<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Per RENEXX | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Per RENEXX

giampi47 ha scritto:
Lo immagino perfettamente caro Renè. Il profumo degli interni delle LANCIA nuove che - come le ALFA - si diversificavano e di molto da altre marche.

La chiusura delle portiere così " gentile e delicata e robusta allo stesso tempo " con un CLACK inconfondibile........... Sai a quei tempi non avevo LANCIA ma avevo alcuni amici che ne erano possessori e magari più avanti col Forum ci sarà occasione per raccontare qualcosa.

E poi, la ruota di scorta nel baule che era ricoperta da una deliziosa ed elegante guaina ( simile alle attuali " termocoperte " della F.1.) e che nessuna altra marca di auto ti forniva di serie. ;)

:thumbup:
 
giampi47 ha scritto:
renexx ha scritto:
Grazie ancora, Giampi! La mia memoria storica parte dagli anni '70, quando in casa arrivò la prima Fulvia berlina, color beige. Mio padre proveniva dalla Fiat 1100, ed il salto ci sembrò, anche a noi ragazzetti neanche quindicenni, un vero balzo epocale...

Lo immagino perfettamente caro Renè. Il profumo degli interni delle LANCIA nuove che - come le ALFA - si diversificavano e di molto da altre marche.

La chiusura delle portiere così " gentile e delicata e robusta allo stesso tempo " con un CLACK inconfondibile........... Sai a quei tempi non avevo LANCIA ma avevo alcuni amici che ne erano possessori e magari più avanti col Forum ci sarà occasione per raccontare qualcosa.

E poi, la ruota di scorta nel baule che era ricoperta da una deliziosa ed elegante guaina ( simile alle attuali " termocoperte " della F.1.) e che nessuna altra marca di auto ti forniva di serie. ;)
cut
cut

grazie per cercare di mantenere vivo con ricordi e documenti il percorso storico della Lancia ( intendo quella Classica)
Al tempo stesso devo però ricordare che, sia per le velleità sportive, sia che che una tecnica costruttiva di qualità elevata, ma assolutamente non profittevole, quella Lancia chiuse- praticamente fallita - moooolti anni fà
Mi pare un po'illusorio portare questi esempi come stimolo a creare una nuova marca destinata per gli stessi motivi allo stesso finale.
marchio o Marca autonoma, se non crea profitto non può esistere
Il resto, perdonami, sono illusioni
cordialemnte tolo
 
tolo52meo ha scritto:
giampi47 ha scritto:
renexx ha scritto:
Grazie ancora, Giampi! La mia memoria storica parte dagli anni '70, quando in casa arrivò la prima Fulvia berlina, color beige. Mio padre proveniva dalla Fiat 1100, ed il salto ci sembrò, anche a noi ragazzetti neanche quindicenni, un vero balzo epocale...

Lo immagino perfettamente caro Renè. Il profumo degli interni delle LANCIA nuove che - come le ALFA - si diversificavano e di molto da altre marche.

La chiusura delle portiere così " gentile e delicata e robusta allo stesso tempo " con un CLACK inconfondibile........... Sai a quei tempi non avevo LANCIA ma avevo alcuni amici che ne erano possessori e magari più avanti col Forum ci sarà occasione per raccontare qualcosa.

E poi, la ruota di scorta nel baule che era ricoperta da una deliziosa ed elegante guaina ( simile alle attuali " termocoperte " della F.1.) e che nessuna altra marca di auto ti forniva di serie. ;)
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grazie per cercare di mantenere vivo con ricordi e documenti il percorso storico della Lancia ( intendo quella Classica)
Al tempo stesso devo però ricordare che, sia per le velleità sportive, sia che che una tecnica costruttiva di qualità elevata, ma assolutamente non profittevole, quella Lancia chiuse- praticamente fallita - moooolti anni fà
Mi pare un po'illusorio portare questi esempi come stimolo a creare una nuova marca destinata per gli stessi motivi allo stesso finale.
marchio o Marca autonoma, se non crea profitto non può esistere
Il resto, perdonami, sono illusioni
cordialemnte tolo

