<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La convenienza dell'elettrico | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

La convenienza dell'elettrico

io non ci scommetterei.
gli annunci dei sindaci son abbastanza chiari (almeno gli annunci).
se ne vietassero la vendita e basta, il problema non esisterebbe.
e sarebbe anche la cosa piu' logica, che poi e' quella che si e' fatto dall'euro 1 in poi per anni.
vieti la vendita di quello che non vuoi e, il parco circolante, si adatta automaticamente, coi tempi degli acquirenti.
invece adesso, l'idea e' di cambiare il parco auto, coi tempi dell'amministrazione, forzando la mano sui cittadini, e spingendoli a comprare un'auto che non risponde alle loro necessita'.

io a questo scenario non ci credo molto, però come detto prima giustamente ognuno vede la cosa come crede.
 
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Ho detto è ripeto, al di la di disquisizioni filosofiche, che possono essere utili, la realtà oggettiva è sempre parziale senza la soggettività dei nostri valori quando ci riferiamo a noi stessi, quindi parlo di me e del mio caso. Auto elettrica:

1) Costo molto alto
2) Impossibilità di ricarica in Liguria (ed in altre zone) dove vado una volta al mese
3) Impossibilità di ricarica a casa
4) Autonomia ancora troppo bassa.
5) Rete di ricarica non adeguata e Kw troppo cari nelle ricariche veloci

Forse come seconda auto, ma non mi serve.

Logico ed equilibrato.
L'inquinamento è un problema legato ai grandi centri urbani.
E' inutile che qualcuno parli di baracche in campagna...
La famiglia a basso reddito, in città, vive nelle case popolari,
o nei grandi casermoni periferici.
NO garage, NO giardino, NO possibilità di ricarica.
NO soldi per comprare la macchina elettrica.
NO autonomia per fare un viaggio coi bagagli, moglie e due o tre figli. Ma quale treno?? Ma se solo le baracche che vuol portarsi dietro la piccola occupano 1 metro cubo di spazio ...

la macchina elettrica serve a Madame per portare la figliola
alla scuola privata, poi un salto alla gastronomia,
e poi via di nuovo a casa con la EV subito in garage/giardino sotto carica ....
 
Logico ed equilibrato.
L'inquinamento è un problema legato ai grandi centri urbani.
E' inutile che qualcuno parli di baracche in campagna...
La famiglia a basso reddito, in città, vive nelle case popolari,
o nei grandi casermoni periferici.
NO garage, NO giardino, NO possibilità di ricarica.
NO soldi per comprare la macchina elettrica.
NO autonomia per fare un viaggio coi bagagli, moglie e due o tre figli. Ma quale treno?? Ma se solo le baracche che vuol portarsi dietro la piccola occupano 1 metro cubo di spazio ...

la macchina elettrica serve a Madame per portare la figliola
alla scuola privata, poi un salto alla gastronomia,
e poi via di nuovo a casa con la EV subito in garage/giardino sotto carica ....

Giusto il ragionamento, servono auto EV economiche e punti di ricarica diffusi ovunque. Il discorso del prezzo è uguale al termico le auto più vendute sono nel segmento A, B, C
 
Ma quale treno?? Ma se solo le baracche che vuol portarsi dietro la piccola occupano 1 metro cubo di spazio ...

Mia madre mi racconta che quando era piccola facevano Torino-Bari carichi come muli (3 figlie e scorte di viveri da fare invidia a un reggimento di esploratori,e al ritorno era peggio perchè si caricavano di olio e prodotti agricoli) e i treni erano quelli di 50 anni fa.
Che si possano portare più bagagli in auto ok,ma conosco tante persone che attraversano l'Italia col treno o l'aereo e non sono ancora morte.
L'ultimo viaggio che ho fatto su un treno ad alta velocità ricordo di non aver avuto alcuna difficoltà per i bagagli.
 
Come tutti sono alla ricerca di un ambiente pulito e quindi contrario allo spreco di risorse, ma forse quello che siamo impostati a ritenere "ecologico" non lo è affatto, ad esempio i mezzi pubblici.
Io uso più volte al giorno metropolitana e autobus per comodità e in quanto conveniente rispetto a guidare, prendere un taxi, ma temo che non sia affatto una scelta ecologica.
Una parte rilevante dei costi dei trasporti pubblici è pagata con fondi statali o comunali, del resto per l'industria privata gli investimenti sarebbero talmente grandi che il prezzo per l'utente finale diventerebbe insostenibile.
Per questo treni, metro, bus ecc sono tutti quasi sempre servizi pubblici, salvo certe tratte redditizie (una minima parte della rete).
Mentre per l'automobile i costi delle infrastrutture, l'inquinamento ecc vengono in qualche modo calcolati e tassati, a volte "puniti", per il trasporto pubblico vengono invece sovvenzionati e ignorati.
I servizi pubblici sono sempre in rosso e per andare avanti usano denaro pubblico.
Denaro = Energia, equazione resa ancora più evidente dalle cryptovalute.
Incentivi sovvenzioni = trasferimento di energia.

