<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma loro non sono mica perfetti?!?!?! | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Ma loro non sono mica perfetti?!?!?!

renexx ha scritto:
renatom ha scritto:
Tutto sommato, trovo anche io le tedesche un po' sopravvalutate.

Premesso che ognuno ha una sua percezione della qualità, hanno fondato questo "mito" su degli aspetti che io considero marginali tipo il rumore dello sportello, il cruscotto o il tastino morbido, il cassetto portaoggetti conl'apertura soft etc.

IMHO gli aspetto fondamentali della qualità di un'auto sono che non deve dare rogne, men che meno lasciarti a piedi, e che non si deve deteriorare troppo rapidamente nel tempo.

In conseguenza di questo considero di qualità mediamente superiore le auto giapponesi, Toyota e Honda in particolare.

Non vedo perchè. La qualità di un'auto si valuta da tante cose: la qualità costruttiva, dei materiali, il comportamento su strada consono, ecc...
La conditio sine qua non è che qualsiasi mezzo debba essere affidabile, ma è altrettanto impossibile che qualsiasi prodotto, per di più veramente complesso, fabbricato su larga scala, sia esente da eventuali pecche in ogni singolo esemplare.
Giocoforza si deve stilare una statistica che sia il più possibile generale, e qui si entra in un campo minato.
Altrimenti non c'è ragione di scegliere altra vettura che non sia il Land R. Defender.

E' evidente che ho forzato il discorso, ma veramente, a volte mi sembra che si sopravvalutino aspetti molto marginali tipo la morbidezza al tocco di qualche componente che poi, magari, dopo 5 anni si decompone; meglio un componente un po' più rigido che poi non si deteriora.

Non mi risulta che il Defender sia un campione di affidabilità. ;)
 
blackblizzard82 ha scritto:
renexx ha scritto:
renatom ha scritto:
Tutto sommato, trovo anche io le tedesche un po' sopravvalutate.

Premesso che ognuno ha una sua percezione della qualità, hanno fondato questo "mito" su degli aspetti che io considero marginali tipo il rumore dello sportello, il cruscotto o il tastino morbido, il cassetto portaoggetti conl'apertura soft etc.

IMHO gli aspetto fondamentali della qualità di un'auto sono che non deve dare rogne, men che meno lasciarti a piedi, e che non si deve deteriorare troppo rapidamente nel tempo.

In conseguenza di questo considero di qualità mediamente superiore le auto giapponesi, Toyota e Honda in particolare.

Non vedo perchè. La qualità di un'auto si valuta da tante cose: la qualità costruttiva, dei materiali, il comportamento su strada consono, ecc...
La conditio sine qua non è che qualsiasi mezzo debba essere affidabile, ma è altrettanto impossibile che qualsiasi prodotto, per di più veramente complesso, fabbricato su larga scala, sia esente da eventuali pecche in ogni singolo esemplare.
Giocoforza si deve stilare una statistica che sia il più possibile generale, e qui si entra in un campo minato.
Altrimenti non c'è ragione di scegliere altra vettura che non sia il Land R. Defender.

ohibò Renexx, mi trovo ancor una volta a darti ragione. ;)

Grazie, mi fa piacere.
 
renatom ha scritto:
E' evidente che ho forzato il discorso, ma veramente, a volte mi sembra che si sopravvalutino aspetti molto marginali tipo la morbidezza al tocco di qualche componente che poi, magari, dopo 5 anni si decompone; meglio un componente un po' più rigido che poi non si deteriora.

Non mi risulta che il Defender sia un campione di affidabilità. ;)

La compiutezza costruttiva si esprime anche attraverso assemblaggi e materiali. Se fosse unicamente questione di robustezza, avremmo solo dei veicoli col telaio a longheroni e cruscotti di metallo (ho citato il Defender a caso).
 
Renato, la sensazione di "ben fatto" non viene data semplicemente dalla morbidezza delle plastiche. Il colore, la goffratura, l'assenza di sbavature o di bordi di stampaggio, perfino l'odore delle plastiche contribuisce.

ti faccio un esempio che spero sia abbastanza esplicativo: pochi giorni fa ho avuto in prova la Hyundai Genesis. Bella macchina, soprattutto a livello di design, non c'è che dire.