Perdonami tu, ma ,sinceramente portarci sempre alla realtà che è oggi, con un atteggiamento (mi pare di capire, forse sbagliando) "arrendevole", mi pare sbagliato, per lo meno per gli amanti dei Marchi italiani. Il dovere supinamente accettare un rimarchio di auto americane è troppo. Tanto vale, come prospettano alcuni, chiudere il Marchio e vendere tali auto per quelle che sono (ovvero delle grand buone e magari belle Chrysler).
Vorrei permettermi di ricordarti ( ma lo saprai meglio di me) che proprio la chicca della qualità costruttiva e delle competizioni, se fatta da un capitalismo di allora, non malato e "drogato" (=Stato), ma come quelli di altri Paesi che oggi gongolano, avrebbe portato a ben altre cose.
Detto questo, la possibilutà, le idee che oggi possono essere di un gruppo di "malati" di nostalgia, potrebbero essere prese in considerazione per un rilancio dalle enormi potenzialità, anche e soprattutto in un mercato globale.
Si sono inventati Marchi dal nulla (=jap) perchè non dovremo fare delle gran belle auto marchiate Lancia e fatte da Lancia da vendere in tutto il Mondo?
 
GenLee ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
giampi47 ha scritto:
renexx ha scritto:
Grazie ancora, Giampi! La mia memoria storica parte dagli anni '70, quando in casa arrivò la prima Fulvia berlina, color beige. Mio padre proveniva dalla Fiat 1100, ed il salto ci sembrò, anche a noi ragazzetti neanche quindicenni, un vero balzo epocale...

Lo immagino perfettamente caro Renè. Il profumo degli interni delle LANCIA nuove che - come le ALFA - si diversificavano e di molto da altre marche.

La chiusura delle portiere così " gentile e delicata e robusta allo stesso tempo " con un CLACK inconfondibile........... Sai a quei tempi non avevo LANCIA ma avevo alcuni amici che ne erano possessori e magari più avanti col Forum ci sarà occasione per raccontare qualcosa.

E poi, la ruota di scorta nel baule che era ricoperta da una deliziosa ed elegante guaina ( simile alle attuali " termocoperte " della F.1.) e che nessuna altra marca di auto ti forniva di serie. ;)
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cut

grazie per cercare di mantenere vivo con ricordi e documenti il percorso storico della Lancia ( intendo quella Classica)
Al tempo stesso devo però ricordare che, sia per le velleità sportive, sia che che una tecnica costruttiva di qualità elevata, ma assolutamente non profittevole, quella Lancia chiuse- praticamente fallita - moooolti anni fà
Mi pare un po'illusorio portare questi esempi come stimolo a creare una nuova marca destinata per gli stessi motivi allo stesso finale.
marchio o Marca autonoma, se non crea profitto non può esistere
Il resto, perdonami, sono illusioni
cordialemnte tolo

Perdonami tu, ma ,sinceramente portarci sempre alla realtà che è oggi, con un atteggiamento (mi pare di capire, forse sbagliando) "arrendevole", mi pare sbagliato, per lo meno per gli amanti dei Marchi italiani. Il dovere supinamente accettare un rimarchio di auto americane è troppo. Tanto vale, come prospettano alcuni, chiudere il Marchio e vendere tali auto per quelle che sono (ovvero delle grand buone e magari belle Chrysler).
Vorrei permettermi di ricordarti ( ma lo saprai meglio di me) che proprio la chicca della qualità costruttiva e delle competizioni, se fatta da un capitalismo di allora, non malato e "drogato" (=Stato), ma come quelli di altri Paesi che oggi gongolano, avrebbe portato a ben altre cose.
Detto questo, la possibilutà, le idee che oggi possono essere di un gruppo di "malati" di nostalgia, potrebbero essere prese in considerazione per un rilancio dalle enormi potenzialità, anche e soprattutto in un mercato globale.
Si sono inventati Marchi dal nulla (=jap) perchè non dovremo fare delle gran belle auto marchiate Lancia e fatte da Lancia da vendere in tutto il Mondo?

Quoto il discorso di GenLee, anche se il realismo pessimista di tolo52meo mi sa che avrà il sopravvento...
 
renexx ha scritto:
GenLee ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
giampi47 ha scritto:
renexx ha scritto:
Grazie ancora, Giampi! La mia memoria storica parte dagli anni '70, quando in casa arrivò la prima Fulvia berlina, color beige. Mio padre proveniva dalla Fiat 1100, ed il salto ci sembrò, anche a noi ragazzetti neanche quindicenni, un vero balzo epocale...

