Intendi gli stessi che hanno saputo evitare la crisi finanziaria del 2008 e che tre anni fa hanno correttamente previsto che le severe sanzioni avrebbero indefettibilmente piegato l'aggressore senza causare grossi danni a noi? Oppure a quegli economisti, analisti e grossi industriali che avevano saggiamente incoraggiato la delocalizzazione e delocalizzato in Cina consapevoli che in quel paese la tutela della proprietà intellettuale altrui è assunta a ragion di stato? O forse ti riferisci a quelli che non si erano opposti all'invasione dei pannelli fotovoltaici prodotti in dumping perché l'industria europea del FV era talmente forte che se ne sarebbe fatta un baffo delle "cinesate"?
Nulla di personale, solo per capire eh
Lo scambio di idee è sempre apprezzabile, perciò no problem.
ad ogni modo non mi riferisco a quelli che citi, che ritengo invece coloro i quali cavalcano l'onda, e non fanno una vera analisi, ma semplicemente sfruttano quello che, spesso a torto, ritengono il cavallo vincente.
Mi riferisco a quelli che, studiando davvero e senza vantarsi di avere la verità in tasca, dicono che quando hai scavalcato i "famosi" 99 cancelli e sei stremato, è il caso di scavalcare l'ultimo, anzichè tornare indietro.
Ormai è evidente che non solo ci facciano il "kiulo" con le elettriche, ma che si stiano prendendo anche il mercato delle termiche, dato che l'ibrido, almeno leggero è lo standard.
Se vogliamo sperare di mantenere la filiera automotive in Europa, dobbiamo proseguire con gli investimenti sull'elettrico, per recuperare competitività laddove siamo i migliori, ovvero a fare bene ciò che il resto del mondo produce in maniera asettica.
Invece ancora siamo a chiedere di poter alimentare i motori a scoppio con le bucce di patata...