<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1577 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
non necessariamente serve utilizzare roba tossica
Anche qui, bisogna mettersi d'accordo sui termini. I prodotti fitosanitari non sono "roba tossica", si chiamano anche fitofarmaci o agrofarmaci proprio perchè servono per la cura delle piante (io quando in un articolo leggo l'orrenda parola «pesticidi» smetto immediatamente di leggere...). E quindi, è giusto usarli se e quando servono e con la dose giusta, cosa che i produttori professionali sanno fare benissimo, mentre mi fido molto meno degli hobbisti, magari animati dalle migliori intenzioni, ma privi delle conoscenze specifiche di chi lo fa per mestiere (personalmente, preferisco un pomodoro che abbia ricevuto un po' di azoxystrobin e rame piuttosto che rischiare di trovarmi nell'insalata qualche micotossina prodotta dall'alternaria....)
 
Se invece parliamo dell'aspetto sicurezza, se si rispettano dosi e tempi di carenza il prodotto convenzionale è assolutamente pari al biologico e migliore del non trattato per niente.
Di questo non mi convincerò mai.
In commercio si trovano delle robe orribili sotto tutti i punti di vista .. che poi per legge si siano stabili dei parametri di tollerabilità va benissimo perché occorre mettere insieme tante esigenze.
Certo tutte cose parametrizzate e standardizzate per soddisfare tutte le esigenze ... in primis quelle penali e assicurative.
Però non mi persuade il fatto che, per esempio e semplificando, se andiamo a vedere le differenti valorizzazioni dell'acqua si scopre che l'acqua di sorgente per essere adatta all'uso umano deve avere dei valori X ma che se quell'acqua va nell'acquedotto trova valori più alti e se va nelle minerali quei valori crescono ancora. Dato per scontato che i controlli sull'acqua devono essere tutti fatti periodicamente, tolto il fatto economico e se si parla di salute, non vedo alcuna ragione per cui possa bere una minerale con limiti ben più alti o con analisi non previste su alcuni parametri mentre a pari condizioni ( o anche migliori) non potrei comunque usufruire di quella del pozzo o della sorgente.
Nei prodotti agricoli in vendita è la stessa roba.
 
Di questo non mi convincerò mai.
In commercio si trovano delle robe orribili sotto tutti i punti di vista .. che poi per legge si siano stabili dei parametri di tollerabilità va benissimo perché occorre mettere insieme tante esigenze.
Certo tutte cose parametrizzate e standardizzate per soddisfare tutte le esigenze ... in primis quelle penali e assicurative.
Però non mi persuade il fatto che, per esempio e semplificando, se andiamo a vedere le differenti valorizzazioni dell'acqua si scopre che l'acqua di sorgente per essere adatta all'uso umano deve avere dei valori X ma che se quell'acqua va nell'acquedotto trova valori più alti e se va nelle minerali quei valori crescono ancora. Dato per scontato che i controlli sull'acqua devono essere tutti fatti periodicamente, tolto il fatto economico e se si parla di salute, non vedo alcuna ragione per cui possa bere una minerale con limiti ben più alti o con analisi non previste su alcuni parametri mentre a pari condizioni ( o anche migliori) non potrei comunque usufruire di quella del pozzo o della sorgente.
Nei prodotti agricoli in vendita è la stessa roba.
Ok, rispetto la tua opinione.
 
Anche qui, bisogna mettersi d'accordo sui termini. I prodotti fitosanitari non sono "roba tossica", si chiamano anche fitofarmaci o agrofarmaci proprio perchè servono per la cura delle piante (io quando in un articolo leggo l'orrenda parola «pesticidi» smetto immediatamente di leggere...). E quindi, è giusto usarli se e quando servono e con la dose giusta, cosa che i produttori professionali sanno fare benissimo, mentre mi fido molto meno degli hobbisti, magari animati dalle migliori intenzioni, ma privi delle conoscenze specifiche di chi lo fa per mestiere (personalmente, preferisco un pomodoro che abbia ricevuto un po' di azoxystrobin e rame piuttosto che rischiare di trovarmi nell'insalata qualche micotossina prodotta dall'alternaria....)
Non voglio aprire un fronte sulle micotossine perché non ho competenze sufficienti ma guardacaso, per ovvie ragioni, si trovano più facilmente nei lavorati e nei prodotti che viaggiano molto.

