<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Peugeot 508 2.2 HDi FAP GT Vs. BMW 520D FUTURA | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Peugeot 508 2.2 HDi FAP GT Vs. BMW 520D FUTURA

|Mauro65| ha scritto:
provocantibus ha scritto:
O.K. Cambiamo segmento e prendiamo una bella 320 D Touring che a parità di dotazione veleggia sui 48.000. Diciamo anche che la TP costa di più e che qualche chicca progettuale a favore di BMW esista realmente. Restano troppi 10.000 euri di differenza.
Lo scorso autunno un mio cliente si è portato a casa una 320d Touring xdrive (trazione integrale!)Attiva con steptronic e navi staccabile Garmin interfacciato Bmw (antenna esterne etc etc) a 37.00o euro. No kmzero, solo pronta consegna. Da quel prezzo (oltre 20% di sconto) gli hanno detratto una permuta coi fiocchi (rientro della 320d Touring di quasi 4 anni con accollo della maxi rata che da sola era sopra di circa 3000 euro al 4R pieno). Se rifiutava la proposta gli tagliavo le palle e senza anestesia :twisted:
Ora dimmi onestamente se è un cattivo prezzo ... o se, sinceramente, al suo posto avresti preso la 508 di turno :rolleyes:

Poi son d'accordo con te, con 38000 eurozzi mi prendo anch'io un 520 Touring usato fresco e ancora in garanzia ufficiale
Ok, il tuo ragionamento ora mi è più chiaro :D
Anche io per Z4 pronta consegna ho avuto un 20% di sconto anche se penso che ormai questi sconti li pratichino un pò tutti marchi visto l'andazzo del mercato. Io, personalmente, adoro il marchio BMW soprattutto il 6 cilindri benza che considero il più bel motore del mondo e se mi accanisco contro la politica dei prezzi lo faccio proprio perchè vorrei continuare a comprare BMW a vita :D
 
Jambana ha scritto:
Per favore, da vero appassionato delle Jaguar che furono, ti chiedo, almeno lei, non chiamarla &quot;premium&quot;...è stata molto di più.

In questo contesto &quot;premium&quot; indica un marchio prestigioso, se non ti va chiamiamola &quot;mito&quot; o &quot;icona&quot;. Resta il fatto che se non l'avesse tirata su la Ford sarebbe un &quot;icona del passato&quot; come tanti altri marchi. Che poi, è un destino comune a un po' tutte le sportive top.
Porsche --&gt VW
Ferrari --&gt Fiat
Maserati --&gt Ferrari --&gt Fiat
Lamborghini --&gt Audi --&gt VW
Niente di male, con numeri di vendita forzatamente bassi l'alternativa è il museo (Cisitalia, Bizzarrini....). Peraltro a me non può fregar di meno se l'ufficio contabile della Lamborghini è a Wolfsburg o a Ingolstadt o a Ponte di Piave. Quello che conta è che gli stipendi arrivino alle famiglie di Sant'Agata Bolognese e dalle linee di montaggio continuino a uscire gioielli come l'Aventador (che non piace solo a Frog, ma ciò depone solo a favore dell'auto... ;) )
A mio modestissimo avviso, la Fiat avrebbe dovuto fare con l'Alfa Romeo e con la Lancia ciò che Ford ha fatto con Jaguar e che la stessa Fiat ha aftto con la Ferrari: fornire capitali e risorse industriali e lasciare ai marchi la loro autonomia e quindi le caratterizzazioni di sportiva per una e di classe per l'altra, tenendo per se il ruolo di produttore di auto per tutti. Invece com'è andata è sotto gli occhi di tutti....
 
a_gricolo ha scritto:
Jambana ha scritto:
Per favore, da vero appassionato delle Jaguar che furono, ti chiedo, almeno lei, non chiamarla &quot;premium&quot;...è stata molto di più.

