<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Petrolio presto a $100? Costi energetici alle stelle e poi? Al freddo d'inverno e auto in garage. | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Petrolio presto a $100? Costi energetici alle stelle e poi? Al freddo d'inverno e auto in garage.

Sai tra accise.... e iva sulle medesime..... quanto ci fai?
altrochè PNRR.

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Penso che se
il petrolio andasse ben oltre i 200....e la benza a seguire
lo Stato interverrebbe,
( come pare faccia su Gas e Luce, tagliando gli oneri )
mantenendo allo stesso livello la parte di tasse....
Per dire che su una benza verso i 4 al litro, si accontenterebbe del balzello odierno
 
Ti ringrazio per l'acculturamento, posso farlo anch'io? Se ti va, leggi un po' questo articoletto di Vanitiy Fair intitolato "Il nuovo status symbol? Avere molti figli".
https://www.vanityfair.it/mybusines...-numerose-supersize-status-symbol?refresh_ce=

Riporto un paio di passaggi:
Visti i costi di mantenimento una famiglia numerosa rappresenta uno status symbol per sé. Già nel 2011 il New York Post parlava della tendenza a un aumento significativo delle famiglie con tre o quattro bambini tra il 2% delle famiglie statunitensi – famiglie ad alto reddito residenti nei grandi centri urbani. Recenti studi sociologici hanno evidenziato come al giorno d’oggi avere una moglie completamente fuori dal mercato del lavoro che si occupa dei figli a tempo pieno sia diventato un indicatore di status sempre più rilevante.

..ci sono prove che suggeriscono che l’1-2% delle donne più facoltose in Europa, coloro che possono permettersi una bambinaia o una pausa di carriera, decidono di avere tre o più figli quale modo per esibire il loro benessere economico. Si tratta di donne altamente istruite che occupano posti di lavoro importanti e che possono permettersi di scegliere.

Non sara' tratto da una rivista scientifica, ma mi pare interessante

Mi scuso per l'espressione decisamente poco elegante con cui ho etichettato il tuo post, peraltro rispondendo a un altro utente, ma sinceramente l'avevo presa per una teoria "esterna" trovata in rete tra le tante, non per un tuo personale pensiero. Spero vorrai scusarmi. Resta il fatto che parlare di un 2% di famiglie "benestanti" che esibiscono tre figli come status symbol (a parte che già questo mi sa di cafonaggine ipergalattica) mi sembra che non cambi di una virgola l'osservazione che i paesi che hanno problemi di sovrapopolazione sono quelli poveri o poverissimi, non quelli ricchi. Anche gli immigrati provenienti da quegli stessi luoghi dove avere quattro mogli e trenta figli è la normalità, appena si stabiliscono definitivamente in Europa o in USA e si integrano in termini di redditività con le comunità occidentali, la prima cosa che fanno è ridurre drasticamente proprio la prole, e il motivo è presto detto: i figli in economia di sopravvivenza servono per portare a casa la cena, in economia più avanzata sono un costo, e pure importante, e non è con qualche centinaio di euro di "bonus bebè" che li si rende "convenienti". A margine, ho sempre sostenuto che lo scenario secondo cui qualche miliardo tra cinesi, indiani e africani potrebbero aspirare a stili di vita su standard occidentali è semplicemente impossibile, perchè se prima non riducono drasticamente la popolazione non se lo possono permettere. O per lo meno, io la vedo così, magari mi sbaglio io...
 
Ma ci credi o ci speri?


Non ci credo,
ne' ci spero....
Sto facendo una considerazione
( secondo la situazione da presi alla gola, oggi corrente, e secondo il mio pensare )
Lo Stato sa gia',
OGGI,
che i prelievi, sul costo finale dei carburanti sono al limite.
Ergo, se il costo della materia prima sale a dismisura, credo che gli
convenga trovare sensato, che il suo ricarico fiscale resti in valore assoluto, quello odierno.
 
