<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B | Page 69 | Il Forum di Quattroruote

Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B

Dipende da quanti km percorrono. Auto molto anziane difficilmente fanno tanta strada, non fosse altro perchè sarebbero più dal meccanico che in giro...

Ci sono ancora tante auto vecchie che girano ma per la mia esperienza se un'auto ad esempio ha 20 anni e 200000 km la maggior parte della strada l'ha fatta nei primi anni o comunque quando era ancora relativamente recente.
Quando le auto arrivano a fine vita di solito o passano di mano e vanno a persone che fanno pochi km e quindi non hanno bisogno di comprare per forza una vettura poco sfruttata.
Oppure restano in mano ai proprietari originari che sono andati in pensione o hanno anche altre auto e quindi le tengono un po' più da conto.
Vicino a dove lavoro c'è un signore anziano con un'Alfa 33 che la usa spesso ma per spostamenti brevi,credo che abbia 80000 km e probabilmente adesso ne fa 3-4000 all'anno.
 
Ci sono ancora tante auto vecchie che girano ma per la mia esperienza se un'auto ad esempio ha 20 anni e 200000 km la maggior parte della strada l'ha fatta nei primi anni o comunque quando era ancora relativamente recente.
Quando le auto arrivano a fine vita di solito o passano di mano e vanno a persone che fanno pochi km e quindi non hanno bisogno di comprare per forza una vettura poco sfruttata.
Oppure restano in mano ai proprietari originari che sono andati in pensione o hanno anche altre auto e quindi le tengono un po' più da conto.
Vicino a dove lavoro c'è un signore anziano con un'Alfa 33 che la usa spesso ma per spostamenti brevi,credo che abbia 80000 km e probabilmente adesso ne fa 3-4000 all'anno.

....che è più o meno quello che intendevo.
 
Non vorrei che una volta arrivata l'ora X anche se ci fosse ancora il caldo i tecnici iniziassero a fare il giro dei condomini e accendessero più per ragioni logistico organizzative dei loro appuntamenti che per effettiva necessità.
Facile, così ti fatturano la quota fissa dal 25 al 40%, senza che tu usufruisca del riscaldamento.
 
In teoria dopo il 2035 il "ricatto" basato sulle emissioni che costringe a cambiare auto ogni 5 massimo 10 anni dovrebbe decadere.
Poi bisognerà vedere quale sarà la vita utile delle elettriche ma penso che non si potranno più fare discriminazioni tra vetture vecchie e nuove nel momento in cui saranno tutte senza tubo di scappamento.
A meno che non si inventino qualche gabola basata sui kw consumati per fare tot km penalizzando le vetture più assetate di energia.
Diciamo che il problema potrebbe porsi in modo diverso.
Sono curioso di vedere quale sara' il livello di efficienza delle batterie dopo 10 anni dall'acquisto.
In caso di necessita' di sostituzione, ci saranno delle batterie compatibili con un prezzo ragionevole o bisognera' cambiare auto ?
 
Diciamo che il problema potrebbe porsi in modo diverso.
Sono curioso di vedere quale sara' il livello di efficienza delle batterie dopo 10 anni dall'acquisto.
In caso di necessita' di sostituzione, ci saranno delle batterie compatibili con un prezzo ragionevole o bisognera' cambiare auto ?

Certamente c'è quell'incognita.
Però se le cose andranno bene e le batterie non periranno molto prima del resto dell'auto di fatto non si potrà più obbligare nessuno a cambiare auto battendo sul tasto delle emissioni.
Potremmo ritrovarci con un parco auto di elettriche abbastanza vetuste tra una ventina d'anni.
 
