<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Milano e hinterland: la vita dell’automobilista nel 2022-2023 | Page 32 | Il Forum di Quattroruote

Milano e hinterland: la vita dell’automobilista nel 2022-2023

Francamente sono un po' dubbioso su dei sensori di angolo cieco, visto che rischierebbero d creare tanti falsi positivi che finirebbero per essere ignorati.
Se devono rilevare un veicolo relativamente poco ingombrante come una bici o un monopattino, si allarmrebbero anche con qualsiasi auto parcheggiata.
Forse sfugge che la logica di funzionamento è un po' diversa da quella che si avrebbe su un mezzo in sorpasso che deve essere avvisato che sta arrivando un mezzo da dietro e spostandosi gli taglierebbe la strada.
Nel caso dei mezzi pesanti e delle biciclette il problema è se la bici si affianca al mezzo fermo al semaforo in un punto poco visibile.
Forse avrebbe più senso dotare i mezzi pesanti di telecamere o specchi addizionali.
 
Il sensore dell’angolo cieco non rileva le auto parcheggiate ma monopattini, bici ed auto nell’ angolo cieco si.
Come faccia non lo so, ma dopo 40000 km posso dire che di rado l’ho visto segnalare qualcosa qualcosa non c’era
 
e' attivo anche a 5km/h?

e non credo che il sindaco di una citta', possa imporre modifiche al codice stradale.
dovrebbero rivedere i poteri dei sindaci
ormai siamo al punto che sono dei dittatori, e per muoversi da una citta' all'altra, ci si deve leggere tutto il codice civile di dove si vuole andare.
e qui le euro 5 non entrano, laggiu' entrano dalle 7 e 59 alle 8 e 37, nel paese dopo, non possono entrare le auto che siano grige, ma con un grigio compreso tra il 59% e il 79%, dopo sono considerate nere, e possono entrare

e la ztl e' attiva dalle 7 e 30 alle 10 e 30, quella dopo dalle 10 e 20 alle 12 e 47

non se ne puo' piu'
 
Ultima modifica:
Secondo me azzerarli, per quanto riguarda provvedimenti che riguardino le limitazioni alla circolazione di determinate categorie di veicoli. Se qualcuno lo deve fare, dev'essere lo Stato erga omnes.
assolutamente d'accordo
il codice della strada, uno dev'essere, uguale per tutti.
queste regole locali sono allucinanti.
speriamo che, prima o poi, qualcuno gli dia una regolata.
 
Questa discussione non deve essere politica anche perchè si parla di Milano e Hinterland che sono governati da partiti si colore opposto.

Si può discutere sui fatti e sulle azioni anche senza tirare giù tutto il resto: il ritornello "sarà sempre un macello e quindi non facciamo niente" è gattopardesco.

E' risaputo, non solo a Milano, ma anche nel resto d'Europa, che ci sono stati molti incidenti che hanno visto camion travolgere, specialmente ad un incrocio in fase di svolta a destra, ciclisti.

Perchè non fare in modo che questo non si perpetui?
Non dobbiamo aspettare che il traffico diventi 8.0 e che ci si sposti nelle città con mezzi a fune trainati da motori alimentati ad energia solare.
Qualcosa si può fare prima.
 
Certo! Seguire gli orientamenti degli urbanisti (in prevalenza americani) degli anni '60, non delle "archistar" nostrane che non hanno mai guidato o hanno sempre avuto in odio le auto dagli anni '70 in avanti. Percorsi s-e-p-a-r-a-t-i non un mischione di mezzi/persone/animali.
I famosi urbanisti dello sprawl urbano?l’hanno fatto nella maggioranza degli hinterland delle grandi città, non lo metterei come un esempio da seguire.
L’auto necessaria per qualunque cosa, paese dormitorio senza servizi e senza collegamenti sufficienti con le città.
 
Brasilia è l'esempio più evidente, ad opera di Oscar Niemeyer. Alcune moderne urbanizzazioni in Messico come Torreòn, o in Cina. L'orientamento degli architetti secondo il filone utilitarista che ha portato alla divisione dei percorsi sicuri (ved. Milano2) non è per forza legato alla nazionalità americana...
 
Abbiamo spiegato in altri Topic che li dove sono decisioni politiche nell'ambito del settore automobilistico è possibile parlarne, ma si deve parlare di questi non del politico in se , questo non sarebbe concesso, come non è concesso esprime giudizi sempre in merito al politico.
 
Continuo a non associare la passione automobilistica alla quantità di ore che si passano in auto, non pretendo che sia cosi anche per gli alti ma non pretendiamo neanche il contrario, io nella mia città per buona parte del centro vieterei la circolazione delle vetture private ma non per questo sento sminuita la mia passione , anzi secondo me dare invece un limite alla circolazione privata li dove ha dei risvolti negativi assieme allo sviluppo di mezzi alternativi è proprio un modo per preservare la passione automobilistica.
 
Personalmente invece sono un convinto sostenitore che automobile = progresso, bicicletta = regresso. La passione è ancora un'altra cosa, ma se permettiamo che si demonizzi l'automobile privata come mezzo di trasporto e spostamento, finirà demonizzata anche l'automobile come passione, perché è questo che sta avvenendo. Vedasi percorsi fuoristrada, strade collinari o rivierasche, passi alpini eccetera ove le auto (che passerebbero di lì per "passione" o svago) sono sempre più osteggiate in Europa (non ovunque in verità)...
 
Brasilia è l'esempio più evidente, ad opera di Oscar Niemeyer. Alcune moderne urbanizzazioni in Messico come Torreòn, o in Cina. L'orientamento degli architetti secondo il filone utilitarista che ha portato alla divisione dei percorsi sicuri (ved. Milano2) non è per forza legato alla nazionalità americana...
ho capito, parli di città sorte dal nulla, Brasilia in meno di 4 anni, inaugurata nel 1960.
Ma in Italia abbiamo un'altra realtà. Milano è del 400 ac, Roma 753 ac.
Le città esistenti, sorte dal nulla, sono Latina, Pontinia, Sabaudia ecc.

Quindi agli amministratori attuali delle nostre città serve qualcos'altro.
Magari anche qualche idea di Niemeyer, ma di certo sono obbligati a salvaguardare la salute e l'incolumità dei propri cittadini.
 
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