tolo52meo ha scritto:
@ renexx @ giampi47
dite bene quando date il compito a chi ha più anni di portare avanti il ricordo dei tempi in cui si è vissuto.
Ma più pare anche corretto (considerato che io in quei tempi - dal 52- ero attento passeggero prima, e guidatore po) che il ricordo non sia mitizzato.
Quelle macchine non erano solo capolavori- non tutte almeno, le italiane forse erano meglio della straniere ( ma di straniere ne vedevamo poche- casa mia forse un'eccezione visto che da sempre mio padre guidava Peugeot- di tedesco c'era solo il maggiolino)
oggi tutto è cambiato e nn si puo tornare indietro a mio parere, l'unico modo per rispettare la bellezza di quei tempi è cercare di conservarla con il collezionismo.
se vogliamo godere del passato dobbiamo procurarci un pezzo di quel passato, goderlo e conservarlo( e cercare di non fare paragoni impietosi con il moderno.. quando cerchiamo di usare l'antico )
Non è possibile oggi neppure avvicinarsi alle auto, al concetto dell'auto all'amore del auto che allora ci spingevano
tanto vi dovevo
tolo
Caro TOLO, perfettamente d'accordo con Te sul collezionismo.
Purtroppo, per motivi vari, non tutti possono dotarsi di " cotanta storia ".
Ed allora aiutiamoli ricorando un glorioso passato.
Ed allora ecco qualcosa - un sunto - da una pubblicazione che ho avuto modo di leggere qualche tempo fa:
---Nella metà degli anni ' 20 , Vincenzo Lancia vendeva già bene le sue eleganti vetture negli USA.
In quegli anni, grazie ad alcuni Italo-Americani viene fondata la Lancia Motor Sales Corporation per la distribuzione di questo marchio molto ricercato.
Si prospettava poi di produrre le Lancia negli USA e Vincenzo Lancia, affascinato dall' idea , si mette in società con questi businessmen.
Quindi nel 1927 viene fondata la LANCIA MOTOR of America per la produzione della DILAMBDA con un motore di quasi 4000 cc. e carrozzeria da favola che sarebbe stata presentata nel 1928 al Salone di New York.
Si acquistò pertanto il vecchio stabilimento della FIAT esistente nello stato di N.Y.
Il capitale della società fu di 3 milioni di $ che , pare , in buona parte versati da Vincenzo.
Quindi Vincenzo approntò 12 vetture bellissime e le spedì negli USA.
Senonchè desiderò verificare coi suoi occhi tutto " l' andazzo " e si recò negli USA.
La sua visita in loco " disturbò " quella che poi si dimostrò probabilmente una associazione a delinquere e Vincenzo -( si dice..... " di nascosto " ) - dovette abbandonare gli USA per evitare reali minacce.
Il tutto andò " a monte " e tutto fallì. :evil:
Si dice anche che quei galantuomini di businessmen ItaloAmericani non versarono nemmeno un $ per l' acquisto dello stabilimento FIAT USA.
Posto 7 foto.
Un caro saluto a tutti.

:thumbup:
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