Lo immagino perfettamente caro Renè. Il profumo degli interni delle LANCIA nuove che - come le ALFA - si diversificavano e di molto da altre marche.

La chiusura delle portiere così " gentile e delicata e robusta allo stesso tempo " con un CLACK inconfondibile........... Sai a quei tempi non avevo LANCIA ma avevo alcuni amici che ne erano possessori e magari più avanti col Forum ci sarà occasione per raccontare qualcosa.

E poi, la ruota di scorta nel baule che era ricoperta da una deliziosa ed elegante guaina ( simile alle attuali " termocoperte " della F.1.) e che nessuna altra marca di auto ti forniva di serie. ;)
cut
cut

grazie per cercare di mantenere vivo con ricordi e documenti il percorso storico della Lancia ( intendo quella Classica)
Al tempo stesso devo però ricordare che, sia per le velleità sportive, sia che che una tecnica costruttiva di qualità elevata, ma assolutamente non profittevole, quella Lancia chiuse- praticamente fallita - moooolti anni fà
Mi pare un po'illusorio portare questi esempi come stimolo a creare una nuova marca destinata per gli stessi motivi allo stesso finale.
marchio o Marca autonoma, se non crea profitto non può esistere
Il resto, perdonami, sono illusioni
cordialemnte tolo

Perdonami tu, ma ,sinceramente portarci sempre alla realtà che è oggi, con un atteggiamento (mi pare di capire, forse sbagliando) "arrendevole", mi pare sbagliato, per lo meno per gli amanti dei Marchi italiani. Il dovere supinamente accettare un rimarchio di auto americane è troppo. Tanto vale, come prospettano alcuni, chiudere il Marchio e vendere tali auto per quelle che sono (ovvero delle grand buone e magari belle Chrysler).
Vorrei permettermi di ricordarti ( ma lo saprai meglio di me) che proprio la chicca della qualità costruttiva e delle competizioni, se fatta da un capitalismo di allora, non malato e "drogato" (=Stato), ma come quelli di altri Paesi che oggi gongolano, avrebbe portato a ben altre cose.
Detto questo, la possibilutà, le idee che oggi possono essere di un gruppo di "malati" di nostalgia, potrebbero essere prese in considerazione per un rilancio dalle enormi potenzialità, anche e soprattutto in un mercato globale.
Si sono inventati Marchi dal nulla (=jap) perchè non dovremo fare delle gran belle auto marchiate Lancia e fatte da Lancia da vendere in tutto il Mondo?

Quoto il discorso di GenLee, anche se il realismo pessimista di tolo52meo mi sa che avrà il sopravvento...

mettiamola così: nato non fummo per viver come bruti...poi se la realtà supera di gran lunga la fantasia, pazienza :rolleyes:
 
vecchioAlfista ha scritto:
renexx ha scritto:
GenLee ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
giampi47 ha scritto:
renexx ha scritto:
Grazie ancora, Giampi! La mia memoria storica parte dagli anni '70, quando in casa arrivò la prima Fulvia berlina, color beige. Mio padre proveniva dalla Fiat 1100, ed il salto ci sembrò, anche a noi ragazzetti neanche quindicenni, un vero balzo epocale...

Lo immagino perfettamente caro Renè. Il profumo degli interni delle LANCIA nuove che - come le ALFA - si diversificavano e di molto da altre marche.

La chiusura delle portiere così " gentile e delicata e robusta allo stesso tempo " con un CLACK inconfondibile........... Sai a quei tempi non avevo LANCIA ma avevo alcuni amici che ne erano possessori e magari più avanti col Forum ci sarà occasione per raccontare qualcosa.

