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Le auto che dal 1980 ad oggi hanno innovato il mercato...

XPerience74 ha scritto:
La Ritmo 1^ serie era effettivamente notevole come design per i tempi...

A proposito di meriti da parte di Fiat in termini estetico-stilistici, sarebbero certamente degne di menzione le soluzioni adottate dalla tipo (digit) e dalla Tempra in merito a plancia e strumentazione... oltre ai rispettivi record nello sfruttamento degli spazi interni in rapporto alla dimensioni esterne.

La strumentazione digitale della Tempra era scenografica, ma null'altro. Ricordo quando la comprammo, in pronta consegna, in sostituzione della Ritmo, che mio padre la malediceva ogni volta i primi tempi. Poi ci fece l'abitudine, ma ricordo che, appena acquistata la Ulysse, fu per lui un sollievo tornare al vecchio sistema analogico.
 
EdoMC ha scritto:
XPerience74 ha scritto:
La Ritmo 1^ serie era effettivamente notevole come design per i tempi...

A proposito di meriti da parte di Fiat in termini estetico-stilistici, sarebbero certamente degne di menzione le soluzioni adottate dalla tipo (digit) e dalla Tempra in merito a plancia e strumentazione... oltre ai rispettivi record nello sfruttamento degli spazi interni in rapporto alla dimensioni esterne.

La strumentazione digitale della Tempra era scenografica, ma null'altro. Ricordo quando la comprammo, in pronta consegna, in sostituzione della Ritmo, che mio padre la malediceva ogni volta i primi tempi. Poi ci fece l'abitudine, ma ricordo che, appena acquistata la Ulysse, fu per lui un sollievo tornare al vecchio sistema analogico.

Le strumentazioni digitali a mio avviso fanno schifo anche oggi....
 
Non è che servisse poi a molto a livello funzionale la strumentazione digitale.

Però aveva il grande pregio "immateriale" di dare la sensazione che Fiat fosse sempre all'avanguardia e alla ricerca di soluzioni sempre nuove e "futuribili".

Di questo non vedo più niente adesso
 
a_gricolo ha scritto:
G.T.O. ha scritto:
Strano che nessuno ricordi il Fiat Coupé:

......Penso che i "carrozzieri" Italiani negli ultimi anni del novecento abbiano dato parecchio "filo da torcere" a tutti gli altri in quanto ad innovazioni stilistiche. ;)

...infatti, il disegno della Fiat Coupè era di Chris Bangle..... ;)

Evvabbè, sotto la direzione di Pininfarina mica micio micio baubau, che tral'altro in quel periodo sfornava "linee" tipo Testarossa, 288 GTO , F40, Delta S4, Peugeot 205... :)
 
Aries.77 ha scritto:
Non è che servisse poi a molto a livello funzionale la strumentazione digitale.

Però aveva il grande pregio "immateriale" di dare la sensazione che Fiat fosse sempre all'avanguardia e alla ricerca di soluzioni sempre nuove e "futuribili".

Di questo non vedo più niente adesso

La "chiave di lettura" direi che sia proprio questa!
 
Aries.77 ha scritto:
Non è che servisse poi a molto a livello funzionale la strumentazione digitale.

Però aveva il grande pregio "immateriale" di dare la sensazione che Fiat fosse sempre all'avanguardia e alla ricerca di soluzioni sempre nuove e "futuribili".

Di questo non vedo più niente adesso

Che io ricordi la Fiat non è stata certo la prima ad offrire la strumentazione digitale, anzi, forse è stata l'ultima.
Tralasciando le strumentazioni a tamburo rotante delle Citroen anni '70 (e della Giulia TI di metà anni '60), il digitale vero e proprio venne usato dalla Renault nella 11 Electronic e dall'Austin nella Maestro (in entrambi i casi si trsttava di strumentazioni che addrittura parlavano), ben prima che dalla Fiat nella Tipo.
A me la strumentazione digitale non è mai piaciuta, trovo che la sua luminosità disturbi la vista soprattutto di notte, inoltre, secondo me, ha una lettura poco immediata; la lancetta ti fa capire immediatamente dalla sua posizione sul quadrante se sei a metà del campo di utilizzo, ad 1/4, a 3/4 e così via, quella digitale ti dà un valore numerico che devi interpretare. Con il digitale devi "leggere" il valore, con l'analogico lo "vedi". Non so se ho reso l'idea.
Tutt'ora non mi piace, recentemente ho noleggiato una C3 Picasso ed una Modus, entrambe dotate di strumentazione digitale, però almeno ce l'hanno in posizione centrale quindi di notte l'effetto videogioco di cifre che cambiano ogni secondo è meno avvertibile e nella C3 Picasso anche il discorso luminosità è meno fastidioso. Ma io sono sempre per la classica lancetta su quadrante.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Non è che servisse poi a molto a livello funzionale la strumentazione digitale.

