<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1115 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Diciamo che, a parere mio, ultimamente il management delle Case automobilistiche è stato conquistato da alcune figure non tanto per quello che hanno fatto nella loro carriera in ambito automotive, bensì per quello che rappresentano. Oppure per quello che dichiarano o per il loro orientamento, allineato al mainstream mediatico.

A forza di cercare di essere il meno invisi possibile ad una certa fascia di popolazione e ad alcune istituzioni, i costruttori (soprattutto quelli occidentali) hanno finito per allontanarsi sempre di più dalle vere esigenze di mercato. Il marketing deve arrampicarsi sugli specchi per trovare nuove leve di mercato e nuove attrattive verso prodotti di fatto invendibili e inutili per la maggior parte dei consumatori. Continuando, (a differenza, ad esempio, dei maggiori produttori giapponesi) a sostituire i "car guys" con le casalinghe disperate o con gli ecologisti in bicicletta, i costruttori si stanno avvitando su loro stessi, finendo per vivere di proclami invece che di risultati...

Tutto questo finché le finanze lo permetteranno, ma a scapito di migliaia di famiglie messe sul lastrico da decisioni scellerate. Anche Ford comunque, insieme a Renault ed altri costruttori, avrebbe la possibilità (in caso di disastro) di chiudere la divisione "full electric".

a me sembra strano che il management di un'azienda si preoccupa di compiacere l'opinione pubblica o le istituzioni andando incontro ad un possibile fallimento di un piano industriale per avere cosa ?
Poi tutto può essere ma non credo che ci sia questo grande interesse, certo c'è un interesse a mediare con le istituzioni cercando di portare a casa il meglio per l'azienda, ma credo che sia stato sempre cosi.
 
perche' cosi' hai il piede in due scarpe :D.
se l'elettrico prende, vende renault.
se non prende, dacia
comunque si salvano.
se ti voti all'elettrico, e poi il mercato non ti segue, rischi il patatrack.

alla fine, chi fa auto, lo fa per venderle. se un prodotto si vende poco, meglio non spingerlo troppo.
vedi MB, che ha rimesso i V8 sui macchinoni, o volvo che, per radio, fa spot solo delle vetture ibride, dopo aver annunciato al popolo che avrebbe fatto solo auto elettriche

può essere, ma usi il marchio di punta per il rischio e vai sul sicuro sul marchio low cost? io mi sarei aspettato il contrario , Dacia la usavi come apripista per il mercato EV e Renault la tenevi in attesa, certo è anche vero che le dare un posizionamento economico da EV per una Dacia era più difficile
 
Il punto è che anche i manager di altissimo livello possono sbagliare. E probabilmente alcune stime sulla domanda di veicoli elettrici sono state ottimistiche. Sono esseri umani anche loro
 
può essere, ma usi il marchio di punta per il rischio e vai sul sicuro sul marchio low cost? io mi sarei aspettato il contrario , Dacia la usavi come apripista per il mercato EV e Renault la tenevi in attesa, certo è anche vero che le dare un posizionamento economico da EV per una Dacia era più difficile
il motivo non lo sapremo mai.
per quello che ne so io, potrebbero anche aver lanciato una monetina :D
 
a me sembra strano che il management di un'azienda si preoccupa di compiacere l'opinione pubblica o le istituzioni andando incontro ad un possibile fallimento di un piano industriale per avere cosa ?
Poi tutto può essere ma non credo che ci sia questo grande interesse, certo c'è un interesse a mediare con le istituzioni cercando di portare a casa il meglio per l'azienda, ma credo che sia stato sempre cosi.

Ci sono alcuni casi emblematici, vedi i continui flop della Disney con serie e film per dire :)

A me sembra che la regia sia sempre unica e parte da sopra, puramente ideologica, scendendo verso le istituzioni arrivando ai produttori che dal loro punto di vista, pensano di fare l'affare del secolo.

Molti hanno pensato "ok ragazzi sostituiamo in pochi anni tutto il parco circolante endotermico con le auto elettriche", "facciamo una marea di soldi, tanto la direzione è segnata, anche la politica lo vuole"

Poi certo c'è il non piccolo problema che le auto oltre a farle le devi pur vendere......
 
andando incontro ad un possibile fallimento di un piano industriale per avere cosa ?
A mio personalissimo avviso, questa nuova categoria di manager, insediatasi più o meno dopo il 2008 con l'idea di risollevare il comparto dopo la "grande crisi", ha agito basandosi su altri valori, cercando di contrastare il crescente "sentiment" anti-auto che andava delineandosi presso alcune fasce sociali e in determinati Paesi. Ci sono poi anche altre dinamiche, come quelle della compressione dei margini che ha costretto a tagli di gamma, l'ascesa dei costruttori cinesi eccetera e questo è sicuro.

Ma resta il fatto che quando un manager si riempie la bocca di termini presi a piene mani dalla "neolingua" (cercando il massimo gradimento in senso ESG), significa che sta navigando sempre più nella finanza o nell'ideologia, ma non certo nell'industria.

Solo che la finanza pura crea moltissimi effetti collaterali, uno su tutti l'occupazione...
 
Ma resta il fatto che quando un manager si riempie la bocca di termini presi a piene mani dalla "neolingua" (cercando il massimo gradimento in senso ESG), significa che sta navigando sempre più nella finanza o nell'ideologia, ma non certo nell'industria.

Dieci minuti di applausi :emoji_clap:

Io non penso sia gente incapace o non preparata, ma semplicemente indottrinata che segue le ideologie imposte dall'alto.

Di base anche a me non dispiacerebbe sganciarmi dai carburanti fossili, ma come sempre il problema è come farlo o come si gestisce la transazione ;)
 
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Indottrinati dalle ideologie... mi pare un'analisi accurata, dettagliata e motivata.
Cosa altro aggiungere?
Possiamo chiudere il thread.
 
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Indottrinati dalle ideologie... mi pare un'analisi accurata, dettagliata e motivata.
Cosa altro aggiungere?
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sono personali idee, io non le condivido anche perchè di mio sono abituato anche a fare un auto critica e non cercare necessariamente tutti i problemi fuori da me, che non vuol dire che non ce ne siano , ma se parto sempre dal presupposto che io sono sempre ok ma c'è qualcuno che vuole rovinarmi vado poco lontano perchè mi creo sempre giustificazioni a mie mancanze. Ma restano sempre idee personali
 
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Ma si, perdonate l'acidità, spero che nessuno si offenda ma trovo che alcune affermazioni reiterate e gratuite vadano infine affrontate anche con ironia.
D'altra parte, affermare che i manager abbiano iniziato a vestire i propri discorsi di etica e sociale e ambiente solo da pochi anni o solo per la transizione ecologica è palesemente una provocazione.
Ma è luglio e la pausa caffè è finita, quindi torno a questioni più faticose e produttive.
 
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