<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1232 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

...ma che poggia su parametri fisici insormontabili, ovvero 1W=1A·1V, unito al fatto sempre insormontabile che in un'ora ci sono sessanta minuti.
Beh anche per un termico è insormontabile non inquinare, com'è insormontabile utilizzare il 100% dell'energia genarata dalla combustione, infatti dopo 150 anni di sviluppo il 65% dell'energia generata va a fare compagnia a San Pietro. O anche per l'uomo fisicamente è insormontabile volare ma ha inventato l'aereo che inquina 285 grammi di Co2 al km per ogni passeggero, per non parlare delle navi da crociera usate per divertimento e le navi cargo che portano la frutta e la vedura da un continente all'altro che si può trovare anche nel campo di fianco a casa nostra.
Il succo da qualsiasi parte la si voglia prendere è sempre lo stesso, le cose che interessano e fanno comodo sono intoccabili e annullano il resto. Per chi ha dciso di comprare una elettrica e riesce a far quadrare gestione e conti se 1w=1a x1v e 60 minuti compongono un'ora è la quadratura del cerchio.
 
Ultima modifica:
penso che questo sia il fulcro di tutto, i scenari sono ampi e molto variegati , e ognuno se lo adatta al modo in cui utilizza la vettura e vive

Per generazioni l'auto ha imposto un'unica e sola gestione che si è integrata nel tessuto sociale e negli stili di vita. Che tu sia ricco o povero, che tu abbia un Ferrari o una 500 sempre la stessa operazione devi compiere se non vuoi rimanere a piedi, andare a fare rifornimento al distributore.
L'auto elettrica mette in dicussione questa uniformità nel rapporto guidatore/gestione permettendo invece di rendere personale questa gestione e di plasmarla a seconda delle proprie esigenze colgiendo opzioni e opportunità che l'uniformità delle termiche appunto non può dare.
Per molti che non vedono o non possono avere queste opportunità è un regresso mentre in realtà è solo una alternativa, perchè per ora nessuno ha imposto nulla a nessuno se non sulla carta che ad oggi visto la situazione sembra essere più straccia che da protocollo.
 
le cose che interessano e fanno comodo sono intoccabili e annullano il resto.
Purtroppo, ci sono cose intoccabili anche quando sono scomode. Proprio perché intoccabili, lo sono a prescindere, se poi uno riesce a fare di necessità virtù, bene per lui
Per chi ha dciso di comprare una elettrica e riesce a far quadrare gestione e conti se 1w=1a x1v e 60 minuti compongono un'ora è la quadratura del cerchio.
....e questo l'abbiamo sempre detto.
 
Per generazioni l'auto ha imposto un'unica e sola gestione che si è integrata nel tessuto sociale e negli stili di vita. Che tu sia ricco o povero, che tu abbia un Ferrari o una 500 sempre la stessa operazione devi compiere se non vuoi rimanere a piedi, andare a fare rifornimento al distributore.
L'auto elettrica mette in dicussione questa uniformità nel rapporto guidatore/gestione permettendo invece di rendere personale questa gestione e di plasmarla a seconda delle proprie esigenze colgiendo opzioni e opportunità che l'uniformità delle termiche appunto non può dare.
Per molti che non vedono o non possono avere queste opportunità è un regresso mentre in realtà è solo una alternativa, perchè per ora nessuno ha imposto nulla a nessuno se non sulla carta che ad oggi visto la situazione sembra essere più straccia che da protocollo.
Non è proprio così. Che si tratti di riempire un serbatoio o caricare una batteria, devi comunque collegare il veicolo a un connettore, che ci passi corrente o gasolio concettualmente non cambia nulla. Per dire, io ho una cisterna omologata in casa, se invece del gasolio agricolo ci tenessi quello per autotrazione (e avessi un'auto diesel, come fino a un anno e mezzo fa) potrei fare il pieno a casa esattamente come una BEV, solo che ci metterei i soliti tre minuti....
 
