<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Le Citroen &#34;approvate da Quattroruote&#34;: che ne pensate? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Le Citroen &#34;approvate da Quattroruote&#34;: che ne pensate?

Ma infatti, per questo dicevo di dare tempo al tempo. Mi riferivo al mese prossimo, proprio per vedere se le righine gialle le meritano anche altre vetture, probabilmente in listino ci sarà qualche altra auto meritevole di essere "consigliata" che non sia una Citroen, e se non ci dovesse essere quantomeno ci si aspetterebbe qualche riga che spiegasse il perchè. Probabilmente nella redazione non hanno pensato al fatto che se una casa deve per forza contattare la rivista e poi modificare qualcosa pur di comparire nell'elenco (magari quando già ha a listino modelli idonei), la cosa potrebbe essere vista solo come un pretesto per fare cassa. La mia opinione si basa sulle dichiarazioni fatte dal direttore in questa discussione, di cui per adesso non alcun motivo di dubitare. Anche perchè se effettivamente secondo Quattroruote non ci dovessero essere stati errori di comunicazione non si spiegherebbe l'intervento stesso in questa discussione.
Se poi il tutto dovesse rivelarsi solo un'operazione commerciale allora dovrei convenire per forza con chi sostiene che questo non è per niente un bell'inizio per la nuova direzione......
 
leolito ha scritto:
Sulla linea di quanto scritto da marco qualche post sopra e da quanto esposto dal Direttore (saluti e grazie per essere qui "tra noi") non vedo male l'idea di spulciare per benino tra la marea di versioni ed equipaggiamenti nelle vetture del mercato per tornare al vecchio concetto di "prezzo Quattroruote", pubblicato ai tempi e che mi e' sempre parso utile.

A mio avviso non è così. Il "prezzo Quattroruote" nasceva con lo scopo di smascherare i cosiddetti "prezzi da pubblicità" ossia quei prezzi d'attacco molto bassi che servivano per le pubblicità ma che poi nascondevano versioni di fatto inesistenti oppure la mancanza di accessori indispensabili.
Il "prezzo Quattroruote" veniva calcolato per tutte le auto, dalla differenza tra questo ed il listino uno capiva per qualsiasi auto di qualsiasi marca qual'era la politica commerciale che stava dietro.
Un tale strumento ha portato un effettivo beneficio in termini di comprensione del listino per tutti gli utenti, anche per i più sprovveduti.

Questa storia delle Citroen "approvate da Quattroruote" invece considera una sola marca, la evidenzia sul listino in modo da farla risaltare bene agli occhi del lettore, ne parla diffusamente nel testo, addirittura allega alla rivista un dépliant pubblicitario al cui confronto il TG4 è un telegiornale.
Per l'utente non c'è alcun beneficio, per quello esperto e smaliziato c'è solo il disappunto di vedere l'immagine della rivista (e un pò della sua autorevolezza.....) svendute per qualche soldino, per il meno smaliziato o più sprovveduto c'è invece la sottile fregatura della pubblicità passata per giudizio di approvazione, visto che la pubblicità, soprattutto quella televisiva, puntano moltissimo sul fatto che solo le Citroen sono state "approvate da Quattroruote".

Di modelli che rispettano quei criteri ce ne sono a decine, l'ESP lo danno ormai quasi tutti, la garanzia di 5 anni ormai la danno in tanti (e poi bisogna vedere cosa c'è dietro.....), la storia della supervalutazione del 10% è una favoletta da bambini, chiunque sa perfettamente che al momento della trattativa tra valutazione e sconto non c'è una linea ben marcata, il totale deve fare quella certa cifra, se ti danno più di valutazione te lo tolgono di sconto o viceversa e poi basta giocare con i km o con i danni............ Però solo le Citroen sono evidenziate con la linea gialla!

Sono sempre più convinto che trattasi di meretricio giornalistico. Con tutto il rispetto per i due mestieri citati e per chi li pratica.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
leolito ha scritto:
Sulla linea di quanto scritto da marco qualche post sopra e da quanto esposto dal Direttore (saluti e grazie per essere qui "tra noi") non vedo male l'idea di spulciare per benino tra la marea di versioni ed equipaggiamenti nelle vetture del mercato per tornare al vecchio concetto di "prezzo Quattroruote", pubblicato ai tempi e che mi e' sempre parso utile.

A mio avviso non è così. Il "prezzo Quattroruote" nasceva con lo scopo di smascherare i cosiddetti "prezzi da pubblicità" ossia quei prezzi d'attacco molto bassi che servivano per le pubblicità ma che poi nascondevano versioni di fatto inesistenti oppure la mancanza di accessori indispensabili.
Il "prezzo Quattroruote" veniva calcolato per tutte le auto, dalla differenza tra questo ed il listino uno capiva per qualsiasi auto di qualsiasi marca qual'era la politica commerciale che stava dietro.
Un tale strumento ha portato un effettivo beneficio in termini di comprensione del listino per tutti gli utenti, anche per i più sprovveduti.

Questa storia delle Citroen "approvate da Quattroruote" invece considera una sola marca, la evidenzia sul listino in modo da farla risaltare bene agli occhi del lettore, ne parla diffusamente nel testo, addirittura allega alla rivista un dépliant pubblicitario al cui confronto il TG4 è un telegiornale.
Per l'utente non c'è alcun beneficio, per quello esperto e smaliziato c'è solo il disappunto di vedere l'immagine della rivista (e un pò della sua autorevolezza.....) svendute per qualche soldino, per il meno smaliziato o più sprovveduto c'è invece la sottile fregatura della pubblicità passata per giudizio di approvazione, visto che la pubblicità, soprattutto quella televisiva, puntano moltissimo sul fatto che solo le Citroen sono state "approvate da Quattroruote".

Di modelli che rispettano quei criteri ce ne sono a decine, l'ESP lo danno ormai quasi tutti, la garanzia di 5 anni ormai la danno in tanti (e poi bisogna vedere cosa c'è dietro.....), la storia della supervalutazione del 10% è una favoletta da bambini, chiunque sa perfettamente che al momento della trattativa tra valutazione e sconto non c'è una linea ben marcata, il totale deve fare quella certa cifra, se ti danno più di valutazione te lo tolgono di sconto o viceversa e poi basta giocare con i km o con i danni............ Però solo le Citroen sono evidenziate con la linea gialla!

Sono sempre più convinto che trattasi di meretricio giornalistico. Con tutto il rispetto per i due mestieri citati e per chi li pratica.

Saluti

QUOTO
 
mac128bit ha scritto:
EdoMC ha scritto:
desmo1987 ha scritto:
Ho notato che anche sul listino i famigerati modelli "approvati da 4 ruote" sono evidenziati, e hanno un sovrapprezzo rispetto al modello "normale" :D

Il sovrapprezzo dei modelli "approvati" è dato dalla mancanza dell'ESP di serie, che viene aggiunto (com sulla C1, ad esempio).

Se hanno il sovrapprezzo quanto ho detto sopra perde di senso...

Mi sono spiegato male. Perchè un modello sia "approvato" da Quattroruote, deve motare pr forza l'ESP, i modelli "approvati" sono versioni già esistenti, non preparate ex novo. Alcuni modelli Citroen, come il Berlingo o la C1, non lo montano di serie in nesuna versione, dunque il sovrapprezzo equivale al costo dell'ESP (anche se "maggiorato, nel caso del Berlingo XTR Theatre "fregano" 40?, dato che il prezzo dell'ESP è di 260? mentre il sovrapprrezzo per la versione Quattroruote è di 300?...).
 
cognizionezerozero ha scritto:
EdoMC ha scritto:
desmo1987 ha scritto:
Ho notato che anche sul listino i famigerati modelli "approvati da 4 ruote" sono evidenziati, e hanno un sovrapprezzo rispetto al modello "normale" :D

Il sovrapprezzo dei modelli "approvati" è dato dalla mancanza dell'ESP di serie, che viene aggiunto (com sulla C1, ad esempio).

a questo punto rimangono come vantaggi i 5 anni di garanzia e la promessa di un 10% in più al momento del riacquisto: meglio di niente, ma siamo sicuri che con un po' di contrattazione e girando per concessionari non si riesca a spuntare offerte altrettanto valide?

ciao!

Il tuo discorso è giusto ma è da ampliare. Mi dispiace per la rivista che gentilmente ci ospita (e poter scambiare opinioni tra automobilisti è n servizio ed è essere dalla parte ell'automobilista, così come lo è stato savare il Motorshow l'anno passato), ma questa iniziativa mi puzza di bruciato. Se leggi il mio intervento nella pagia precedente, notrai come mi è bastato fare alcuni calcoli per dimostrare che, per l'automobilista che cerca una macchina concreta, la versione "approvata" non conviene in alcun caso: sono tutte versioni al top di gamma, con una marea di "sfizi" tecnologici dentro, come navigatori, schermi al tetto con lettore DVD e con cuffie wireless...