Ultima modifica:
Il prezzo del petrolio crddj che sia sempre stato determinato dalle scelte dei produttori, abbiamo avuto per anni il prezzo al barile veramente basso ieri scelta del Opec,ora è aumentato sempre per manovre interne ai produttori, pensare che questi abbiano interesse ad arrivare ai 200 dollari mi sembra strano.
I 4 euro al litri ci si arriva non per il.irezzo del petrolio per aumento delle accise ? Ma siamo una società che ancora adesso è legate a doppia mandata agli idrocarburi , un aumento del genere metterebbe in ginocchio di brutto le economie con ripercussioni sociali gravi, francamente non riesco a capire l'interesse della classe governativa, ormai attentissimo al umore dei cittadini, ad una operazione del genere
 
Repubblica oggi titola:
Benzina a 4 euro? Uno scenario molto "futuribile". Intanto la Francia dà un contributo da 100 euro agli automobilisti
Speriamo di no!

E da tempi non sospetti che sostengo che, con buona pace di noi appassionati di auto, che il problema della mobilità si potrebbe risolvere solo alzando il prezzo della benzina di parecchio (anche fino a oltre 5 €/l) e prevedendo dei voucher base a prezzo ridotto. Per chi fa un uso dell'auto, dimostrabile, per per lavoro, si potrebbe pensare a detrazioni "pesati" o a voucher integrativi.
Naturalmente senza un potenziamento dei trasporti pubblici, tutto questo non funzionerebbe.

Ho espresso questo pare già nel 2017 su questo forum.

https://forum.quattroruote.it/threa...tare-unauto-nuova.110857/page-11#post-2167831

E da parecchio che penso che, così come ci sono i buoni pasto, ci dovrebbe essere dei buoni carburante (erogati dallo stato), a costo incentivato, in proporzione alla distanza dal luogo di lavoro.
I buoni potrebbe essere calcolati su dei parametri che tengono conto della distanza casa lavoro e su un consumo standardizzato che so, a 20 Km/l.
Con questi 2 parametri definiti per legge, chi fa 10.000 Km/annui per lavoro avrebbe diritto a:
10.000/20 = 500 litri di carburante incentivato, ad esempio ad 1 €/l.
Poi se viaggia in ferrari e consuma 2000 litri cavoli sui i restanti 1500 verranno pagati a prezzo piene comprensivo della aliquota comprensiva del bollo. Se usa i mezzi pubblici, con quei 500 litri può farci quello che vuole, così ammortizzerebbe il costo degli abbonamenti.
Questo naturalmente per i dipendenti sia pubblici che privati, categoria alla quale, per fugare ogni dubbio, Non appartengo.

Difficile da attuare ?
Secondo me, sicuramente non più di altri meccanismi perversi che sono in atto per spremerci come limoni in molti casi

Per i liberi professionisti, artigiani, ecc., ci vorrebbero degli strumenti più efficaci e meno vessatori per poter scaricare le spese degli spostamenti dal reddito.
Spese che attualmente sono "costretto" a conteggiare ai mie clienti e che considero forfettariamente in 0,25 €/Km.
Anche in questo caso se volessi girare con un V8 5.000, il meccanismo di detrazione non mi dovrebbe impedire ciò (cosa che oggi tra redditometro ed altro accade), ma semplicemente limitare lo sgravio a dei parametri uniformati magari anche in maniera forfettaria sul fatturato.
 
E da tempi non sospetti che sostengo che, con buona pace di noi appassionati di auto, che il problema della mobilità si potrebbe risolvere solo alzando il prezzo della benzina di parecchio (anche fino a oltre 5 €/l) e prevedendo dei voucher base a prezzo ridotto. Per chi fa un uso dell'auto, dimostrabile, per per lavoro, si potrebbe pensare a detrazioni "pesati" o a voucher integrativi.
Naturalmente senza un potenziamento dei trasporti pubblici, tutto questo non funzionerebbe.