Però aveva il grande pregio "immateriale" di dare la sensazione che Fiat fosse sempre all'avanguardia e alla ricerca di soluzioni sempre nuove e "futuribili".

Di questo non vedo più niente adesso

Che io ricordi la Fiat non è stata certo la prima ad offrire la strumentazione digitale, anzi, forse è stata l'ultima.
Tralasciando le strumentazioni a tamburo rotante delle Citroen anni '70 (e della Giulia TI di metà anni '60), il digitale vero e proprio venne usato dalla Renault nella 11 Electronic e dall'Austin nella Maestro (in entrambi i casi si trsttava di strumentazioni che addrittura parlavano), ben prima che dalla Fiat nella Tipo.
A me la strumentazione digitale non è mai piaciuta, trovo che la sua luminosità disturbi la vista soprattutto di notte, inoltre, secondo me, ha una lettura poco immediata; la lancetta ti fa capire immediatamente dalla sua posizione sul quadrante se sei a metà del campo di utilizzo, ad 1/4, a 3/4 e così via, quella digitale ti dà un valore numerico che devi interpretare. Con il digitale devi "leggere" il valore, con l'analogico lo "vedi". Non so se ho reso l'idea.
Tutt'ora non mi piace, recentemente ho noleggiato una C3 Picasso ed una Modus, entrambe dotate di strumentazione digitale, però almeno ce l'hanno in posizione centrale quindi di notte l'effetto videogioco di cifre che cambiano ogni secondo è meno avvertibile e nella C3 Picasso anche il discorso luminosità è meno fastidioso. Ma io sono sempre per la classica lancetta su quadrante.

Saluti

Si, anch'io preferisco di gran lunga la strumentazione analogica.

Fiat non è stata la prima in assoluto a montare sui suoi modelli la strumentazione digitale ma il fatto che la utilizzasse sui propri modelli a grande turatura come Tipo e Tempra dava comunque l'idea che non stesse certamente a guardare ma piuttosto che non le mancasse la voglia di sperimentare e innovare.

Inoltre non sono proprio sicuro che Fiat sia stata l'ultima. Secondo me è stata tra le prime.

Ti spiego perchè penso ciò.

Ricordo la austin Maestro ma non quella con la strumentazione digitale. Invece la Renault 9 e 11 le ricordo benissimo. Erano le "Message" con strumentazioni digitali (non ricordo se lo erano integralmente digitali) e parlanti. C'erano anche le Renault 21 e 25 parlanti. Le ricordo con tanta simpatia :)

La Fiat presentò la strumentazione elettronica già con la Uno SX prima serie che se non ricordo male era già disponibile al lancio o poco dopo. Quindi dovremmo essere tra l'83 e l'84.

Più o meno lo stesso periodo delle Renault se non prima.

Poi nell'87 Fiat la applicò in pianta stabile sulla Tipo DGT ma aveva iniziato ad applicarla su alcune versioni già qualche anno prima
 
Aries.77 ha scritto:
Fiat non è stata la prima in assoluto a montare sui sui modelli la strumentazione digitale ma il fatto che la utilizzasse sui sui modelli a grande turatura come Tipo e Tempra dava comunque l'idea che non stesse certamente a guardare ma aveva voglia di sperimentare e innovare.

Inoltre non sono proprio sicuro che Fiat sia stata l'ultima. Secondo me è stata tra le prime.

Ti spiego perchè penso ciò

Ricordo la austin Maestro ma non quella con la strumentazione digitale. Invece la Renault 9 e 11 le ricordo benissimo. Erano le "Message" con strumentazioni digitali (non ricordo se lo erano integralmente digitali) e parlanti. C'erano anche le Renault 21 e 25 parlanti. Le ricordo con tanta simpatia :)

La Fiat presentò la strumentazione elettronica già con la Uno SX prima serie che se non ricordo male era già disponibile al lancio o poco dopo. Quindi dovremmo essere tra l'83 e l'84.

Più o meno lo stesso periodo delle Renault se non prima.

