<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Le Mans 1966 - il film | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Le Mans 1966 - il film

Si, è un film (americano) e quindi una storia vera "romanzata". Anche Rush aveva alcune varianti assolutamente inventate o esagerate, come la rissa di Hunt a difesa di Lauda dopo la conferenza stampa, o i due napoletani in auto con Lauda e la (futura) moglie, o ancora la rottura del giunto nella macchina di Lauda in occasione del suo incidente (mai avvenuta)...........

Però a me piacque perchè il sound delle vetture con il surround era magnifico e inebriante (ma anche nella versione blu-ray, che ho) e alcune scene, come quella dell'incidente di Lauda, ben fatte. Bello anche il finale, con il vero Lauda.
 
Ultima modifica:
Questo è verissimo. Dopo tutto sono film, non documentari.
Pure per "Bohemian rhapsody", ad esempio, si sono presi delle licenze, ma i Queen rimasti in vita non hanno certo gridato allo scandalo.

Ogni tanto capita che i veri protagonisti delle storie narrate in un film si dissocino per via del fatto che sono state apportate modifiche per rendere la storia più strappalacrime o più emozionante.
Però alla fine almeno quando collaborano con gli attori e i registi che li dovranno rappresentare penso che siano d'accordo sulle modifiche.
Dicono che Lauda abbia accettato di incontrare Daniel Bruhl prima che girassero Rush ma che,come era prevedibile,gli abbia detto di portarsi un bagaglio leggero,perchè se non si fossero piaciuti (tradotto se l'attore non fosse piaciuto a Lauda) l'incontro sarebbe durato poco.
Per fortuna dicono che invece i due sono andati d'accordo e in questo modo l'attore ha avuto modo di conoscere meglio il pilota e interpretarlo meglio.
 
Questo è verissimo. Dopo tutto sono film, non documentari.
Pure per "Bohemian rhapsody", ad esempio, si sono presi delle licenze, ma i Queen rimasti in vita non hanno certo gridato allo scandalo.

Si, anche in quel film ci sono alcune inesattezze evidenti per chi ama i Queen e ne conosce la storia, ma era inevitabile, Il film resta bello.

C'è da dire che spesso chi guarda un film "storico" non conosce tutti i veri particolari delle vicende, quindi magari pensa che sia tutto vero. Poi però può andare a controllare. Io lo faccio sempre quando non conosco bene una storia vera "filmata", per verificare quanto di vero c'era nel film.
 
Anche Rush aveva alcune varianti assolutamente inventate o esagerate, come la rissa di Hunt a difesa di Lauda dopo la conferenza stampa, o i due napoletani in auto con Lauda e la moglie, o ancora la rottura del giunto nella macchina di Lauda in occasione del suo incidente (mai avvenuta)...........

La corsa in auto con i due ragazzi napoletani rientra secondo me negli aneddoti,piccole licenze che possono servire a rendere più piacevole il film e che tutto sommato non alterano in alcun modo il percorso della narrazione.
Gli altri due esempi invece sono fatti inventati che cambiano radicalmente la storia e secondo me andrebbero evitati oppure ridotti al minimo indispensabile.
Però poi chissà,magari hanno ragione i registi.
Se la storia fosse corrispondente al 100% alla realtà magari i film sarebbero meno piacevoli da guardare,e diventerebbero dei documentari.
 
La corsa in auto con i due ragazzi napoletani rientra secondo me negli aneddoti,piccole licenze che possono servire a rendere più piacevole il film e che tutto sommato non alterano in alcun modo il percorso della narrazione.

Quella scena per me fu molto divertente, e anche se non vera ci stava bene.

Il film "Ferrari 312B" invece era un vero e proprio documentario, con gli stessi protagonisti storici anche intepreti delle proprie vicende.
 
Passatemi l'OT ma mi viene in mente un'altra licenza poetica in un film che con le auto non centra nulla.
Race che racconta la storia di Jesse Owens.
Il film aveva l'occasione di ribaltare un'inesattezza storica vecchia di decenni e invece il regista ha preferito,probabilmente per enfatizzare la difficoltà dell'affermazione dell'atleta di colore,mettere in scena l'abbandono del palco d'onore da parte di Adolf Hitler e quindi il mancato riconoscimento all'atleta afroamericano vincitore.
Penso che sarebbe stato meglio attenersi ai fatti realmente accaduti perchè non credo che ci fosse bisogno di accentuare ancora di più le difficoltà che gli atleti di colore dovevano affrontare (e che purtroppo in misura minore affrontano ancora oggi) ne di dipingere ancora più negativamente la Germania Nazista.
 
Passatemi l'OT ma mi viene in mente un'altra licenza poetica in un film che con le auto non centra nulla.
Race che racconta la storia di Jesse Owens.
Il film aveva l'occasione di ribaltare un'inesattezza storica vecchia di decenni e invece il regista ha preferito,probabilmente per enfatizzare la difficoltà dell'affermazione dell'atleta di colore,mettere in scena l'abbandono del palco d'onore da parte di Adolf Hitler e quindi il mancato riconoscimento all'atleta afroamericano vincitore.
Penso che sarebbe stato meglio attenersi ai fatti realmente accaduti perchè non credo che ci fosse bisogno di accentuare ancora di più le difficoltà che gli atleti di colore dovevano affrontare (e che purtroppo in misura minore affrontano ancora oggi) ne di dipingere ancora più negativamente la Germania Nazista.

Eventualmente c'è sempre il topic "Cinema, che passione". Qui dato che siamo in ZF auto cerchiamo di restare in tema.
Prego gli altri di non replicare.
 
Pardon...

