<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Lettera venditore su 4r di febbraio | Page 27 | Il Forum di Quattroruote

Lettera venditore su 4r di febbraio

marimasse ha scritto:
Come dicevo, evidentemente i due diversi concessionari che meno di tre anni fa, quando mia moglie voleva cambiare la macchina, cercarono in tutti i modi (A) di venderci un finanziamento con interessi nonostante volessimo pagare in contanti

conferma della mia tesi.hanno voluto a tutti i costi fare gli 'ingordi' e hanno perso una vendita.hai trovato due 'dinosauri' fuori mercato.

e (B) di convincerci a comprare un suv immatricolandolo come autocarro e "risparmiando" così una barca di quattrini .

e qui sarebbe da capire se si tratta di incopmpetenti o disonesti.
una buona cartina tornasole sarebbe il fatto se avevano o meno l'autocarro 'pronto' un casa.
se non sono indiscreto,di che auto si trattava?

comunque personalmente a chi mi chiede un autocarro faccio ben presente quali sono le limitazioni e gli svantaggi.e come me molti colleghi con cui ho avuto modo di parlare.

Evidentemente le pubblicità martellanti e sempre meno "oneste" che continuo a vedere e sentire appaiono tali solo a me in virtù di una mia personale percezione distorta.

perdonami la franchezza,ma toglierei l'ironia dalla frase.
sei molto prevenuto.

Evidentemente, insomma, sono io ad avere occhi e orecchie e cervello che non funzionano a dovere; triste notizia per me, ma ottima notizia per tutti gli altri.

no.sei solo molto molto molto prevenuto.
 
marimasse ha scritto:
duke79 ha scritto:
...sei fermo a 20 anni fa...
Ottimo.
Come dicevo, evidentemente i due diversi concessionari che meno di tre anni fa, quando mia moglie voleva cambiare la macchina, cercarono in tutti i modi (A) di venderci un finanziamento con interessi nonostante volessimo pagare in contanti e (B) di convincerci a comprare un suv immatricolandolo come autocarro e "risparmiando" così una barca di quattrini erano due individui più unici che rari che io attirai su di me in virtù di una mia personale sfortuna.

Evidentemente le pubblicità martellanti e sempre meno "oneste" che continuo a vedere e sentire appaiono tali solo a me in virtù di una mia personale percezione distorta.

Evidentemente, insomma, sono io ad avere occhi e orecchie e cervello che non funzionano a dovere; triste notizia per me, ma ottima notizia per tutti gli altri.

Concordo con quanto ti risponde duke79, ma aggiungo che il tuo atteggiamento/pensiero è veramente brutto e ampiamente criticabile: tu fai di tutta un erba un fascio e, praticamente, stai dando dei "ladri e farabutti" a tutta una categoria! Non mi pare bello...
Io, non so tu che lavoro fai, ma non credo ti farebbe piacere se dicessero le stesse cose tue sul tuo mestiere!
Posso capire i concetti che esprimi e, in alcuni casi, li condivido anche, ma non mi piace il fine che dai ai tuoi ragionamenti che è discriminatorio, accusatorio, diffamatorio ecc. nei confronti di un intera categoria...senza motivo ne senso alcuno...boh! Non ti capisco!
Presumo che avrai preso un'inculata pazzesca per avere tanto astio...
Cmq, ribadisco, visto che mi sembri una persona intelligente, non è ne bello ne giusto questo tuo "fare"...vedi tu...
Come ben sai, in TUTTE le categorie, si possono trovare persone oneste e meno oneste...ma è un fatto di persone, non di categoria professionale!
Senza rancore e scusami se mi sono permesso...è solo una mia opinione.
 
