<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Operaio FCA con auto concorrente? Parcheggi fuori. | Page 29 | Il Forum di Quattroruote

Operaio FCA con auto concorrente? Parcheggi fuori.

beh, sei nel campo del benessere personale, ti sfido a trovare qualcuno che non si faccia una doccia almeno una volta ogni due-tre giorni.
Se poi non ridi per queste cose, mi spiace ma è un problema tuo.
Io la vita la prendo seriamente e per poterlo fare, rido anche di me stesso (cavolo mi stai facendo filosofeggiare:emoji_grinning::emoji_grinning:)

Era un esempio forzato ( ma manco tanto, Giuseppe Cruciani e Mauro Corona si lavano poco, ad esempio, da loro stessa ammissione) per farti capire che il rispetto verso azienda, colleghi e datori di lavoro non significa fare bene il proprio lavoro, ma significa tante altre cose.
 
Questa la reazione dei sindacati all'epoca della decisione.

http://www.primadanoi.it/news/italia/548124/Sevel-di-Atessa--vietato-parcheggiare.html

"Questa determinazione aziendale -commenta ancora il segretario Fiom-Cgil – è inopportuna e sbagliata, è incoerente con le politiche globali professate dalla Fiat, offende le lavoratrici ed i lavoratori che avendo un'auto differente da quelle consigliate si sentiranno un' anomalia e creerà seri problemi alla viabilità del territorio.(...)"

Qualche malumore c'era...
 
Non capisco dove il divieto di utilizzare prodotti della concorrenza "sul luogo di lavoro" sia in contrasto con il contratto nazionale o col codice civile e/o penale.

Non mi riferivo al caso specifico,era un intervento in generale per sottolineare che qualsiasi policy aziendale se legittima si richiama a quelli e deve essere rispettata senza se e senza ma, altrimenti probabilmente non è legale e può essere contestata
 
Scava scava, ho trovato anche la giustificazione ufficiale Fiat della decisione.

Qui il link alla pagina di FILT CGIL Abruzzo

ATESSA La decisione della Sevel di consentire l’uso del parcheggio interno solo alle auto degli operai dei marchi Fiat, Psa (Peugeot e Citroen) e Chrysler, fa indignare la Fiom. «Da lunedì», avverte l’organizzazione sindacale per voce del segretario provinciale, Davide Labbrozzi, «è rischio caos davanti ai cancelli. Ci preoccupa la destinazione delle centinaia di auto che dovranno essere lasciate all’esterno dell’azienda, dove chiaramente posti per sostare non vi sono. Bisogna pensare alla mobilità che intorno allo stabilimento di Atessa si produce durante la giornata, centinaia di auto, decine di pullman, migliaia di pedoni, lavoratori che a piedi attraversano le strade adiacenti la Sevel». La scelta di Fiat di applicare una regola in voga in tutti gli stabilimenti Fiat d’Italia sta creando diverse polemiche e l’apprensione di chi, lunedì, a bordo di un veicolo di marca diversa dal gruppo di cui è dipendente, non saprà se parcheggiare diventerà un’impresa. Si temono soprattutto ritardi, ingorghi e battibecchi tipici di chi è al volante in cerca di un posto auto davanti ai cancelli di uno stabilimento che impiega oltre 6mila lavoratori, un piccolo paese in pratica. La Fiom ha avvertito che coinvolgerà il prefetto, il comune di Atessa, la Provincia, la Regione e il Consorzio industriale «per governare gli effetti di una determinazione aziendale inopportuna e sbagliata, incoerente con le politiche globali professate dalla Fiat e che offende le lavoratrici e i lavoratori che avendo un auto differente da quelle consigliate si sentiranno un’anomalia e, creerà seri problemi alla viabilità del territorio». Ma da Torino la replica è netta: «Questa decisione», spiegano dal Lingotto, «è applicata in tutte le fabbriche del mondo e da sempre negli stabilimenti Fiat italiani. Dedicare il parcheggio interno a chi ha dimostrato un certo atteggiamento nei confronti dell’azienda nella scelta del proprio veicolo, non vuol dire penalizzare tutti gli altri. Al contrario significa dare un piccolo riconoscimento a chi ha preferito un veicolo con uno dei marchi delle case per cui lavora. Il senso che Fiat dà a questa operazione da sempre è premiare in qualche modo chi l’ha scelta». Ma dalla Sevel si leva più di un mugugno. Il parcheggio interno è custodito, può contare ultimamente anche su un sistema di videosorveglianza, ed è più vicino ai cancelli 21 e 27 di montaggio e lastratura. «Nell’ottica globalizzata si costruiscono recinti», considera Emilio Caravaggio, rsa Fiom in Sevel che tuttavia ha un’auto a marchio Fiat, «se questa campagna è pensata per incentivare gli acquisti del marchio Fiat, allora si potrebbero consentire agevolazioni maggiori per i dipendenti (le agevolazioni vanno dal 12 al 16% ndc) e gratificarli con paghe maggiori, premi di risultato. Sentirsi parte di un gruppo, non significa acquistare solo il marchio di quel gruppo. È la stessa società che dovrebbe creare le condizioni affinché i suoi dipendenti scelgano il marchio per cui lavorano. Spesso si fa un discorso di convenienza più che di attaccamento ad un marchio».

