<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 841 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
A casa bastano appunto una 15ina di kWh al giorno. Alla portata anche di una caccavella come la id.3 senza inficiarne troppo l'autonomia, che per l'uso quotidiano sarebbe sempre ben più che sufficiente.
Questo ovviamente nell'utilizzo medio.
Ma non ho certo la verità in tasca, è semplicemente un mio punto di vista.

Dei miei 58 kWh, ne userei 15 per casa e 15 per gli spostamenti quotidiani. Potrebbe benissimo funzionare ANCHE da power bank
 
Ma sono perplesso da come si possa usare il FV con facilità per tutti, come fosse la panacea che risolve tutti i mali.
Qui nell'hinterland di Milano avremmo visto il sole negli ultimi 3 mesi forse 3 giorni per 2 ore. Mah...
Non tutti hanno la villetta e nel mio comune residenziale le case hanno attici e superattici agli ultimi piani e nel verde non si possono mettere tecnicamente impianti fotovoltaici e poi sarebbe orribile, come gli sterminati impianti fotovoltaici che hanno sottratto vigneti tra Tortona e Torino sulla TO-PC A26 una cosa orribile. Se abiti in condominio da 10 piani un tetto solo cosa fai, ammettendo e non concedendo, che tutti abbiano il box che l'esposizione sia giusta e che non ci siano benpensanti che non danno il benestare; ti attacchi alla spina.
Il fotovoltaico nel mio comune non è percorribile a meno che una persona non abbia la villetta.
Poi mi diranno dove abitano quelli che hanno producono 9 Kwh in inverno, anche in liguria a Finale ligure la mia casa sotto la Caprazoppa vede il sole per 2 ore... in inverno Mah... Mah..
 
Ultima modifica:
Con la fortuna che mi ritrovo ci sarebbe un sole che spacca le pietre quando devo usare l'auto e quindi non posso ricaricare e pioggia quando l'auto non mi serve ed è collegata ai pannelli.
 
Ma sono perplesso da come si possa usare il FV con facilità per tutti, come fosse la panacea che risolve tutti i mali.
Qui nell'hinterland di Milano avremmo visto il sole negli ultimi 3 mesi forse 3 giorni per 2 ore. Mah...
Non tutti hanno la villetta e nel mio comune residenziale le case hanno attici e superattici agli ultimi piani e nel verde non si possono mettere tecnicamente impianti fotovoltaici e poi sarebbe orribile, come gli sterminati impianti fotovoltaici che hanno sottratto vigneti tra Tortona e Torino sulla TO-PC A26 una cosa orribile. Se abiti in condominio da 10 piani un tetto solo cosa fai, ammettendo e non concedendo, che tutti abbiano il box che l'esposizione sia giusta e che non ci siano benpensanti che non danno il benestare; ti attacchi alla spina.
Il fotovoltaico nel mio comune non è percorribile a meno che una persona non abbia la villetta.
Poi mi diranno dove abitano quelli che hanno producono 9 Kwh in inverno, anche in liguria a Finale ligure la mia casa sotto la Caprazoppa vede il sole per 2 ore... in inverno Mah... Mah..
Nessuno, io per primo, pensa che il FV sia la panacea per tutto. Dico solo che nel FV, ma nelle rinnovabili in generale, ci sono ampi margini di miglioramento.
Sono consapevole che non tutti sono nelle mie condizioni, così come non tutti sono nelle tue.
Ma, laddove si può, perché no?
 
Per l'ennesima volta, non pretendo certo di avere le risposte a tutto.
Come nell'altra room, porto semplicemente la mia esperienza e, se posso, argomento, anche documentalmente.
 
Ma il punto è che per me in Europa puntano proprio a farti cambiare l'auto ogni tot anni, avendo un costo elevato la cosa, quasi tutti passeranno all'auto a noleggio, e quindi un altra "cosa" di proprietà in meno....

io ci sto facendo un pensiero serio nel cambiare l'auto ogni 4/5 anni e se da un lato potrebbe avere un costo elevato (almeno nel primo cambio) dall'altro non la vedo così male perché avrei una vettura nuova con un esborso relativamente basso (diciamo un 15k euro sopra alla permuta) dispositivi di sicurezza sempre aggiornati e probabilmente anche una tecnologia sempre recente e non ultimo (almeno per me che essendo in là negli anni vedo queste cose con preconcetti) una vettura che dovrebbe almeno nei primi anni di vita essere esente da difetti (non oso pensare a doversi ritrovare a sostituire una batteria di trazione in un'auto con oltre 10 anni... prima nel 900 eh eh se male andava dovevi rifare frizione iniettori sospensioni, cinghia ecc)

invece non vedo l'utilità (per un privato) del noleggio cioè costa quanto un pay per drive ma non hai la proprità dell'auto... ma forse sono troppo boomer io...
 
