<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo. | Page 245 | Il Forum di Quattroruote

Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

czzmhl ha scritto:
@giampi47
grazie per il benvenuto!

Tieni presente che mio padre è in pensione dall'82, quando io avevo 17 anni......
e non vuole più sentir parlare di Alfa da quando Fiat fece i basamenti in ghisa per i quattro cilindri.......

Gli ultimi 10 li ha fatti da impiegato all'ufficio modifiche

I 10 precedenti, al Portello, alle sale prove motori.

Sicuramente i "vecchi" di un tempo avevano la passione per quello che costruivano .

sentivano di far parte di qualcosa che aveva la parvenza di un mito ;) ;) ;)

Ripropongo qui una mia riflessione sul destino dell'Alfa e che vorrei condividere con Giampi47 e anche te mzzmhl, intervento che ha dato il titolo ad un mio topic intitolato :"Alfa Romeo....fine corsa, infondo perché no".

Non me è voglia la moderazione, non è per spam o ridondanza che lo ripropongo, ma perché mi voglio riallacciare all'ultimo intervento e frase di czzmhl.

Nulla di OT, anzi, un tributo all'Alfa Romeo a mio modo.


"Mi domando :" ma puo' mai esistere una nuova vettura Alfa Romeo degna della sua storia, se a non esistere e' lAlfa Romeo stessa?"

Ora immagino i vs commenti e la domanda mia retorica nasconde qualche insidioso paradosso.

Ma andiamo per gradi.


Uno dei protagonisti fondamentali della nascita e sviluppo dell'Alfa Romeo che molti di noi ricordano con malcelata nostalgia e' il sig. Orazio Satta Puliga, famoso agli appassionati della ex casa di Arese per la celebre dichiarazione che è' diventata, oltre che la mia firma in questo forum, la più giusta definizione dell'Alfa Romeo :
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica." (Orazio Satta Puliga - 1969)

Ora, che l'Alfa Romeo non sia "semplice" se ne è' accorta anche Fiat e si capisce, dalla dichiarazione su citata, che non è sufficiente fare una automobile (bella e/o potente che sia) per farne un'Alfa.
Ma c'è bisogno di un'alchimia fatta da elementi irrazionali che sfuggono alle nozioni meccanicistiche e che in qualche modo, elevino ad archetipo mitologico il prodotto fisico, in questo caso, dell'automobile.

In parole povere, non basta "il fare", ma il perché lo fai.
Un po' il concetto del perché si è disposti a comprare o solo a dare valore ad un prodotto fatto mano, anziché in serie e a macchina.

Insomma il valore di un oggetto e' dato, non dal valore fisico, ma soprattutto da quanto sei disposto a dare per averlo, perché desiderato.

Ritorniamo a noi.
Oggi se uscisse una vettura marchiata Alfa Romeo cosa la differenzierebbe dalle altre auto (oggetti) in circolazione?
Le Alfa di 30 anni fa erano molto diverse dalle loro coeve vetture, avevano motori unici e caratterizzanti (non dimentichiamo, oltre al bialbero e al busso, anche il boxer) e caratteristiche intrinseche che erano indotte dal fatto che erano pensate dall'Alfa Romeo e da quegli uomini che la componevano, compreso le stesse contraddizioni.

Oltre alla Ferrari e Fiat, oggi in FCA per la parte ex Fiat, non esistono altre vere Case automobilistiche.
Non esistono uomini di pensiero che alimentino o meglio ri-alimentino il mito (in senso letterario del termine), perche l'Alfa Romeo non esiste più se non nel "Foscoliano" ricordo.

Non mi dispiacerebbe affatto se Fiat decidesse di "chiuderla" come brand.
Più realistico pensare ad un rilancio di Maserati e paradossalmente ad una Lancia versione terzo millennio, ossia sperimentale, tecnologica ed ecologica, senza il fardello del mito e di una dichiarazione come quella di Satta.

Rosario
 
Mi sono letto tuuuutto il ricorso Fiat, antico e nuovo testamento, grazie ad fpaol. Una vera goduria, di cui poi magari emergeranno con calma vari dettagli, più o meno racapriccianti per un alfista.

Quello che più mi ha colpito però, sta a pagina 40.

A quanto pare ci é finalmente dato di capire meglio come mai il museo sia stato materialmente chiuso. A suo tempo si lesse un po' di tutto: un moto di stizza di un AD relarivamente stizzoso,  una ritorsione contro il ministero, addirittura - sommo tafazzismo - una vendetta contro gli alfisti. Tutte tesi francamente troppo imbarazzanti per un uomo adulto.