Almeno adesso è chiaro che si tratta di un meccanismo slegato da problemi di capienza o di immagine aziendale.

Un plauso al direttore risorse umane e al direttore marketing: invece di regalare, chessò, un tagliando ai propri "dipendenti-clienti", o di aumentare la scontistica per invogliare i "dipendenti-non-clienti" a diventarlo, scelgono di gettare le basi per malumori e conflitti tra il personale, premiando una cosa che col lavoro o con la persona non ha assolutamente NULLA a che fare e discriminando la gente in base al delitto (ma forse rende meglio "peccato") di lesa automobilità.

E tanti saluti alle belle parole del Codice di Condotta FCA (pag. 18)

...Il Gruppo FCA si impegna a garantire un ambiente di lavoro equo, produttivo e non discriminante
nel quale tutti vengano valutati secondo il loro personale contributo. Ciò è essenziale per il nostro
successo come Azienda. Possiamo raggiungere tale obiettivo solo se tutti si fanno carico delle proprie
responsabilità e trattano i colleghi, i clienti, i fornitori e i visitatori con rispetto e professionalità. Più
specificamente, ciascuno di noi deve lavorare per promuovere l’equità e per assicurare un ambiente
senza discriminazioni e molestie, in conformità con tutte le leggi vigenti. La valutazione delle prestazioni
e il nostro sistema retributivo si basano sul riconoscimento del merito
e operano in accordo con le
leggi vigenti....

Complimenti davvero. Proprio una bella figura di...

merda-de-artista.jpg

(ovviamente e sempre a mio modestissimo e sindacabilissimo parere)

P.S. - Se una casa deve ricorrere a questi mezzucci per invogliare i dipendenti a comprare le sue auto, allora non è alla frutta, ma è già oltre l'ammazzacaffé, e non le resta che prepararsi a pagare il conto...
 
Che barba che noia che barba che noia, come diceva la Mondaini ... il terreno è dell’azienda che lo concede gratuitamente ad uso parcheggio per il personale. Zona rossa per vetture FCA e PSA, zona blu per gli altri. Se poi ci sono i fenomeni che arrivano all’ultimo minuto e pretendono di lasciarla in strada, sulle piazzole degli autobus, sulle rotonde (zona verde), che si attacchino al cosiddetto.

In fin dei conti il parcheggio dei supermercati è riservato ai clienti del supermercato e non a chiunque ... ebbasta ...
 