Chiedo scusa se ho postato un'immagine farlocca, ma di immagini come quella ve ne sono parecchie e se questa è farlocca, altre non lo sono affatto.
E comunque il fatto che in questo caso si tratti di un car sharing, non muove di una virgola il discorso: si parla sempre di auto inutilizzate e buttate via. Quindi la tua osservazione è in ogni caso inappropriata.
Comunque non era mia intenzione urlare o strepitare in stile facebook. Grazie per la non gentile osservazione.
in un mondo fantasia una società fallisce ed i mezzi vengono venduti immediatamente. Nel mondo reale ci sono vari step prima che le proprietà finiscano nel mercato.
Il tono Facebook non era riferito a te, ma generico. Vogliamo ricordare gli strali per la nave che prese fuoco col "al lupo al lupo è colpa delle elettriche", per poi arrivare , basandosi sulle ultime indagini pubblicate, che le elettriche non c'entrano?
E lo dice la rivista che ci ospita
https://www.quattroruote.it/news/cr..._le_elettriche_sono_in_buone_condizioni_.html
 
Nessuno, io per primo, pensa che il FV sia la panacea per tutto. Dico solo che nel FV, ma nelle rinnovabili in generale, ci sono ampi margini di miglioramento.
Sono consapevole che non tutti sono nelle mie condizioni, così come non tutti sono nelle tue.
Ma, laddove si può, perché no?
Terna evidentemente ha dei dati diversi sulla produzione FV negli ultimi mesi del 2023
https://download.terna.it/terna/Rapporto_Mensile_Dicembre_23_8dc1752b3455abb.pdf
https://www.pv-magazine.it/2024/01/...i-produzione-da-fotovoltaico-306twh-nel-2023/
 
Ma il punto è che per me in Europa puntano proprio a farti cambiare l'auto ogni tot anni, avendo un costo elevato la cosa, quasi tutti passeranno all'auto a noleggio, e quindi un altra "cosa" di proprietà in meno....

io ci sto facendo un pensiero serio nel cambiare l'auto ogni 4/5 anni e se da un lato potrebbe avere un costo elevato (almeno nel primo cambio) dall'altro non la vedo così male perché avrei una vettura nuova con un esborso relativamente basso (diciamo un 15k euro sopra alla permuta) dispositivi di sicurezza sempre aggiornati e probabilmente anche una tecnologia sempre recente e non ultimo (almeno per me che essendo in là negli anni vedo queste cose con preconcetti) una vettura che dovrebbe almeno nei primi anni di vita essere esente da difetti (non oso pensare a doversi ritrovare a sostituire una batteria di trazione in un'auto con oltre 10 anni... prima nel 900 eh eh se male andava dovevi rifare frizione iniettori sospensioni, cinghia ecc)

invece non vedo l'utilità (per un privato) del noleggio cioè costa quanto un pay per drive ma non hai la proprità dell'auto... ma forse sono troppo boomer io...
Penso che tutti cambierebbero volentieri auto ogni 4/5 anni, anche meno. Il problema sono i soldi, perché in base ai conti che mi sono fatto io, più la tieni e più risparmi.
 