La transizione è un qualcosa di complesso che non può toccare solo l'auto.
Forse se si colpiscono tutti gli sprechi si arriva prima.
Si cita di continuo l'auto elettrica, la soluzione ideale per piccoli spostamenti generalmente in città dove resta ferma per ore.
Se ne parla pensando all'autonomia sulle lunghe distanze, dove non sarà mai competitiva con un enorme quantitativo di batterie immagazzinate, sarebbe meglio studiare quslcosa di più efficiente per le lunghe distanze e concentrarsi sulle battaglie che si possono vincere.
Ho letto in questi giorni di reattori di tipo aereonautico inseriti nel vano motore di una vettura, non ho capito nulla ma l'idea che si stiano studiando possibili aspetti ecologici legati agli aerei che hanno consumi altini mi appassiona scoprire
che la tecnologia degli aerei possa aiutare la transizione ecologica sulle auto è interessante.
Una azienda automobilistica in tema transizione ecologica ha presentato il motore ad ammoniaca. Ed un complesso sistema di distribuzione capillare che fà paura.
Certo che se utilizzato sugli aerei farebbe meno paura: aereoporto, fabbrica di ammoniaca e aerei che viaggiano ad idrogeno senza coinvolgere una retedi distribuzione capillare.
In questo scambio continuo di esperienze dalle auto elettriche con scarsa autonomia nel 2015 si è passati ad un aereo che ha fatto il giro completo del mondo in 25 giorni alimentato solo da energia rinnovabile.
 
La transizione è un qualcosa di complesso che non può toccare solo l'auto.
Forse se si colpiscono tutti gli sprechi si arriva prima.
Si cita di continuo l'auto elettrica, la soluzione ideale per piccoli spostamenti generalmente in città dove resta ferma per ore.
Se ne parla pensando all'autonomia sulle lunghe distanze, dove non sarà mai competitiva con un enorme quantitativo di batterie immagazzinate, sarebbe meglio studiare quslcosa di più efficiente per le lunghe distanze e concentrarsi sulle battaglie che si possono vincere.
Ho letto in questi giorni di reattori di tipo aereonautico inseriti nel vano motore di una vettura, non ho capito nulla ma l'idea che si stiano studiando possibili aspetti ecologici legati agli aerei che hanno consumi altini mi appassiona scoprire
che la tecnologia degli aerei possa aiutare la transizione ecologica sulle auto è interessante.
Una azienda automobilistica in tema transizione ecologica ha presentato il motore ad ammoniaca. Ed un complesso sistema di distribuzione capillare che fà paura.
Certo che se utilizzato sugli aerei farebbe meno paura: aereoporto, fabbrica di ammoniaca e aerei che viaggiano ad idrogeno senza coinvolgere una retedi distribuzione capillare.
In questo scambio continuo di esperienze dalle auto elettriche con scarsa autonomia nel 2015 si è passati ad un aereo che ha fatto il giro completo del mondo in 25 giorni alimentato solo da energia rinnovabile.
Come anche io ho scritto pagine addietro, anche per me la passione e l'interesse verso nuove soluzioni tecniche e tecnologiche sono notevoli, vengo, sviluppi e progresso sono temi interessantissimi.

Quanto all'auto elettrica, così com'è ora, il mio pensiero è che una componente delle scarse vendite (non è l'unica ragione, ovviamente) si possa ricercare proprio nell'effetto "invecchiamento precoce" generato dalle tante veline e annunci di nuovo "salto", prossimo "step", incredibile miglioria nell'efficienza, capacità, velocità di carica e quant'altro leggiamo quotidianamente: di fatto sì va a vedere un'elettrica presentata oggi, nuova, sapendo che dietro l'angolo ci saranno progressi che la faranno apparire superata.

Sono d'accordo con te sul tema auto elettrica perfetta per commiting urbano e cittadino (dov'è più efficace ed efficiente), ma il mercato è invaso da mega auto da 2 tonnellate e più che le fanno apparire come incrociatori autostradali e grandi viaggiatrice, è anche lì che secondo me si crea un nodo.
 
Le colonnine di ricarica.
Le vedo con piacere sotto un posto auto fotovoltaico per una ricarica "solitamente" fatta con rinnovabili.
L'energia dalla rete andrebbe vista come eccezionale.
 
Le colonnine di ricarica.
Le vedo con piacere sotto un posto auto fotovoltaico per una ricarica "solitamente" fatta con rinnovabili.
L'energia dalla rete andrebbe vista come eccezionale.
Non credo i m2 di pannelli fotovoltaici sopra un posto auto, a parte la bruttezza, abbiano la potenza di ricaricare un'auto in tempi ragionevoli. E di notte?
 
Le colonnine di ricarica.
Le vedo con piacere sotto un posto auto fotovoltaico per una ricarica "solitamente" fatta con rinnovabili.
L'energia dalla rete andrebbe vista come eccezionale.
Anche il tema delle rinnovabili è molto sensibile, basti vedere quel che sta accadendo in questi gg a Cagliari per bloccare l'installazione di un nuovo round di pale eoliche sull'isola.