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Ok, zona rossa e zona blu. Terreno privato e quindi si entra secondo le direttive del proprietario.
Legittimo? Si.
Opportuno? Mah
Prendiamo atto che da un dato momento ciò che era un diritto garantito a tutti i dipendenti è stato limitato ad alcuni, maggioranza o minoranza non so, in base a motivazioni che nulla hanno a che fare con le mansioni o la produttività o quant'altro abbia a che fare con cosa o come il dipendente faccia in ditta. Quindi non si tratta di un "piccolo premio", di una "gratifica" come spacciato dal costruttore, si tratta al contrario di una penalizzazione in quanto non si da qualcosa in più ad un insieme di dipendenti, bensì si toglie qualcosa ad un altro insieme. Non un provvedimento premiante, bensì un provvedimento punitivo.
Per quanto mi riguarda, come dicevo giorni fa se io venissi "punito" per aver preso una Polo o una Clio o una Jazz e non la Punto della casa la considererei come una solenne presa per i fondelli, di certo la cosa non mi spingerebbe a prestare la massima attenzione nell'esercizio delle mie mansioni. Caro datore, vuoi che io ti faccia pubblicità positiva con la scelta di un tuo prodotto anche fuori dal mio orario lavorativo? Bene, pagami e io, montatore dei tuoi furgoni, magari considererò l'idea di guidare le tue baracche zero stelle euroncap assemblate in altri stabilimenti..
Altrimenti parcheggio tranquillamente fuori.
https://www.google.it/maps/@42.1524...4!1sTwl9s2iU-RdG7vVIvBzFNA!2e0!7i13312!8i6656
che tanto si capirà lo stesso che si tratta di auto dei dipendenti...
 
Che barba che noia che barba che noia, come diceva la Mondaini ...
Chiedo scusa... :emoji_disappointed::emoji_disappointed::emoji_disappointed::emoji_disappointed:

Cmq se ti sto annoiando sappi che non sei costretto né a leggere né a rispondere.

il terreno è dell’azienda che lo concede gratuitamente ad uso parcheggio per il personale.
Negativo.

Come diceva newSuper5 nella seconda pagina di questa discussione Urbanisticamente:"Per destinazioni industriali o artigianali incompatibili con l’ambiente urbano devono essere previsti parcheggi di uso privato pari al 20% della superficie utile lorda (S.U.L.)." Il che significa che i parcheggi DEVE dimostrare di averli l'azienda. Certo, questo non vuol dire che debba darli in uso ai dipendenti, ma nemmeno che il comune si debba far carico di creare i parcheggi per i dipendenti altrui. Se apri un'attività, l'onere di gestire il flusso di veicoli di visitatori che puoi attrarre, dipendenti inclusi, spetta a te. Per legge.

ergo l'azienda non "concede gratuitamente" un bel nulla. E' TENUTA a farlo, se vuole tenere aperto.

E lo sta facendo MALE imho.

Zona rossa per vetture FCA e PSA, zona blu per gli altri. Se poi ci sono i fenomeni che arrivano all’ultimo minuto e pretendono di lasciarla in strada, sulle piazzole degli autobus, sulle rotonde (zona verde), che si attacchino al cosiddetto.
Se tieni chiusi e semivuoti un tot di parcheggi per riservarli come "premio" ai dipendenti-clienti, oltre a discriminare gli altri li obblighi a spartirsi in tanti un parcheggio più piccolo e distante.
Nessuno vuole giustificare ritardatari e menefreghisti, ma di certo sto meccanismo dei "parcheggi-premio" non aiuta a tenere sotto controllo la situazione e favorisce comportamenti simili.

In fin dei conti il parcheggio dei supermercati è riservato ai clienti del supermercato e non a chiunque
Ancora?

"Clienti" è una cosa, "dipendenti" un'altra, checché ne dica Fiat per giustificare i suoi magheggi. L'operaio va in fabbrica a lavorare, non a fare la spesa: non ha bisogno di essere invogliato a farlo e non è lì per comprare un'auto, ma per fornire la propria opera nel turno assegnato.

... ebbasta ...
Quoto. Ne ho le scatole piene anch'io di tornare sempre sugli stessi concetti.
 