però:
-quando apri la portiera si sente rumore di "vuoto" e la maniglia non offre una sensazione di robustezza
-i pannelli porta sono rigidi e poco spessi
-in abitacolo ci sono poche sbavature di assemblaggio, ma tutte le plastiche sono rigide
-la grafica è identica alla i30, che già di suo era abbastanza triste, ricorda molto quelle delle utilitarie di fascia bassa. inoltre, usano ancora i display con i numeri ad 8 segmenti, che li rende obsoleti alla vista e con limiti evidenti nel riprodurre i caratteri di testo
-i caratteri utilizzati per le scritte sui pulsanti sono gli stessi da un sacco di anni, che li rende, anche questi, obsoleti, già visti
-gli sportellini, i vani portaoggetti eccetera sono di plastica rigida e poco robusta, quando li apri e li richiudi danno proprio l'impressione di economico
-nel vano motore non c'è alcun materiale fonoassorbente e il layout è molto disordinato, non c'è una copertura integrale per il motore e lascia i lamierati anti-calore ben in vista (sembra piena di pellicola d'alluminio)

e via discorrendo. tutte cose che danno la sensazione di economicità che non fa bene alla percezione del cliente.
 
blackblizzard82 ha scritto:
Renato, la sensazione di "ben fatto" non viene data semplicemente dalla morbidezza delle plastiche. Il colore, la goffratura, l'assenza di sbavature o di bordi di stampaggio, perfino l'odore delle plastiche contribuisce.

ti faccio un esempio che spero sia abbastanza esplicativo: pochi giorni fa ho avuto in prova la Hyundai Genesis. Bella macchina, soprattutto a livello di design, non c'è che dire.

però:
-quando apri la portiera si sente rumore di "vuoto" e la maniglia non offre una sensazione di robustezza
-i pannelli porta sono rigidi e poco spessi
-in abitacolo ci sono poche sbavature di assemblaggio, ma tutte le plastiche sono rigide
-la grafica è identica alla i30, che già di suo era abbastanza triste, ricorda molto quelle delle utilitarie di fascia bassa. inoltre, usano ancora i display con i numeri ad 8 segmenti, che li rende obsoleti alla vista e con limiti evidenti nel riprodurre i caratteri di testo
-i caratteri utilizzati per le scritte sui pulsanti sono gli stessi da un sacco di anni, che li rende, anche questi, obsoleti, già visti
-gli sportellini, i vani portaoggetti eccetera sono di plastica rigida e poco robusta, quando li apri e li richiudi danno proprio l'impressione di economico
-nel vano motore non c'è alcun materiale fonoassorbente e il layout è molto disordinato, non c'è una copertura integrale per il motore e lascia i lamierati anti-calore ben in vista (sembra piena di pellicola d'alluminio)

e via discorrendo. tutte cose che danno la sensazione di economicità che non fa bene alla percezione del cliente.

Giustissimo, tutto ciò che elenchi fa parte di quella compiutezza che dà la sensazione e il calibro del "ben fatto".
 
renexx ha scritto:
renatom ha scritto:
Tutto sommato, trovo anche io le tedesche un po' sopravvalutate.

Premesso che ognuno ha una sua percezione della qualità, hanno fondato questo "mito" su degli aspetti che io considero marginali tipo il rumore dello sportello, il cruscotto o il tastino morbido, il cassetto portaoggetti conl'apertura soft etc.

IMHO gli aspetto fondamentali della qualità di un'auto sono che non deve dare rogne, men che meno lasciarti a piedi, e che non si deve deteriorare troppo rapidamente nel tempo.

In conseguenza di questo considero di qualità mediamente superiore le auto giapponesi, Toyota e Honda in particolare.

Non vedo perchè. La qualità di un'auto si valuta da tante cose: la qualità costruttiva, dei materiali, il comportamento su strada consono, ecc...
La conditio sine qua non è che qualsiasi mezzo debba essere affidabile, ma è altrettanto impossibile che qualsiasi prodotto, per di più veramente complesso, fabbricato su larga scala, sia esente da eventuali pecche in ogni singolo esemplare.
Giocoforza si deve stilare una statistica che sia il più possibile generale, e qui si entra in un campo minato.
Altrimenti non c'è ragione di scegliere altra vettura che non sia il Land R. Defender.

Concordo sulla molteplicità/generalità di valutazione in fatto di qualità, ma la stessa di certo non la si valuta in base a ciò che si vede!!! E quando si afferrerà questo sarà un gran bel giorno.
 
XPerience74 ha scritto:
Concordo sulla molteplicità/generalità di valutazione in fatto di qualità, ma la stessa di certo non la si valuta in base a ciò che si vede!!! E quando si afferrerà questo sarà un gran bel girno.