Invece a quanto si legge potrebbe trattarsi di mera strategia processuale. Ossia: nel contesto di un ricorso che, per tutte le proprie 70 pagine scarse, mira a sminuire sostanzialmente il valore del museo e della collezione ivi contenuta, a pagina 40 si arriva a contestare addirittura che il museo fosse luogo "ordinariamente aperto al pubblico". Lo si vorrebbe cioé dipingere più assimilabile ad una collezione privata, in quanto l'accesso era gratuito e solo su prenotazione. Non importa se sia noto che il museo avesse ovviamente dipendenti, migliaia di visitatori e su tripadvisor si trovino ancora le recensioni delle visite guidate ( ovviamente organizzate da passanti ignari, mica dalla struttura ). La tesi sembra: No biglietto a pagamento = no business = no museo, e quindi sfuma anche il concetto della fruizione pubblica, fondamentale per il vincolo, che secondo loro non sarebbe mai stata assicurata.

Qualcuno qui si era mai chiesto come mai Fiat abbia piazzato il ricorso e poi apparentemente ci abbia dormito sopra, a museo chiuso, lasciando poi passare anni, senza fare tutti i passi necessari per far avanzare il procedimento, invece di affrontare la questione subito e risolverla?

Beh, mettiamola cosí: se voglio sostenere davanti ad un giudice che un dato posto in realtá "non é ordinariamente aperto al pubblico" e quindi NON È fruibile, cosa c'é al mondo di meno fruibile e meno aperto al pubblico che un posto chiuso e lucchettato da tre anni? Tombola!!

In sostanza, a quanto pare, é stato chiuso in quanto... deve figurare chiuso presso il Tar. Con tanti saluti agli alfisti.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Mi sono letto tuuuutto il ricorso Fiat, antico e nuovo testamento, grazie ad fpaol. Una vera goduria, di cui poi magari emergeranno con calma vari dettagli, più o meno racapriccianti per un alfista.

Quello che più mi ha colpito però, sta a pagina 40.

A quanto pare ci é finalmente dato di capire meglio come mai il museo sia stato materialmente chiuso. A suo tempo si lesse un po' di tutto: un moto di stizza di un AD relarivamente stizzoso,  una ritorsione contro il ministero, addirittura - sommo tafazzismo - una vendetta contro gli alfisti. Tutte tesi francamente troppo imbarazzanti per un uomo adulto.

Invece a quanto si legge potrebbe trattarsi di mera strategia processuale. Ossia: nel contesto di un ricorso che, per tutte le proprie 70 pagine scarse, mira a sminuire sostanzialmente il valore del museo e della collezione ivi contenuta, a pagina 40 si arriva a contestare addirittura che il museo fosse luogo "ordinariamente aperto al pubblico". Lo si vorrebbe cioé dipingere più assimilabile ad una collezione privata, in quanto l'accesso era gratuito e solo su prenotazione. Non importa se sia noto che il museo avesse ovviamente dipendenti, migliaia di visitatori e su tripadvisor si trovino ancora le recensioni delle visite guidate ( ovviamente organizzate da passanti ignari, mica dalla struttura ). La tesi sembra: No biglietto a pagamento = no business = no museo, e quindi sfuma anche il concetto della fruizione pubblica, fondamentale per il vincolo, che secondo loro non sarebbe mai stata assicurata.

Qualcuno qui si era mai chiesto come mai Fiat abbia piazzato il ricorso e poi apparentemente ci abbia dormito sopra, a museo chiuso, lasciando poi passare anni, senza fare tutti i passi necessari per far avanzare il procedimento, invece di affrontare la questione subito e risolverla?

Beh, mettiamola cosí: se voglio sostenere davanti ad un giudice che un dato posto in realtá "non é ordinariamente aperto al pubblico" e quindi NON È fruibile, cosa c'é al mondo di meno fruibile e meno aperto al pubblico che un posto chiuso e lucchettato da tre anni? Tombola!!

In sostanza, a quanto pare, é stato chiuso in quanto... deve figurare chiuso presso il Tar. Con tanti saluti agli alfisti.