L'hobbista come lo chiami te non ha necessità di tenere in piedi grosse produzioni e nemmeno di conservarle ma giusto quelle che gli servono per la sua soddisfazione ed il sapere necessario, specie se uno c'è nato nella terra, non è dissimile (eufemismo) da quello dei tanti sfruttati nei campi e nelle serre e certamente superiore a quello di chi guarda il grano nelle stive navali o nei granai.

Poi servirebbero due ulteriori precisazioni.
Per effettuare i trattamenti fitosanitari occorrono patentini quindi se hai il patentino devi dare per scontato che quello, hobbista o no, valga tanto quanto chi lo fa di mestiere posto che potresti considerare hobbista anche quello che con poche migliaia di metri di terreno e una partita iva conferisce a qualche cooperativa il suo prodotto. Sono discriminanti la partita iva e la camera di commercio per stabilire se un prodotto sia o meno di qualità? Parliamone.
 
La prigrizia è solo mentale.
completamente d'accordo , attenzione pero' ....

"mentale" siamo talmente abituati a mangiar "male" cito:

-mensa
-"pranzi" veloci per lavoro
-fast food
-ristorazione

che il mangiar "bene" "mentalmente" oramai e' desueto....

e' un po' come i meccanismi che ci fanno scegliere "certe" auto
a prescindere la "massa" sceglierà or come ora i suv o simil suv in questo momento "storico" e "commerciale"
 
Sul fatto che spesso vengano scelti piatti pronti per pigrizia concordo.
Tra l'altro molti piatti cosidetti pronti richiedono comunque più tempo e attenzione rispetto al classico piatto di pasta perchè se dai retta alle confezioni e li fai cuocere 5 minuti ti mangi la roba cruda.
Sull'orto diversi miei vicini ce l'avevano ma tanti l'hanno abbandonato.
Uno ce l'ha ancora ma coltiva quasi esclusivamente i pomodori per fare la salsa in casa d'estate,e anche li che sia per forza più buona e genuina di quella del supermercato è da vedere.
Un altro invece non dico che ci mangia ma quasi,lo vedo spesso rientrare con le cassette piene di verdura.
Ma non gli dedica mezz'ora al giorno bensì delle mezze giornate.
A me piacerebbe ma solo se avessi una casa indipendente nel mio cortile,di prendere la macchina o la bici per andare all'orto e magari ciulare l'acqua dal canale (cosa che almeno durante la siccità che abbiamo avuto gli scorsi anni era vietatissim) anche no.
 
io vedo il suocero
ha un orto bello grande.
mezzora al giorno, non basta.
e comunque, frutta e verdura, spesso la compra, perche' non puoi avere le zucchine, i cetrioli o le melanzane in dicembre.
o ti accontenti di cavoli e verze o, se vuoi variare, vai a comprare prodotti di serra.

per non parlare di quando matura la frutta.
quando hai un albero che ti fa 20kg di susine, mature tutte assieme... buone, ma finisce che le regali a tutti, perche' altrimenti passi la vita in bagno :D
 
Per effettuare i trattamenti fitosanitari occorrono patentini
Sono uno dei docenti dei corsi di rilascio e rinnovo organizzati dall'agenzia regionale....
se hai il patentino devi dare per scontato che quello, hobbista o no, valga tanto quanto chi lo fa di mestiere
Il patentino serve per l'acquisto dei prodotti e quindi "certifica" che ti è stato insegnato come stoccarli, distribuirli correttamente (più spesso decentemente....) e applicare alcuni aspetti normativi.
Necessario, ma tutt'altro che sufficiente per una formazione agronomica adeguata. E credimi, l'esperienza serve, ma a volte è un'arma a doppio taglio, lo vedo con gli studenti...
 
O fai conserve che alla fine saranno magari più buone ma se devi comprare i vasetti e se si tratta di verdura metterla sott'olio ti costano più o meno come comprarli al supermercato.
E passi i weekend a far bollire etc etc.
Oltre una certa soglia imho diventa troppo sbattimento.
 
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