E poi, la ruota di scorta nel baule che era ricoperta da una deliziosa ed elegante guaina ( simile alle attuali " termocoperte " della F.1.) e che nessuna altra marca di auto ti forniva di serie. ;)
cut
cut

grazie per cercare di mantenere vivo con ricordi e documenti il percorso storico della Lancia ( intendo quella Classica)
Al tempo stesso devo però ricordare che, sia per le velleità sportive, sia che che una tecnica costruttiva di qualità elevata, ma assolutamente non profittevole, quella Lancia chiuse- praticamente fallita - moooolti anni fà
Mi pare un po'illusorio portare questi esempi come stimolo a creare una nuova marca destinata per gli stessi motivi allo stesso finale.
marchio o Marca autonoma, se non crea profitto non può esistere
Il resto, perdonami, sono illusioni
cordialemnte tolo

Perdonami tu, ma ,sinceramente portarci sempre alla realtà che è oggi, con un atteggiamento (mi pare di capire, forse sbagliando) "arrendevole", mi pare sbagliato, per lo meno per gli amanti dei Marchi italiani. Il dovere supinamente accettare un rimarchio di auto americane è troppo. Tanto vale, come prospettano alcuni, chiudere il Marchio e vendere tali auto per quelle che sono (ovvero delle grand buone e magari belle Chrysler).
Vorrei permettermi di ricordarti ( ma lo saprai meglio di me) che proprio la chicca della qualità costruttiva e delle competizioni, se fatta da un capitalismo di allora, non malato e "drogato" (=Stato), ma come quelli di altri Paesi che oggi gongolano, avrebbe portato a ben altre cose.
Detto questo, la possibilutà, le idee che oggi possono essere di un gruppo di "malati" di nostalgia, potrebbero essere prese in considerazione per un rilancio dalle enormi potenzialità, anche e soprattutto in un mercato globale.
Si sono inventati Marchi dal nulla (=jap) perchè non dovremo fare delle gran belle auto marchiate Lancia e fatte da Lancia da vendere in tutto il Mondo?

Quoto il discorso di GenLee, anche se il realismo pessimista di tolo52meo mi sa che avrà il sopravvento...

mettiamola così: nato non fummo per viver come bruti...poi se la realtà supera di gran lunga la fantasia, pazienza :rolleyes:

Ragazzi, ma sapete che tutto sommato questo topic si sta facendo interessante ? ;)

Intanto perchè QUOTO tutti e 4 Voi ed all' amico TOLO mi è gradito significare che è ben presente in tutti noi - ed anche a me - che la LANCIA ( di una volta - cioè la LANCIA di cui si parla ) non esiste più da tanto tempo e non esistono le condizioni utili per riesumarla , però ritengo che " tentare " di voler celebrare i vecchi fasti della CASA con i nostri singoli ricordi magari più o meno labili e limitatamente a quanto si conosce e / o aiutandosi sicuramente con materiale vario ( facendo anche tanto " copia-incolla " ) e portare notizie e conoscenze anche a coloro - sicuramente i più giovani - che di quelle gloriose vetture nulla sanno, possa essere solo qualcosa di costruttivo.
Senza pretesa alcuna.

Se poi , incredibilmente , ( nell' anno del mai...... :D) , assisteremo a del " grasso che cola " , più che volentieri ne prenderemo atto.

Un caro saluto a tutti Voi. :D :thumbup:
 
Giampi ha ragione. La memoria delle cose belle (e storiche, e importanti) va divulgata anche a coloro che per ragioni d'età non hanno potuto vivere direttamente. È il significato della passione, sia nostra che assistiamo agli eventi, sia di coloro che quegli eventi li avevano creati con maestria, ingegno e, spesso, sacrificio.
 
@ renexx @ giampi47
dite bene quando date il compito a chi ha più anni di portare avanti il ricordo dei tempi in cui si è vissuto.
Ma più pare anche corretto (considerato che io in quei tempi - dal 52- ero attento passeggero prima, e guidatore po) che il ricordo non sia mitizzato.
Quelle macchine non erano solo capolavori- non tutte almeno, le italiane forse erano meglio della straniere ( ma di straniere ne vedevamo poche- casa mia forse un'eccezione visto che da sempre mio padre guidava Peugeot- di tedesco c'era solo il maggiolino)
oggi tutto è cambiato e nn si puo tornare indietro a mio parere, l'unico modo per rispettare la bellezza di quei tempi è cercare di conservarla con il collezionismo.
se vogliamo godere del passato dobbiamo procurarci un pezzo di quel passato, goderlo e conservarlo( e cercare di non fare paragoni impietosi con il moderno.. quando cerchiamo di usare l'antico )
Non è possibile oggi neppure avvicinarsi alle auto, al concetto dell'auto all'amore del auto che allora ci spingevano
tanto vi dovevo
tolo
 
tolo52meo ha scritto:
@ renexx @ giampi47
Ma più pare anche corretto (considerato che io in quei tempi - dal 52- ero attento passeggero prima, e guidatore po) che il ricordo non sia mitizzato.
Quelle macchine non erano solo capolavori- non tutte almeno, le italiane forse erano meglio della straniere
oggi tutto è cambiato e nn si puo tornare indietro a mio parere, l'unico modo per rispettare la bellezza di quei tempi è cercare di conservarla con il collezionismo.
se vogliamo godere del passato dobbiamo procurarci un pezzo di quel passato,
tolo

Il mito di un marchio nasce da certi prodotti. La memoria storica fa capire il perchè certi Marchi hanno ancor oggi un valore intrinseco, grazie a quelle auto, non perfette certamente, ma in grado di sviluppare passioni travolgenti.
Se fosse per la produzione attuale, nè Alfa nè Lancia sarebbero mai assurte non dico a gloria certa, ma nemmeno ad una qualunque fama internazionale.

Oggi tutto è cambiato, hai ragione, è evidente. Ma è altrettanto evidente che Audi, Mercedes e BMW siano oggidì su un altro pianeta, mentre una trentina di anni fa non era proprio così...
 
tolo52meo ha scritto:
@ renexx @ giampi47
dite bene quando date il compito a chi ha più anni di portare avanti il ricordo dei tempi in cui si è vissuto.
Ma più pare anche corretto (considerato che io in quei tempi - dal 52- ero attento passeggero prima, e guidatore po) che il ricordo non sia mitizzato.
Quelle macchine non erano solo capolavori- non tutte almeno, le italiane forse erano meglio della straniere ( ma di straniere ne vedevamo poche- casa mia forse un'eccezione visto che da sempre mio padre guidava Peugeot- di tedesco c'era solo il maggiolino)
oggi tutto è cambiato e nn si puo tornare indietro a mio parere, l'unico modo per rispettare la bellezza di quei tempi è cercare di conservarla con il collezionismo.
se vogliamo godere del passato dobbiamo procurarci un pezzo di quel passato, goderlo e conservarlo( e cercare di non fare paragoni impietosi con il moderno.. quando cerchiamo di usare l'antico )
Non è possibile oggi neppure avvicinarsi alle auto, al concetto dell'auto all'amore del auto che allora ci spingevano
tanto vi dovevo
tolo

Caro TOLO, perfettamente d'accordo con Te sul collezionismo. :D

Purtroppo, per motivi vari, non tutti possono dotarsi di " cotanta storia ".
Ed allora aiutiamoli ricorando un glorioso passato. ;)

Ed allora ecco qualcosa - un sunto - da una pubblicazione che ho avuto modo di leggere qualche tempo fa:

---Nella metà degli anni ' 20 , Vincenzo Lancia vendeva già bene le sue eleganti vetture negli USA.

In quegli anni, grazie ad alcuni Italo-Americani viene fondata la Lancia Motor Sales Corporation per la distribuzione di questo marchio molto ricercato.

Si prospettava poi di produrre le Lancia negli USA e Vincenzo Lancia, affascinato dall' idea , si mette in società con questi businessmen.

Quindi nel 1927 viene fondata la LANCIA MOTOR of America per la produzione della DILAMBDA con un motore di quasi 4000 cc. e carrozzeria da favola che sarebbe stata presentata nel 1928 al Salone di New York.

Si acquistò pertanto il vecchio stabilimento della FIAT esistente nello stato di N.Y.

Il capitale della società fu di 3 milioni di $ che , pare , in buona parte versati da Vincenzo.

Quindi Vincenzo approntò 12 vetture bellissime e le spedì negli USA.
Senonchè desiderò verificare coi suoi occhi tutto " l' andazzo " e si recò negli USA.

La sua visita in loco " disturbò " quella che poi si dimostrò probabilmente una associazione a delinquere e Vincenzo -( si dice..... " di nascosto " ) - dovette abbandonare gli USA per evitare reali minacce.