Perchè no? La qualità di un quadro si giudica per quello che si vede o per il tipo di tempere che ha usato l'artista?
Ciò che si vede, o si percepisce al tatto, o all'udito, fa parte della definizione di qualità anche di un'auto. Se no, come dicevo prima, si sarebbe rimasti al telaio separato e al cruscotto in lamiera.
 
renexx ha scritto:
XPerience74 ha scritto:
Concordo sulla molteplicità/generalità di valutazione in fatto di qualità, ma la stessa di certo non la si valuta in base a ciò che si vede!!! E quando si afferrerà questo sarà un gran bel girno.

Perchè no? La qualità di un quadro si giudica per quello che si vede o per il tipo di tempere che ha usato l'artista?
Ciò che si vede, o si percepisce al tatto, o all'udito, fa parte della definizione di qualità anche di un'auto. Se no, come dicevo prima, si sarebbe rimasti al telaio separato e al cruscotto in lamiera.

ri-quoto con 5 stelle ;)
 
renexx ha scritto:
XPerience74 ha scritto:
Concordo sulla molteplicità/generalità di valutazione in fatto di qualità, ma la stessa di certo non la si valuta in base a ciò che si vede!!! E quando si afferrerà questo sarà un gran bel girno.

Perchè no? La qualità di un quadro si giudica per quello che si vede o per il tipo di tempere che ha usato l'artista?
Ciò che si vede, o si percepisce al tatto, o all'udito, fa parte della definizione di qualità anche di un'auto. Se no, come dicevo prima, si sarebbe rimasti al telaio separato e al cruscotto in lamiera.

Lapalissiano è il fatto che tu sia il frutto di cotanto/tale marketing, buon per ?!?... ;).
 
renexx ha scritto:
renatom ha scritto:
E' evidente che ho forzato il discorso, ma veramente, a volte mi sembra che si sopravvalutino aspetti molto marginali tipo la morbidezza al tocco di qualche componente che poi, magari, dopo 5 anni si decompone; meglio un componente un po' più rigido che poi non si deteriora.

Non mi risulta che il Defender sia un campione di affidabilità. ;)

La compiutezza costruttiva si esprime anche attraverso assemblaggi e materiali. Se fosse unicamente questione di robustezza, avremmo solo dei veicoli col telaio a longheroni e cruscotti di metallo (ho citato il Defender a caso).

Forse non mi sono espresso bene; non intendo dire che queste cose non contino niente, lungi da me.

Però mi sembrano sopravvalutate da un marketing creato ad arte.
Io stesso, quando compro un'auto, gli assemblaggi ei materiali li guardo, ma, sinceramente, non mi interessa più di tanto che il cruscotto sia gradevole al tatto, tanto mica lo tocco, oppure che i tastini degli alzacristalli siano morbidi, poi, magari, dopo 3 anni si spellano.

Mi basta che il cruscotto sia gradevole alla vista, sia robusto, sia realizzato con una plastica che non si deteriora e non scricchioli.

Una bella costruzione mi piace. sono anche un ingegnere progettista meccanico.
Però, a volte, la qualità diventa marketing e non qualità reale e, con certi marchi, mi pare che spendi molto per questo tipo di qualità, poi, magari, rimani a piedi.
 
XPerience74 ha scritto:
renexx ha scritto:
XPerience74 ha scritto:
Concordo sulla molteplicità/generalità di valutazione in fatto di qualità, ma la stessa di certo non la si valuta in base a ciò che si vede!!! E quando si afferrerà questo sarà un gran bel girno.

Perchè no? La qualità di un quadro si giudica per quello che si vede o per il tipo di tempere che ha usato l'artista?
Ciò che si vede, o si percepisce al tatto, o all'udito, fa parte della definizione di qualità anche di un'auto. Se no, come dicevo prima, si sarebbe rimasti al telaio separato e al cruscotto in lamiera.

Lapalissiano è il fatto che tu sia il frutto di cotanto/tale marketing, buon per ?!?... ;).

Non è marketing, quello viene dopo a sottolineare, magari, un aspetto secondario al di sopra di altri più importanti.
Ma la compiutezza di un prodotto ha tante sfaccettature, non ci può essere una visione totalizzante di un solo aspetto, tanto più quel prodotto risulta complesso.
 
blackblizzard82 ha scritto:
renexx ha scritto:
XPerience74 ha scritto:
Concordo sulla molteplicità/generalità di valutazione in fatto di qualità, ma la stessa di certo non la si valuta in base a ciò che si vede!!! E quando si afferrerà questo sarà un gran bel girno.