Ah bene, si comincia a capire qualcosa!!
Finalmente ora è chiaro il motivo delle chiusura del museo: serve ai fini processuali.
fiat (sempre con la minuscola, che la lettera maiuscola indica rispetto che fiat non merita) ha chiuso il museo il giorno dopo la conferma del vincolo e ha presentato ricorso 2 mesi dopo per poter asserire che il museo era chiuso e non fruibile.
Da notare anche la tempistica: fiat chiude il giorno dopo la conferma ufficiale, quindi evidentemente avevano già preparato la strategia giudiziaria con le dovute contromosse, museo chiuso, e, altrettanto evidentemente, avevano già capito che il provvedimento era fondato e si sarebbe concluso con esito favorevole (non per loro).
Quindi i timori circa la volontà di fiat di alienare la collezione e distruggere il museo erano più che fondati. Ci fosse ulteriore bisogno di conferme, la richiesta di fiat di vendere ben 8 auto della collezione fatta in fase di trattativa (fasulla parrebbe di capire, visti gli sviluppi) con Regione Lombardia e Ministero è più che eloquente e parla da sola.
 
Da un rapido controllo sul web sembra che dopo le note interviste a Roberto Maroni (novembre-dicembre 2013) l'unica novità resti ancora questa di gennaio:

http://rho.milanotoday.it/lainate/museo-alfa-romeo-regione.html

Museo Alfa Romeo, mozione regionale per riaprirlo
?
22/1/2014.
La regione Lombardia chiede, con una mozione bipartisan, che venga riaperto il museo storico dell'Alfa Romeo ad Arese in vista di Expo 2015. La mozione è stata firmata da consiglieri dei gruppi di maggioranza e di minoranza. Il museo è chiuso dall'inizio del 2011 e i comuni di Arese e Rho intendono riaprirlo al più presto. "Il museo potrebbe rappresentare la storia industriale della Lombardia e dell'Italia e potrebbe diventare polo di attrazione turistica e di sviluppo per l'area interessata", commentano Fabio Pizzul e Carlo Borghetti, consiglieri regionali del Pd.

"Può essere una mossa strategica: la Fiat ha già dato la sua disponibilità". Così Fabrizio Cecchetti, della Lega Nord, che ha co-firmato la mozione."


Sono passati altri 2 mesi ma è tutto fermo credo. Se qualcuno è al corrente di ulteriori news al riguardo lo scriva qui. Il 2015 non è più lontano.
 
... quindi il voncolo è sacrosanto e va mantenuto.
Dell'expò nun ce ne fotte proprio... anzi che rimanga chiuso il museo, sarà un boomerang control la stessa fiat, che ancora una volta non USI il marchio a proprio comodo.
 
Non so se la telenovela da bassa televisione sudamericana cui abbiamo assistito in questi mesi, sia premeditata o meno.

E se il tentativo di utilizzare l'expo per rilanciare il museo fosse una bufala nascosta dietro fini unicamente giudiziari.

Nel caso, non solo sarebbero stati presi in giro gli utenti e l'opinione pubblica, ma anche la politica (regionale e locale) e la carta stampata, come il giornale che ci ospita, che aveva pubblicato un piano piuttosto dettagliato (che qualcuno deve avergli prospettato).

Direi che l'unica cosa certa, al momento, è che..non ci sono certezze, né novità.

Cmq meglio un Museo chiuso ma vincolato ed "al sicuro" che un Museo riaperto ma decurtato dei suoi pezzi più prestigiosi.
 
fpaol68 ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Mi sono letto tuuuutto il ricorso Fiat, antico e nuovo testamento, grazie ad fpaol. Una vera goduria, di cui poi magari emergeranno con calma vari dettagli, più o meno racapriccianti per un alfista.

Quello che più mi ha colpito però, sta a pagina 40.

A quanto pare ci é finalmente dato di capire meglio come mai il museo sia stato materialmente chiuso. A suo tempo si lesse un po' di tutto: un moto di stizza di un AD relarivamente stizzoso,  una ritorsione contro il ministero, addirittura - sommo tafazzismo - una vendetta contro gli alfisti. Tutte tesi francamente troppo imbarazzanti per un uomo adulto.

