato USA con 6.900 unità consegnate ed un incremento del 138% rispetto al 2012, si è confermato il primo mercato di Maserati. Secondo mercato la Cina, che con 3.800 unità ha registrato l'incremento più significativo rispetto al 2012 (+334%). Anche in Europa, nonostante il perdurare della crisi, grazie ai nuovi modelli, con 2.500 unità consegnate si è realizzato un incremento del 133% rispetto al 2012.
Maserati nel 2013 ha realizzato ricavi per 1.659 milioni di euro, in aumento del 120% rispetto al 2012. L'utile della gestione ordinaria del 2013 è stato di 171 milioni di euro (pari al 10,3% dei ricavi) con miglioramento di 114 milioni di euro rispetto al risultato di 57 milioni realizzato nel 2012."
(*) Quota di fatturato che determina il pareggio del conto economico di esercizio.
Si tratta di valori oggettivi di fronte ai quali a mio avviso cade ogni critica relativa specificamente all'andamento delle vendite di tale marchio di FCA.
Per quanto riguarda Alfa Romeo e la futura segmento D (Giulia), credo primo modello del rilancio annunciato, il discorso per me è lo stesso. Premesso che sarà impossibile raggiungere le vendite di Bmw, Mercedes e Audi, l'importante sarà costruire un prodotto di qualità elevata, che possa determinare volumi di vendita di buona entità e capaci di generare utili.
Se poi ci riusciranno o no lo scopriremo solo vivendo.
Ciao pilota, accetto la critica tua e di fatbastard.
In effetti avrei voluto essere più preciso sui numeri, ma purtroppo non è facile. Se per BMW da una parte non trovo numeri scorporati per carrozzeria / alimentazione, FCA dall'altra parte si guarda bene dal fornire addirittura numeri Maserati scorporati per singolo modello, e pure questi li nasconde accuratamente fra molto più gradevoli +300% ( bisognerebbe vedere rispetto a cosa però ).
Tuttavia ci possono venire in aiuto alcune considerazioni non organiche. Ad esempio il fatto che in USA i diesel non ci sono, così come tradizionalmente sono poco vendute le station. Eppure anche lì, anche così, si vendono assai più serie 5. Circa il +1000%.
Il dato europeo invece, dove effettivamente si vendono anche tante 520d touring, è più difficile da interpretare. Ma il dato mi pare interessante lo stesso, perchè si parla di un divario di ca. il +2400% ca. a favore di BMW: galassie.
Ora, in mancanza di dati certi, proviamo pure a correggere questo divario per i motori diesel da due litri, e per le touring, che Maserati non ha. Quanto gli vogliamo levare, il 70 / 80%? Facciamo pure... sicuri che il divario si azzeri?
Quanto al conto sul breakeven, calcolato evidentemente su volumi target inferiori, è tutto vero. Ma a mio avviso è un po' un cane che si morde la coda: chiaro che se fai una Maserati su piattaforma Chrysler di segmento E generalista con motori Chrysler / VM e poi la vendi come segmento F, hai tagliato un sacco di costi, e ne rientrerai anche con volumi inferiori.
Ma dal lato cliente non è detto che l'operazione risulti altrettanto gratificante, e di conseguenza rischi che più di tante non ne venderai mai, come sembra dimostrarsi nei fatti.
Porsche fa una Panamera dai costi ben più alti, pertanto deve vendere di più per rientrarne, e poi fare profitto.
Sotto il profilo industriale non saprei dire quale delle due sia più furba.
Dal lato cliente però la differenza si vede. Una è una Porsche e va come una Porsche ( anche se non si può guardare, lo ammetto ). L'altra è una Maserati e va come una Chrysler.
E torno alla Giulia: a me sembra evidente che una Giulia fatta così, e che però dovrebbe essere prezzata più in basso della Ghibli e fare assai più volumi, oltre che essere ancora più deludente per il cliente, non potrebbe funzionare nemmeno nei numeri.