duke79 ha scritto:
Evidentemente le pubblicità martellanti e sempre meno "oneste" che continuo a vedere e sentire appaiono tali solo a me in virtù di una mia personale percezione distorta.
... toglierei l'ironia dalla frase...
Nessuna ironia.
Se io vedo martellamenti e "disonestà" che invece non esistono, vorrà dire che la mia visione è distorta. Meglio così.
In quanto alla "prevenzione", ognuno di noi guarda inevitabilmente le cose attraverso una lente che si è formata nel corso della vita in base soprattutto alle proprie conoscenze ed esperienze dirette; un determinato comportamento può apparire delizioso ed educato agli occhi di tizio e truffaldino e infingardo agli occhi di caio, senza che uno dei due (tizio e caio) debba necessariamente essere una persona cattiva o indegna di rispetto. Se così non fosse, tra l'altro, tutti i truffatori di professione, in ogni ambito, si ritroverebbero istantaneamente disoccupati; nessun politico, per dire, riuscirebbe più ad abbindolare gli elettori.

Forse la mia lente sarà nata malamente oppure troppo vecchia, troppo lontana dagli standard ottici più attuali. Inoltre essa, per la stessa ragione per cui ha impiegato tanti anni a formarsi, non può cambiare dall'oggi al domani; lo farà (con mia piena soddisfazione, come dicevo) gradualmente, caso mai, a mano a mano che vivrò delle esperienze di segno opposto.
 
hewie ha scritto:
...tu fai di tutta un erba un fascio e, praticamente, stai dando dei "ladri e farabutti" a tutta una categoria! Non mi pare bello...
Più che non essere bello, non è vero. Assolutamente.
Rileggere eventualmente i miei messaggi per verificare.
 
marimasse ha scritto:
hewie ha scritto:
...tu fai di tutta un erba un fascio e, praticamente, stai dando dei "ladri e farabutti" a tutta una categoria! Non mi pare bello...
Più che non essere bello, non è vero. Assolutamente.
Rileggere eventualmente i miei messaggi per verificare.

I tuoi messaggi li ho letti e ribadisco che, anche se non lo dici esplicitamente, la tesi che sostieni veicola questo messaggio.
Non puoi negare che quando parli, lo fai in generale e ti riferisci a tutta una categoria...secondo te, chi legge, che dovrebbe capire?
 
marimasse ha scritto:
Se così non fosse, tra l'altro, tutti i truffatori di professione, in ogni ambito, si ritroverebbero istantaneamente disoccupati;

ripeto e sottolineo il fatto che abbiamo letto di vari casi di persone che hanno avuto a che fare con venditori 'garibaldini' e per colpa di questi ultimi han rifiutato l'acquisto.non all'istante ma presto tali dinosauri son destinati a scomparire.

nessun politico, per dire, riuscirebbe più ad abbindolare gli elettori.

caso molto molto diverso.non mi stupisco che una persona (non volermene) con tale 'chiusura' mentale abbia tirato fuori la politica accostando un venditore a un deputato...

lo farà (con mia piena soddisfazione, come dicevo) gradualmente, caso mai, a mano a mano che vivrò delle esperienze di segno opposto.

non lo farà mai.hai erto dei muri troppo alti e spessi.
 