Invece a quanto si legge potrebbe trattarsi di mera strategia processuale. Ossia: nel contesto di un ricorso che, per tutte le proprie 70 pagine scarse, mira a sminuire sostanzialmente il valore del museo e della collezione ivi contenuta, a pagina 40 si arriva a contestare addirittura che il museo fosse luogo "ordinariamente aperto al pubblico". Lo si vorrebbe cioé dipingere più assimilabile ad una collezione privata, in quanto l'accesso era gratuito e solo su prenotazione. Non importa se sia noto che il museo avesse ovviamente dipendenti, migliaia di visitatori e su tripadvisor si trovino ancora le recensioni delle visite guidate ( ovviamente organizzate da passanti ignari, mica dalla struttura ). La tesi sembra: No biglietto a pagamento = no business = no museo, e quindi sfuma anche il concetto della fruizione pubblica, fondamentale per il vincolo, che secondo loro non sarebbe mai stata assicurata.

Qualcuno qui si era mai chiesto come mai Fiat abbia piazzato il ricorso e poi apparentemente ci abbia dormito sopra, a museo chiuso, lasciando poi passare anni, senza fare tutti i passi necessari per far avanzare il procedimento, invece di affrontare la questione subito e risolverla?

Beh, mettiamola cosí: se voglio sostenere davanti ad un giudice che un dato posto in realtá "non é ordinariamente aperto al pubblico" e quindi NON È fruibile, cosa c'é al mondo di meno fruibile e meno aperto al pubblico che un posto chiuso e lucchettato da tre anni? Tombola!!

In sostanza, a quanto pare, é stato chiuso in quanto... deve figurare chiuso presso il Tar. Con tanti saluti agli alfisti.

Ah bene, si comincia a capire qualcosa!!
Finalmente ora è chiaro il motivo delle chiusura del museo: serve ai fini processuali.
fiat (sempre con la minuscola, che la lettera maiuscola indica rispetto che fiat non merita) ha chiuso il museo il giorno dopo la conferma del vincolo e ha presentato ricorso 2 mesi dopo per poter asserire che il museo era chiuso e non fruibile.
Da notare anche la tempistica: fiat chiude il giorno dopo la conferma ufficiale, quindi evidentemente avevano già preparato la strategia giudiziaria con le dovute contromosse, museo chiuso, e, altrettanto evidentemente, avevano già capito che il provvedimento era fondato e si sarebbe concluso con esito favorevole (non per loro).
Quindi i timori circa la volontà di fiat di alienare la collezione e distruggere il museo erano più che fondati. Ci fosse ulteriore bisogno di conferme, la richiesta di fiat di vendere ben 8 auto della collezione fatta in fase di trattativa (fasulla parrebbe di capire, visti gli sviluppi) con Regione Lombardia e Ministero è più che eloquente e parla da sola.

Mi domando che attendibilità possa mai avere un gruppo industriale di tali idee, sfornarne di buone per un'Alfa del futuro o una Lancia che sia.
Vi è una stupefacente dicotomia nel modo di agire di Fiat :
- da un lato ci "scassano la min..hia" (scusate il francesismo, ma quando ci vuole, ci vuole) con sta 4C limited edition (non vorrei immaginare che incubo se fosse stata unlimited), ora anche in versione targa (loro la chiamano spider....bah! Forse perché sanno che non faranno mai un'altra spider?) e ci propinano improbabili piani di rilancio scadenzati a ogni equinozio.
- da un altro lato c'è una Fiat che chiude il Museo, che fa ricorso contro un vincolo di tutela dei suoi beni, vuole vendere auto della propria collezione, smantella stabilimenti per fare centri commerciali, propaganda al mondo intero la produzione della spider duetto con Mazda e poi a un anno dalla acclamata presentazione, candidamente dice che ci farà una Fiat 124 abarth ; prima dice che Alfa deve essere generalista, poi improvvisamente il contrario, premium.....ma non ctroppo azzo azzo, non ctroppo...perché c'è Maserati; dice che in qualche alchemico capannone stanno studiando la prossima Alfa...mmmm, ma in silenzio sapete? Che non si sappia troppo in giro cosa stanno pensando, metti mai.....che poi ci parta una pernacchia!

Ma si dai, la pernacchia stavolta l'anticipiamo noi.
 
Un caro saluto a Rosario --- GT_JUNIOR ed a CZZMHL. :D

Ragazzi, appena posso Vi risponderò. Grazie. :thumbup:

O.T. = Richiesta agli amici MODERATORI ed all' ADMIN =

Siamo quasi a metà mese di Marzo ed il mio edicolante ancora NON HA rivevuto RUOTECLASSICHE di Marzo 2014.

E' solo questione di problema di " distribuzione periodici " oppure c'è evidente ritardo ?
Grazie per gentile risposta. Ciao. :D :D
 
giampi47 ha scritto:
Un caro saluto a Rosario --- GT_JUNIOR ed a CZZMHL. :D

Ragazzi, appena posso Vi risponderò. Grazie. :thumbup:

O.T. = Richiesta agli amici MODERATORI ed all' ADMIN =

Siamo quasi a metà mese di Marzo ed il mio edicolante ancora NON HA rivevuto RUOTECLASSICHE di Marzo 2014.

E' solo questione di problema di " distribuzione periodici " oppure c'è evidente ritardo ?
Grazie per gentile risposta. Ciao. :D :D

Inizio O.T.

Ciao GIAMPI... Non saprei...

RUOTECLASSICHE però, se non erro, ha una sua struttura specifica...

Vedo cosa riesco a sapere.. ;)

Personalmente sono portato a credere si tratti di un disguido nella distribuzione... :rolleyes: :rolleyes:

Fine O.T.
 
vecchioAlfista ha scritto:
Non so se la telenovela da bassa televisione sudamericana cui abbiamo assistito in questi mesi, sia premeditata o meno.

E se il tentativo di utilizzare l'expo per rilanciare il museo fosse una bufala nascosta dietro fini unicamente giudiziari.

Nel caso, non solo sarebbero stati presi in giro gli utenti e l'opinione pubblica, ma anche la politica (regionale e locale) e la carta stampata, come il giornale che ci ospita, che aveva pubblicato un piano piuttosto dettagliato (che qualcuno deve avergli prospettato).

Direi che l'unica cosa certa, al momento, è che..non ci sono certezze, né novità.

Cmq meglio un Museo chiuso ma vincolato ed "al sicuro" che un Museo riaperto ma decurtato dei suoi pezzi più prestigiosi.
Non sarebbe meglio un museo aperto con tutti i modelli prestigiosi al loro posto?
Al limite si alza il prezzo del biglietto.
Quanto sareste disposti a spendere per una visita?
 
Maxetto883 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Non so se la telenovela da bassa televisione sudamericana cui abbiamo assistito in questi mesi, sia premeditata o meno.

E se il tentativo di utilizzare l'expo per rilanciare il museo fosse una bufala nascosta dietro fini unicamente giudiziari.

Nel caso, non solo sarebbero stati presi in giro gli utenti e l'opinione pubblica, ma anche la politica (regionale e locale) e la carta stampata, come il giornale che ci ospita, che aveva pubblicato un piano piuttosto dettagliato (che qualcuno deve avergli prospettato).

Direi che l'unica cosa certa, al momento, è che..non ci sono certezze, né novità.

Cmq meglio un Museo chiuso ma vincolato ed "al sicuro" che un Museo riaperto ma decurtato dei suoi pezzi più prestigiosi.
Non sarebbe meglio un museo aperto con tutti i modelli prestigiosi al loro posto?
Al limite si alza il prezzo del biglietto.
Quanto sareste disposti a spendere per una visita?

Per la galleria Ferrari ho pagato 12 euro a testa. Io son disposto fino a 15 euro.
 
Maxetto883 ha scritto:
Non sarebbe meglio un museo aperto con tutti i modelli prestigiosi al loro posto?
Al limite si alza il prezzo del biglietto.
Quanto sareste disposti a spendere per una visita?

Non si trattava di "alzare" il prezzo, ma casomai di stabilirne uno, ché l'entrata era gratuita. Se Fiat fosse stata interessata a tenerlo aperto, e un giorno avesse deciso che a tale scopo fosse necessario far pagare la visita, a copertura costi, o anche per generare un legittimo profitto, nessuno si sarebbe scandalizzato.

Ma non risulta che Fiat si sia mai mossa in questo senso. Al contrario, la gratuitá della visita ora le fa comodo processualmente. Serve a dimostrare che il museo non é mai stato liberamente fruibile dal pubblico.

Anzi: chi ha detto che era un museo?!
 
alexmed ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Non so se la telenovela da bassa televisione sudamericana cui abbiamo assistito in questi mesi, sia premeditata o meno.

E se il tentativo di utilizzare l'expo per rilanciare il museo fosse una bufala nascosta dietro fini unicamente giudiziari.

Nel caso, non solo sarebbero stati presi in giro gli utenti e l'opinione pubblica, ma anche la politica (regionale e locale) e la carta stampata, come il giornale che ci ospita, che aveva pubblicato un piano piuttosto dettagliato (che qualcuno deve avergli prospettato).