PS. Senza contare due aspetti che non sono ancora emersi:
1) il 10% di supervalutazione dell'usato "scade" al momento della prima revisione: vale a dire che la macchina viene supervalutata solo per i suoi primi 4 anni di vita; cioè, costringerebbe l'utente a rimanere in Citroen e dare in permuta una vettura relativamente giovane.
2) Come scrittonella terza di copertina dell'opuscolo alegato, "l'operazione è valida fiono al 30 novembre 2010"
 
Ho visto oggi la pubblicità in tv e ho riso di gusto.... quasi non ci volevo credere! Ma questi francesi davvero pensano che gli italiani siano così babbei da interessarsi a un'auto senza guardarla, valutarla...?
Oddio... è ben vero che questo accade da anni con le VW, che sulla nostra dabbenaggine ha costruito le sue recenti fortune.... dunque ci stanno provando anche i cugini seri d'oltralpe...
 
fabiologgia ha scritto:
Questo mese insieme a Quattroruote c'è un pacchetto di inserti che pesa quanto la rivista. Tra questi ce n'è uno che mi ha un pò spiazzato: un dépliant pubblicitario della gamma Citroen che illustra, per ogni modello, le versioni "approvate da Quattroruote".
Di questa storia delle Citroen "approvate da Quattroruote" si parla poi nel giornale ed addirittura queste versioni vengono evidenziate in giallo nel listino.

A me questa trovata non piace per nulla, svilisce di molto l'immagine della rivista rendendola asservita alla Casa costruttrice di turno (quella che ha pagato l'inserto e la pubblicità). Mi ricorda i "Dossier di Gente Motori" che circa 25 anni fa l'omonima rivista (all'epoca era l'unica diretta concorrente di Quattroruote) pubblicava ogni tanto; erano dei pamplet esclusivamente pubblicitari spacciati per approfondimenti monografici su un certo modello.
Dopo 25 anni si è visto che fine ha fatto Gente Motori, ormai diventata un giornalino low-cost, che Quattroruote voglia seguirne le orme?

Saluti

Si chiamano "redazionali" sono praticamente marchett ... pubblicità fatte sotto gli "auspici" della rivista. Esistono da sempre
 
Epme ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Questo mese insieme a Quattroruote c'è un pacchetto di inserti che pesa quanto la rivista. Tra questi ce n'è uno che mi ha un pò spiazzato: un dépliant pubblicitario della gamma Citroen che illustra, per ogni modello, le versioni "approvate da Quattroruote".
Di questa storia delle Citroen "approvate da Quattroruote" si parla poi nel giornale ed addirittura queste versioni vengono evidenziate in giallo nel listino.

A me questa trovata non piace per nulla, svilisce di molto l'immagine della rivista rendendola asservita alla Casa costruttrice di turno (quella che ha pagato l'inserto e la pubblicità). Mi ricorda i "Dossier di Gente Motori" che circa 25 anni fa l'omonima rivista (all'epoca era l'unica diretta concorrente di Quattroruote) pubblicava ogni tanto; erano dei pamplet esclusivamente pubblicitari spacciati per approfondimenti monografici su un certo modello.
Dopo 25 anni si è visto che fine ha fatto Gente Motori, ormai diventata un giornalino low-cost, che Quattroruote voglia seguirne le orme?

Saluti

Si chiamano "redazionali" sono praticamente marchett ... pubblicità fatte sotto gli "auspici" della rivista. Esistono da sempre

Lo so bene che esistono da sempre, la mia età ormai non più verde mi dà una certa visione retrospettiva, come ho già scritto più volte leggo 4ruote ininterrottamente da qualcosa come 35 anni........
Finora però 4ruote era stata diversa, non si era mai piegata, almeno non in questo modo osceno, alla piaggeria a pagamento nei confronti di una Casa automobilistica. Tante volte ho letto e qualche volta anche condiviso accuse di "fiatismo" nei confronti della rivista, spesso ho criticato certi giudizi che di obiettivo, a mio parere, avevano veramente poco, ma a questi livelli di bassezza prezzolata non c'era mai arrivata.
E i giudizi di 4ruote valevano più degli altri proprio perchè, non essendo la rivista asserivita a nessuno in particolare, avevano un'autorevolezza innata.
La differenza tra 4ruote e le riviste da barbiere era questa. Oggi non c'è più.

