<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 259 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
quindi esegue la combustione dell'idrogeno all'interno dell'auto.
la cella a combustibile non brucia nulla, crea energia elettrica con una reazione chimica

purtroppo nonostante sembri il futuro, allo stato attuale della tecnologia di un'azienda italiana con la quale sono stato in contatto, per accumulare con l'elettrolisi l'idrogeno necessario a produrre 5kw con la cella a combustibile, ne sono necessari 26…non esattamente un'equazione in equilibrio
 
Questo è vero, ma se la maggior parte dei comsumatori non acquisterà gli EV prodotti dalle Case europee, ci sarà da rideer, anche perché nipponici e coreani non hanno alcuna intenzione di buttare alle ortiche i motori termici.


Perche' gli Americani....
....Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii'

??
 
no
se la legge sara "nessuna auto a combustione interna"
se invece passa la richiesta crucca, che chiede di avere "auto con combustibili ad impatto zero", allora c'e' una speranza.
perche' qualunque auto di oggi, puoi andare a combustibili ad impatto zero, basta che siano sintetici.
ed e' una bella gatta da pelare.
se ti ostini a vietare le auto a combustione interna, escludi praticamente qualunque cosa non sia a pile, si salveranno la eolo e le auto a molla e quelle a pedali dei bambini.
se invece consenti l'uso di combustibili ad impatto neutro, allora lo devi dire subito, perche' chi studia le opzioni deve poter ragionare.
ovvio che le europee si son buttate a capofitto sulle pile, se l'europa gli dice o cosi' o pomi'.
ma se poi, tra 3 anni, gli dicono "scusate, cambiamo in combustibili ad impatto zero" chi ha messo tutti i suoi soldi sulle pile, rischiera' grosso, chi invece, vendendo nel resto del mondo meno talebano, ha continuato a produrre e sviluppare motori tradizionali, si ritrovera' avvantaggiato.
e come al solito, il burocrate, pagato da noi, invece che aiutare l'industria locale.... gli sgonfia le gomme


Dici che PSA scalpita per rispolverare

la Eolo

??

;) ;)
 
sono andato a sentirmi il biondo sul sito del blabla europeo, che fa lo spot.
dice carbon neutral.
peccato che, ad un certo punto, dica che le nuove auto dovranno essere per tutti e che le vecchie auto (diesel compresi) dovranno poter continuare a girare, fino a fine vita.
e qui mi e' caduta la credibilita' del tipo :D


Fosse quello....
Ci pensano escludendole localmente,
come gia' oggi del resto.
 
Qui si continua a dire che i clienti non le compreranno ma si dimenticano che se ci saranno solo elettriche e devi cambiare auto o ti compri l’elettrica oppure vai a piedi, o magari ti compri una termica usata che non varrà più nulla perché avrà i giorni contati per circolare.

Io ho già detto cosa farò. Mi terrò l’Abarth fino a quando camperò, al massimo la cambierò con un MY 2022 o 2023 (o con una Tipo magari hybrid se dovessi avere un sensibile decadimento fisico). Quindi il problema della transizione mi sfiora appena.
Ovviamente sotto tale aspetto sono “favorito” dall’età.
 
Il titolo di questo topic cita la transizione. Che non si può limitare al discorso auto a pile sì/no, la transizione sarà probabilmente una retromarcia rispetto a molte cose. Le gite domenicali di centinaia di km in auto, il far la spesa settimanale al grande centro commerciale a oltre un'ora di auto da casa, il pendolarismo in auto perché il posto di lavoro è a 50-100 km da casa, tutte cose che qualche decennio fa non erano certo abitudini di massa.
Se in una grande città si torna ad avere tutto o quasi quello che serve nel raggio di 1 km da casa, l'auto serve molto meno. E probabilmente si arriverà a questo per forza visto che con il trend dei prezzi attuale l'auto sta diventando un bene di lusso e una quota di persone dovrà farne a meno.
E chi crede che in un futuro, dove le nuove auto saranno ad emissioni zero, potrà continuare ad usare ad oltranza le vecchie termiche stile Cuba, suggerisco di far mente locale su quanto succedeva circa un anno fa, giusto per non farsi illusioni.
 
E' evidente che questo scenario "apocalittico" non avverà.

Le gite domenicali di centinaia di km in auto, il far la spesa settimanale al grande centro commerciale a oltre un'ora di auto da casa, il pendolarismo in auto perché il posto di lavoro è a 50-100 km da casa, tutte cose che qualche decennio fa non erano certo abitudini di massa.

A parte le doverose scelte di ri-localizzazione industriale che le amministrazioni pubbliche dovranno fare a prescindere dalla cosiddetta "transizione", nessuno tornerà a vivere come nel 1960...a mio avviso.
 
più pompe di calore,
Hai mai abitato seriamente in una stanza con sola pompa di calore che non sia una camera d'albergo in mezza stagione?