Direi che l'unica cosa certa, al momento, è che..non ci sono certezze, né novità.

Cmq meglio un Museo chiuso ma vincolato ed "al sicuro" che un Museo riaperto ma decurtato dei suoi pezzi più prestigiosi.
Non sarebbe meglio un museo aperto con tutti i modelli prestigiosi al loro posto?
Al limite si alza il prezzo del biglietto.
Quanto sareste disposti a spendere per una visita?

Per la galleria Ferrari ho pagato 12 euro a testa. Io son disposto fino a 15 euro.
Per me può andare bene.
Per la cronaca, a Stoccarda (museo Mercedes Benz) pagai ? 8,00.
Per Alfa pagherei pure il doppio, ma credo che ? 10,00 potrebbe andare benissimo.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Mi sono letto tuuuutto il ricorso Fiat, antico e nuovo testamento, grazie ad fpaol. Una vera goduria, di cui poi magari emergeranno con calma vari dettagli, più o meno racapriccianti per un alfista.

Quello che più mi ha colpito però, sta a pagina 40.

A quanto pare ci é finalmente dato di capire meglio come mai il museo sia stato materialmente chiuso. A suo tempo si lesse un po' di tutto: un moto di stizza di un AD relarivamente stizzoso,  una ritorsione contro il ministero, addirittura - sommo tafazzismo - una vendetta contro gli alfisti. Tutte tesi francamente troppo imbarazzanti per un uomo adulto.

Invece a quanto si legge potrebbe trattarsi di mera strategia processuale. Ossia: nel contesto di un ricorso che, per tutte le proprie 70 pagine scarse, mira a sminuire sostanzialmente il valore del museo e della collezione ivi contenuta, a pagina 40 si arriva a contestare addirittura che il museo fosse luogo "ordinariamente aperto al pubblico". Lo si vorrebbe cioé dipingere più assimilabile ad una collezione privata, in quanto l'accesso era gratuito e solo su prenotazione. Non importa se sia noto che il museo avesse ovviamente dipendenti, migliaia di visitatori e su tripadvisor si trovino ancora le recensioni delle visite guidate ( ovviamente organizzate da passanti ignari, mica dalla struttura ). La tesi sembra: No biglietto a pagamento = no business = no museo, e quindi sfuma anche il concetto della fruizione pubblica, fondamentale per il vincolo, che secondo loro non sarebbe mai stata assicurata.

Qualcuno qui si era mai chiesto come mai Fiat abbia piazzato il ricorso e poi apparentemente ci abbia dormito sopra, a museo chiuso, lasciando poi passare anni, senza fare tutti i passi necessari per far avanzare il procedimento, invece di affrontare la questione subito e risolverla?

Beh, mettiamola cosí: se voglio sostenere davanti ad un giudice che un dato posto in realtá "non é ordinariamente aperto al pubblico" e quindi NON È fruibile, cosa c'é al mondo di meno fruibile e meno aperto al pubblico che un posto chiuso e lucchettato da tre anni? Tombola!!

In sostanza, a quanto pare, é stato chiuso in quanto... deve figurare chiuso presso il Tar. Con tanti saluti agli alfisti.
Secondo me, processualmente si tratta di una strategia suicida, perché la fruibilità va valutata ex ante rispetto all'apposizione del vincolo. Anzi, il comportamento ben potrebbe essere sanzionato dai Giudici amministrativi, magari con una bella condanna alle spese (auspicabilmente per responsabilità aggravata).
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Non sarebbe meglio un museo aperto con tutti i modelli prestigiosi al loro posto?
Al limite si alza il prezzo del biglietto.
Ma non risulta che Fiat si sia mai mossa in questo senso. Al contrario, la gratuitá della visita ora le fa comodo processualmente. Serve a dimostrare che il museo non é mai stato liberamente fruibile dal pubblico.

Anzi: chi ha detto che era un museo?!
quella di fiat mi sembra una strategia molto debole , il museo era fruibile , ovvio non a tutte le ore , ma non era come quei palazzi nobiliari privati dove ci sono opere d'arte che nessuno può vedere
Certo che sono proprio piccoli , io però ho un dubbio : non è che lo tengono chiuso perchè il confronto tra le meraviglie del passato ed il disastro attuale si rivelerebbe un boomerang a livello d'immagine ?
 
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