In questo contesto &quot;premium&quot; indica un marchio prestigioso, se non ti va chiamiamola &quot;mito&quot; o &quot;icona&quot;. Resta il fatto che se non l'avesse tirata su la Ford sarebbe un &quot;icona del passato&quot; come tanti altri marchi. Che poi, è un destino comune a un po' tutte le sportive top.
Porsche --&gt VW
Ferrari --&gt Fiat
Maserati --&gt Ferrari --&gt Fiat
Lamborghini --&gt Audi --&gt VW
Niente di male, con numeri di vendita forzatamente bassi l'alternativa è il museo (Cisitalia, Bizzarrini....). Peraltro a me non può fregar di meno se l'ufficio contabile della Lamborghini è a Wolfsburg o a Ingolstadt o a Ponte di Piave. Quello che conta è che gli stipendi arrivino alle famiglie di Sant'Agata Bolognese e dalle linee di montaggio continuino a uscire gioielli come l'Aventador (che non piace solo a Frog, ma ciò depone solo a favore dell'auto... ;) )
A mio modestissimo avviso, la Fiat avrebbe dovuto fare con l'Alfa Romeo e con la Lancia ciò che Ford ha fatto con Jaguar e che la stessa Fiat ha aftto con la Ferrari: fornire capitali e risorse industriali e lasciare ai marchi la loro autonomia e quindi le caratterizzazioni di sportiva per una e di classe per l'altra, tenendo per se il ruolo di produttore di auto per tutti. Invece com'è andata è sotto gli occhi di tutti....

Non sono completamente d'accordo sul fatto che la gestione Ford sia stata solo positiva: secondo me auto come la X-Type, che era di fatto una Mondeo ricarrozzata, con motori per niente in linea con lo spirito di una vera Jaguar come il 4 cilindri a gasolio, sono stati errori strategici che hanno portato al ribasso le caratteristiche di un marchio che da sempre ha fatto parte dell'élite automobilistica.
Visto che si parla di marchi "generalisti", Jaguar nella sua storia (e mi riferisco a quella vera, all'epoca William Lyons e, perché no, anche a quella British Leyland che, pur con discreto conservatorismo, ha mantenuto le caratteristiche peculiari del marchio) NON lo è mai stata, non ha mai prodotto storicamente vetture compatte, a gasolio o trucks come i suoi concorrenti tedeschi. E' sempre stata molto meno "generalista" di MB, Audi (che ha una storia moderna relativamente recente) e anche BMW.
Vada (tappandosi, letteralmente, il naso) per il sei cilindri a gasolio ormai diventato indispensabile sul mercato europeo anche per le berline di rappresentanza, anche se l'ibrido secondo me sarebbe molto più indicato, mentre non va con modelli come la X-Type, secondo me giustamente uscita di produzione e non riproposta.

Insomma, l'ampliamento della gamma verso il basso e l'idea di porsi in concorrenza diretta con le "plebee" (scusatemi il termine, ma credo che renda l'idea) Audi e BMW secondo me non è stata una grande idea, e ricorda vagamente, ad una livello di mercato più elevato, ciò che ha fatto Fiat con Alfa e Lancia: le ha sminuite.
Anche perché le auto tedesche hanno sempre avuto altri atout, delle qualità spesso migliori dal punto di vista tecnico e dell'innovazione (almeno nella storia recente, dalla seconda metà degli anni '70), mentre si sono sempre poste su un piano diverso dal punto di vista del fascino: è stato un errore secondo me mettersi in competizione sullo stesso piano invece di valorizzare maggiormente l'unicità delle Jaguar e giocare proprio sul piano del fascino. Invece di fare auto in concorrenza con la Serie 3 e 5 e con le A4, avrebbero dovuto tirar fuori dei modelli così belli da far cadere la mascella, andando oltre il razionale. Come guardacaso la stessa Ford ha fatto con Aston Martin, creando alcune delle auto più belle degli ultimi anni, pur rendendole più "accessibili" (tra virgolette, comunque ne hanno allargato moltissimo la clientela potenziale) rispetto ai prezzi straordinariamente elevati del passato.
Ma non troppo accessibili come una X-Type o una S-Type.
Insomma, tutto sommato la gestione Ford della Jaguar mi sembra un po' controversa (secondo il mio modestissimo e opinabile parere), e la stessa cessione alla Tata mi sembrerebbe confermarlo.