Poi nell'87 Fiat la applicò in pianta stabile sulla Tipo DGT ma aveva iniziato ad applicarla su alcune versioni già qualche anno prima

Caro Aries,
è sempre un piacere discorrere con te di storia dell'auto. Stavolta però, senza alcuna saccenza, devo farti un paio di correzioni:

1) Le Fiat Tipo e Tempra cosn strumentazione digitale ebbero grande diffusione in Italia, ma non all'estero dove le versioni "top" montavano comunque la strumentazione analogica e solo a richiesta quella digitale. Tant'è che con la Tipo, nel 1990, anche in Italia fu commercializzata la versione AGT che era una DGT (ex Digit) con la strumentazione completa ma di tipo analogico.
Le altre Case la usarono su altri modelli, appunto l'Austin Maestro (versione HLS alla fine del 1983) e la Renault 11 che, magari non in Italia, ma altrove ebbero eccome una grande diffusione. Non limitarti al mercato italiano! La Renault, poi, come ben ricordi, digitalizzò anche la 21 e la 25.

2) Le Renault 11 parlanti erano le TSE Electronic, disponibili dal maggio 1983 ossia dall'inizio della commercializzazione. Le Message cui ti riferisci sono della seconda serie, quella del 1987.

3) La Uno SX prima serie con la strumentazione digitale fu commercializzata nell'ottobre 1986, quasi 4 anni dopo la presentazione dell'auto. Subito dopo la stessa strumentazione venne offerta in opzione anche sulla Turbo i.e.

E' sempre un piacere fare questi amarcord con te

Saluti
 
A proposito di Renault "parlanti", ma è una esclusiva solo loro?!?

Ricordo ad es una volta che nel mentre di un viaggiavo a bordo di una Laguna modello precededente, ad un tratto odo una vocina arrivare dalla plancia e che recitava, "provvedere a fare benzina al primo distribuitore"(o una cosa del genere!), alchè alla mia manifestazione di meraviglia la propietaria del mezzo (assidua cliente della losanga) mi dice, "embè, e che c'è di strano, anche il precedente modello faceva così!!".
 
Ho approfondito il tema stumentazione digitale e a quanto pare la Uno la montò col leggero restyling del 1985 sulla versione SX di serie e optional sulla Turbo i.e.

Forse la "Message" che ricordo io è lievemente diversa dalla "Electronic"

Inoltre ho trovato anche qualche foto sulla Maestro digitale
 
blackbeetle ha scritto:
A me la renault 21 piaceva tantissimo... se non sbaglio era opera di Giugiaro...

Non mi risulta che fosse opera di Giugiaro, comunque anche a me piaceva parecchio. Inoltre era superaccessoriata.
Fu un pò controversa in Italia perchè il segmento D all'epoca doveva avere per motivi fiscali la cilindrata d'ingresso 1300/1400 e solo come secondo gradino il 1600. La Renault aveva la 18 che rispettava tale regola ma poi con la 21 piazzò la barra d'ingresso nientemeno che a 1721, all'inizio vendette poco e dovette farci anche una pubblicità sopra sulla stampa, spiegando perchè aveva scelto di partire da una cilindrata che gli italiani all'epoca consideravano troppo elevata per il segmento D. Alla fine la spuntò il mercato, la Renault dovette correre ai ripari e mise in vendita la R21 col 1397, ma successe solo dopo un paio d'anni, tra la prima e la seconda serie.
Altra peculiarità della 21 è stata che hanno derivato la versione a due volumi da quella a tre, cosa che di solito si faceva al contrario (ma Renault fece così anche per la 11 derivata dalla 9).
Infine la 21 era da ricordare per altre due caratteristiche salienti: aveva due passi diversi, il passo sinistro era più lungo del destro, le 4 ruote, in altre parole, non erano messe a rettangolo ma a trapezio rettangolo. La seconda è che fece rinascere la moda delle giardinette a 7 posti tutti fronte marcia, la 21 Nevada era disponibile a 5 o 7 posti, all'epoca solo la Peugeot 505 e la Citroen CX (entrambe molto più lunghe e di segmento superiore) avevano tale caratteristica, altre SW potevano avere il terzo sedile (Volvo 240, Austin Montego, Audi 100, Mercedes W123) ma tutte lo avevano contromarcia.

E comunque, a me piaceva, lo ripeto, ma trovavo più elegante la concorrente Peugeot 405 quella sì, disegnata da Pininfarina.

Saluti
 
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