Che strumenti ci sono per intervenire? Puoi farle spegnere e tenere al freddo? Puoi obbligare a farle sostituire? Con quali soldi? Io non lo so, forse bisognerebbe leggere un forum di amministratori di condominio. Io mi impegno coi fatti a non entrare in area B e lasciare l'auto fuori come faccio da decenni, ben prima che l'area B esistesse e, credimi o meno se vuoi, proprio per l'aria irrespirabile e per la congestione del traffico.
Allora perche' devi obbligare le persone a cambiare una piu' costosa automobile, che magari e' indispensabile per andare al lavoro, o comunque per alcune incombenze difficilmente gestibili in modo diverso.
E' compito degli amministratori trovare gli strumenti adeguati a raggiungere determinati scopi.
Secondo me la guerra all'auto spesso e' piu' una copertura per dire che faccio qualcosa ma poi copre l'incapacita' o la non volonta' di fare altre scelte non gradite ad altre "categorie".
 
A Milano su 200.000 caldaie solo 979 sono ancora a gasolio ( di cui meno di una decina in edifici comunali, che stanno virando verso il metano). Le restanti sono di palazzine i cui condomini nonostante gli incentivi negli anni se ne sono sempre sbattuti.
Poi, si dice che gli inquinanti sono in maggioranza causati da riscaldamento ed industrie. Bé in questi giorni di riscaldamenti fondamentalmente spenti, il pm10 è oltre i limiti. Se abbiamo una pianura padana con poca ventilazione non possiamo sempre sperare nella pioggia e far finta che il traffico non centri.
A Milano non c'e' una caldaia ogni 6 abitanti.
Gli impianti sono mediamente molto piu' grandi, per non parlare del teleriscaldamento disponibile in alcune zone.
Ci saranno poi molti termoautonomi, che pero' mi risultano non vengano piu' installati per evidenti limiti di efficienza rispetto ad impianti piu' grandi.
Poi in Lombardia, la fonte principale del pm10 e' la combustione della legna (fonte Arpa Lombardia), e non vanno dimenticati gli impianti industriali, i termovalorizzatori e le centrali termoelettriche.
Nella pianura Padana tutto si genera ma nulla si dissolve per mancanza di venti e quest'anno anche di piogge consistenti.
Aggiungo che anche i blocchi del traffico attuati in passato non hanno mai portato benefici riscontrabili dalle centraline.
In 20 anni siamo passati da una media di circa 100 giorni di sforamento della soglia di 50 microgrammi di PM10 (contro i max 35 imposti dall'Europa) a circa 70/80, nonostante il completo ricambio del parco automobilistico con la scomparsa di gran parte dei vecchi diesel senza filtri e l'importante riduzione di caldaie a gasolio.
E' un evidente segno che ci sono altre fonti importanti di PM10 che non vengono contrastate, perche' probabilmente provengono da oltre il confine cittadino e probabilmente anche provinciale.
Il PM10 deve essere contrastato in modo omogeneo all'interno di tutto il bacino Padano, altrimenti e' una guerra persa in partenza !!
 
Certamente c'è quell'incognita.
Però se le cose andranno bene e le batterie non periranno molto prima del resto dell'auto di fatto non si potrà più obbligare nessuno a cambiare auto battendo sul tasto delle emissioni.
Potremmo ritrovarci con un parco auto di elettriche abbastanza vetuste tra una ventina d'anni.
Pero' potrebbero esserci problemi di approvvigionamento di corrente oppure semplicemente alti costi dell'energia che potrebbero obbligare a passare ad auto piu' leggere ed efficienti che mi auguro possano essere disponibili in futuro.
 
Nessuno obbliga nessuno a cambiare auto, solo a farne uso compatibile con la salute di tutti, guidatore compreso.
Prova a dirlo a che abita nell'hinterland e lavora nelle zone periferiche poco servite dai mezzi o piu' semplicemente a chi usa l'auto come strumento di lavoro.
A me questo di sistema di limitazioni non mi ha mai convinto fino in fondo.
Io priviligerei un sistema che minimizzi il costo dei mezzi pubblici (a Milano sono raddoppiati negli ultimi 10 anni) aumentando dall'altra parte il costo dei parcheggi che servirebbero assieme alle multe a sostenere il finanziamento del servizio pubblico.
Alla fine la gente sara' libera di farsi i propri conti, e forse finalmente si potrebbe vedere un consistente contenimento del traffico.
 