hewie ha scritto:
...chi legge, che dovrebbe capire?
Quello che scrivo, ovvero che non metto assolutamente in dubbio l'esistenza di venditori che non si adeguano a certi meccanismi o di pubblicitari che si prefiggono di informare senza "persuadere" o convincere o martellare, ma che ho l'impressione che purtroppo non si tratti della maggioranza.
Un mio conoscente commerciante mi ha detto più volte, ad esempio, che tutti i suoi fornitori, chi più chi meno, sono soliti proporgli sconti molto interessanti che però scattano solo se lui vende, di un determinato prodotto, una certa quantità. Di conseguenza lui cerca di "spingere" quel prodotto, consigliandolo a tutti quei clienti che sono indecisi tra quel prodotto e altri analoghi (magari anche meno costosi) e a quelli che, non avendo esperienza, gli chiedono un consiglio su quale prodotto comprare. Non lo fa perché vuole truffare o ingannare, ma perché ovviamente cerca di vendere l'articolo che più gli conviene vendere. Insomma "fa il suo mestiere", nel senso in cui tale mestiere oggi viene inteso. Non ritengo disonesto il mio conoscente, tante volte mi è stato detto da svariati addetti ai lavori (tutti bugiardi?) che le cose nel commercio funzionano così; ciò però mi porta a dedurre, logicamente, che tale meccanismo sia in funzione anche quando qualcuno propone qualcosa a me. Io non sarei capace di fare altrettanto, mi sentirei a disagio nel dire a una persona "guardi, secondo me questo prodotto è il migliore, il più adatto e conveniente per lei" sapendo benissimo quale è la molla che mi spinge a parlare così.
Così come mi sentirei a disagio, dentro una divisa, se dovessi obbedire a un ordine che mi impone di appioppare, in nome di qualche cavillo burocratico, pesanti sanzioni a gente che in realtà nulla di male ha fatto.
 
duke79 ha scritto:
...una persona (non volermene) con tale 'chiusura' mentale...
Beh, dipende dai punti di vista. Potrebbe essere anche apertura.

...accostando un venditore a un deputato...
Accostando, caso mai, certi venditori a certi deputati o, per meglio dire, certi meccanismi del commercio a certi meccanismi della politica.
Nelle campagne elettorali, mi pare, si fanno spot e manifesti a tutto spiano. O no?
Il venditore "vuole" soldi, il politico vuole voti. In entrambi i casi, c'è modo e modo di cercare di ottenere ciò che si vuole.
Come mai così tanta gente oggi è assai sfiduciata nei confronti della politica, di ogni fazione? Epidemia di ignoranza e chiusura mentale?
 
marimasse ha scritto:
hewie ha scritto:
...chi legge, che dovrebbe capire?
Quello che scrivo, ovvero che non metto assolutamente in dubbio l'esistenza di venditori che non si adeguano a certi meccanismi o di pubblicitari che si prefiggono di informare senza "persuadere" o convincere o martellare, ma che ho l'impressione che purtroppo non si tratti della maggioranza.
Un mio conoscente commerciante mi ha detto più volte, ad esempio, che tutti i suoi fornitori, chi più chi meno, sono soliti proporgli sconti molto interessanti che però scattano solo se lui vende, di un determinato prodotto, una certa quantità. Di conseguenza lui cerca di "spingere" quel prodotto, consigliandolo a tutti quei clienti che sono indecisi tra quel prodotto e altri analoghi (magari anche meno costosi) e a quelli che, non avendo esperienza, gli chiedono un consiglio su quale prodotto comprare. Non lo fa perché vuole truffare o ingannare, ma perché ovviamente cerca di vendere l'articolo che più gli conviene vendere. Insomma "fa il suo mestiere", nel senso in cui tale mestiere oggi viene inteso. Non ritengo disonesto il mio conoscente, tante volte mi è stato detto da svariati addetti ai lavori (tutti bugiardi?) che le cose nel commercio funzionano così; ciò però mi porta a dedurre, logicamente, che tale meccanismo sia in funzione anche quando qualcuno propone qualcosa a me. Io non sarei capace di fare altrettanto, mi sentirei a disagio nel dire a una persona "guardi, secondo me questo prodotto è il migliore, il più adatto e conveniente per lei" sapendo benissimo quale è la molla che mi spinge a parlare così.
Così come mi sentirei a disagio, dentro una divisa, se dovessi obbedire a un ordine che mi impone di appioppare, in nome di qualche cavillo burocratico, pesanti sanzioni a gente che in realtà nulla di male ha fatto.