Ho espresso questo pare già nel 2017 su questo forum.

https://forum.quattroruote.it/threads/tassare-chi-non-può-permettersi-di-acquistare-unauto-nuova.110857/page-11#post-2167831

Però poi si affosserebbero forse altri settori quali turismo e commerci?

Per motivi famigliari, da oltre dieci anni, percorro, periodicamente nel fine settimana, tangenziale Ovest di Milano ed A9 MI-Chiasso.

Ai tempi della grande crisi (2011-13) il traffico era minimo, per poi mam mano risalire. Ma mai ai livelli attuali post lock down: in estate e primi di settembre davo la colpa ai vacanzieri ma anche sabato c'era un discreto deliro sia al mattino che nel pomeriggio, in entrambe le direzioni.

Considerando che al sabato i mezzi pesanti sono rari vedere le tre corsie occuate come nei giorni lavorativi mi ha colpito.
 
Un tracollo alla mobilita' non gioverebbe
( se non al clima - ma per quanto?? )
a " nessuno...."
Ci sarebbe un calo di PIL a livello planetario.
E calando il PIL, calano le entrate da TASSE & C....
E di qui, meno investimenti pubblici, pensioni, sanita'....

Sarebbe come mangiare la gallina,
e addio alla sicurezza della continuita' data dall' uovo
 
non riesco a capire l'interesse della classe governativa, ormai attentissimo al umore dei cittadini, ad una operazione del genere

Temo che il livello del ragionamento della "classe governativa" sia lo stesso di quello attribuito alla compianta Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena a proposito dell'intercambiabilità tra panificati e prodotti dolciari.
 
Ultima modifica di un moderatore:
E da tempi non sospetti che sostengo che, con buona pace di noi appassionati di auto, che il problema della mobilità si potrebbe risolvere solo alzando il prezzo della benzina di parecchio (anche fino a oltre 5 €/l) e prevedendo dei voucher base a prezzo ridotto. Per chi fa un uso dell'auto, dimostrabile, per per lavoro, si potrebbe pensare a detrazioni "pesati" o a voucher integrativi.
Naturalmente senza un potenziamento dei trasporti pubblici, tutto questo non funzionerebbe.

Ho espresso questo pare già nel 2017 su questo forum.

https://forum.quattroruote.it/threads/tassare-chi-non-può-permettersi-di-acquistare-unauto-nuova.110857/page-11#post-2167831
E allora saremmo punto e a capo, o disincentivi tutti o nessuno, così il parco auto non lo cambierai mai.
 
Pensaci bene, se sai per ipotesi, che dal 2035 non vendi più nemeno mezzo barile cos'hai da perdere?

i produttori di petrolio non sono stai mai un fronte compatto, per tanti anni abbiamo avuto il prezzo basso proprio per lotte intestine loro, il prezzo ha cominciato a rialzarsi da quanto proprio nell'Opec hanno raggiunto un accordo , per dire che se ci fosse un produttore che vorrebbe vendere a 200 dollari al barile probabilmente immagino che ce ne sarebbe un altro che ne approfitterebbe e lo venderebbe ad un prezzo più basso.
 
i produttori di petrolio non sono stai mai un fronte compatto, per tanti anni abbiamo avuto il prezzo basso proprio per lotte intestine loro, il prezzo ha cominciato a rialzarsi da quanto proprio nell'Opec hanno raggiunto un accordo , per dire che se ci fosse un produttore che vorrebbe vendere a 200 dollari al barile probabilmente immagino che ce ne sarebbe un altro che ne approfitterebbe e lo venderebbe ad un prezzo più basso.

questo discorso è valido in condizioni normali, è la concorrenza bellezza.........Nel caso in esame è come darsi la zappa sui piedi: da quella data non becchi più un'euro e i soldi ti servono, soprattutto se non sei stato longimirante e non hai altre fonti di reddito. Stati come Dubai potrebbe non avere nessun interesse ma l'Arabia Esaurita senza il petrolio è praticamente fallita.
 

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