ma non può semplicemente essere che uno non vota perchè non si riconosce in un sistema che basa la vita politica , e quindi istituzionale , ormai quasi e solo sul risultato elettorale? Lo so che sono strano ma in un paese che riflette nella politica una fede calcistica non riesco ad essere ne di destra e ne di sinistra, non mi interessa ne come votava mio nonno e ne come votava mio padre, mi interessa che la Democrazia torni a lavorare utilizzando la critica ed il confronto per arrivare ad una sintesi che porti al bene di tutti, fino a quando non sarà cosi non voterò, coerentemente non mi lamenterò di chi amministra , auspicando però che invece i tanti che vanno a votare scegliendo il meno peggio , provando uno perchè gli altri li abbiamo provati, capiscano che forse questo è un approccio pericoloso perchè svilisce proprio il senso della democrazia.
Prima di tutto, se c'è un approccio pericoloso questo è proprio il tuo, o comunque quello di chi non vuole votare : le elezioni, a tutti i livelli, sono l'unico modo - imperfetto, l'abbiamo detto fino allo sfinimento, ma sempre migliore dell' "alternativa" che si chiamerebbe violenza e legge del più forte - per contarsi e far quindi in modo che le decisioni siano prese da quella che è la maggioranza pro tempore : unico sistema per evitare che le decisioni siano prese d'autorità da qualcuno, arrivato al potere in base alla legge del più forte (e più ricco...) anche se magari rappresenta solo una piccola minoranza, nonché per evitare continui scontri, proteste ed alla fine anche guerre civili.

Quanto alla politica come "fede calcistica", questo, senza essere vero completamente neppure allora, era casomai più vero nella c.d. "Prima Repubblica", in cui si era più abituati - non tutti di certo, io assolutamente no neppure allora e ricordo benissimo che tra il 1975 ed il 1992 votai per non meno di 4 partiti diversi - a votare per il proprio partito di bandiera.
Dopo il 1992, con la crisi dei grandi partiti tradizionali e tutti i ben noti stravolgimenti politici, parlare di fede calcistica mi pare veramente assurdo e contro ogni evidenza, con tutti i cambi di maggioranze che ci sono stati.

Infine, non si può non notare che questa frase è un assurdo, e soprattutto è scollegata a quello che è, ed è sempre stato, il mondo reale : "mi interessa che la Democrazia torni a lavorare utilizzando la critica ed il confronto per arrivare ad una sintesi che porti al bene di tutti".
Quel "torni a lavorare" farebbe supporre che in passato ci sia stata (quando mai ? quale sarebbe stato, di grazia, questo periodo da Paese di Bengodi ?) una fase storica idilliaca, da favola, in cui tutti i pubblici amministratori abbiano lavorato di comune accordo, e senza corruzione (
upload_2024-1-24_15-46-46.gif
per la serie vai avanti tu che mi vien da ridere) per gestire nel migliore dei modi gli affari pubblici.

Un periodo così non è mai esistito in nessun Paese, e tantomeno in Italia, dove la scelta di chi governa e di chi legifera viene fatta in modo democratico, ricordo, da soli 77 anni : in precedenza c'era stata qualche modesta elezione, ma a suffragio tutt'altro che universale (potevano votare solo gli uomini di condizione sociale e culturale più alta, le donne poi erano escluse dal voto) e poi c'è stato il ben noto ventennio di dittatura e conseguente guerra, decisa d'autorità senza alcuna considerazione della volontà della gente.

Non è quindi questione né di partiti di bandiera, né di come votavano le buon'anime di papà o di nonno (i miei nonni erano comunque entrambi contrari al fascismo come anche al comunismo) ma è semplicemente una questione pratica, per eleggere i nostri rappresentanti nel modo meno imperfetto possibile, consci che chi non vuole votare, illudendosi di restare fuori da un gioco percepito come "sporco", in realtà non fa altro che avallare il ritorno, antistorico, dei sistemi autoritari di triste memoria.
 
Prima di tutto, se c'è un approccio pericoloso questo è proprio il tuo, o comunque quello di chi non vuole votare : le elezioni, a tutti i livelli, sono l'unico modo - imperfetto, l'abbiamo detto fino allo sfinimento, ma sempre migliore dell' "alternativa" che si chiamerebbe violenza e legge del più forte - per contarsi e far quindi in modo che le decisioni siano prese da quella che è la maggioranza pro tempore : unico sistema per evitare che le decisioni siano prese d'autorità da qualcuno, arrivato al potere in base alla legge del più forte (e più ricco...) anche se magari rappresenta solo una piccola minoranza, nonché per evitare continui scontri, proteste ed alla fine anche guerre civili.