Il posto di lavoro non me lo da l'ego aziendale ma, si spera, lo da la mia capacità lavorativa.
L'imposizione quella o qualsiasi altra non concordata da contratto, mi dispiacerebbe eccome e non esiterei un solo istante a far valere le mie ragioni.
E' successo nel mio lavoro, più di una volta, che mi ribellassi a decisioni che ritenevo sbagliate, non solo nei miei confronti, e supportato da altri colleghi l'abbiamo sempre avuta vinta, perché, vedi, se una cosa è sbagliata e lo fai notare chi ha fatto l'errore si può ravvedere, e poi scusami, ma se tu non mi rispetti come persona ma mi consideri solo un numero lo stesso trattamento poi lo ricevi in cambio, ovvero devo spostare la scatola ok la sposto perché è mio dovere, ma non provare a chiedermi di metterla 1 cm più in là di dove deve andare perché la risposta sarebbe " fattelo da solo"
Ho scritto SE ti assicura il posto di lavoro,ció msignifica che l ego non ti dá, ma, ti puo assicurare ció che hai di gia. Di fatto fare bene il tuo lavoro, e ti si viene riconosciuto, questo approggia l ego di immagine del buon nome, quindi ti puo assicurare la vendita del prodotto che l azienda produce. Chi vende non fallisce ma vive Sogni sereni.Tranne e che il tuo padrone/datore di lavoro si va a giocare l entrata di tutti i sacri giorni al casinó di vegas.
 
Negativo.
Come diceva newSuper5 nella seconda pagina di questa discussione Urbanisticamente:"Per destinazioni industriali o artigianali incompatibili con l’ambiente urbano devono essere previsti parcheggi di uso privato pari al 20% della superficie utile lorda (S.U.L.)." Il che significa che i parcheggi DEVE dimostrare di averli l'azienda. Certo, questo non vuol dire che debba darli in uso ai dipendenti, ma nemmeno che il comune si debba far carico di creare i parcheggi per i dipendenti altrui. Se apri un'attività, l'onere di gestire il flusso di veicoli di visitatori che puoi attrarre, dipendenti inclusi, spetta a te. Per legge.

ergo l'azienda non "concede gratuitamente" un bel nulla. E' TENUTA a farlo, se vuole tenere aperto.
Non mi risulta che lo stabilimento insista su un contesto urbano.

Non devi scusarti di nulla. Mi fa solo un po’ specie questo accanimento specifico contro FCA quando si tratta di prassi aziendali comunissime a tutti i settori e produttori.

E mi fa sinceramente incazzare leggere tante critiche per una sciocchezza come questa mentre si ignorano (a partire dal giornalista che ha montato questo caso) i non pochi benefit di cui usufruisce il personale di Atessa (come degli altri stabilimenti). E te lo dice uno che non è un grande estimatore della premiata famiglia eh
 
Ultima modifica:
Poi mi viene in mente una domanda, che potrebbe sembrare stupida ma dopo aver letto varie risposte non lo è....
Un dipendente DISABILE con una, che so, Volvo, dove parcheggia?
Il disabile con l’apposito tesserino parcheggia “dentro” a prescindere dall’auto che guida.
 
Non mi risulta che lo stabilimento insista su un contesto urbano.
Di certo i vigili che fanno le multe non vengono da Marte, eh...

Non devi scusarti di nulla. Mi fa solo un po’ specie questo accanimento specifico contro FCA quando si tratta di prassi aziendali comunissime a tutti i settori e produttori.
L'articolo parla di FCA.

Se vuoi mi accanisco un pò anche contro VW o Toyota, ma dovrei prima trovare un pò di documentazione a sostegno.

E mi fa sinceramente incazzare leggere tante critiche per una sciocchezza come questa mentre si ignorano (a partire dal giornalista che ha montato questo caso) i non pochi benefit di cui usufruisce il personale di Atessa (come degli altri stabilimenti). E te lo dice uno che non è un grande estimatore della premiata famiglia eh
1) Il parcheggio in sé può apparire una sciocchezza, la discriminazione che se ne serve non lo è di certo.

2) Benefit tipo? Racconta, racconta...
 
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