Saluti
 
Mio malgrado ho assaporato gli spot sia in TV che in radio (almeno mi pare).

Sono ancora più convinto che si tratti di pubblicità bella e buona con maldestro tentativo di mascheramento.Bah, iniziativa che disapprovo su tutta la linea.

Vedremo se i prossimi mesi compariranno altri modelli.

Mi dispiace per Cavicchi (probabilmente l'iniziativa è partita con Tedeschini), ma la caduta di credibilità della rivista (e di stile) è evidente.
 
....attenzione!.....con la scusa di queste 5 stelle ......la trattiva a livello di scontistica (ad.esempio il 10-12% sul prezzo di listino) va a farsi friggere!!!
Io, da Skodista convinto, preferisco qualche stella in meno e la possibilita' di trattare il prezzo finale della mia potenziale vettura!!

...secondo punto si dovrebbero contattare tutte le Case..................poi darne i risultati.....che caduta di stile caro 4R!!!!! :D
 
l'unico salvataggio possibile saranno altre case aderiscono all'iniziativa, se.
Cosi com'è sarà anche lodevole (5 anni di garanzia ecc.), ma l'uso sui media, di questo messaggio, dà origine ad una partnership simil commerciale...approvato dai medici dentisti...eletto prodotto dell'anno dall'associazione casalinghe.
Tutte cose che non sò quanto valore aggiunto abbiano ma istintivamente si percepisce garantito come bonus.

I bonus ci sono, come citati dal direttore e chiari nella rivista, ma qualche però vedo che affiora quà e là...

Spero che altri si uniscano e nella buona fede della rivista. :idea:
 
Non capisco tutto il tram tram sul giornale é tutto spiegato pag.14-16.
Magari si potrebbe avere su tutte le auto una garanzia di 5 anni.
L'unico neo che le auto proposte sono tutte Diesel, fino al momento.
 
a me sembra un'iniziativa lodevole... e poi non hanno fatto altro che aderire alla "chiamata" di 4R, che in effetti sui vecchi numeri chiedeva determinate caratteristiche... 5 anni di garanzia, super-valutazione usato, motori eu5, insomma... alla fine citroen ha aderito nel rispetto delle richieste di 4R
 
Rick65 ha scritto:
Ho visto oggi la pubblicità in tv e ho riso di gusto.... quasi non ci volevo credere! Ma questi francesi davvero pensano che gli italiani siano così babbei da interessarsi a un'auto senza guardarla, valutarla...?
Oddio... è ben vero che questo accade da anni con le VW, che sulla nostra dabbenaggine ha costruito le sue recenti fortune.... dunque ci stanno provando anche i cugini seri d'oltralpe...

funziona aimè... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
 
In merito all'iniziativa Citroen-Quattroruote, ritengo che qualche aspetto non sia stato evidenziato a sufficienza, se non addirittura sfuggito.