Io ho un appartamento "per gli ospiti": a parte che sotto i -10 gli inverter vanno in blocco per non congelare l'evaporatore e comunque già a -6 non rende un tubo, gli split scaldano unicamente l'aria e non i muri. Appena li spegni c'è il freddo totale: i pavimenti rimangono ghiacciati mentre hai una temperatura accettabile a livello testa... chi li ha in mente come panacea, non ha le idee molto chiare sulla realtà.
 
Ma il mondo per alcuni è già cambiato negli ultimi anni , mentre per tanti altri non è mai stato quello che spesso dipingiamo qui sul forum che giustamente è frutto delle esperienze quotidiane nostre e di quelli che ci stanno vicino, e qui nasce il problema che negli ultimi 30 anni per diversi motivi le classi sociali sono ben separate e hanno pochissimi modi per entrare in contatto e quindi allargara la propria visuale rispetto al passato.
 
Hai mai abitato seriamente in una stanza con sola pompa di calore che non sia una camera d'albergo in mezza stagione?

Io ho un appartamento "per gli ospiti": a parte che sotto i -10 gli inverter vanno in blocco per non congelare l'evaporatore e comunque già a -6 non rende un tubo, gli split scaldano unicamente l'aria e non i muri. Appena li spegni c'è il freddo totale: i pavimenti rimangono ghiacciati mentre hai una temperatura accettabile a livello testa... chi li ha in mente come panacea, non ha le idee molto chiare sulla realtà.
Siamo OT, ma visto che in molti vi siete focalizzati su una piccola frase che serviva solo a inserire il discorso in un quadro più generale, chiarisco bene.
Anzitutto, i climatizzatori riscaldano bene gli ambienti, personalmente li preferisco ai termosifoni, salvo (forse) in presenza di climi molto rigidi. Ma io vivo in pianura e quindi non ho mai avuto di questi problemi.
Seconda cosa, le pompe di calore cui mi riferivo non sono solo semplici climatizzatori, ma sistemi molto più complessi che consentono di alimentare i termosifoni e riscaldare l'acqua sanitaria. Sono poco diffusi perché molto costosi, ma sono obiettivamente il futuro.
E visto che siamo in tema, non vedo per quale ragione si debbano "costringere" le persone a spendere 40mila euro per un'automobile mentre non si debba fare lo stesso per ridurre le emissioni derivanti dal riscaldamento degli edifici, che mi risulta abbiano un impatto decisamente maggiore sulla produzione di co2
 
Ultima modifica:
Anche lo sviluppo sull'efficienza dei motori termici degli ultimi 30 anni è stato spinto dal legislatore.
Altrimenti saremmo anche in Europa ai 4000 v8 da 190cv...

Me la spieghi un po' meglio questa? Ho l'impressione che quei viaggi a cannone sul Tesla (presa a 39.000€) spendendo 3€ di corrente/settimana ti tolgano un po' di lucidità.
 
Seconda cosa, le pompe di calore cui mi riferivo non sono solo semplici climatizzatori, ma sistemi molto più complessi che consentono di alimentare i termosifoni e riscaldare l'acqua sanitaria. Sono poco diffusi perché molto costosi, ma sono obiettivamente il futuro.
Corretto, ma torniamo sempre al solito discorso: perché devo spendere IO europeo decine e decine di migliaia di euro per passare ad un sistema più ecologico (mentre magari mi hanno già obbligato 3 anni fa a passare alla caldaia a condensazione), quando i 2/3 della popolazione mondiale se ne batte allegramente xxxxxx?

L'azione delle autorità europee si accanisce inutilmente su Paesi che sono GIA' virtuosi. Non si nega che si possa migliorare anche l'ottima realtà europea, ma si otterrebbero effetti assai maggiori e ben più impattanti sul miglioramento delle emissioni, andando a fare pressioni su quei Paesi che oggi si stanno sviluppando senza alcun freno.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Siamo OT, ma visto che in molti vi siete focalizzati su una piccola frase che serviva solo a inserire il discorso in un quadro più generale, chiarisco bene.
Anzitutto, i climatizzatori riscaldano bene gli ambienti, personalmente li preferisco ai termosifoni, salvo (forse) in presenza di climi molto rigidi. Ma io vivo in pianura e quindi non ho mai avuto di questi problemi.
Seconda cosa, le pompe di calore cui mi riferivo non sono solo semplici climatizzatori, ma sistemi molto più complessi che consentono di alimentare i termosifoni e riscaldare l'acqua sanitaria. Sono poco diffusi perché molto costosi, ma sono obiettivamente il futuro.
E visto che siamo in tema, non vedo per quale ragione si debbano "costringere" le persone a spendere 40mila euro per un'automobile mentre non si debba fare lo stesso per ridurre le emissioni derivanti dal riscaldamento degli edifici, che mi risulta abbiano un impatto decisamente maggiore sulla produzione di co2

Sull'ultimo punto hai ragione ,ma abbiamo visto che appena si è aperta una discussione in merito agli interventi da fare per migliorare gli immobili da noi si è aperto un altro putiferio , questo perché fondamentalmente non ci va di utilizzare risorse su aspetti per cui abbiamo un immediato ritorno o ci gratificano.
 
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