Quanto alla politica come "fede calcistica", questo, senza essere vero completamente neppure allora, era casomai più vero nella c.d. "Prima Repubblica", in cui si era più abituati - non tutti di certo, io assolutamente no neppure allora e ricordo benissimo che tra il 1975 ed il 1992 votai per non meno di 4 partiti diversi - a votare per il proprio partito di bandiera.
Dopo il 1992, con la crisi dei grandi partiti tradizionali e tutti i ben noti stravolgimenti politici, parlare di fede calcistica mi pare veramente assurdo e contro ogni evidenza, con tutti i cambi di maggioranze che ci sono stati.

Infine, non si può non notare che questa frase è un assurdo, e soprattutto è scollegata a quello che è, ed è sempre stato, il mondo reale : "mi interessa che la Democrazia torni a lavorare utilizzando la critica ed il confronto per arrivare ad una sintesi che porti al bene di tutti".
Quel "torni a lavorare" farebbe supporre che in passato ci sia stata (quando mai ? quale sarebbe stato, di grazia, questo periodo da Paese di Bengodi ?) una fase storica idilliaca, da favola, in cui tutti i pubblici amministratori abbiano lavorato di comune accordo, e senza corruzione (Vedi l'allegato 31038per la serie vai avanti tu che mi vien da ridere) per gestire nel migliore dei modi gli affari pubblici.

Un periodo così non è mai esistito in nessun Paese, e tantomeno in Italia, dove la scelta di chi governa e di chi legifera viene fatta in modo democratico, ricordo, da soli 77 anni : in precedenza c'era stata qualche modesta elezione, ma a suffragio tutt'altro che universale (potevano votare solo gli uomini di condizione sociale e culturale più alta, le donne poi erano escluse dal voto) e poi c'è stato il ben noto ventennio di dittatura e conseguente guerra, decisa d'autorità senza alcuna considerazione della volontà della gente.

Non è quindi questione né di partiti di bandiera, né di come votavano le buon'anime di papà o di nonno (i miei nonni erano comunque entrambi contrari al fascismo come anche al comunismo) ma è semplicemente una questione pratica, per eleggere i nostri rappresentanti nel modo meno imperfetto possibile, consci che chi non vuole votare, illudendosi di restare fuori da un gioco percepito come "sporco", in realtà non fa altro che avallare il ritorno, antistorico, dei sistemi autoritari di triste memoria.

Sottoscrivo ogni singola parola!
Mi permetto solo di aggiungere, a rischio di cartellino rosso insindacabile, che un sistema democratico abbisognerebbe di un'informazione libera e indipendente, non asservita ai c.d. poteri forti.
 
[...] Ma per tornare a un tema più attuale. Ma in vista delle famose elezioni Europee, qualcun di voi ha capito com'è trattato il tema della transizione dei soggetti in campo?
A me è perfettamente chiaro come vedono la c.d. "transizione" le forze politiche in campo : c'è la c.d. "maggioranza Ursula" ecc. ecc.
Senonché, parlare più dettagliatamente di tutto questo significherebbe parlare di politica, poco ma sicuro, andando contro il regolamento del forum.
Dico solo che il modo in cui i cittadini UE voteranno quest'anno alle Europee - varrà ovviamente anche per le prossime elezioni sempre UE - avrà senz'altro una notevole influenza proprio sulla "transizione", sui sui modi e sui suoi tempi, nonché sulla sua stessa natura.
 
[...] L'altro giorno al tg intervistavano una persona,non ricordo se fosse un uomo o una donna,che pur dichiarando di essere democratica si accingeva a votare per le primarie repubblicane per scongiurare l'esito secondo lei più infausto.
Insomma in vista di un possibile fallimento della propria parte stava cercando di limitare i danni facendo in modo che almeno non vincesse il candidato "peggiore" dell'altra parte.
E' un approccio giusto e pragmatico, specialmente negli Usa dove il partito conta molto meno che da noi ma ci sono fortissime differenze individuali nelle posizioni dei candidati.
Questa persona - che non so chi sia - ha tutta la mia comprensione, visto che si schiera contro l'uomo pericoloso e sovversivo che c'è nella competizione per la presidenza Usa, che sappiamo benissimo chi è e che è, indipendentemente dalle idee politiche, un elemento indegno della carica, privo dei valori minimi e portatore di idee e modus operandi da guerra civile.
 
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