Tale energia dovrebbe essere aggiunta al calcolo del costo energetico relativo al tipo di trasporto.
Probabilmente ci sarebbero belle sorprese e l'auto in quanto tale non sarebbe più considerata cosi' inquinante.

Allora ha senso investire in infrastrutture moderne per le auto, lasciare che sia l'utente a scegliere la forma più conveniente di trasporto in base ai loro VERI costi, non a costi distorti da accise, sovvenzioni, tasse.

Poiché ciascuno di noi sa scegliere, la scelta sarà quella migliore possibile e quindi quella anche più efficiente,
risparmiando risorse si risparmia energia.

Influenzare invece le scelte con denaro pubblico dato e tolto equivale a dirci "come" dobbiamo spostarci e cosa dobbiamo comprare ed è pura ideologia.
 
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Poiché ciascuno di noi sa scegliere

quoto solo questa frase dal tuo intervento, che nella sua completezza
trovo interessante

qui però, nel quotato, mostro parecchi dubbi,
non credo che l'uomo sia mediamente in grado di saper scegliere
ciò che è meglio o peggio per la comunità,
ma solo e soltanto ciò che va meglio per egli stesso

da qui la necessità stringente di una guida
da qui la fondamentale importanza di una legge e di un governo
illuminato e sapiente

cosa che nella green revolution non ravviso minimamente
 
quoto solo questa frase dal tuo intervento, che nella sua completezza
trovo interessante

qui però, nel quotato, mostro parecchi dubbi,
non credo che l'uomo sia mediamente in grado di saper scegliere
ciò che è meglio o peggio per la comunità,
ma solo e soltanto ciò che va meglio per egli stesso

da qui la necessità stringente di una guida
da qui la fondamentale importanza di una legge e di un governo
illuminato e sapiente

cosa che nella green revolution non ravviso minimamente


Hai colto il senso, ma per mancanza di tempo mi riesce molto difficile esprimere quanto sarebbe necessario per un'esposizione completa. Io credo che come essere razionali, e spirituali, se siamo nel pieno delle nostre capacita' cerchiamo sempre la soluzione più conveniente per noi. E che questo al tempo stesso massimizzi l'utilità di tutti, creando il migliore dei mondi possibili. Un certo livello di scelte sbagliate e' inevitabile, ma per avere qualcuno dall'alto che ci regoli, servirebbe un'Entità veramente superiore. Secoli fa c'erano i regnanti illuminati che poi tanto illuminati non erano, i papa-re, ecc. Adesso abbiamo una classe politica che forse riesce a leggere e poco più. Preferisco l'errore certo ma poco frequente di certe scelte individuali sbagliate, cui pongono rimedio le scelte efficienti della maggioranza. Sarebbe molto più complesso e bisognerebbe entrare in tematiche qui non affrontabili quali politica, religione e filosofia.
 
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Come tutti sono alla ricerca di un ambiente pulito e quindi contrario allo spreco di risorse, ma forse quello che siamo impostati a ritenere "ecologico" non lo è affatto, ad esempio i mezzi pubblici.
Io uso più volte al giorno metropolitana e autobus per comodità e in quanto conveniente rispetto a guidare, prendere un taxi, ma temo che non sia affatto una scelta ecologica.
Una parte rilevante dei costi dei trasporti pubblici è pagata con fondi statali o comunali, del resto per l'industria privata gli investimenti sarebbero talmente grandi che il prezzo per l'utente finale diventerebbe insostenibile.
Per questo treni, metro, bus ecc sono tutti quasi sempre servizi pubblici, salvo certe tratte redditizie (una minima parte della rete).
Mentre per l'automobile i costi delle infrastrutture, l'inquinamento ecc vengono in qualche modo calcolati e tassati, a volte "puniti", per il trasporto pubblico vengono invece sovvenzionati e ignorati.
I servizi pubblici sono sempre in rosso e per andare avanti usano denaro pubblico.
Denaro = Energia, equazione resa ancora più evidente dalle cryptovalute.
Incentivi sovvenzioni = trasferimento di energia.

Tale energia dovrebbe essere aggiunta al calcolo del costo energetico relativo al tipo di trasporto.
Probabilmente ci sarebbero belle sorprese e l'auto in quanto tale non sarebbe più considerata cosi' inquinante.

Allora ha senso investire in infrastrutture moderne per le auto, lasciare che sia l'utente a scegliere la forma più conveniente di trasporto in base ai loro VERI costi, non a costi distorti da accise, sovvenzioni, tasse.