Tornando in topic mi stavo chiedendo se per girare questo genere di film vengono costruite delle repliche delle auto.
Immagino che le auto originali servano solo per le scene non pericolose,ma poi per le sequenze in movimento costruiranno delle vetture esteticamente quasi uguali a quelle originali ma molto meno costose e di valore e meccanicamente più moderne e semplici.

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Certo che erano delle vere e proprie bellezze...
 
Visto ieri il film “Le Mans ‘66...”.
Dico subito che da appassionato alcune cose fanno ridere o fanno arrabbiare, ma si sa, è sempre così con i film su storie vere di corse. In questo caso anche i nomi sono quelli reali, quindi la pretesa di essere fedeli c’era. Almeno in “Gran Prix”, che rimane il migliore anche se non ispirato a fatti reali, i nomi erano inventati.
Le stupidate sono tante quindi non le elencherò.

Detto ciò, il film non è male. Se fate finta di non sapere la verità (o non la sapete) è un bel film, ottimamente recitato e girato. Si vede che il costo è stato elevato, ci sono tantissime auto storiche (vere o copie che siano) e anche la ricostruzione dei box è veramente spettacolare.

Ottimo anche il surround, con i rumori dei motori reali e precisi.

La parte più bella per un appassionato di motori è quella finale. Diciamo gli ultimi 20 minuti.

PS: dimenticavo che non è paragonabile a “Rush” perché riguarda non un campionato ma una singola gara, con la storia che la precede, liberamente reinterpretata.
E’ più “film”, c'è meno azione.
 
Ultima modifica:
Non l'ho ancora visto ma leggendo qui ed in giro sul web ci sono effettivamente troppe "license creative"
Se un film si ripropone di ricostruire un fatto realmente accaduto le "invenzioni" dovrebbero essere ridotte al minimo o magari ad aneddoti di contorno come i Napoletani su Rush. Comprensibili, in questo caso, anche gli "svarioni" come l'inaccuratezza nel riprodurre i comportamenti dei piloti e le loro espresisoni durante le corse.
Grave a mio parere la presenza del Drake ai box quando in verita' non fu cosi'.
E sarebbe stato giusto alla fine magari aggiungere un titoletto in cui si menziona che Ferrari chiuse la partita con una fantastica tripletta in USA l'anno dopo...

Argo e' un'altro esempio di film "basato su fatti reali" dove gli Americani narrarono la storia a modo loro....il contributo dato dai Canadesi per la fuga dei diplomatici USA prigionieri in Iran fu molto marginalizzato nel film, quando invece furono loro ad avere l'idea e svolsero un ruolo fondamentale, oserei dire vitale.
 
Quando si va a vedere un film del genere, bisogna sempre tener conto che un film non è un documentario, e quindi non è richiesta la fedeltà assoluta alla realtà.
Un film è fatto di sceneggiatura, attori, ambientazione, fotografia, riprese, ricostruzioni ed effetti speciali (quando servono), montaggio, ecc.
Nel cinema vengono fatte certe scelte e vengono prese certe licenze nell'ottica che tutto funzioni dal punto di vista cinematografico. Poi certo, non è detto che ciò funzioni sempre, ci sono film più o meno riusciti.
Un film pedissequamente fedele alla realtà come un documentario magari sarebbe stato più interessante per gli appassionati puri... ma non sarebbe stato cinema.
Detto questo, il film mi è piaciuto molto, considerandolo solo come film. Che poi ci siano inesattezze e scene troppo cinematografiche (le facce dei piloti mentre gareggiano)... chi se ne frega.
Nel cinema non c'è quasi mai niente di veramente realistico, sia che si tratti di film d'azione che di film d'amore.
 
Non l'ho ancora visto ma leggendo qui ed in giro sul web ci sono effettivamente troppe "license creative"
Se un film si ripropone di ricostruire un fatto realmente accaduto le "invenzioni" dovrebbero essere ridotte al minimo o magari ad aneddoti di contorno come i Napoletani su Rush. Comprensibili, in questo caso, anche gli "svarioni" come l'inaccuratezza nel riprodurre i comportamenti dei piloti e le loro espresisoni durante le corse.
Grave a mio parere la presenza del Drake ai box quando in verita' non fu cosi'.
E sarebbe stato giusto alla fine magari aggiungere un titoletto in cui si menziona che Ferrari chiuse la partita con una fantastica tripletta in USA l'anno dopo...

Argo e' un'altro esempio di film "basato su fatti reali" dove gli Americani narrarono la storia a modo loro....il contributo dato dai Canadesi per la fuga dei diplomatici USA prigionieri in Iran fu molto marginalizzato nel film, quando invece furono loro ad avere l'idea e svolsero un ruolo fondamentale, oserei dire vitale.

E inoltre la Ford GT40 non esordi’ nel 1966 ma nel 1964, quando era inguidabile, rimediando una figuraccia (vinse ovviamente una Ferrari).

Ma come dice streak sono rari i film storici dove si segue alla lettera la realtà.

Ci sono anche, per esempio, remake di film classicissimi che stravolgono tutto. Ho visto con mia nipote per esempio il remake di “Biancaneve e i 7 nani”, fatto con persone vere e Giulia Roberts che fa la matrigna cattiva, che non ha nulla a che vedere col capolavoro della Walt Disney.

La trama è quasi completamente diversa......
 
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Tornando a “Le Mans ‘66”, come recitazione e regia ripeto, è un film apprezzabile.
Spettacolari anche alcune scene, ed emotive alcune altre.
Bisogna prenderlo per quello che è, una storia “ispirata” alla genesi della Ford GT40 e al primo successo di quella vettura a Le Mans.
 
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