Premesso che prendo per buono il dato e la mia incredulità non è un modo per mettere in dubbio quanto scrivi.
Ma come è possibile che siano ancora in funzione?
Almeno qui in piemonte le caldaie a metano dei primi anni 2000 sono già a rischio obbligo di sostituzione.
Ipotizzo che le caldaie a gasolio,almeno in zone servite dalla rete del gas,siano in disuso (nel senso che non ne vengono installate di nuove) da molto più tempo.
Se sono così inquinanti e immagino che siano soggette alla prova dei fumi come quelle a gas come è possibile che passino?
https://milano.repubblica.it/cronac...ia_ambiente_caldaie_gasolio_milano-365835438/
Il fatto è che l'obbligo era stato istituito per il 2023 pre covid. Ma ora non si sa più quando saranno vietate. Ora anche chi sta pompando il pellet come panacea, ma non sanno quanto inquini..
 
Prova a dirlo a
Ma cosa vuol dire? Questo non è mica un processo a nessuno. C'è un problema da risolvere, l'inquinamento, ci sono dei provvedimenti, più o meno efficaci o controproducenti.
Non è il luogo, questo forum, per rivendicazioni politiche o di guerre tra guelfi e ghibellini. Il comune ha un problema, e individua una soluzione. L'automobilista ha un problema e ricerca la propria.
Ribadisco, la mia, personale, nella mia città ed anche a Milano, o in altre città, metropolitane o meno, è di ridurre al minimo i tragitti urbani. Anzi, trovo molto più vivibili i centri urbani con isole pedonali estese.
 
Prova a dirlo a che abita nell'hinterland e lavora nelle zone periferiche poco servite dai mezzi o piu' semplicemente a chi usa l'auto come strumento di lavoro.
A me questo di sistema di limitazioni non mi ha mai convinto fino in fondo.
Io priviligerei un sistema che minimizzi il costo dei mezzi pubblici (a Milano sono raddoppiati negli ultimi 10 anni) aumentando dall'altra parte il costo dei parcheggi che servirebbero assieme alle multe a sostenere il finanziamento del servizio pubblico.
Alla fine la gente sara' libera di farsi i propri conti, e forse finalmente si potrebbe vedere un consistente contenimento del traffico.
Come nessuno ti può obbligare a cambiare auto, nessuno ti può obbligare ad andare a vivere nell'hinterland, dove il tpl è penoso. Se lo fai sei cosciente che pagherai delle conseguenze a breve ( maggiori costi, tempo perso in auto, dover prendere l'auto anche per compare un calzino) e lungo termine (possibili limitazioni ti accesso).
E sui costi dei trasporti, è il biglietto ad essere aumentato( che è per l'utilizzatore occasionale e comunque ti permette di rientrare in metropolitana se sei dentro i 90 minuti, cosa che in passato non potevi fare), l'abbonamento è rimasto sostanzialmente identico.
 
Anzi direi che vivere nell'hinterland ti permette di respirare aria più pulita senza doversi sottoporre ad inutili vessazioni, prché l'areaB colpisce soprattutto chi ci abita.
Chi abita nell'hinterland se non ha BISOGNO di andare a Milano ne fa assolutamente a meno. Personalmente non ci vado mai, nemmeno per la salute il San Raffele è nel mio comune.
E ancora ci sono posti che hanno la metro e sono nell'hinterland tipo Cernusco sul Naviglio ecc
Per esempio a San Felice (Segrate) hai il "centro commerciale" in centro e non devi nemmeno prendere ne l'auto ne i mezzi ed hai tutto.
A Peschiera Borromeo hai uno dei centri commerciali più belli e se vuoi ci vai a piedi o in bici.
Ma di che stiamo parlando?
 
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