Ad ogni modo si eliminano direttamente questi problemi considerando solo le Jaguar classiche. ;)
 
Per Agry

Certo l' importante e' mantenere i posti di lavoro....
ma generalizzando, le multinazionali portano gli utili fuori dai paesi
nei quali vengono prodotti....
 
Jambana ha scritto:
Non sono completamente d'accordo sul fatto che la gestione Ford sia stata solo positiva: secondo me auto come la X-Type, che era di fatto una Mondeo ricarrozzata, con motori per niente in linea con lo spirito di una vera Jaguar come il 4 cilindri a gasolio, sono stati errori strategici che hanno portato al ribasso le caratteristiche di un marchio che da sempre ha fatto parte dell'élite automobilistica.
Visto che si parla di marchi "generalisti", Jaguar nella sua storia (e mi riferisco a quella vera, all'epoca William Lyons e, perché no, anche a quella British Leyland che, pur con discreto conservatorismo, ha mantenuto le caratteristiche peculiari del marchio) NON lo è mai stata, non ha mai prodotto storicamente vetture compatte, a gasolio o trucks come i suoi concorrenti tedeschi. E' sempre stata molto meno "generalista" di MB, Audi (che ha una storia moderna relativamente recente) e anche BMW.
Vada (tappandosi, letteralmente, il naso) per il sei cilindri a gasolio ormai diventato indispensabile sul mercato europeo anche per le berline di rappresentanza, anche se l'ibrido secondo me sarebbe molto più indicato, mentre non va con modelli come la X-Type, secondo me giustamente uscita di produzione e non riproposta.

Insomma, l'ampliamento della gamma verso il basso e l'idea di porsi in concorrenza diretta con le "plebee" (scusatemi il termine, ma credo che renda l'idea) Audi e BMW secondo me non è stata una grande idea, e ricorda vagamente, ad una livello di mercato più elevato, ciò che ha fatto Fiat con Alfa e Lancia: le ha sminuite.
Anche perché le auto tedesche hanno sempre avuto altri atout, delle qualità spesso migliori dal punto di vista tecnico e dell'innovazione (almeno nella storia recente, dalla seconda metà degli anni '70), mentre si sono sempre poste su un piano diverso dal punto di vista del fascino: è stato un errore secondo me mettersi in competizione sullo stesso piano invece di valorizzare maggiormente l'unicità delle Jaguar e giocare proprio sul piano del fascino. Invece di fare auto in concorrenza con la Serie 3 e 5 e con le A4, avrebbero dovuto tirar fuori dei modelli così belli da far cadere la mascella, andando oltre il razionale. Come guardacaso la stessa Ford ha fatto con Aston Martin, creando alcune delle auto più belle degli ultimi anni, pur rendendole più "accessibili" (tra virgolette, comunque ne hanno allargato moltissimo la clientela potenziale) rispetto ai prezzi straordinariamente elevati del passato.
Ma non troppo accessibili come una X-Type o una S-Type.
Insomma, tutto sommato la gestione Ford della Jaguar mi sembra un po' controversa (secondo il mio modestissimo e opinabile parere), e la stessa cessione alla Tata mi sembrerebbe confermarlo.

Ad ogni modo si eliminano direttamente questi problemi considerando solo le Jaguar classiche. ;)

La x type è stata un erroraccio pagato caro, ma non si puó condensare l'operato di Ford solo in questo flop. Quando Ford ha rilevato Jaguar, questa era morta e sepolta, con due soli modelli che erano quasi d'epoca, si vendevano male e si sfasciavano peggio, pisciando olio anche da nuovi. Adesso Jaguar ha una gamma di modelli, tutti interessanti e tecnologicamente anche piuttosto sofisticati. E la lezione x type è stata imparata: la prossima si chiamerà XS, sarà a trazione posteriore, e presenterà altre scelte progettuali ben più ambiziose che quelle della vecchia x.

Di Aston Martin credo si possa dire la stessa cosa: era lessa, ora stravive.

Poi uno puó pensare che Jaguar dovesse preservare la propria nobiltà continuando a costruire solo 10 xj l'anno da fornire ai Windsor, ma nessuno puó rimanere più sul mercato con presupposti simili, a meno di non vendere le auto ad un milione d'euro l'una: ma Jaguar non era a quei livelli di nobiltà nemmeno prima, non è mai stata RR, una xj costava poco più di una classe E v8 anche ai tempi della pelle Connolly, negli anni 80, ben prima di Ford.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Jambana ha scritto:
Non sono completamente d'accordo sul fatto che la gestione Ford sia stata solo positiva: secondo me auto come la X-Type, che era di fatto una Mondeo ricarrozzata, con motori per niente in linea con lo spirito di una vera Jaguar come il 4 cilindri a gasolio, sono stati errori strategici che hanno portato al ribasso le caratteristiche di un marchio che da sempre ha fatto parte dell'élite automobilistica.
Visto che si parla di marchi "generalisti", Jaguar nella sua storia (e mi riferisco a quella vera, all'epoca William Lyons e, perché no, anche a quella British Leyland che, pur con discreto conservatorismo, ha mantenuto le caratteristiche peculiari del marchio) NON lo è mai stata, non ha mai prodotto storicamente vetture compatte, a gasolio o trucks come i suoi concorrenti tedeschi. E' sempre stata molto meno "generalista" di MB, Audi (che ha una storia moderna relativamente recente) e anche BMW.
Vada (tappandosi, letteralmente, il naso) per il sei cilindri a gasolio ormai diventato indispensabile sul mercato europeo anche per le berline di rappresentanza, anche se l'ibrido secondo me sarebbe molto più indicato, mentre non va con modelli come la X-Type, secondo me giustamente uscita di produzione e non riproposta.

Insomma, l'ampliamento della gamma verso il basso e l'idea di porsi in concorrenza diretta con le "plebee" (scusatemi il termine, ma credo che renda l'idea) Audi e BMW secondo me non è stata una grande idea, e ricorda vagamente, ad una livello di mercato più elevato, ciò che ha fatto Fiat con Alfa e Lancia: le ha sminuite.
Anche perché le auto tedesche hanno sempre avuto altri atout, delle qualità spesso migliori dal punto di vista tecnico e dell'innovazione (almeno nella storia recente, dalla seconda metà degli anni '70), mentre si sono sempre poste su un piano diverso dal punto di vista del fascino: è stato un errore secondo me mettersi in competizione sullo stesso piano invece di valorizzare maggiormente l'unicità delle Jaguar e giocare proprio sul piano del fascino. Invece di fare auto in concorrenza con la Serie 3 e 5 e con le A4, avrebbero dovuto tirar fuori dei modelli così belli da far cadere la mascella, andando oltre il razionale. Come guardacaso la stessa Ford ha fatto con Aston Martin, creando alcune delle auto più belle degli ultimi anni, pur rendendole più "accessibili" (tra virgolette, comunque ne hanno allargato moltissimo la clientela potenziale) rispetto ai prezzi straordinariamente elevati del passato.
Ma non troppo accessibili come una X-Type o una S-Type.
Insomma, tutto sommato la gestione Ford della Jaguar mi sembra un po' controversa (secondo il mio modestissimo e opinabile parere), e la stessa cessione alla Tata mi sembrerebbe confermarlo.

Ad ogni modo si eliminano direttamente questi problemi considerando solo le Jaguar classiche. ;)

La x type è stata un erroraccio pagato caro, ma non si puó condensare l'operato di Ford solo in questo flop. Quando Ford ha rilevato Jaguar, questa era morta e sepolta, con due soli modelli che erano quasi d'epoca, si vendevano male e si sfasciavano peggio, pisciando olio anche da nuovi. Adesso Jaguar ha una gamma di modelli, tutti interessanti e tecnologicamente anche piuttosto sofisticati. E la lezione x type è stata imparata: la prossima si chiamerà XS, sarà a trazione posteriore, e presenterà altre scelte progettuali ben più ambiziose che quelle della vecchia x.

Di Aston Martin credo si possa dire la stessa cosa: era lessa, ora stravive.

Poi uno puó pensare che Jaguar dovesse preservare la propria nobiltà continuando a costruire solo 10 xj l'anno da fornire ai Windsor, ma nessuno puó rimanere più sul mercato con presupposti simili, a meno di non vendere le auto ad un milione d'euro l'una: ma Jaguar non era a quei livelli di nobiltà nemmeno prima, non è mai stata RR, una xj costava poco più di una classe E v8 anche ai tempi della pelle Connolly, negli anni 80, ben prima di Ford.

Non ho mai detto che ne dovessero costruire 10 o che le Jaguar fossero delle Rolls, credo di essermi spiegato esaurientemente sopra. Ma non credo che avrebbero dovuto mai fare una Mondeo a gasolio ricarrozzata.

Per la "classe E V8 negli anni '80" ti riferisci alla 500E assemblata da Porsche in tiratura limitata, però dal 1990 al '94, col motore della 500SL? Era una macchina molto particolare, per una clientela particolare, e molto cara, ed era nelle fasce di budget proprie della serie S; comunque non è mai esistita una classe E W124 con motore V8 negli anni '80, la motorizzazione di punta era il 6 cilindri della 300E.

Comunque la collocazione nel mercato della XJ è sempre stata -come quella attuale- quella di una vettura appartenente al segmento delle berline di grande prestigio, e in passato ancora di più, visto che di macchine di grossa cilindrata se ne vendevano molto meno, alla fine degli anni '60 (la XJ è nata nel 1968 ).

La concorrente naturale delle Jaguar in casa Mercedes non è mai stata la E, ma semmai, storicamente, la S. Così come in casa BMW era la serie 7. La XF si pone in concorrenza con la classe E, infatti è un allargamento della gamma verso il basso, rispetto al passato.

Ma non riduciamo tutto, come al solito, a una mera questione di soldi. Una delle caratteristiche che hanno fatto grande la Jaguar in passato è stata quella di proporre vetture che pur meravigliose dal punto di vista tecnico ed estetico, e pur molto costose in termini assoluti, avevano comunque, tutto sommato, un ottimo value for money rispetto alle case concorrenti.
Faccio un esempio: una E-type negli anni '60 non sfigurava certo (e vorrei vedere), neanche dal punto di vista tecnico-prestazionale, nel confronto con un'Aston Martin o una Ferrari dell'epoca, ma costava meno...anche se rimaneva una vettura per pochi.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Quando Ford ha rilevato Jaguar, questa era morta e sepolta, con due soli modelli che erano quasi d'epoca, si vendevano male e si sfasciavano peggio pisciando olio anche da nuovi. Adesso Jaguar ha una gamma di modelli, tutti interessanti e tecnologicamente anche piuttosto sofisticati.

Ognuno ha i suoi gusti e le sue esperienze (ne hai posseduta una di quel periodo per avere un giudizio così negativo?) personalmente, preferirei avere in garage una XJS Convertible V12 di fine anni '80 che una XF.
Anche se magari la XF va molto meglio: non mi interessa.
La XF è una bella berlina, ha avuto fra l'altro il merito di lanciare il sasso per svecchiare il linguaggio stilistico Jaguar, ma sul piano del fascino e dell'emozione credo che il confronto sia improponibile.
La Jaguar "premium", quella per molti, secondo me un po' di quel fascino magico l'ha inesorabilmente, irrimediabilmente perso.

Ma, intendiamoci bene: non sono un nostalgico del passato, ma parlo di emozioni, molto personali, quindi assolutamente opinabili, che deve darmi una vettura; per me, la mia "Jaguar" in questo momento, per esempio, è la Fisker Karma, che è una vettura proiettata nel futuro, c'è dentro un concetto forte, un'idea, compiuta, affascinante, così come si poteva trovare un concetto altrettanto organico nelle Jaguar del passato.
Oltre a un po' della loro bellezza felina (che non ha mai avuto niente a che vedere con le creazioni teutoniche) e setosità, che oggi è data dal silenzio e dal sibilo leggero dei motori elettrici.
E' una macchina senza compromessi, fatta per essere diversa da tutto, anche sotto la pelle, così come erano tutte le auto del passato; in questo c'è la connessione, per me tra passato e futuro.
Se Jaguar tornerà a produrre concetti così forti, auto fatte per essere uniche e non calibrate sui "benchmark" attuali, con linee fatte per far cadere la mascella dallo stupore e non per accontentare tutta la clientela (spesso "stroncando" la creatività di concept bellissimi come è avvenuto con il muso della XF, tanto che ora se ne sono accorti con il restyling), allora potrà tornare ad essere la "mia" Jaguar. Il prototipo ibrido con microturbina promette bene.
 
Jambana ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Quando Ford ha rilevato Jaguar, questa era morta e sepolta, con due soli modelli che erano quasi d'epoca, si vendevano male e si sfasciavano peggio pisciando olio anche da nuovi. Adesso Jaguar ha una gamma di modelli, tutti interessanti e tecnologicamente anche piuttosto sofisticati.

Ognuno ha i suoi gusti e le sue esperienze (ne hai posseduta una di quel periodo per avere un giudizio così negativo?) personalmente, preferirei avere in garage una XJS Convertible V12 di fine anni '80 che una XF.
Anche se magari la XF va molto meglio: non mi interessa.
La XF è una bella berlina, ha avuto fra l'altro il merito di lanciare il sasso per svecchiare il linguaggio stilistico Jaguar, ma sul piano del fascino e dell'emozione credo che il confronto sia improponibile.
La Jaguar "premium", quella per molti, secondo me un po' di quel fascino magico l'ha inesorabilmente, irrimediabilmente perso.

Ma, intendiamoci bene: non sono un nostalgico del passato, ma parlo di emozioni, molto personali, quindi assolutamente opinabili, che deve darmi una vettura; per me, la mia "Jaguar" in questo momento, per esempio, è la Fisker Karma, che è una vettura proiettata nel futuro, c'è dentro un concetto forte, un'idea, compiuta, affascinante, così come si poteva trovare un concetto altrettanto organico nelle Jaguar del passato.
Oltre a un po' della loro bellezza felina (che non ha mai avuto niente a che vedere con le creazioni teutoniche) e setosità, che oggi è data dal silenzio e dal sibilo leggero dei motori elettrici.
E' una macchina senza compromessi, fatta per essere diversa da tutto, anche sotto la pelle, così come erano tutte le auto del passato; in questo c'è la connessione, per me tra passato e futuro.
Se Jaguar tornerà a produrre concetti così forti, auto fatte per essere uniche e non calibrate sui "benchmark" attuali, con linee fatte per far cadere la mascella dallo stupore e non per accontentare tutta la clientela (spesso "stroncando" la creatività di concept bellissimi come è avvenuto con il muso della XF, tanto che ora se ne sono accorti con il restyling), allora potrà tornare ad essere la "mia" Jaguar. Il prototipo ibrido con microturbina promette bene.

