<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 270 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Direi che una soluzione abbastanza semplice c'è (per noi Europeri) Andare a piedi o a pedali, evitare le vacanze con aerei, navi, macchine e qualunque altro marchingegno che consumi qualcosa.
Per un pò di sole basta mettere un lettino in giardino o in terrazzo per un rilassante rumore di risacca un bel CD new age
Solo per noi Europei però… tutti gli altri allegramente in giro a scorrazzare sulle proprie auto a pistoni, sulle navi da crociera e in aereo.

Noi Europei no, perché siamo brutti e cattivi
 
Ad esempio i carburanti sintetici realizzati con cattura della CO2 atmosferica

a ok, scusa mi ero un poco perso :)
Io spero che quella dei carburanti sintetici, che se non erro nel 2026 dovrebbe essere sottoposta a verifica, possa essere un altrettanto soluzione valida, proprio per differenziare le le possibili alternative da mettere in atto.
 
Nel mondo nel 2050 2 auto su 3 saranno ancora endotermiche. Forse (anzi quasi di sicuro) mi sarò estinto io, ma il termico ancora no.............

https://www.quattroruote.it/news/me..._auto_su_tre_saranno_ancora_endotermiche.html
2020-traffico.jpg
 
In Italia sicuramente, anche stamattina ho visto 2 auto con targa MI :emoji_sleeping:
ho letto che anche in europa, l'eta' media delle auto si sta alzando, segno che le idee dei poltronati non sono molto geniali.
hanno ottenuto un aumento dei prezzi, col risultato che, molti, si tengono l'auto vecchia piu' a lungo.
 
ho letto che anche in europa, l'eta' media delle auto si sta alzando, segno che le idee dei poltronati non sono molto geniali.
hanno ottenuto un aumento dei prezzi, col risultato che, molti, si tengono l'auto vecchia piu' a lungo.
Però gli utili sono aumentati quindi probabilmente sarà la strada giusta (per loro).
 
Però gli utili sono aumentati quindi probabilmente sarà la strada giusta (per loro).
questo ancora per poco
facendo cosi', gongolano oggi, e piangeranno domani, perche' il cittadino medio, non spende 50mila euro per una auto, ma molti, per i quali l'auto e' un elettrodomestico con le ruote, compreranno una dacia, byd, una dr o una qualunque auto cinese, basta che costi poco.
 
Anche la ricostruzione dei prezzi alti necessariamente legati alla transizione è una mezza verità, le case automobilistiche sono in crisi ormai da decenni, e non per la transizione, dimostrazione è il fatto che tante case hanno chiuso e altre sono state costrette a unirsi in pochi grandi gruppi (previsione questa che si faceva già a fine anni '90 quando la transizione non si sapeva neanche cosa fosse).
Le case automobilistiche , che sono aziende private, non è che si curano dei clienti ma degli utili, se gli utili li fanno vendendo 10 auto invece di 100 a non è che gli interessa degli altri 90 che vanno a piedi, e qui si torna al discorso che forse la mobilità dovrebbe essere anche gestita come una cosa pubblica più che demandata a produttori privati e alle tasche dei cittadini.
 
Le case automobilistiche , che sono aziende private, non è che si curano dei clienti ma degli utili, se gli utili li fanno vendendo 10 auto invece di 100 a non è che gli interessa degli altri 90 che vanno a piedi
Verissimo. Però l'auto privata non è un bene di lusso, come un gioiello senza il quale si vive benissimo, ma uno strumento indispensabile per andare a lavoro e gestire la sfera familiare. Quindi i decisori pubblici devono mettere in atto politiche idonee a consentire più o meno a tutti di entrarne in possesso, o comunque tali da garantire gli spostamenti. Altrimenti il rischio serio è quello di aumentare le diseguaglianze, dopo una fase di 50-60 anni nella quale anche i ceti più deboli avevano accesso a tali strumenti
 
Anche la ricostruzione dei prezzi alti necessariamente legati alla transizione è una mezza verità, le case automobilistiche sono in crisi ormai da decenni, e non per la transizione, dimostrazione è il fatto che tante case hanno chiuso e altre sono state costrette a unirsi in pochi grandi gruppi (previsione questa che si faceva già a fine anni '90 quando la transizione non si sapeva neanche cosa fosse).
Le case automobilistiche , che sono aziende private, non è che si curano dei clienti ma degli utili, se gli utili li fanno vendendo 10 auto invece di 100 a non è che gli interessa degli altri 90 che vanno a piedi, e qui si torna al discorso che forse la mobilità dovrebbe essere anche gestita come una cosa pubblica più che demandata a produttori privati e alle tasche dei cittadini.

ovvio
ma non ci vuole una sfera di cristallo, per capire che non ci possono solo essere Ferrari in giro.
se MB vuol vendere solo auto da 100mila euro, a me va bene.
ma ne vendera' 10mila all'anno
gli altri si compreranno un'auto cinese da 20mila euro (e ancora sono un furto), e la cina ringrazia.
 
Verissimo. Però l'auto privata non è un bene di lusso, come un gioiello senza il quale si vive benissimo, ma uno strumento indispensabile per andare a lavoro e gestire la sfera familiare. Quindi i decisori pubblici devono mettere in atto politiche idonee a consentire più o meno a tutti di entrarne in possesso, o comunque tali da garantire gli spostamenti. Altrimenti il rischio serio è quello di aumentare le diseguaglianze, dopo una fase di 50-60 anni nella quale anche i ceti più deboli avevano accesso a tali strumenti
Intanto un "decisore" pubblico non può moltiplicare la superficie carrabile in funzione di una flotta crescente e sempre più ingombrante. Ma sopratutto, per la tutela della mobilità di tutti e, soprattutto, delle fasce più deboli, garantire strumenti di mobilità collettiva.
 
ovvio
ma non ci vuole una sfera di cristallo, per capire che non ci possono solo essere Ferrari in giro.
se MB vuol vendere solo auto da 100mila euro, a me va bene.
ma ne vendera' 10mila all'anno
gli altri si compreranno un'auto cinese da 20mila euro (e ancora sono un furto), e la cina ringrazia.

il discorso mio è un altro, per me la crescita dei prezzi non è in parte solo giustificabile con la transizione, poi altri so che la pensano in altro modo ma per me non è cosi. io credo che anche senza transizione le case inesorabilmente sarebbero andate via via aumentando i prezzi, e lo possono fare anche in modi meno diretti, ad esempio forzando la produzione su tipologie di vetture che a loro non creano un grande esborso mentre il mercato permette prezzi più alti.
La transizione ora è un poco il paravento che tutti stanno usando per non accettare un'altra realtà, ovvero che il settore automobilistico come lo avevamo conosciuto fino agli anni '90 non si reggeva più , e questo per me spiega anche in parte tutte le ultime politiche messe in atto ora.
Ripeto, mia personale idea, ma se devo ragionare tra questa analisi e quella che vede l'ennesimo grande complotto in cui non si sa come sono coinvolti migliaia di attori francamente mi sembra un poco più realistico il primo di scenario, e direi purtroppo perchè un complotto lo risolvi una crisi sistemistica è molto più difficile da risolvere.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto