Non sono completamente d'accordo sul fatto che la gestione Ford sia stata solo positiva: secondo me auto come la X-Type, che era di fatto una Mondeo ricarrozzata, con motori per niente in linea con lo spirito di una vera Jaguar come il 4 cilindri a gasolio, sono stati errori strategici che hanno portato al ribasso le caratteristiche di un marchio che da sempre ha fatto parte dell'élite automobilistica.
Visto che si parla di marchi "generalisti", Jaguar nella sua storia (e mi riferisco a quella vera, all'epoca William Lyons e, perché no, anche a quella British Leyland che, pur con discreto conservatorismo, ha mantenuto le caratteristiche peculiari del marchio) NON lo è mai stata, non ha mai prodotto storicamente vetture compatte, a gasolio o trucks come i suoi concorrenti tedeschi. E' sempre stata molto meno "generalista" di MB, Audi (che ha una storia moderna relativamente recente) e anche BMW.
Vada (tappandosi, letteralmente, il naso) per il sei cilindri a gasolio ormai diventato indispensabile sul mercato europeo anche per le berline di rappresentanza, anche se l'ibrido secondo me sarebbe molto più indicato, mentre non va con modelli come la X-Type, secondo me giustamente uscita di produzione e non riproposta.
Insomma, l'ampliamento della gamma verso il basso e l'idea di porsi in concorrenza diretta con le "plebee" (scusatemi il termine, ma credo che renda l'idea) Audi e BMW secondo me non è stata una grande idea, e ricorda vagamente, ad una livello di mercato più elevato, ciò che ha fatto Fiat con Alfa e Lancia: le ha sminuite.
Anche perché le auto tedesche hanno sempre avuto altri atout, delle qualità spesso migliori dal punto di vista tecnico e dell'innovazione (almeno nella storia recente, dalla seconda metà degli anni '70), mentre si sono sempre poste su un piano diverso dal punto di vista del fascino: è stato un errore secondo me mettersi in competizione sullo stesso piano invece di valorizzare maggiormente l'unicità delle Jaguar e giocare proprio sul piano del fascino. Invece di fare auto in concorrenza con la Serie 3 e 5 e con le A4, avrebbero dovuto tirar fuori dei modelli così belli da far cadere la mascella, andando oltre il razionale. Come guardacaso la stessa Ford ha fatto con Aston Martin, creando alcune delle auto più belle degli ultimi anni, pur rendendole più "accessibili" (tra virgolette, comunque ne hanno allargato moltissimo la clientela potenziale) rispetto ai prezzi straordinariamente elevati del passato.
Ma non troppo accessibili come una X-Type o una S-Type.
Insomma, tutto sommato la gestione Ford della Jaguar mi sembra un po' controversa (secondo il mio modestissimo e opinabile parere), e la stessa cessione alla Tata mi sembrerebbe confermarlo.
Ad ogni modo si eliminano direttamente questi problemi considerando solo le Jaguar classiche.