E da parecchio che penso che, così come ci sono i buoni pasto, ci dovrebbe essere dei buoni carburante (erogati dallo stato), a costo incentivato, in proporzione alla distanza dal luogo di lavoro.
I buoni potrebbe essere calcolati su dei parametri che tengono conto della distanza casa lavoro e su un consumo standardizzato che so, a 20 Km/l.
Con questi 2 parametri definiti per legge, chi fa 10.000 Km/annui per lavoro avrebbe diritto a:
10.000/20 = 500 litri di carburante incentivato, ad esempio ad 1 €/l.
Poi se viaggia in ferrari e consuma 2000 litri cavoli sui i restanti 1500 verranno pagati a prezzo piene comprensivo della aliquota comprensiva del bollo. Se usa i mezzi pubblici, con quei 500 litri può farci quello che vuole, così ammortizzerebbe il costo degli abbonamenti.
Questo naturalmente per i dipendenti sia pubblici che privati, categoria alla quale, per fugare ogni dubbio, Non appartengo.
Difficile da attuare ?
Secondo me, sicuramente non più di altri meccanismi perversi che sono in atto per spremerci come limoni in molti casi
Per i liberi professionisti, artigiani, ecc., ci vorrebbero degli strumenti più efficaci e meno vessatori per poter scaricare le spese degli spostamenti dal reddito.
Spese che attualmente sono "costretto" a conteggiare ai mie clienti e che considero forfettariamente in 0,25 €/Km.
Anche in questo caso se volessi girare con un V8 5.000, il meccanismo di detrazione non mi dovrebbe impedire ciò (cosa che oggi tra redditometro ed altro accade), ma semplicemente limitare lo sgravio a dei parametri uniformati magari anche in maniera forfettaria sul fatturato.