<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B | Page 71 | Il Forum di Quattroruote

Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B

Per questa ragione dico che non ha senso implementare limitazioni solo a Milano quando il problema prende in pieno 3 province nel triangolo Milano-Pavia-Cremona e normalmente anche Brescia ha livelli analoghi.
Per ottenere risultati apprezzabili bisogna unire le forze altrimenti scarichi il problema solo su una piccola area (Milano) creando piu' problemi di quanto non siano i minimi benefici raggiungibili.
 
Ribadisco, la mia, personale, nella mia città ed anche a Milano, o in altre città, metropolitane o meno, è di ridurre al minimo i tragitti urbani. Anzi, trovo molto più vivibili i centri urbani con isole pedonali estese.
Sono pienamente d'accordo.
A Milano l'isola pedonale in centro e' lunga 1,5km.
Aggiungo pero' che bisogna ridurre al minimo anche i tragitti extraurbani che spesso sono molto piu' lunghi.
 
Per questa ragione dico che non ha senso implementare limitazioni solo a Milano quando il problema prende in pieno 3 province nel triangolo Milano-Pavia-Cremona e normalmente anche Brescia ha livelli analoghi.
Per ottenere risultati apprezzabili bisogna unire le forze altrimenti scarichi il problema solo su una piccola area (Milano) creando piu' problemi di quanto non siano i minimi benefici raggiungibili.
Se le altre province limitrofe ( Monza, Bergamo, Brescia, Pavia e Lodi) non fanno nulla, non è che Milano può aspettare all'infinito.Quale di queste altre città ha un tpl degno di questo nome, che può sostituirsi all'uso dell'auto? Solo Brescia ha una metropolitana.
 
Per quanto rigurda gli abbonamenti sono aumentati anche loro di circa il 30%, passando da 30 a 39€ mensili.
Qualsiasi azienda nemmeno troppo grossa può chiedere ad atm una convenzione per l'abbonamento, facendolo scendere a poco più di 20€ mese. E anche a 39 euro se vai in ufficio 20 giorno al mese sono 2 euro al giorno. Spenderesti lo stesso in auto?
Sul fatto di persone che si sono spostate nell'hinterland, tutti sedotti dall'idea del giardinetto e d'avere la città a pochi minuti ( le famose pubblicità a 15 minuti dal duomo) per poi finire a trovarsi in coda ogni benedetta mattina e sera.
E poi per comprare qualunque cosa ti devi mettere in auto e recarti al centro commerciale..
 
E' talmente "ridicolo" quello che stanno facendo a Milano, quando tutta la pianura Padana è immersa in una nube di veleni, è come vuotare un mare col secchiello.

https://www.milanotoday.it/attualita/inquinamento-milano-satellite.html

inquinamento-4.jpg
 
Quindi, scusate, quali contromisure attuare in pianura padana?non far nulla? Perché se i riscaldamenti sono spenti, o fermiamo le industrie ( e il caro energia ci sta pensano per loro), gli allevamenti / coltivazioni, o la mobilità.
 
quali contromisure attuare in pianura padana?
Successe la stessa cosa negli anni '80 in Germania nella Ruhr. Poi dopo 30 anni, a fronte di una progressiva de-industrializzazione, le cose migliorarono...dal punto di vista ambientale. Ma dal punto di vista sociale fu un disastro di proporzioni epocali, diventando una delle zone più povere della Germania.

La mobilità privata è una goccia nel mare, non serve a niente limitarla. Si può migliorare con una estesa rete di mezzi pubblici (su ferro), ma anche quella porta dei risultati dopo mediamente 30 anni. Per le sue caratteristiche fisiche, la pianura padana semplicemente non può essere industrializzata, eppure lo è. Quindi o impoveriamo, o restiamo così e ci sobbarchiamo il costo sociale dei morti per inquinamento, cosa che stiamo facendo "abbastanza bene" da circa tre quarti di secolo.
 