Poiché ciascuno di noi sa scegliere, la scelta sarà quella migliore possibile e quindi quella anche più efficiente,
risparmiando risorse si risparmia energia.

Influenzare invece le scelte con denaro pubblico dato e tolto equivale a dirci "come" dobbiamo spostarci e cosa dobbiamo comprare ed è pura ideologia.


però perdonami, la nostra è una società che si basa sugli idrocarburi ma questo perchè anni fa si sono fatti degli investimenti pubblici su questo, non è che questo sistema sta su per l'iniziativa privata e le scelte dei consumatori, se non ci fossero stati quegli investimenti sarebbe stato impossibile avere la società che abbiamo ora.
Negli Stati Uniti credo che questo sia ancora più sentito, nel senso che nel secolo scorso le amministrazioni si impegnarono per strutturare la società sulla base del petrolio e su questo poi si attivò l'iniziativa privata.
Credo che sia difficile che qualsiasi innovazione posso avere vita se non c'è un impegno anche pubblico a portarla avanti sotto tanti aspetti.
 
non sono sicuro che sia stato scelto dalle amministrazioni

le macchine a batteria esistono da sempre, solo che, le sfighe, erano maggiori di quelle a benzina. e l'idrocarburo ha avuto la meglio.
 
Essendo io un babyboomer, nella mia città di origine Alessandria, c'era una rete di Filobus invidiabile (ricordo che filobus e treni non avendo batteria, sono i mezzi più efficienti e meno inquinanti globalmente) che addirittura si estendeva ben oltre i confini della città a nord e a sud.
Nel 1974/75 sono state smantellate le linee con un costo enorme e sono stati introdotti i super inquinanti autobus FIAT 343. Già da bambino a 10 anni rimasi basito non capivo tale scempio.
Oggi essendo attempato ed avendo visto qualunque tipo di idiozia da parte delle istituzioni, per esempio il taglio delle linee ferroviarie secondarie che in Piemonte erano capillari come un servizio tranviario e sostituito con i soliti 343 Fiat mefitici, scaricando poi sulla collettività e quindi sul cittadino il dire "maledetto inquinatore con la tua Panda Diesel sei un pericolo per l'umanità" e quindi devi pagare tu perché tua è la colpa, dopo che ti avevano già fatto strapagare (tangenti) lo smantellamento dei mezzi elettrici e di tutte le loro costose (treni) infrastrutture.
A questa caccia al capro espiatorio (una volta la colpa dei problemi dell’Italia era dei bamboccioni, poi dei pensionati, poi i tassisti, poi le partite IVA, ora i ristoratori) non ci sto e non credo una parola di questi mistificatori della realtà. Facile pagare con il portafoglio degli altri.
 
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però perdonami, la nostra è una società che si basa sugli idrocarburi ma questo perchè anni fa si sono fatti degli investimenti pubblici su questo, non è che questo sistema sta su per l'iniziativa privata e le scelte dei consumatori, se non ci fossero stati quegli investimenti sarebbe stato impossibile avere la società che abbiamo ora.
Negli Stati Uniti credo che questo sia ancora più sentito, nel senso che nel secolo scorso le amministrazioni si impegnarono per strutturare la società sulla base del petrolio e su questo poi si attivò l'iniziativa privata.
Credo che sia difficile che qualsiasi innovazione posso avere vita se non c'è un impegno anche pubblico a portarla avanti sotto tanti aspetti.

E' vero, e il passato non si può cambiare, ma il futuro lo costruiamo noi. Abbiamo ereditato un certo tipo di mondo, nella finanza, nei trasporti, in ogni aspetto. Inevitabilmente e' nostro compito migliorarlo. A me l'idea di tante fonti alternative di energia attrae tantissimo, ma prima di sposarne una sopra tutte e "forzarla" ci dovrebbe essere un passaggio graduale, un confronto su tutte le migliori alternative possibili. Invece siamo (io compreso) vittime di una propaganda. Per me lo Stato e' un mezzo necessario, in alcuni casi deve intervenire. Sono molto contrario alla socializzazione di tutti i costi perché e' altamente inefficiente, ma faccio donazioni volontarie (non volevo dirlo), credo che lo Stato, ovvero tutti noi, debba socializzare i ricavi e non i costi! Non i ricavi privati naturalmente, ma quei risparmi che puo' attuare rimanendo efficiente. A quel punto avremo risorse da dedicare a persone temporaneamente in difficoltà ma non per mantenere uno stato di precarietà permanente che fa si che tali persone dipendano sempre dall'aiuto dello Stato. Riguardo i trasporti, ci sta che lo Stato crei certe infrastrutture (esempio per EV, produzione elettrica tramite idrogeno ecc), ma solo per dare il via ad un processo che dovra' poi essere esternalizzato a gestori efficienti.
 