Il tutto andò " a monte " e tutto fallì. :evil:

Si dice anche che quei galantuomini di businessmen ItaloAmericani non versarono nemmeno un $ per l' acquisto dello stabilimento FIAT USA.

Posto 7 foto.

Un caro saluto a tutti. :D :thumbup:

Attached files /attachments/1624079=27160-DSCF6719--LANCIA DILAMBDA- 1928.JPG /attachments/1624079=27161-DSCF6720 - VINCENZO LANCIA Pilota e col figlio.JPG
 
+++

Attached files /attachments/1624082=27162-DSCF6714.JPG /attachments/1624082=27163-DSCF6715.JPG /attachments/1624082=27164-DSCF6716.JPG
 
+++

Ancora 2 foto della Dilamba ma del 1935 carrozzata Pininfarina e caretteristiche tecniche della vettura Dilambda degli anni 1931 - 1938.

Un ringraziamento - per le foto - a Quattroruote , Ruoteclassiche ed ad altre pubblicazioni.

Attached files /attachments/1624091=27168-DSCF6722.JPG /attachments/1624091=27167-DSCF6723.JPG
 
Grazie a Giampi, ricordiamo l'innovazione della Lambda (Wiki):
"L'atto di nascita della Lambda risale però all'immediato dopoguerra, esattamente al 7 dicembre 1918, giorno in cui Vincenzo Lancia deposita la richiesta per il brevetto (rilasciato poi il 28 marzo 1919, col numero 171922) di un nuovo modello di autovettura: il veicolo rappresentato negli schizzi tecnici ha la forma di un fuso, radiatore di forma circolare, la sospensione anteriore (semi-indipendente) a balestra trasversale, ma la caratteristica più rivoluzionaria è la soppressione del telaio convenzionale a longheroni sostituito da una membratura portante in lamiera imbutita disposta in maniera tale da far lavorare la scocca della vettura come una trave unica.

Il pianale risulta sensibilmente abbassato perché l'albero di trasmissione, abbandonata la classica sistemazione al di sotto del pavimento, è qui posizionato in un tunnel che passa all'interno dell'abitacolo (i passeggeri, dunque, vengono a sedere ai lati dell'albero di trasmissione anziché al di sopra di esso).
Secondo la testimonianza di Pinin Farina, l'idea della scocca portante sarebbe venuta al Lancia osservando la struttura di una nave in navigazione, mentre quella delle sospensioni anteriori indipendenti origina da un incidente ? la rottura di una balestra anteriore ? accaduto allo stesso Vincenzo Lancia nel corso di un viaggio con una Kappa ed imputata ai continui notevoli sobbalzi dell'avantreno sul terreno sconnesso."
 
renexx ha scritto:
Grazie a Giampi, ricordiamo l'innovazione della Lambda (Wiki):
"L'atto di nascita della Lambda risale però all'immediato dopoguerra, esattamente al 7 dicembre 1918, giorno in cui Vincenzo Lancia deposita la richiesta per il brevetto (rilasciato poi il 28 marzo 1919, col numero 171922) di un nuovo modello di autovettura: il veicolo rappresentato negli schizzi tecnici ha la forma di un fuso, radiatore di forma circolare, la sospensione anteriore (semi-indipendente) a balestra trasversale, ma la caratteristica più rivoluzionaria è la soppressione del telaio convenzionale a longheroni sostituito da una membratura portante in lamiera imbutita disposta in maniera tale da far lavorare la scocca della vettura come una trave unica.

Il pianale risulta sensibilmente abbassato perché l'albero di trasmissione, abbandonata la classica sistemazione al di sotto del pavimento, è qui posizionato in un tunnel che passa all'interno dell'abitacolo (i passeggeri, dunque, vengono a sedere ai lati dell'albero di trasmissione anziché al di sopra di esso).
Secondo la testimonianza di Pinin Farina, l'idea della scocca portante sarebbe venuta al Lancia osservando la struttura di una nave in navigazione, mentre quella delle sospensioni anteriori indipendenti origina da un incidente ? la rottura di una balestra anteriore ? accaduto allo stesso Vincenzo Lancia nel corso di un viaggio con una Kappa ed imputata ai continui notevoli sobbalzi dell'avantreno sul terreno sconnesso."

GRANDE RENE' :D :D Grazie per queste info. CIAO. :D :thumbup:
 
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