Ho capito cosa vuoi dire...però, cavolo, tu estremizzi troppo il concetto!
E' palese che tutti coloro che operano nel commercio abbiano degli interessi: sono li per guadagnarsi il pane! Ma non solo nel commercio, TUTTI lavorano per ricavarne un beneficio! Allora, allo stesso modo, perchè tu percepisci un certo stipendio quando, magari, c'è qualcuno che potrebbe fare il tuo stesso lavoro per molto meno? Forse sei poco onesto a richiedere un certo salario? Non credo...
Praticamente tu parli come se un commerciante dovesse lavorare solo per "la gloria"...altrimenti non è onesto...MAH !!!
Resta il fatto, come ti è già stato detto, che NESSUNO punta la pistola al consumatore che ha sempre l'ultima parola, il coltello dalla parte del manico: nell'auto, per esempio, non è raro vedere persone che fanno decine di preventivi prima di acquistare: il consumatore può scegliere tra diversi commercianti per acquistare la stessa cosa! Questo ti fa capire che un venditore poco onesto, di questi tempi, non ha possibilità di fare molta strada...quindi, non posso pensare che i disonesti siano la maggiorparte! Ai fatti, non può essere cosi...
Davvero, continuo a pensare che hai molti, troppi pregiudizi...direi all'esagerazione!
Ti consiglio di stare più sereno e, quando devi fare un acquisto, senti più di una campana e vedrai che le fregature si possono benissimo evitare!
 
marimasse ha scritto:
Accostando, caso mai, certi venditori a certi deputati o, per meglio dire, certi meccanismi del commercio a certi meccanismi della politica.
Nelle campagne elettorali, mi pare, si fanno spot e manifesti a tutto spiano. O no?

la differenza in questo caso la fanno i risultati.il venditore di fumo oggi ha (per fortuna) vita breve...
 
hewie ha scritto:
...TUTTI lavorano per ricavarne un beneficio!...
Mi pare ovvio. Tutti, nel mondo di oggi, siamo commercianti (compriamo e vendiamo delle merci), compresi coloro che pensano di non esserlo affatto e invece lo sono eccome, nel momento in cui vendono il proprio lavoro, cercando ovviamente di venderlo al prezzo più alto possibile.

...come se un commerciante dovesse lavorare solo per "la gloria" ... altrimenti non è onesto...
Non ho detto questo, così come non penso affatto che per essere lavoratori onesti si debba lavorare gratis. Questa sarebbe una visione estremista e quindi, proprio in quanto tale, esente da buon senso. Esattamente come la visione diametralmente opposta, secondo cui per "avere successo" ciascuno di noi dovrebbe ricorrere a qualsivoglia metodo, sfruttando tutte le possibili armi che ha a disposizione, per indurre il prossimo a... comprare la sua merce (di qualunque genere) e per riuscire a ricavarne il profitto più alto possibile.
Dopo di che, nella realtà, siamo tutti in una posizione intermedia tra le due estreme; qualcuno più spostato in una direzione, qualcuno nell'altra, in base anche alle proprie personali convinzioni circa il concetto di correttezza.

...Resta il fatto ... che NESSUNO punta la pistola al consumatore che ha sempre l'ultima parola, il coltello dalla parte del manico...
Questo è vero in senso tecnico, formale, così come è vero, ad esempio, che le multe vengono appioppate dai vigili solo a chi infrange la legge (e quindi si comporta male e merita il castigo). Se così fosse, i vigili sarebbero tutti automaticamente immacolati.
Nella realtà sappiamo benissimo tutti che, purtroppo, "non infrangere la legge" non significa automaticamente "comportarsi in maniera leale e corretta". Come dicevo, se io ad esempio sono più intelligente e acculturato e scaltro e furbo di un'altra persona (e magari ho anche studiato psicologia e, come si dice oggi, "strategie di comunicazione"), posso benissimo sfruttare queste mie doti per influenzare quella persona e anche, al limite, per ingannarla o addirittura truffarla.
Sì o no?