Non ne ho mai posseduta una, ma ero e sono appassionato, e le Jag di quegli ( ultimi ) anni avevano una reputazione davvero pessima circa l'affidabilità, un po' come le Rover. Circa il confronto con quelle attuali, è chiaro che il paragone risulti ostico, quelle d'antan conservano il fascino dell'auto d'epoca ( quali oggi sono a tutti gli effetti, ma lo erano un po' anche allora ): anche io del resto mi sciolgo davanti ad una 635 csi come non potrei mai fare davanti ad una 640 attuale. Ma non vorrei si tratti semplicemente del fascino dei ricordi.
Circa il confronto con Mercedes, intendevo proprio la classe S: perdona il refuso.

Vero che chi allora sceglieva la Jag era certamente più individualista - ed in quell'individualismo ricadeva anche l'accettare di buon grado l'affidabilità non da Mercedes, che viceversa allora era davvero leggendaria, come oggi non lo è più - di fatto peró i due prodotti erano allineati per lignaggio e prezzo. E così come Mercedes si è dovuta abbassare, negli anni, a produrre fin la Smart, altrettanto ha dovuto fare, o quasi, anche Jaguar, pur di rimanere in salute.

Poi certo, tutte le case allora erano più nobili: anche MB sotto la serie 200 non scendeva, ma ne è passata di acqua sotto i ponti, per tutti, ed il prodotto non è male nemmeno oggi.
 
posso confermare....
parecchi amici hanno avuto Jaguar....
anni 60 ( indimenticabile MK2 ) e70 , ed era piu' il tempo.....
in manutenzione che altro,
macchine splendide ma allucinanti, ma non era una sorpresa,
fra i cultori del marchio era piu' che risaputo.
 
spartacodaitri ha scritto:
posso confermare....
parecchi amici hanno avuto Jaguar....
anni 60 ( indimenticabile MK2 ) e70 , ed era piu' il tempo.....
in manutenzione che altro,
macchine splendide ma allucinanti, ma non era una sorpresa,
fra i cultori del marchio era piu' che risaputo.

Molti sono luoghi comuni. Quelle "allucinanti" secondo me hanno avuto proprietari altrettanto allucinanti che non hanno saputo curarle e usarle come è necessario.
Solo vedere quanti punti di ingrassaggio ha una vecchia XJ fa capire che tipo di manutenzione necessiti.
Le Jaguar classiche sono macchine molto ben fatte che però non tollerano manutenzione e uso approssimativi. Non sono auto dove "metti la benzina e vai", non sono auto da mettere in mano a un meccanico qualunque, non sono auto per partire a razzo col motore freddo né da spremere nel casello-casello per centinaia di km. Esigono di essere utilizzate con una certa cura e una certa flemma che, d'altra parte, con un po' di sensibilità vengono del tutto naturali usandole. Pur avendo un'anima sportiva e prestazioni elevate, oltre a un motore fantastico, è un peccato "violentarle" e ciò è percepibile guidandole. Una volta ricordato questo, e se si possiede un esemplare non pasticciato, è difficile che deluda.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Poi certo, tutte le case allora erano più nobili: anche MB sotto la serie 200 non scendeva, ma ne è passata di acqua sotto i ponti, per tutti, ed il prodotto non è male nemmeno oggi.

C'era anche la più compatta 190 negli anni '80...e anche andando molto indietro negli anni i modelli -pur lussuosi e cari in relazione al segmento di appartenenza- 170 ,180 e 190 (W120) degli anni '50-'60 erano comunque modelli destinati ad un uso quodidiano...e intenso, addirittura tra le prime macchine in assoluto a montare motori diesel.