Perchè no? La qualità di un quadro si giudica per quello che si vede o per il tipo di tempere che ha usato l'artista?
Ciò che si vede, o si percepisce al tatto, o all'udito, fa parte della definizione di qualità anche di un'auto. Se no, come dicevo prima, si sarebbe rimasti al telaio separato e al cruscotto in lamiera.

ri-quoto con 5 stelle ;)

Ti ringrazio nuovamente.
 
renatom ha scritto:
Forse non mi sono espresso bene; non intendo dire che queste cose non contino niente, lungi da me.

Però mi sembrano sopravvalutate da un marketing creato ad arte.
Io stesso, quando compro un'auto, gli assemblaggi ei materiali li guardo, ma, sinceramente, non mi interessa più di tanto che il cruscotto sia gradevole al tatto, tanto mica lo tocco, oppure che i tastini degli alzacristalli siano morbidi, poi, magari, dopo 3 anni si spellano.

Mi basta che il cruscotto sia gradevole alla vista, sia robusto, sia realizzato con una plastica che non si deteriora e non scricchioli.

Una bella costruzione mi piace. sono anche un ingegnere progettista meccanico.
Però, a volte, la qualità diventa marketing e non qualità reale e, con certi marchi, mi pare che spendi molto per questo tipo di qualità, poi, magari, rimani a piedi.

Nessuna auto dovrebbe lasciarti a piedi, bella o brutta, rifinita o spartana che sia.
Un abitacolo curato potrebbe essere un valore aggiunto (non per tutti lo è), visto il tempo che ci passi dentro, e che è quello che vedi e che tocchi per tutto quel tempo.
Per esempio, in un anno, facendo 20 mila km, ci si possono passare 500 e più ore, ovvero tre settimane consecutive 24h al giorno...
Certo, non dev'essere fumo senza arrosto, ci dev'essere sostanza oltre all'appagamento sensoriale.
 
renexx ha scritto:
XPerience74 ha scritto:
Concordo sulla molteplicità/generalità di valutazione in fatto di qualità, ma la stessa di certo non la si valuta in base a ciò che si vede!!! E quando si afferrerà questo sarà un gran bel girno.

Perchè no? La qualità di un quadro si giudica per quello che si vede o per il tipo di tempere che ha usato l'artista?
Ciò che si vede, o si percepisce al tatto, o all'udito, fa parte della definizione di qualità anche di un'auto. Se no, come dicevo prima, si sarebbe rimasti al telaio separato e al cruscotto in lamiera.

Eh no, parlando di meccanica, il segreto o meglio l'optimum e' fare auto raffinate, e addirittura uniche tecnicamente ma che non si rompono. Troppo facile fare trattori affidabili. Piu' difficile e' fare innovazione coniugandola con l'affidabilita' e la qualità nel tempo.

Chiunque pensi a qualche esempio a caso.

E secondo me cio' che si vede deve esprimere coerentemente cio' che c'è sotto, regola aurea della forma-funzione sempre piu' dimenticata da un pubblico superficiale e da un marketing scatenato, tanto che i migliori successi li raggiungono le copie aggiornate di utilitarie anni '50 col motore dalla parte sbagliata.

Infatti cio' che si vede e' spesso solo la superficie e non i concetti che in termini di design questa superficie dovrebbe esprimere: cio' fa rima con superficialità
 
Jambana ha scritto:
Eh no, parlando di meccanica, il segreto o meglio l'optimum e' fare auto raffinate, e addirittura uniche tecnicamente ma che non si rompono. Troppo facile fare trattori affidabili. Piu' difficile e' fare innovazione coniugandola con l'affidabilita' e la qualità nel tempo.

Chiunque pensi a qualche esempio a caso.

E secondo me cio' che si vede deve esprimere coerentemente cio' che c'è sotto, regola aurea della forma-funzione sempre piu' dimenticata da un pubblico superficiale e da un marketing scatenato, tanto che i migliori successi li raggiungono le copie aggiornate di utilitarie anni '50 col motore dalla parte sbagliata.

L'optimum sarebbe di non rompersi, ma non è delle umane cose. Se poi alla meccanica aggiungi l'elettronica...
Ciò che si vede non deve per forza esprimere quello che c'è sotto: se lo fa, abbiamo un ottimo prodotto in tutti gli aspetti, ma nessuno di questi (meccanica, design, costruzione, materiali, ecc...) deve venir meno.
 
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