...non posso pensare che i disonesti siano la maggior parte!...
Infatti io non ho detto questo, non ho parlato di maggioranza di "disonesti", ma piuttosto di molti che, senza necessariamente essere cattive persone, semplicemente si adeguano al modo odierno di concepire il mercato, la vendita, la promozione, il rapporto tra cliente e fornitore. Poi ci sono altri, meno immacolati, che invece progettano scientificamente la strategie di "promozione", studiando accuratamente le caratteristiche (livello culturale, debolezze, paure, ambizioni...) dei loro "target".
Basta fare due parole, ad esempio, con un giovane neolaureato in "marketing e comunicazione" e domandargli che cosa gli hanno fatto studiare, quali sono le conoscenze ed abilità su cui il corso di laurea ha puntato. Cosa che io ho fatto in più occasioni, sempre ottenendo delle piene conferme a quanto sopra esposto. Anche in questo caso, peraltro, il neolaureato non è necessariamente una persona cattiva, perché da quando è venuto al mondo è sempre stato immerso in questo andazzo, che quindi gli sembra del tutto normale. Al limite potrà essere più o meno "zelante" nello sfruttare quello che ha imparato.
Magari potrà essere una persona poco abituata ad osservare le cose con una certa dose di oggettività ed autocritica, ma anche queste sono cose che uno può imparare soltanto se qualcun altro gliele insegna.
 
marimasse ha scritto:
hewie ha scritto:
...TUTTI lavorano per ricavarne un beneficio!...
Mi pare ovvio. Tutti, nel mondo di oggi, siamo commercianti (compriamo e vendiamo delle merci), compresi coloro che pensano di non esserlo affatto e invece lo sono eccome, nel momento in cui vendono il proprio lavoro, cercando ovviamente di venderlo al prezzo più alto possibile.

...come se un commerciante dovesse lavorare solo per "la gloria" ... altrimenti non è onesto...
Non ho detto questo, così come non penso affatto che per essere lavoratori onesti si debba lavorare gratis. Questa sarebbe una visione estremista e quindi, proprio in quanto tale, esente da buon senso. Esattamente come la visione diametralmente opposta, secondo cui per "avere successo" ciascuno di noi dovrebbe ricorrere a qualsivoglia metodo, sfruttando tutte le possibili armi che ha a disposizione, per indurre il prossimo a... comprare la sua merce (di qualunque genere) e per riuscire a ricavarne il profitto più alto possibile.
Dopo di che, nella realtà, siamo tutti in una posizione intermedia tra le due estreme; qualcuno più spostato in una direzione, qualcuno nell'altra, in base anche alle proprie personali convinzioni circa il concetto di correttezza.

...Resta il fatto ... che NESSUNO punta la pistola al consumatore che ha sempre l'ultima parola, il coltello dalla parte del manico...
Questo è vero in senso tecnico, formale, così come è vero, ad esempio, che le multe vengono appioppate dai vigili solo a chi infrange la legge (e quindi si comporta male e merita il castigo). Se così fosse, i vigili sarebbero tutti automaticamente immacolati.
Nella realtà sappiamo benissimo tutti che, purtroppo, "non infrangere la legge" non significa automaticamente "comportarsi in maniera leale e corretta". Come dicevo, se io ad esempio sono più intelligente e acculturato e scaltro e furbo di un'altra persona (e magari ho anche studiato psicologia e, come si dice oggi, "strategie di comunicazione"), posso benissimo sfruttare queste mie doti per influenzare quella persona e anche, al limite, per ingannarla o addirittura truffarla.
Sì o no?

...non posso pensare che i disonesti siano la maggior parte!...
Infatti io non ho detto questo, non ho parlato di maggioranza di "disonesti", ma piuttosto di molti che, senza necessariamente essere cattive persone, semplicemente si adeguano al modo odierno di concepire il mercato, la vendita, la promozione, il rapporto tra cliente e fornitore. Poi ci sono altri, meno immacolati, che invece progettano scientificamente la strategie di "promozione", studiando accuratamente le caratteristiche (livello culturale, debolezze, paure, ambizioni...) dei loro "target".
Basta fare due parole, ad esempio, con un giovane neolaureato in "marketing e comunicazione" e domandargli che cosa gli hanno fatto studiare, quali sono le conoscenze ed abilità su cui il corso di laurea ha puntato. Cosa che io ho fatto in più occasioni, sempre ottenendo delle piene conferme a quanto sopra esposto. Anche in questo caso, peraltro, il neolaureato non è necessariamente una persona cattiva, perché da quando è venuto al mondo è sempre stato immerso in questo andazzo, che quindi gli sembra del tutto normale. Al limite potrà essere più o meno "zelante" nello sfruttare quello che ha imparato.
Magari potrà essere una persona poco abituata ad osservare le cose con una certa dose di oggettività ed autocritica, ma anche queste sono cose che uno può imparare soltanto se qualcun altro gliele insegna.

Su queste tue ultime affermazioni, posso anche essere d'accordo...
Tranne questa:

"Come dicevo, se io ad esempio sono più intelligente e acculturato e scaltro e furbo di un'altra persona (e magari ho anche studiato psicologia e, come si dice oggi, "strategie di comunicazione"), posso benissimo sfruttare queste mie doti per influenzare quella persona e anche, al limite, per ingannarla o addirittura truffarla."

...mi sembra un po estremizzato il concetto: il marketing, in realtà, studia la cultura, il ceto e la psicologia del cliente per formulare la proposta migliore per lui (ovviamente ai fini di vendita), non per truffarlo...se poi, qualcuno usa in modo diverse queste nozioni, è un disonesto...ma stiamo parlando di persone e singole situazioni: anche qui, non trovo giusto generalizzare...

Per il resto che dirti? Resto della mia idea pur rispettando la tua, e aggiungo (e concludo) che siamo in un sistema di consumismo! E mi pare che tu, in realtà, stai un po manifestando disaccordo su questo...e non hai tutti i torti...ma..."cosi è se vi pare"! Bisogna adeguarsi...il mondo non si adeguerà mai a noi... ;)

Sì o no?
 
hewie ha scritto:
...il marketing, in realtà, studia la cultura, il ceto e la psicologia del cliente per formulare la proposta migliore per lui (ovviamente ai fini di vendita), non per truffarlo...
Appunto, fini di vendita, non di informazione (come spesso si sente e si legge da parte degli interessati). Sul fatto poi che la proposta sia la migliore per il cliente e non per il venditore si potrebbe disquisire a lungo, in base alle soggettive percezioni. Diciamo che se il mio scopo è venderti qualcosa e per raggiungerlo ho studiato a fondo la tua cultura, la tua situazione sociale ed economica nonché la tua psicologia, mi sembra abbastanza improbabile (dovrei essere un santo) che io nemmeno un po' ceda alla tentazione di sfruttare tutte queste mie conoscenze per cercare di "spingerti" a comprare. Inoltre, direi, il fatto che io mi ponga davanti a te per proporti qualcosa dopo averti in qualche modo "radiografato" non configura certo un incontro, per così dire, ad "armi pari". Per essere in grado di "difenderti" da mie eventuali scorrettezze o furberie tu dovresti come minimo essere altrettanto preparato nei miei confronti.

...siamo in un sistema di consumismo! ... "cosi è se vi pare"! Bisogna adeguarsi...
Se è per quello, devo... adeguarmi a tantissime cose, come ad esempio le speculazioni di ogni genere, le ingiustizie, le sofferenze, le zanzare; questo però non significa che io le ami o le ammiri.
Adeguarsi non implica approvare e applaudire.
Il mondo non si adeguerà a noi? Senz'altro non si adeguerà a me personalmente, specie se non sono ricco e potente o se le mie convinzioni sono molto diverse da quelle della maggioranza delle altre persone. D'altra parte, se mai esprimessimo alcun tipo di critica o disaccordo circa ciò che ci accade intorno, non so quanto migliore potrebbe essere il mondo.
 
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