Insomma, automobili filosoficamente molto diverse dalle Jaguar dell'epoca. Mercedes ha sempre avuto una gamma molto estesa, che andava da auto di altissimo pregio e altissimo prezzo (come altrimenti definire una 300 SL, o una 600, auto per re e papi) a berline più "utilitarie" anche se care e ben fatte, adatte alla "buona borghesia" del tempo, come le 170-190 berlina; allo stesso tempo ha da sempre un ottimo know-how nei motori diesel, tanto che produce tradizionalmente camion, grandi motori diesel e addirittura mezzi speciali come l'Unimog.

Jaguar invece storicamente ha sempre prodotto solo sportive, berline di lusso con connotazioni sportive o gran lusso (come le MKV-MKVII degli anni '50) tutte con motori plurifrazionati a benzina. Era un produttore specializzato in un settore particolare (tanto che erano molte le componenti meccaniche condivise, la XJ aveva, oltre al motore, con due carburatori invece di tre, tutto il retrotreno della E-Type per fare un esempio) e affascinante, credo che ciò, insieme alla caratterizzazione estetica, sia preponderante nell'identità della marca.
 
Vorrei portare la mia testimonianza a questa discussione 508/520 con una considerazione ulteriore che non mi pare di aver letto nel forum. Attendo a giorni l'arrivo di una 508 GT dopo aver avuto, dal 2003, nell'ordine: mercedes classe C, classe E, classe C; quest'ultima dal 2008 a tutt'oggi. I 25k? di differenza con i quali è iniziata la discussione vanno in realtà amplificati: se è vero che tra un po' la bmw vedrà dimezzato il suo valore laddove la 508 scenderà ad un terzo di quello iniziale, questo aspetto apparentemente a favore della BMW viene meno. Infatti si consideri, esperienza personale, che la forbice sul nuovo si amplifica considerando che BMW (o tedesche in generale) fanno sconti molto più limitati sul listino e che -soprattutto- scoraggiano del tutto le permute con prezzi irrisori sulla valutazione dell'usato. E' stato anche questo che mi ha indotto a passare alla 508.
 
una considerazione.
continuo a ritenere molti accessori considerati come indispensabili in realtà decisamente superflui. le due auto in oggetto nel mio caso avrebbero una differenza di prezzo decisamente più sottile. una differenza che mi farebbe propendere per l'acquisto del 520 praticamente di serie. prestigio, confort tecnologia e qualità protratte nel tempo al costo adeguato alla situazione dei prezzi attuale.
 
skamorza ha scritto:
una considerazione.
continuo a ritenere molti accessori considerati come indispensabili in realtà decisamente superflui. le due auto in oggetto nel mio caso avrebbero una differenza di prezzo decisamente più sottile. una differenza che mi farebbe propendere per l'acquisto del 520 praticamente di serie. prestigio, confort tecnologia e qualità protratte nel tempo al costo adeguato alla situazione dei prezzi attuale.

Se non si rompe (come si può, invece, rompere).
 
molai ha scritto:
Vorrei portare la mia testimonianza a questa discussione 508/520 con una considerazione ulteriore che non mi pare di aver letto nel forum. Attendo a giorni l'arrivo di una 508 GT dopo aver avuto, dal 2003, nell'ordine: mercedes classe C, classe E, classe C; quest'ultima dal 2008 a tutt'oggi. I 25k? di differenza con i quali è iniziata la discussione vanno in realtà amplificati: se è vero che tra un po' la bmw vedrà dimezzato il suo valore laddove la 508 scenderà ad un terzo di quello iniziale, questo aspetto apparentemente a favore della BMW viene meno. Infatti si consideri, esperienza personale, che la forbice sul nuovo si amplifica considerando che BMW (o tedesche in generale) fanno sconti molto più limitati sul listino e che -soprattutto- scoraggiano del tutto le permute con prezzi irrisori sulla valutazione dell'usato. E' stato anche questo che mi ha indotto a passare alla 508.
Una volta , adesso anche i crucchi scontano eccome , poi sulle permute saranno + brillanti con l'usato della propria marca , ma non credo che possano piu' fare gli schizzinosi ;)
 
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