Qualsiasi azienda nemmeno troppo grossa può chiedere ad atm una convenzione per l'abbonamento, facendolo scendere a poco più di 20€ mese. E anche a 39 euro se vai in ufficio 20 giorno al mese sono 2 euro al giorno. Spenderesti lo stesso in auto?
Sul fatto di persone che si sono spostate nell'hinterland, tutti sedotti dall'idea del giardinetto e d'avere la città a pochi minuti ( le famose pubblicità a 15 minuti dal duomo) per poi finire a trovarsi in coda ogni benedetta mattina e sera.
E poi per comprare qualunque cosa ti devi mettere in auto e recarti al centro commerciale..
Ma infatti il grosso errore e' stato non ingrandire la periferia milanese, che avrebbe potuto beneficiare di molti servizi della citta', invece di costruire tanti piccoli paesi satellite spesso dispersi nella campagna e privi di ogni servizio che obbligano a prendere la macchina anche solo per comprare il pane o il giornale !!
Mentre i grandi comuni, esistenti da sempre, dovevano essere integrati meglio alla citta' anche con le linee della metropolitana (mi viene in mente Rho, Monza e Cinisello).
 
Ultima modifica:
Quindi, scusate, quali contromisure attuare in pianura padana?non far nulla? Perché se i riscaldamenti sono spenti, o fermiamo le industrie ( e il caro energia ci sta pensano per loro), gli allevamenti / coltivazioni, o la mobilità.
Bisogna prima di tutto prendere atto che l'automobile non e' la principale fonte di inquinamento. Ovviamente ne va efficientato l'utilizzo ma scaricare sempre sul privato il problema e' sbagliato.
Le principali fonti di inquinamento sono le industrie e le centrali termoelettriche per la produzione dell'energia elettrica e che spesso sprechiamo a dismisura .
Bisogna lavorare su tutti i fronti e cercare di obbligare gli organi competenti ad investire in modo coerente con queste problematiche.
Ad esempio a Milano puntare al max sugli autobus elettrici e creare un fondo per aiutare i tassisti a dotarsi di auto elettriche.
Per contro ridimensionerei i progetti di costruzioni faraoniche altamente impattanti ed inquinanti sia in fase di costruzione che di gestione, come palazzi/grattacieli di dimensioni assurde dove i consumi aumentano esponenzialmente rispetto a normali palazzi di 6/8 piani.
Anche finire i perenni lavori sul tratto cittadino della A4 per il completamento della quarta corsia sarebbe molto impattante per smaltire una buona parte delle file persistenti per buona parte della giornata.
Sarebbe poi molto importante potenziare con treni piu' efficienti e piu' numerosi molte delle linee che servono le province lombarde e ovviamente anche Milano.

..... la mia sensazione, che da sempre vivo a Milano, e' che alla fine si scarica la responsabilita' sui privati , ma raramente gli organi competenti riescono ad esprimere politiche che riescano a dare risultati importanti a beneficio della collettivita'.
Con questo non nego, che nel panorama italiano, Milano ha un buon sistema di mezzi pubblici, che pero' sono a servizio solo della citta' e non dell'hinterland che conta altrettanti abitanti.
 
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Ma infatti il grosso errore e' stato non ingrandire la periferia milanese, che avrebbe potuto beneficiare di molti servizi della citta', invece di costruire tanti piccoli paesi satellite spesso dispersi nella campagna e privi di ogni servizio che obbligano a prendere la macchina anche solo per comprare il pane o il giornale !!
Mentre i grandi comuni, esistenti da sempre, dovevano essere integrati meglio alla citta' anche con le linee della metropolitana (mi viene in mente Rho, Monza e Cinisello).
su questo concordo ma credo che si sia sempre in tempo a farlo perchè una maggiore integrazione amministrativa porta a maggiore efficacia nel prendere le decisioni
d'altronde dovunque nel mondo si procede in questo senso
 
La mobilità privata è una goccia nel mare, non serve a niente limitarla.

Bisogna prima di tutto prendere auto che l'automobile non e' la principale fonte di inquinamento.

su queste due note però dissento perchè mi pare che proprio su questo thread qualcuno abbia riportato una riduzione delle giornate di sforamento da 100 gg a 70 gg l'anno.
un 30% è tanta roba a dimostrazione che i provvedimenti presi hanno un efficacia tangibile.

se pretendiamo di avere il provvedimento che riduce di 100% il problema non otterremmo mai nulla
 
Però bisogna anche considerare che l'efficacia di questo tipo di provvedimenti è direttamente proporzionale all'età delle auto che vengono bloccate.
Nel senso che più si va avanti e meno saranno inquinanti le vetture che vengono tolte dalle strade (e magari sostituite con altre meno inquinanti ma comunque che hanno un impatto sulla qualità dell'aria).
Se negli anni scorsi hanno bloccato gli euro 4 e prima ancora gli euro 3 l'effetto sarà stato più tangibile rispetto a quello che sarà il blocco di parte degli euro 6.
 
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