E' vero, e il passato non si può cambiare, ma il futuro lo costruiamo noi. Abbiamo ereditato un certo tipo di mondo, nella finanza, nei trasporti, in ogni aspetto. Inevitabilmente e' nostro compito migliorarlo. A me l'idea di tante fonti alternative di energia attrae tantissimo, ma prima di sposarne una sopra tutte e "forzarla" ci dovrebbe essere un passaggio graduale, un confronto su tutte le migliori alternative possibili. Invece siamo (io compreso) vittime di una propaganda. Per me lo Stato e' un mezzo necessario, in alcuni casi deve intervenire. Sono molto contrario alla socializzazione di tutti i costi perché e' altamente inefficiente, ma faccio donazioni volontarie (non volevo dirlo), credo che lo Stato, ovvero tutti noi, debba socializzare i ricavi e non i costi! Non i ricavi privati naturalmente, ma quei risparmi che puo' attuare rimanendo efficiente. A quel punto avremo risorse da dedicare a persone temporaneamente in difficoltà ma non per mantenere uno stato di precarietà permanente che fa si che tali persone dipendano sempre dall'aiuto dello Stato. Riguardo i trasporti, ci sta che lo Stato crei certe infrastrutture (esempio per EV, produzione elettrica tramite idrogeno ecc), ma solo per dare il via ad un processo che dovra' poi essere esternalizzato a gestori efficienti.

capisco il tuo ragionamento, il problema è che a mio modesto avviso non abbiamo molto tempo per cambiare la società, se questo discorso si fosse fatto 30 anni fa probabilmente avremmo avuto modo di avere una transizione più graduale ma ora non credo che ci si possa permettere decenni di di verifiche e di graduali cambiamenti, non che ora tutto debba essere fatto di corsa ma occorre cominciare ad agire, e considera che il nostro di paese, l'Italia intendo, difficilmente si muove se non c'è una pressione forte a farlo, da noi come scritto altrove il tema ambientale è interesse di pochi ( siamo l'unico paese Europeo che non ha nessuna rappresentanza parlamentare ) e se lasciassimo tutto in mano alla buona volontà come per tante altre cose non affronteremmo la situazione e lasceremmo andare le cose come stanno fino a sbattere la testa. Con questo non voglio dire che l'EV sono il tema fondamentale, non credo che lo pensi nessuno, sono uno dei tanti temi del cambiamento.
 
capisco il tuo ragionamento, il problema è che a mio modesto avviso non abbiamo molto tempo per cambiare la società, se questo discorso si fosse fatto 30 anni fa probabilmente avremmo avuto modo di avere una transizione più graduale ma ora non credo che ci si possa permettere decenni di di verifiche e di graduali cambiamenti, non che ora tutto debba essere fatto di corsa ma occorre cominciare ad agire, e considera che il nostro di paese, l'Italia intendo, difficilmente si muove se non c'è una pressione forte a farlo, da noi come scritto altrove il tema ambientale è interesse di pochi ( siamo l'unico paese Europeo che non ha nessuna rappresentanza parlamentare ) e se lasciassimo tutto in mano alla buona volontà come per tante altre cose non affronteremmo la situazione e lasceremmo andare le cose come stanno fino a sbattere la testa. Con questo non voglio dire che l'EV sono il tema fondamentale, non credo che lo pensi nessuno, sono uno dei tanti temi del cambiamento.

Ricordo l'allarmismo di Al Gore, e i vari scenari apocalittici che ogni decennio spostano avanti l'orologio del punto di non ritorno. Sappiamo che il mondo è disgustosamente inquinato, questo è certo, ma su tutta la questione del global warming che poi e' diventato climate change siamo stati molto condizionati. E tutto parte dagli USA, l'Europa secondo me subisce, la nostra Italia, lasciamo perdere. Gli USA, dove vivo da tanti anni, facendo pero' avanti e indietro con l'Italia fanno esclusivamente i propri interessi. Il clima e' uno strumento che ogni 4 o 8 anni risalta fuori come se non ci fosse un domani.
La Cina e' l'elefante nella stanza, eppure silenzio perche' e' il vero motore produttivo dell'economia mondiale.
Trovo l'Europa, anche l'Italia più onesta intellettualmente anche se spesso purtroppo con idee copiate da altri e sbagliate. Credo che gli imprenditori Italiani, siano i più capaci al mondo, sopravvivendo in un ambiente anti impresa senza eguali. Se lasciassimo fare di più a loro forse farebbero molto meglio degli Stati e dei nostri politici. Forse ed e' solo la mia modesta opinione, espressa anche troppo di fretta, ma secondo me qui siamo tutti alla ricerca del meglio, solo che dobbiamo capire bene cosa sia.
 
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