Chiariamoci, è evidente che questo tipo di installazioni non sono "indolori" per paesaggio e terreni su cui poggiano e che per questo devono essere condivisi prima, con attenzione e responsabilità così che si possa procedere in maniera meno traumatica.

Però la solita corrente nimby ci porta a situazioni come quella che stiamo osservando e non è l'unica, il che significa che PRIMA qualcosa è stato comunque saltato o sbagliato.

Quanto all'eolico continuo a non capire perché noi, che siamo circondati totalmente dal mare, non andiamo a creare dei parchi eolici offshore, in mare aperto, certamente costa un po' di più, ma non c'è limite all'installazione, al posizionamento, si vanno nelle zone con più vento e si mettono pale.
 
Come anche io ho scritto pagine addietro, anche per me la passione e l'interesse verso nuove soluzioni .......
Le scarse vendite sono determinate dalla incertezza determinata dalla frammentazione del potere decisionale e legislativo.
NYC, che credo abbia una dimensione simile a tutto il nord Italia, è divisa amministrativamente in cinque distretti con amministrazioni nello stesso palazzo.
Un palazzo dal quale escono decisioni condivise.
Le scarse vendite dell'elettrico in particolare deriva dal costo di un qualcosa che si comprende poco.
Puntare sul motore elettrico nelle ruote in modo da trasformare le auto termiche in auto in grado di muoversi in modo tradizionale o elettrico porterebbe la conoscenza del positivo alla portata di tutti.
La ripresa delle immatricolazioni potrebbe essere rapida.
Le vetture assurde dai costi improponibili hanno il vantaggio enorme di finanziare la nascita di soluzioni che poi saranno disponibili a tutti.
 
Le scarse vendite sono determinate dalla incertezza determinata dalla frammentazione del potere decisionale e legislativo.
NYC, che credo abbia una dimensione simile a tutto il nord Italia, è divisa amministrativamente in cinque distretti con amministrazioni nello stesso palazzo.
Un palazzo dal quale escono decisioni condivise.
Le scarse vendite dell'elettrico in particolare deriva dal costo di un qualcosa che si comprende poco.
Puntare sul motore elettrico nelle ruote in modo da trasformare le auto termiche in auto in grado di muoversi in modo tradizionale o elettrico porterebbe la conoscenza del positivo alla portata di tutti.
La ripresa delle immatricolazioni potrebbe essere rapida.
Le vetture assurde dai costi improponibili hanno il vantaggio enorme di finanziare la nascita di soluzioni che poi saranno disponibili a tutti.
Sono tanti i fattori che, secondo me, limitano le vendite e si va dai prezzi (soprattutto sui segmenti più bassi) alle infrastrutture di cui dotarsi, alla necessità di un garage, al cambio di abitudini, ai percorsi che si fa, a decisioni legislative non sempre allineate, a una politica degli incentivi quantomeno "curiosa", all'effetto di tante novità e rivoluzioni in arrivo che fanno invecchiare le attuali elettriche e così via, come si diceva è un mix complesso e intricato che può cambiare da regione a regione, da città a città e così via.

Sulla trasformazione delle termiche in elettriche anche se è qualcosa di curioso e interessante (ci sono già progetti in tal senso) però penso che su volumi anche solo "medi" sia qualcosa di non replicabile, ci sarebbe il tema di omologazioni e ancoraggio sicuro dei pacchi batteria ai telai (non progettati per supportare pesi in zone basse).

Sull'ultima frase, in merito all'elettrico, non vedo alcun travaso da vetture grandi, costose e pionieristiche verso le piccole, semplicemente quelle più grandi hanno batterie più grandi, pesanti e capaci (maggior kWh) e motori elettrici in grado di esprimere valori di kW maggiori con sw di gestione adattati a questi "tagli".
 
Sono tanti i fattori che, secondo me, limitano le vendite e si va dai prezzi (soprattutto sui segmenti più bassi) alle infrastrutture di cui dotarsi, alla necessità di un garage, al cambio di abitudini, ai percorsi

Siete tutti sempre molto convinti che comunque e dovunque sia possibile ricaricare in box.....
 

Guide

  • Dossier Auto Usate

    I programmi ufficiali delle case - Come smacherare i trucchi - Che cosa controllare ...
  • Problemi con l'auto

    Avviamento - Climatizzazione - Freni - Frizione - Interni - Luce - Rumori auto - ...
  • Revisione

    La revisione periodica - Costi e sanzioni
  • Patenti Speciali

    Il centro protesi INAIL - Guida - Acquisto - Traposto - Domande frequenti
Back
Alto