1)Nelle tre pagine di presentazione dell'iniziativa Citroen-Quattroruote, la rivista ha preferito non spiegare, come del resto ha fatto Citroen nelle 36 del suo inserto pubblicitario, che chi acquista l'auto coperta da una garanzia aggiuntiva, può fare la manutenzione presso le officine generiche solo per i primi 2 anni obbligatori per legge. Quando parte tale garanzia aggiuntiva, DEVE tornare a servirsi della rete ufficiale, altrimenti la supergaranzia può essere invalidata dalla casa. Quindi, alla convenienza (teorica) dell'iniziativa Citroen-Quattroruote va sottratta la differenza tra i costi (reali) della manutenzione ufficiale e quelli della manutenzione "generica", che non è necessariamente di qualità inferiore, ma che assai spesso costa meno. In quei tre anni di garanzia aggiuntiva, quindi, i clienti Citroen garantiscono alla casa un introito sicuro dalla vendita di ricambi che altrimenti non sarebbero forse acquistati, introito che può ben aiutare Citroen a sopportare parte di quel 10% di extra valore garantito a chi tra quattro anni verserà l'auto acquistata oggi. In cambio, è bene ricordarlo, di un'altra Citroen nuova che frutterà altri introiti.
2)Questo extra valore è calcolato sulle quotazioni Quattroruote. Un amico che lavora presso un concessionario mi ha riferito che esse vengono realizzate da Quattroruote in stretta collaborazione... con i concessionari. E sotto l'occhio vigile delle rispettive case. Il direttore confermi o smentisca, ma se conferma, lascio giudicare a chi mi legge quanto sia plausibile l'ipotesi che i concessionari Citroen, durante tale collaborazione, possano agire contro i loro interessi o contro quelli di Citroen Italia.
3)Nel recente passato (febbraio 2010, con Carlo Cavicchi condirettore), Quattroruote ha provato sette berline medie affermando che la C5 (ebbene sì, un'altra Citroen) è la più comoda dietro. Però nel confronto ha incluso berlinotte semi-sportive non certo pensate per la comodità (Alfa 159 e BMW serie 3, per esempio) escludendo altre concorrenti (basta citarne tre: Ford Mondeo, Renault Laguna e Toyota Avensis) che forse in comodità posteriore avrebbero avuto qualcosa da dire. Il che (mi si perdoni l'irriverenza) è un po' come indire un concorso di bellezza tra Lino Banfi, il ministro Brunetta e il sottoscritto (che è bruttino), ma lasciando fuori Brad Pitt e George Clooney, e poi proclamare me vincitore. Ironia a parte, dopo la sofferta vittoria, Citroen non perse tempo e già da marzo 2010 la pubblicità della C5 si fregiò per settimane dell'ambito trofeo di ?Più comoda della categoria, l'ha detto Quattroruote?.
4)Già nel 2007, in uno spot della C4 Picasso (sì, un'altra Citroen), una voce di sottofondo accostava la vettura alle ?cinque stelle di Quattroruote?, cioè proprio quelle che nelle pagine della prove su strada della rivista premiano i modelli che meritano il massimo voto in qualcosa.
5)I punti 1, 2, 3 e 4 generano il forte sospetto che tra Quattroruote e Citroen ci sia un feeling che viene da lontano e che la casa francese sia da tempo abituata a sfruttare pubblicitariamente i lusinghieri giudizi che la rivista riserva alle sue vetture. Anche quelli guadagnati con prove-confronto realizzate con criteri quantomeno sorprendenti.
2)Al di là delle considerazioni precedenti e future, mie o di altri, su quanto convenga davvero acquistare oggi una Citroen-Quattroruote, resta sul tavolo una questione cruciale che non può essere sottaciuta: Quattroruote ha prestato il suo nome a un'iniziativa esplicitamente pubblicitaria che potrebbe aumentare le vendite di Citroen (lo scopo della pubblicità è quelllo, vero?), presentata però come frutto della competenza, del know-how e della capacità di giudizio di un organo d'informazione ritenuto autorevole. Un organo d'informazione il cui ex-direttore Tedeschini, per giustificare l'aumento del prezzo di copertina da 4,2 a 5 euro, aveva dato a uno dei suoi ultimi editoriali (maggio 2010) il titolo di "Il prezzo dell'indipendenza", spiegando che la rivista "non fa parte di nessun potentato economico in grado di sostenere perdite con un'informazione compiacente" e che "sta in piedi" (la rivista) anche "grazie alla pubblicità". Appunto. Nell'?affaire? Citroen-Quattroruote, la rivista certo ha tenuto un comportamento poco equidistante, radicalmente diverso, tanto per fare un esempio, da quello di una qualsiasi rivista che giudichi positivamente un'iniziativa commerciale AUTONOMA ideata da una casa automobilistica. Infatti, il difetto irrimediabile dell'intera faccenda è che la ?cosa pubblicitaria? è stata studiata a tavolino CONGIUNTAMENTE e PREVENTIVAMENTE da Citroen e dal direttore di Quattroruote che, in quanto giornalista, mi risulta che dalla pubblicità dovrebbe stare molto alla larga. In altre parole, si tratta di una scaltra operazione di "ingegneria pubblicitaria", ma quanto a "ingegneria giornalistica" la ritengo personalmente una vera catastrofe che certo gioverà alle vendite Citroen o comunque alla sua "visibilità", visto che i modelli interessati all'operazione sono addirittura evidenziati in giallo sul listino della rivista, ma non credo che farà altrettanto bene alla credibilità di Quattroruote e alle sue vendite, già in calo da anni. L'"abbraccio" Citroen-Quattroruote sembra un abbraccio d'amore, ma un po' falso (se fosse vero, già questo sarebbe scandaloso). In realtà, somiglia più a un abbraccio mortale: quello del "potentato economico" di turno (oggi Citroen, domani chissà) nei confronti di una rivista che strilla ai quattro venti la virtù della sua indipendenza, ma che di strizzatine d'occhi in giro ne dispensa un po' troppe.
 
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