La Ardea montava un motore V4 stretto da 903cc, riporto quando scritto su wikipedia:
"Anche se l'idea di una vettura di piccola cilindrata da affiancare all'Aprilia è sicuramente parto della fervida mente di Vincenzo Lancia (che pare l'avesse già definita come la più popolare vettura tra quelle che ho prodotto finora), il primo vagito di quella che poi sarà l'Ardea si può identificare in un brevetto, depositato circa due mesi dopo la scomparsa di monsù Lancia, nella primavera del 1937, per una nuova distribuzione a valvole in testa inclinate, comandate da un solo albero di distribuzione azionato da una catena silenziosa munita di tenditore automatico. Dietro questa poco entusiasmante definizione, si cela però un ingegnoso meccanismo mediante il quale un solo albero a camme aziona, tramite otto aste molto corte (e bilancieri), le valvole, che risultano inclinate rispetto all'asse dei cilindri: il sistema consente così di ottenere, senza dover ricorrere a due o più alberi a camme, le teste emisferiche, considerate all'epoca il massimo per l'elevato rendimento"
Anche se dalla A112 le piccole Autobianchi e poi Lancia sono state delle Fiat ricarrozzate e abbellite però erano (anche i modelli più grandi) le vetture dove si sperimentavano e si inserivano le nuove tecnologie, in altri tempi avrebbero fatto uscire la Ypsilon ibrida e elettrica almeno 1 anno prima delle sorelle Panda e 500 e probabilmente ci sarebbe stata una Ypsilon con allestimento lussuoso e tecnologico da far impallidire la Maserati Quattroporte....e volendo fino alla Ypsilon 03-11 ci sono riusciti, quella dopo assolutamente no!